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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

concordanze di «ci»

nautoretestoannoconcordanza
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il problema è che ci vorrebbero almeno due nipoti
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Mario, che nel frattempo ci ha raggiunti. ¶ Allora do
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a mia madre, e ci ritroviamo immediatamente tutti in
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che sul suo volto ci fosse una smorfia di
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la filippina, ma lei ci guardò disorientata prima di
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fanno toccare. Per fortuna ci sarà Soledad nella tua
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fossi in te non ci conterei molto, mica è
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domanda. Possibile che non ci amassimo più? Possibile che
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Mentre il grigio che ci avvolgeva si scioglieva in
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qualunque e sempre uguale ci appare come il peggiore
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luogo, dopo un po’ ci siamo ritrovati nell’antibagno
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di mia moglie. Matilde ci mise poco a capire
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Charles Bukowski. ¶ Quando nacqui, ci fu una lunga discussione
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allora avevo capito che ci si può sempre rialzare
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della Tavola rotonda ¶ «Bene, ci siamo tutti» esordisce nostra
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che allora con noi ci fosse anche Matilde, per
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mentre Giovannino e Clara ci dedicavano sguardi pietosi dall
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fanno in modo diverso, ci mettono più passione, più
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sa il perché, nessuno ci capisce nulla. E di
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un figlio e ora ci meravigliavamo che la natura
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traveste da Circe. ¶ «Non ci siamo tutti, manca Arianna
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Come sei bella!» ¶ Infine, ci sediamo attorno alla tavola
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mentre mamma e Mario ci lanciavano sguardi divertiti e
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avanti nella mia vita ci sarebbe stato un padre
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sono curiosa. ¶ «Ora che ci siamo gustati la cena
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minore, in attesa che ci renda partecipi della seconda
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in più. ¶ L’incidente ¶ Ci vuole un certo talento
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di un figlio non ci sono particolari segreti, formule
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da tua madre, ma ci sono anche dei lati
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dal naso: «Sai, Erri, ci sono individui che dicono
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che campi disegnando fumetti?» ¶ «Ci campano in molti.» ¶ «E
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le avevano insegnato che ci sono molti modi per
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era impervia, che pochi ci vivevano davvero, che a
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Concluse dicendo: «Ora che ci penso, un mio caro
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preoccuperanno di colmarlo, ma ci sguazzeranno come un bambino
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l’ho già detto, ci ha messo poco a
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sbagliate. Anche perché se ci imbattessimo a ogni occasione
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crisi l’idea che ci si innamora davvero una
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lo sarebbero, purtroppo non ci è dato scovarle. ¶ Quel
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che sorrideva alla tv ci avrebbe liberati della presenza
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Giovannino conosce bene.» ¶ Tutti ci giriamo verso il minore
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dei fratelli e lui ci conferma con uno sguardo
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è un po’ che ci rifletto. Ormai non sono
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in una base militare. Ci costringevano a dormire in
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l’umidità del pavimento. Ci svegliavano alle sei del
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ho mai capito cosa ci fosse da fare di
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di tanto urgente), poi ci costringevano a correre attorno
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bambini alle prove, tanto ci penserà la vita. Meglio
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tornò ai Lego e ci dimenticammo del suo piano
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sentire dolore e invece ci sguazza nel dolore. Ma
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speciali, il superpotere che ci distingueva dagli altri, ci
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ci distingueva dagli altri, ci avrebbe unito per tutta
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di uscire, svagarsi. Più ci rintaniamo e più il
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viene a scovarci. Se ci gettiamo nella mischia, invece
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miei pensieri. ¶ «Clara, che ci fai qui?» esclama Giovanni
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Giovanni. «Su, vieni, che ci siamo riseduti. Papà deve
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di là.» ¶ «Dille che ci siamo spostati sui divani
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la penisola iberica, lui ci raccontava le antiche vicende
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importante per me, quanto ci tengo. Mi raccomando, abbine
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che arrivassimo a destinazione, ci fermammo in una radura
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anche se non sempre ci capivamo), disegnare o ispezionare
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Non appena capì che ci sapevo fare con la
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forza che nascono quando ci si sente importanti, al
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bene, qui sono cresciuta, ci sono le mie radici
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alle ciance, se no ci ripenso» dice e chiude
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migliore è una donazione.» ¶ Ci guardiamo a vicenda, nessuno
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un domani, quando non ci sarò più. Non voglio
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più. Non voglio che ci siano litigi, malcontenti o
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che prima di leggerlo ci promettiate che le questioni
