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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Baricco, Emmaus, 2009

concordanze di «come»

nautoretestoannoconcordanza
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era. “Hai visto Andre?” Come una cosa tra uomini
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sì con la testa, come a dire che era
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senza tirare le marce – come se non avesse mai
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di una passione incontrollata, come un bisogno fisico, un
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e confini mentali fissi come una liturgia. E quello
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esatte ma spettacolari arabeschi, come dimentica della sua funzione
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negli angoli sculture antiche, come in un museo, ma
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i capelli, dicendo qualcosa come ragazzine, e premendo il
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servitù, e orari incauti, come improvvisati – non sembrano credere
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si è mai chiesto come sia sotto il maglione
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dono – grazia. Nel vestirsi, come nello stare – in ogni
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lontano, ne siamo incantati, come incantati ne sono, va
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madri – e la sua, come una ferita nel fianco
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diversi da noi, ovviamente, come gli amici del fratello
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con uno strano accento, come se ci tenessero a
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moto. Soprattutto la sera – come se il buio la
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e ragazze insieme. È come una sequenza a cui
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è ricco di particolari, come di chi avesse visto
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sul fondo delle sabbie, come fondi di bottiglia. Allora
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il panino, ma eravamo come stregati. Per un po
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guardò uno di noi come se cercasse di ricordare
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i peli intorno bianchi, come i capelli, bianchi. Sono
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che non sapremmo dire – come una certezza, la consistenza
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tutti. ¶ Uno di noi, come si è visto, lo
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quella ragazza non era come le altre. Lo so
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tutto e diventare pesante come un relitto. Camminò a
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ridere, o fare cose come andare in motorino, e
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non sappiamo dire. Sono come lampi, e noi li
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acqua nera, dal ponte, come l’aveva vista lei
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senza aspettare la vecchiaia, come impazienti, e tale è
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intervenuti dissesti finanziari. Così come può capitare che il
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Disponiamo di destini misurati, come in conseguenza di un
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da piccola le sorgenti. Come iniziamo a capire, tutta
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ha delicati e bellissimi. Come le mani, e il
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stento lo sappiamo noi – come ho detto la bellezza
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che chiamano tristezza. Ma, come a tutti, a lui
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padre se si sapeva come andassero le cure. Mio
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mi fece un cenno come per dire che non
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allora il suo nome, come in una specie di
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riuscire ad aggiungere niente, come invece avrebbe fatto, in
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dà un’idea di come siamo fatti. Abbiamo una
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quanto sia assurdo perché come rettili di palude conosciamo
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la accettiamo d’istinto come un’integrazione solo inattesa
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sappiamo e che interpretiamo come una forma di distinzione
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e ride a strappi, come una concessione. Non guida
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allegria particolare, che interpretiamo come una forma di rispetto
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lo consideriamo un padre come gli altri, solo più
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perché voleva guardarmi. ¶ È come Andre, disse. ¶ Così Luca
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adesso nelle enciclopedie risulta come fotografa. Fotografava preferibilmente gente
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facendo un rumore lieve, come di piccolo animale anfibio
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e il rumore fu come d’argento leggero. Poi
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lo fece nel dolore, come sta scritto nel libro
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sorellina smarrirono l’ultimo, come per una naturale dinamica
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dinamica di vasi comunicanti – come per una legge di
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chiama Lucy, che era come lui chiamava quella sua
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un prete famoso per come predica, e noi suoniamo
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non è nulla. È come gli altari fatti con
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certo senso lì è come in chiesa, cioè è
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che sta là sopra come producendo una forza, come
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come producendo una forza, come staccando il corpo da
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bellezza del corpo. È come stanno, che conta. ¶ A
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malissimo. ¶ Chissenefrega, hai visto come sta là sopra? ¶ Ci
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il confine, lo è come nessun altro della nostra
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via una certa euforia, come di gente che avesse
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suo primato di padre – come fosse il padre di
