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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «cielo»

nautoretestoannoconcordanza
1
1930
d’oro anche il cielo, velavano di spazio il
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1930
marzo; anche sul mare, cielo capovolto verso l’abisso
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1930
prata verdi sotto il cielo che s’era dilatato
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1930
alcuno guardava fisso il cielo e componeva pentagoni di
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1930
dei primi riflessi del cielo, sui tetti pigolavano grimi
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1930
occupava buona parte del cielo. Le immagini che erano
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1930
bugnature grige, attingeva il cielo terso e profondo. ¶ L
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1930
sopra un campo di cielo. I gabbiani sciamando percotevano
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1930
sentiva l’acqua di cielo. Molte ore prima di
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1930
allargò e sparì nel cielo abbrividito. La bandiera nera
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1930
scialli neri: — Scurirà il cielo e la terra, e
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1930
dei vapori pennellavano il cielo di nero, l’isole
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1930
alle parole ammiccandogli il cielo. — O che voi sapreste
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1930
volar sù verso il cielo. Ma un diavolo che
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1930
si fermava, guardava il cielo e poi presa dal
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1930
pareva si orientasse nel cielo. ¶ Il petto del veggente
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1930
negandolo, pareva anelasse il cielo. Il suo mondo era
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1930
rovescio di pioggia. Il cielo, rinchiostre dilatate dai tuoni
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1930
suoi fianchi e il cielo stanco d’orrori scardinerà
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1930
contrito farò splendere il cielo nel vuoto degli occhi
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1930
paesi allagati e il cielo avvamperà di saette, noi
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1930
viandanti erano diventati di cielo torbato. L’apostolo s
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1930
e gli occhi di cielo; proveniva dalla Patagonia su
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1930
i nembi fuggivano nel cielo, addossandosi alla grand’alpe
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1930
prendere il largo nel cielo. I bovi poltigliavano le
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1930
gigantesco Crepuscolo precipitato dal cielo, una solitudine di monti
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1930
immani crateri lanciavano al cielo dei blocchi come lapilli
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1930
e gli occhi di cielo, si levò giustiziere. ¶ Il
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1930
mare, deve camminare tra cielo e mare, mare e
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1930
e mare, mare e cielo. Ricordatevi di vostro padre
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1930
risentivano l’albore del cielo, le darsene specchiavano l
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1930
in alto rilievo sul cielo, con spade lucenti affettò
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1930
come aironi stanchi sul cielo viola. Sotto l’Alpe
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1930
viaggio non abbia fine; cielo e mare, mare e
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1930
e mare, mare e cielo. Ebbene, ti dirò che
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1930
qualche strappo celeste di cielo con sù luci di
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1930
spalle del colore del cielo, seguiti da cani neri
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1930
monti cretacei spiccavano sul cielo tenero di celeste e
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1930
profilandoli sul fondo del cielo abbagliante. ¶ Gli emigranti erano
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1930
di penne. ¶ Soltanto il cielo salutava, con un grande
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1930
alla terra e al cielo, gli uomini salutavano, piangendo
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1930
di mille colori il cielo, i monti brulli, irradiati
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1930
al bianco silenzio del cielo, dei leoni di pietra
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1930
di cavalli tinte di cielo, tetti di carrozze abissate
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1930
fumaioli filavano nero sul cielo come i camini di
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1930
speranza. Dove ora è cielo e caligo e nebbia
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1930
a picco. Mare e cielo si mescolavano tuonando, a
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1930
acqua spolverò luminosa nel cielo, si rifranse sulla coverta
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1930
di mare, acqua di cielo! Cielo e mare, mare
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1930
mare, acqua di cielo! Cielo e mare, mare e
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1930
e mare, mare e cielo! ¶ — Se non fosse morto
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1930
luce che scalpellava il cielo, sollevava pulviscoli di smeraldo
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1930
fece rotta sopra un cielo stellato, profondo, infinito. Nella
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1930
onde che trasparivano il cielo fuggente come una mandria
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1930
Sul gran piano del cielo, tra il fiorire degli
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1930
dolenti: i suoi. Il cielo precipitava loro dietro come
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1930
nei parchi misteriosi del cielo che mettevano il fremito
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1930
Sul gran piano del cielo, quieto e senza vento
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1930
conoscere il moto del cielo e degli astri, le
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1930
glauco dove diventava di cielo. L’onde, spumanti bianco
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1930
