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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

concordanze di «come»

nautoretestoannoconcordanza
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1934
fuori tempo e luogo come sempre accade in simili
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1934
bisogna rimediare. Rimediare… è come dirlo… è una parola
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1934
è una parola: rimediare… come? Io lo domando a
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1934
domando a te, avanti, come? Dillo se ti basta
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1934
Eppure lo dovresti sapere come stanno le cose, hai
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1934
genere, o tutti “rose”, come chiamava “perle” quanto potevano
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1934
faccia era divenuta proprio come quella della zia. ¶ «E
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1934
lontano, diceva: “il prete”. Come i fiori erano tutti
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1934
qua, non si sa come mai, ma pure di
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1934
giorni, non possiamo lavorare come un tempo, abbiamo bisogno
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1934
state giovani anche noi come tutte le altre, e
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1934
nostro tempo, e facevano, come oggi, il loro interesse
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1934
non esternava un parere come il parroco e il
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1934
il medico, ma cercava come cercavano le padrone, anzi
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1934
non indifferente: interrogare Giselda. Come poteva partire da lei
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1934
che ne pensa?» ¶ «Remo, come tu sai, è un
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1934
tale notizia, e indugiava come il viandante a un
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1934
lotta sta per arrendersi. ¶ «Come se lo è saputo
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1934
quanto quelli e facevano come se davvero andasse a
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1934
era carica d’uva come una baccante: tralci, penzoli
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1934
uva delle colline, non come quella di Santa Maria
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1934
senso di spregio, proprio come le dame dei primi
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1934
arricciano il nasino, proprio come loro, quanto più “insù
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1934
accorgersene egli rispose esattamente come aveva risposto alla contessa
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1934
sa… forse.» ¶ “Giselda! Niobe!” ¶ “Come il nonno, tale e
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1934
tutti, si sa. Proprio come il padre. Gli ha
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1934
che sono per descrivervi. ¶ Come sempre in tutte le
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1934
con un senso acutissimo, come i porci fiutano i
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1934
si svolgevano in musica come quelle dei melodrammi. ¶ Se
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1934
trincerandosi in quest’affermazione come sull’orlo dell’abisso
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1934
egli considerava quei debiti come fatti in comune, ne
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1934
di pagare, quando e come potremo, s’intende, non
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1934
alzò sempre fissandolo e, come per rovesciargli addosso tutto
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1934
abbandonò nel modo istesso come dieci anni prima, in
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1934
colpirlo, anziché stringerlo disperatamente come la sorella; la sua
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1934
rispondeva con la violenza, come agli slanci del cuore
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1934
là con grande premura, come per un mobile che
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1934
e fatte morire, forse, come le eroine delle canzoni
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1934
rinchiuse le padrone: “sono come due bambine, bisogna trattarle
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1934
pensarci prima. Sono proprio come due bambine”. ¶ E Remo
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1934
quello che volete, ma come si fa, con certa
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1934
se firmano: sono proprio come due bambine, fanno i
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1934
mi posso muovere”, rispose come chi dopo un terremoto
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1934
alle dita appena appena, come al ramo la foglia
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1934
di carta cadde, proprio come la foglia morta che
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1934
rinchiudersi nella loro camera come nei momenti supremi della
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1934
a giustificarti, a dire come mai non hai fatto
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1934
fatto il tuo dovere, come mai sei rimasta passiva
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1934
da non potersi convincere come gli altri la considerassero
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1934
il viso per ridere, come a tavola si nascondeva
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1934
era sempre ed era come se non ci fosse
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1934
con precisione. Ogni tanto, come il cane, diveniva centro
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1934
bisogno di accarezzarlo. Proprio come il cane. Offriva a
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1934
conducente: pareva aspettarlo, chiamarlo, come una donna malinconica e
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1934
ombra fra le palpebre, come mettendo in fuoco un
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1934
persone. ¶ Non si sa come mai Remo, evasivo e
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1934
s’indugiavano ad osservarlo come non avevano potuto fare
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1934
di dame e gentiluomini come lascerebbe immaginare il suo
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1934
ma era facile capire come alla soglia di quella
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1934
decisione: ad un giovane come lui era indispensabile una
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1934