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volto magro, già ascetico. Come noi sappiamo, ha una
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al Dio dei Vangeli come noi, e questo significa
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di essere scoperti, così come il desiderio e il
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le cose da nulla come sedersi su una seggiolina
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proprio una carezza, era come un gesto inconsapevole, che
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se ne andò. Aveva come una specie di febbre
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girare per il mondo come uno che aveva una
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più, non dovevamo prenderla come una domanda rischiosa. Io
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un modo di inginocchiarsi come uno schianto, quando noi
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ridevano di lui, e come lo guardavano le ragazze
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potevamo rispondere. ¶ Sì. ¶ E come può venirvi in mente
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inclinarci a quella follia, come verso una luce. Che
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per il ricordo di come intransigente possa essere l
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modo era vero. Per come la vediamo noi, quella
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sempre più morbosa, inevitabile – come nessuno di noi ha
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indicibile consuetudine col maligno, come i Vangeli testimoniano nell
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episodio delle tentazioni, e come tramandano le vite, torbide
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cospetto di anime chiare come le nostre – di ragazzi
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dove riusciamo, nelle une come nelle altre. Non lo
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alle orecchie. Poi lunghi come prima, altrove, indiano d
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di sapere da Andre come farlo. Senza ammetterlo – accade
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a un certo punto, come premessa naturale e definitiva
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semplici diventano oscuri, complicandosi come mai avremmo creduto, e
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mai avremmo creduto, e come la giovinezza non dovrebbe
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portano diversamente il corpo, come ne avessero preso coscienza
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Stanno cominciando a scoprire come lo si possa abbandonare
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un accento di superiorità, come se ne conoscesse il
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viviamo insieme, ci scriviamo, come se fossimo noi due
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episodio che amiamo molto, come il nome che porta
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i due gli dicono: Come, non sai nulla delle
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i due si dicono: Come abbiamo potuto non capire
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semplice la storia. E come tutto è reale, senza
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Alla fine si chiedono: come abbiamo potuto? ¶ Noi conosciamo
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Noi conosciamo quella domanda. ¶ Come abbiamo potuto non sapere
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termine del processo camminiamo come discepoli a Emmaus, ciechi
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braccio piegato a V, come le francesi nei film
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doveva sembrarle surreale. Ma come ho detto la vita
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forse per le medicine, come in uno sforzo deliberato
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le gambe, che portava come una decorazione. ¶ Il Santo
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spiegare a un adulto come il suo modo di
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un cenno della testa. Come di cosa che poteva
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in silenzio, in piedi, come sull’orlo di un
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gioia, o fortuna, dispensata come a poche altre persone
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il valore morale. È come per il sesso. Ci
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fine ci siamo noi, come all’inizio, ma veri
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senza smettere di ballare, come se avesse sentito una
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a chiedere troppo, giusto come stava Bobby, e quando
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quando serve. Si parla come uomini antichi. Luca voleva
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monaco. Più o meno come l’avevamo sentita. Fino
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culo, disse. ¶ Ripensai a come quella donna l’aveva
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cui viviamo – ci scegliamo come cura, per salvarci, quello
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cosa che aiuta – niente come l’indigenza può portarti
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che conosciamo là sopra, come di cosa morbida rimasta
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con delle scarpe sbagliate, come di uno che non
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c’è da immaginare come ogni piccola tessera della
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Per questo è fragile, come una visione – e come
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come una visione – e come una visione, intoccabile. È
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inizio, è la fede. ¶ Come ho detto, essa affiora
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modello di comportamento. Invincibile, come la storia ha dimostrato
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che allude alla fede come incantesimo, una cosa che
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un esempio. ¶ Tu, io, come siamo veramente, non come
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come siamo veramente, non come facciamo finta di essere
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abbia un senso gente come quella? ¶ Sì. ¶ Perché? ¶ Sono
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che noi non sappiamo – come una possibilità di eroismo
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diventiamo memorabili. Sfuma Dio, come un ripiego infantile. ¶ Bobby
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quelli arrivati a vedere, come per un matrimonio, tutti