quelli che pasturavano sul cielo. ¶ Si udì come il
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1930
limone che porta in cielo gli M neri di
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1930
corona della regina del cielo. ¶ Passano vele grige, ripezzate
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1930
si muove adagio sul cielo senza vento. ¶ Passano chiatte
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1930
di matricola pennelleggia il cielo. ¶ Passa una draga con
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1930
di rosso strappava il cielo violetto, il mare fremeva
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1930
vele che invadevano il cielo. ¶ La gente era sulla
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1930
del porto accecò, nel cielo abbrividito di celeste carico
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1930
mannello di ferro, il cielo occultato dal perpetuo elevarsi
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1930
Quando si scorgeva il cielo contrastato, si vedevano delle
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1930
da piazzuole verdi nel cielo, le foglie taglienti come
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1930
gli occhi volti al cielo, il cui animo fu
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1930
strosci d’acqua nel cielo, le agavi serpeggiavano sul
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1930
fogliame frangia immobile il cielo turchino. Dietro la ceppa
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1930
altro giorno, saldate nel cielo da tante gocciole d
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1930
di luce ventilavano il cielo, frescheggiandolo, cristalli diacci stellati
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1930
sulle facciate, chiazzavano il cielo, incappavano gli alberi. ¶ La
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1930
sull’erba, su quel cielo il corpo gocciolava argento
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1930
giallo, rappe granite di cielo mischiate dal vento s
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1930
Pizzorne sembravano nere sul cielo elettrico. Digiuni com’erano
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1930
parevano una benedizione del cielo. ¶ Il padre di Isaia
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1930
alzavano i pugni al cielo onde fugare uno sciame
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1930
legno sanguigno ramificavano sul cielo turchino con vene di
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1930
cavaliere “gaucho” nero sul cielo, stava in arcioni sul
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1930
di quello sinistro. ¶ Nel cielo da giorni gravato di
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1930
il nero allagò il cielo l’occultò in un
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1930
fulmini abbisciavano, abbaglianti, il cielo, argentavano la boscaglia, specchiavano
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1930
Rio. I tuoni tremotavano cielo e terra come pietre
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1930
Era il temporale del cielo che si apprestava a
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1930
fiori si chiudevano. Il cielo rotte le fiancate, rovesciò
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1930
sulla foresta. Rotto il cielo, precipitato in torbati violacei
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1930
intatte nella volta del cielo incenerita, allamparono da una
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1930
selva era succeduto un cielo bianco lattato, sul contorno
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1930
nell’azzurro acquoreo del cielo profondo, riflettersi nel gran
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1930
delle ossa schiezzate sul cielo, alcuni colavano il miele
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1930
un grande silenzio di cielo. Sul bosco s’udiva
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1930
setato, con baleni di cielo, videro assisi gli indiani
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1930
azzurre come strappi di cielo. Al mattino i carovanieri
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1930
avidamente. Una chiazza di cielo fresco apparve sul bosco
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1930
colossali alberi che dal cielo con i rami spropositati
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1930
di orientarsi ora sul cielo, ora sugli stagni. Finalmente
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1930
quando pare che il cielo si sparpagli sulla terra
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1930
la bandiera campeggiare sul cielo. ¶ Un teschio identico a
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1930
sul drappo nero del cielo. ¶ — Pensate alla porta della
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1930
d’argento diacciava nel cielo turchino e nella foresta
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1930
alzava le mani al cielo, vi rivolgeva supplice gli
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1930
di stelle crepitava nel cielo. Se la luna piena
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1930
volse il capo al cielo. ¶ Il Tarmito che brandiva
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1930
A questa parola il cielo gravido di presentimenti, si
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1930
lavacri che rovesciavan dal cielo sulla foresta, che erano
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1930
il celeste fondo del cielo parve sfebbrarla, i ricordi
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1930
Le ciminiere torbavano il cielo. L’untume sciambrottava intorno
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1930
cosa era diventata di cielo. I ragazzi sporgevano il
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1930
sartiami alla volta del cielo. L’Oceano lentamente annientò
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1930
nave piccola e di cielo, dalla nave videro quelli
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1930
un’aura crepuscolare: il cielo dorato, il mare sonante
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1930
l’occhio verso il cielo della patria ancora lontana
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1930
Fissò lo sguardo lontano: cielo e mare, mare e
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1930
e mare, mare e cielo. Nessuna montagna trapelava il
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1930
occupavano buona parte di cielo. Quando l’alba lampò
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1930