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Proprio adesso?» fa lei. ¶ «Ci metto un secondo.» ¶ Mi
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detto di sì, ma ci vediamo con calma e
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cuore del Vomero e ci stavamo divertendo ad arredarlo
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studiare le persone che ci ronzavano attorno. In certi
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che li precede. Poi ci sono quelli come noi
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me e Matilde, che ci trovavamo nel mezzo, né
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e soprattutto di aspettative. Ci aspettavamo che la casa
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la vita un domani ci donasse il figlio che
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o una donazione. ¶ Invece, ci pensò Flor ad aiutarci
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non mi chiesi cosa ci facesse mia sorella a
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divertiva, lei ormai non ci faceva nemmeno caso. ¶ Flor
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a meno. La sera ci accoglieva con guaiti e
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persona di sempre. Se ci fosse, insomma, da qualche
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mangiare. ¶ Solo dopo cena ci disse perché era venuta
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e non fare idiozie. Ci avrei pensato durante la
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auto. Trovammo Flor che ci attendeva fuori casa, dopo
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eravamo accorti!» ¶ «Ieri sera ci siamo fatti un paio
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e qualche birra e ci siamo messi a scopare
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a casa e Rosalinda ci venne incontro per le
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con indosso le casacche, ci eravamo fermati a fumare
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il che prova che ci fu un complotto per
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a discutere di come ci spartiremo le tue proprietà
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atto di fiducia che ci possa essere fra due
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cinema. ¶ Tornati a casa, ci aspettavano una cena frugale
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esisteva anche quella possibilità ci aiutasse ad attutire la
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attutire la mazzata che ci colpiva puntuale ogni ventotto
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e fare l’amore» ci avevano detto in più
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nemmeno i figli, come ci era riuscita lei? ¶ «Ha
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ai quali, negli anni, ci eravamo rivolti. E noi
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alla serata d’amore, ci eravamo rintanati in casa
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a metà della seconda ci eravamo dovuti fermare, Matilde
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la domanda. All’uscita ci sentivamo felici, come se
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prima volta da anni ci sembrava di aver fatto
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starcene ad aspettare, come ci dicevano tutti. Ricordo che
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dicevano tutti. Ricordo che ci sedemmo al tavolino di
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La gru. L’incarico ci costò tremilacinquecento euro, dopodiché
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nostra capacità genitoriale e ci propose ulteriori incontri e
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fare l’amore quando ci andava, a riprendere le
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che a quarant’anni ci stava sfuggendo di mano
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distruggere. ¶ E alla fine ci riuscì. ¶ Il passo indietro
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un po’ la vittima ci guadagni qualcosa.» ¶ Strabuzzai gli
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cercato di capire cosa ci guadagna nel giocare al
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di dieci anni; poco ci mancava che prendesse un
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esordì: «Ué, Erri, che ci fai qui?» ¶ In effetti
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crediti con mio padre. ¶ Ci sedemmo a un tavolo
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se mi domandavo se ci fosse qualcosa di anormale
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le cattiverie. Alla fine ci lasciammo. Se non l
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fuori il portafogli. Mentre ci rovistava dentro, fissavo le
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a quando, con Matilde, ci eravamo sistemati nella nuova
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lo so. Per adesso ci sono io. Resterò qui
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amico» disse con enfasi, «ci sono solo fratelli neri
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che dentro di te ci sarà una parte di
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forse mi perdonerai. ¶ Qualcuno ci riesce. ¶ Una nuova donna
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che Flor domandasse: «Che ci fai qui?» ¶ «Ci vivo
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Che ci fai qui?» ¶ «Ci vivo. Le chiavi me
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dopo chiese di Matilde. ¶ «Ci siamo lasciati.» ¶ «Finalmente» commentò
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sei pesante. Una scopata ci siamo fatti, mica ci
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ci siamo fatti, mica ci dobbiamo sposare...» rispose Flor
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sei single, chiamami, così ci andiamo a fare una
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Il negozio, intendo.» ¶ «Non ci ho ancora pensato. Comics
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polpo e, quando Flor ci salutò, rimase al mio
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fermarsi. Per placarla mi ci vollero due ore e
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c’è? Qui che ci sto a fare? Ho
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trovarti?» ¶ «Certo.» ¶ «E non ci sarà quella strega di
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madre?» ¶ Sorrisi. «No, non ci sarà. Ma perché dici
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lo è?» ¶ Ridemmo e ci abbracciammo di nuovo. ¶ «Promettimi
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sembra che papà non ci stia più con la
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Matilde che dice?» ¶ «Non ci ho ancora parlato.» ¶ «In
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destino che, in realtà, ci segue sempre un passo
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torniamo di là, altrimenti ci vengono a cercare». ¶ Prima
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Renata si sveglia. Lì ci sono la coperta e
