Eugenio Pacelli, Haurietis Aquas , 1956

della virtù di religione, cioè un atto di assoluta

del Supremo Signore, allorché cioè gli affetti del nostro

questo stesso culto: associazioni cioè di cultura, di pietà

copia di acque salutari, cioè di effusione celestiale di

fonti del Salvatore "(14), apprezzare cioè tutta l'importanza che

è duplice. L'uno, cioè, che è comune anche

indice dell'amore divino, cioè del Cuore sacratissimo e

verso il Popolo Eletto, cioè giusto e santamente sollecito

di amore: un mistero, cioè, di amore giusto da

usarci misericordia; allo scopo, cioè, di offrire in se

sentimenti con esso connessi, cioè: il desiderio, la letizia

e l'umanità. Esso, cioè, è anzitutto il simbolo

perfettissima scienza, la beata cioè e l'infusa(53). Finalmente

dei sentimenti più vari; cioè di amore ardentissimo, di

duplice natura, l'umana cioè e la divina; e

di Gesù Cristo: pienezza, cioè, di misericordia, propria della

elementi essenziali di esso, cioè gli atti di amore

loro assoluta, in quanto cioè sono delle realtà a

vince per valore espressivo, cioè il Cuore trafitto di

immagine così detta formale, cioè il segno proprio e

di una persona divina, cioè del Verbo Incarnato, e

sono derivati alla Chiesa, cioè: innumerevoli ritorni di anime