in tondo rilievo sul cielo lattato, il mare palpitava
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1930
bastimenti, il mare, il cielo, coi toni del cotone
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1930
precipitare il Tarmito dal Cielo. ¶ — Non ne ho veruna
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1930
nel gran bugno del cielo, il Tarmito stava per
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1930
mare aveva recintato il cielo di un grande muro
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1930
sue terribili invocazioni al cielo, perchè rompesse le cataratte
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1930
metteva uno sdriscio di cielo sulla fiancata grigia. Il
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1930
nereggiava sul mare, il cielo lucente di stelle abissava
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1930
si erano illuminate di cielo. Sotto gli incerati ammagliati
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1930
delle feste buone. ¶ Il cielo freddo crepitava faville azzurre
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1930
suo alito caldo al cielo e si sfilacciava sui
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1930
elettrici, i draghi, sul cielo, come chiocciole colossali brucavano
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1930
fabbrica bombardata metteva sul cielo le capriate come capestri
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1930
terra. Tutti guardavano il cielo con lo stupore di
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1930
la prima volta. Sul cielo impassibile le stelle vi
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1930
anche sulla montagna di cielo? ¶ — Il mare! ¶ — Il mare
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1930
le vele scalpellano il cielo per mancanza di vento
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1930
che si scioglie nel cielo, pioviggina fuligine. Nuvole dense
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1930
steso ad asciuttare nel cielo grandi nuvole bianche, il
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1930
nella grande aia del cielo si scornocchiava e i
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1930
fossati, l’indaco del cielo. ¶ I cavalli, ammantati di
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1930
I cavalli, ammantati di cielo turchino meriggiavano sotto gli
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inginocchiate sull’erbe. Sul cielo si spampanavano dei crisantemi
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1930
baraccamento ed osservava il cielo dove passavano come un
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sfrullazzore d’oro nel cielo, i draghi lo allumachivano
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1930
vespero aveva acceso nel cielo d’opale un falcetto
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1930
bofonchiavano sui fiori del cielo, inebriati si gettavano a
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1930
della calce e il cielo levava i bollori dell
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1930
I cadaveri precipitati dal cielo, schicciavano l’ossa sulle
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1930
tremito d’oro sul cielo incenerito. Le talpe aguzze
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I mascheramenti rattoppavano il cielo con un lenzuolo di
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sganasciato. In alto il cielo bronzato come un paiolo
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1930
elmo e affissavano il cielo. ¶ Più lontano un cadavere
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verso la montagna di cielo. ¶ Si spezzeranno gli scogli
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1930
stacciata dal crivello del cielo, ridotto come un ceneraccio
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acque, le quote. Il cielo grava ovatta fenicata sulla
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1930
rece acqua abbiliata. ¶ Il cielo, nei temporali, si tramuta
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il cannone tempestano. Il cielo pare schizzi pietrame sulla
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1930
sfiati aliti bollenti al cielo. ¶ Le mostruose lumache dei
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draghi cercano vermi sul cielo lutulento. ¶ Gli sdrapel mettono
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ritrecino spolverava acqua dal cielo. Gli orli degli elmi
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cateratte. Nella folgore, dal cielo alla sassaia si stendeva
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1930
sdricie il ceneraccio del cielo. L’azzurro riappare infinito
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1930
impastato di sonno. Il cielo lattato era seghettato dal
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aperta nel silenzio del cielo. ¶ I soldati che alle
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salivano a dilatare il cielo. Da una viottola verde
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la sollevava verso il cielo. Una vecchia ravvolta entro
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Le cicale seghettavano il cielo di pietra infuocata e
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pietrato o rivolte al cielo erano sventrati sull’aia
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parve essere precipitato dal cielo. ¶ — Proprio lui! ¶ Reti di
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sulle nuvole agghiomate nel cielo turchino turbinarono nella corsa
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piccoli del colore del cielo. ¶ Di sul secondo ammasso
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morte che mettevano il cielo d’opale sotto la
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sassaia. Senza frulli il cielo abissato. Senza frulli l
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1930
notte non rivinceva il cielo luminoso. La sassaia diventava
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d’acacia spiccava sul cielo turchino, gli si potevano
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gli occhi scintillavano il cielo. ¶ Gli altri volti erano
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campane a morto. ¶ Nel cielo vi fu una esplosione
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cannoneggiamento fu misurato. ¶ Il cielo si tenebrò. Gli stagni
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linea, colavano piombati dal cielo. ¶ L’abbaglio delle esplosioni
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delle esplosioni elettrificava il cielo e le quote. ¶ Le