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davvero dentro di me ci fosse una vocina che
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per primo ¶ In salotto ci sono solo Valerio e
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dibattere con Valerio. Non ci sono nemmeno Tomoko e
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ora di pranzo Mario ci disse di salire e
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lui, né tantomeno io, ci ricordammo di recuperare il
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il povero cameriere che ci aiutò e trascorse il
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mi stringeva con forza. ¶ «Ci bastiamo noi due» proseguì
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ed esclamò: «Be’, allora? Ci mettiamo al lavoro?» ¶ «Sììì
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sorriso, «così subito dopo ci mettiamo al lavoro. Ci
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ci mettiamo al lavoro. Ci prendiamo tutto il pomeriggio
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nostro vascello. Anche se ci vorrà molto tempo per
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pazienza. Ma quella non ci manca, vero?» ¶ Annuii. ¶ «Nel
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Un lavoro impegnativo che ci farà risparmiare un sacco
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un sacco di tempo. Ci stai?» ¶ Annuii di nuovo
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nuovo. ¶ «E allora che ci fai ancora qui? Su
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porta alle spalle neanche ci feci caso, avevo un
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estranei. Per fortuna Rosalinda ci mise poco a conquistarsi
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prego, non dite nulla» ci ha implorato Mario, «parlerò
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perché in futuro non ci siano litigi fra voi
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mi fissava interrogativa. ¶ «Erri, ci sei?» ¶ «Sto qui. Solo
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Uffa, Erri, non ti ci mettere pure tu a
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Erri, ora devo andare. Ci sentiamo domani.» ¶ «Passo domattina
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che vai pensando?» ¶ «Poi ci ho riflettuto e ho
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ragionare, tu che puoi». ¶ «Ci provo» ho risposto. ¶ L
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anni. ¶ «Ti ricordi quando ci nascondevamo qui dentro? Era
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no. Solo che poi ci mancava l’aria.» ¶ «A
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che entrasse qualcuno, che ci scoprissero e mi separassero
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mozzafiato. Arianna e io ci stiamo amando nell’unico
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sempre che noi due ci saremo. ¶ La mia vita
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vita non esisteva più. Ci vedevamo pochissimo, giusto a
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di mantenere rapporti che ci legavano all’infanzia, una
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contento.» ¶ «E come no, ci vengo, ci vengo.» ¶ «Bene
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come no, ci vengo, ci vengo.» ¶ «Bene, allora ci
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ci vengo.» ¶ «Bene, allora ci vediamo là.» E mi
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perché ero certo che ci fosse, un po’ perché
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cantava: «... adesso invece non ci credo più, non credo
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Barcellona? E che cosa ci è andata a fare
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a che fare». ¶ «Non ci penso proprio, è figlia
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lo sapevo?» ¶ «C’ero, ci sono sempre stato.» ¶ «Non
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che rivedevo alle cerimonie.» ¶ «Ci stavamo dando da fare
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solo che lui non ci trovò nulla da ridere
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una festa. Però non ci ho capito molto.» ¶ «E
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chiesi d’istinto. ¶ «Io ci scopo con un uomo
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disse lui, «se non ci fosse, non esisterebbero gli
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mia madre proprio non ci riesco. Mi ha ferito
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essere sessualmente repressi che ci rende la specie più
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qualcosa di nuovo che ci dia uno scopo. Ma
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nostra.» ¶ «Matilde e io ci siamo incaponiti per tanto
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con il mondo che ci circonda.» ¶ «Ma che ne
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stringo la mano. Lei ci si avvinghia prima di
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della vecchia signora che ci aveva affittato l’appartamento
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nelle vene. Per anni ci siamo preoccupati che non
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a baciarmi ovunque. Non ci vidi più e cominciai
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ognuno di noi che ci spinge a non guarire
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frustrazione e rabbia, che ci tira giù non appena
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Io voglio stare bene.» ¶ Ci abbracciamo e i suoi
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fatto il sermone. E ci sono andato di mezzo
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Berlino?» ¶ «Già.» ¶ «E che ci fai a Berlino?» ¶ «Sono
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E come farai economicamente? Ci hai pensato?» ¶ «Erri, non
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e Matilde e io ci presentammo puntuali per il
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cosa: «Clarinda, che cosa ci sei venuta a fare
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il debosciato» ribatté serio. ¶ Ci lasciammo sostenere dall’inferriata
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la strada e non ci si tapperebbe in casa
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confessione. Per anni nemmeno ci siamo augurati la buonanotte
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conosciuto al ristorante.» ¶ «Bravo, ci ricaschi.» ¶ Lui abbassò lo
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vite avventurose, ma poi ci sposiamo.» ¶ «Senti» mi staccai
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va’, che se no ci becchiamo una bronchite.» ¶ «E
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quali la sua amica ci preannunciava una torrida estate
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problema. Ogni volta che ci vedevamo, mi chiedeva di
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chiesi io. «E che ci fa lì?» ¶ «Ah, non
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ho capito che non ci sta molto con la