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ed era senza vergogna, come dimentico del pubblico – un
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i gesti in fila, come se avesse deciso di
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aggiungere che era proprio come aveva detto Bobby, non
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vedere con il desiderio, come se lo sguardo si
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così un corpo, nudo, come se fosse una pura
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un sacco di tempo, come sparito, solo un’inaudita
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di tosse, in sala, come di gente tornata da
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tutto sorrisi. Le disse come era stato bello, se
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disse ancora una cosa come Vi fermate vero? Poi
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che non sapevamo bene come usare. Il Santo iniziò
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a ballare, lei disse, come se fosse stata una
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Bobby, e sembrava contento, come di un problema risolto
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aveva ragione. Non so come, mi ritrovai seduto, alla
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belle labbra, morbide, baciava come se avesse sete. Andò
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per quella storia lì. Come se avesse capito, venne
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parte della stanza. Parlavamo come se avessimo un futuro
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tra Luca e me, come se fosse inteso così
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scivolò via da Luca, come un gioco, si piegò
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bocca lontano dalla mia, come voleva lei. Incrociai lo
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lo dicevano le ragazze, come di cosa che doveva
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strano, ma era così. Come ho già avuto modo
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una colpa vergognosa, sessuale – come avremmo mai saputo spiegare
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sì con la testa, come a dire che era
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c’era, perché riconobbi come la quadratura di un
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orario, ma l’accettava, come l’arrivo di un
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cartella – un tascapane militare, come quello che abbiamo tutti
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affidato alla nostra cura. Come se ci avessero incaricato
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di colpo mi ricordavo come mi era mancato il
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guancia era tutto sparito, come l’acqua che si
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gli occhi di lacrime, come quell’altra volta, venendo
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a casa mia, camicie come quella, disse. ¶ Ma la
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era disposti ad ammettere, come di cosa non essenziale
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volessero immaginare. Ma era come di uccelli dopo uno
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vestita carina, ma non come di una che volesse
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da lei, ancora precisi, come sotto dettatura, ma intanto
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dettatura, ma intanto qualcosa come una donna scivolava dentro
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che raccontarle sarebbe stato come disegnare su un foglio
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smettila di aver paura. Come fai a vivere senza
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realtà noi sappiamo benissimo come vivere senza sapere la
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scambiavano battute, e sorrisi. Come di animali dello stesso
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che lì ritroverai tutto come prima, non importa cosa
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e sempre ti accolgono come un regalo. Passano accanto
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dei problemi. ¶ Mi guardò come se fosse stata colpa
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in quei momenti parla come un ubriaco e capisce
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star male. Così male come lei, in questo letto
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sembrano mancare di qualcosa. Come quelli che si tagliano
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dentro. L’aveva preso come uno sgarbo personale. ¶ Ma
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un gesto nell’aria, come a scacciare qualcosa. Disse
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sacco di tempo fa. ¶ Come ti è venuta in
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ci lasciano fare. Siamo come farfalle notturne. Compariamo di
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suo modo particolare – e come se da lungo tempo
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rumore. ¶ Dunque abbiamo iniziato come farfalle, e poi è
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che ci portiamo dentro – come di vasi imperfetti consapevoli
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mentre lei mi diceva come, e Bobby rideva. Senza
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lui era Il Santo, come noi sapevamo bene. Lì
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e mutato in scandalo. Come la morte di Luca
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dire. L’aveva fatto come nella vita si muoveva
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pazienza dei silenzi. Era come un disegno. Quando lo
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mettemmo a parlare veloci – come inseguiti. Gli dissi che
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detto che lo fa come se infinite madri vergini
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nell’esperienza umana conoscevano come strazio e squarcio. In
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madre – arrivarono a immaginarla come riposo, e perfezione. Non
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dio morto. E allora come potevamo non imparare, innanzitutto
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Il Santo che è come le dita di una
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già sentii arrivare tutto – come era ridicolo il mio
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di protagonismo, la vivevo come un’umiliazione, ed essere
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volta mi accorsi di come erano fatti. Avrei dovuto