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alzato la voce e ci siamo detti delle cose
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quest’attesa di te ci sta sfibrando. Ma non
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anche lei. ¶ «Ma’, mica ci possiamo anche dormire qui
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al padre, «nessuna polemica, ci fidiamo di te.» ¶ Mario
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così bella, in cui ci hai detto che diventerai
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alzare all’alba.» ¶ Giovanni ci saluta e segue la
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tutto» interviene Arianna, «papà ci ha raccontato come stanno
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emotivo, ma io, che ci sono cresciuto insieme, riesco
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che in queste cose ci sia poco da dare
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bisogna fare quello che ci si sente di fare
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tono ironico esclama: «Che ci vuoi fare, ho scelto
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Un posto magnifico che ci lasciò senza fiato. Tra
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fra gli alberi; oppure ci sedevamo sugli aghi di
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giorno con Mario, che ci regalò maschera, pinne e
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pinne e occhiali e ci insegnò a scendere sott
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a guardarci, qualche volta ci sorrideva, altre scambiava una
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non il compagno ideale. Ci era riuscito una volta
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visibili solo a chi ci osserva con attenzione, tutti
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che concediamo a chi ci ama. ¶ La voce di
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usi tu. Io non ci capisco una mazza. Mettila
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troppo. Invece dopo poco ci baciammo e iniziai a
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il posto giusto, che ci avrebbero visto e non
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mia madre già dormivano. Ci intrufolammo in casa come
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anche loro?» ¶ «Tranquilla, non ci sono.» ¶ Rassicurata, si calmò
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corpi con grande passione. Ci spogliammo mentre ci baciavamo
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passione. Ci spogliammo mentre ci baciavamo, sparpagliando per la
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bisogno dell’altro. Quindi ci stendemmo sul letto e
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stendemmo sul letto e ci scambiammo i corpi, il
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ponte di Gianturco? Che ci fai a Gianturco a
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e Mario dormissero, poi ci intrufolavamo in casa. Appena
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ricostruzione dettagliata degli eventi ci fu data da mio
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Potremmo dire che qualcuno ci ha urtato ed è
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commentai. ¶ «Ho un’idea» ci interruppe Matilde. ¶ Ci girammo
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idea» ci interruppe Matilde. ¶ Ci girammo tutti e tre
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Miseno, io e Matilde ci ritrovammo anche l’anno
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lì da sempre, e ci sarà anche dopo di
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mondo intero, che non ci lasceremo mai!» ¶ «Giuro» risposi
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non vale se non ci credi davvero!» ¶ «Matilde, ho
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tu e io non ci lasceremo mai, diventeremo vecchi
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vecchi insieme...» ¶ «No! non ci lasceremo mai e diventeremo
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diventeremo vecchi insieme...» ¶ «... non ci lasceremo mai...» replicai sforzandomi
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baci.» ¶ «Giuro che non ci sarà notte, d’ora
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formula: «Giuro che non ci sarà notte, d’ora
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disorientato dal mio commento. «Ci passiamo tutti, tutti prima
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gli strizzo l’occhio. ¶ Ci sono uomini giusti a
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con il gentil sesso ci sia la sua capacità
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dei palazzi nobiliari che ci circondano. Una coppia sul
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una parolina dolce e ci caschi. Dovresti indurirti un
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scoperto che l’empatia ci assomiglia molto. ¶ La attiro
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estraneo e se non ci fosse stata Matilde non
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segreta. Ma mi trattengo, ci sono cose più importanti
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E... lui ha capito. Ci sono persone che quando
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Presto Marta e io ci scambiammo i numeri di
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dentro di lei. ¶ Mentre ci rivestivamo, Giulia aveva uno
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di molti anni dopo ci incontrammo davanti a una
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fidanzato, io con Matilde. Ci salutammo da lontano, un
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sia possibile, per anni ci abbiamo tentato e ora
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che sia tuo?» ¶ «Perché ci abbiamo provato per anni
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per anni e non ci siamo riusciti. Perché se
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so come e perché, ci sono finita a letto
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aveva ragione. È che ci abituiamo alle parole di
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alle parole di chi ci sta accanto, proprio come
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sta accanto, proprio come ci abituiamo ai suoi lineamenti
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nemmeno notiamo più se ci sta dicendo qualcosa di
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Vorrei svincolarmi, ma non ci riesco, mi sembra impossibile
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vanno le cose. Forse ci vuole un’energia diversa
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contatto dei nostri corpi ci togliesse il respiro, forse
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mancanza, e a stento ci accorgiamo di tutto il
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Fra qualche mese non ci sarà più la tristezza
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la tristezza a svegliarmi. ¶ Ci penserà mio figlio. ¶ Ringraziamenti
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cambiasse mai nulla non ci sarebbero le farfalle. È