quindi riprese a ridere come se nulla fosse: non
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1934
il macinino del caffè, come diceva ridendo alla contessa
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1934
lungo il muretto basso come due sentinelle, parlando di
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1934
alla loro provenienza. E come un tempo a Parigi
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1934
un po’ si sentivano come rattrappite dentro una ghiacciaia
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1934
infernale creatura era muta come un pesce. E pur
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1934
alcuno, e si comportava come se fosse stata in
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1934
tappe faticose e lunghe, come ascensioni di montagne inaccessibili
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1934
alla volta di Firenze, come sempre, ma in direzione
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1934
da forte. ¶ «Su che?» ¶ «Come hai avuto quella macchina
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1934
la bella macchina è come il bell’abito, ha
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1934
al mio scopo.» ¶ «E come hai fatto per pagarla
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1934
sissignore, ci riguarda, e come ci riguarda, ci riguarda
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1934
faceva perdere le staffe come quando andava in su
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1934
la loro amicizia. E come farai a restituirli?» ¶ «Non
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1934
lire» scandì con chiarezza. ¶ Come prima alla notizia che
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1934
ripeté attraversando la stanza come una freccia. ¶ «Senti!» ¶ Al
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1934
guardavano senza muoversi: esterrefatte, come soldati a cui si
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1934
vita dando l’impressione, come due immense labbra enfiate
80
1934
che sono delle donne… come debbo dire?… originali, un
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1934
aggiunse se lui sapeva come si dovesse fare per
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1934
con lei.» ¶ «L’amica? Come sarebbe a dire?» ¶ «Vivono
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1934
pescate?” seguitando a guardarle come bestie rare. “È con
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1934
che sapeva tanto bene come le donne fossero vestite
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1934
vita, videro dove e come si muovessero le donne
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1934
peso, simile al giogo, come la fonte indispensabile dei
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1934
pareva godessero nell’accorgersi come gli altri non scoprissero
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1934
inesperte, trattavano il lavoro come la persona che si
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1934
ne parlava con distacco. Come erano lontani i giorni
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1934
l’accoglienza di esse, come l’atteggiamento del visitatore
91
1934
amato da nessuno ma, come sempre i forti, temuto
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1934
chi sa quante volte, come un principe azzurro, prendeva
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1934
date alla pazza gioia! Come il nonno!” dicevano rimproverando
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1934
debolezze verso il nipote. “Come il padre!” rimproverando le
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1934
non è esagerato ricorrere, come si fa in certi
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1934
a vicenda. Né sapevano come incominciare un discorso che
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1934
a noi lascia capire come egli si trovasse disposto
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1934
misterioso, impenetrabile; guardava lungi, come chi scruta nel futuro
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1934
povera gente, il facchino come faceva suo padre, o
100
1934
padre, o il barrocciaio come il padre del suo
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1934
leggere nel suo sorriso come il minacciato abbandono e
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1934
una l’altra sospese come per dire: “si starà
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1934
a vedere”, esprimevano guardandolo come guardandosi senza dir nulla
104
1934
prendendo la nuova attitudine come una nuova via, se
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1934
stavolta, prestandosi al giuoco come se l’ultima decisione
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1934
di certi abbagli, sia come attori che come spettatori
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1934
sia come attori che come spettatori, è un’illusione
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1934
l’oste ad accorgersi come stanno le cose. Soltanto
109
1934
cose che un giovane come il nostro può far
110
1934
industria, andate a finire come vecchi trucioli nello sgabuzzino
111
1934
Nì, solamente. Ella era come i cani, non si
112
1934
assunto proporzioni più vaste, come è facile comprendere, e
113
1934
alle tre, alle quattro come alle cinque, accadeva talvolta
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1934
con tanta naturale riservatezza come fosse stato vestito per
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1934
lei era rimasto nudo come il Signore lo aveva
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1934
si sarebbero scagliate contro come due belve. Povera Giselda
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1934
educande, non si sa come mai aveva servito di
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1934
perduto la battaglia capitava come un fulmine a Parigi
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1934
avrebbe preso sulle braccia come Maria, senza una lacrima
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1934
volontà così in cielo come in terra”. ¶ Niobe veniva
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1934
più grulla di loro: “come si può vivere tranquilli
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1934
la fumava lasciando capire come ogni sua facoltà convergesse
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1934
appena gli era possibile, come un leprotto saltava giù
124
1934
ora quasi mattinale. Mangiavano come lupi, e non era
125
1934
che i giovanotti gradivano come la suprema delle delizie
126
1934
e vi rimanevano palpitanti: come il cuore degli uccelli
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1934
presa in collo!» ¶ «Senti come strilla perché la lascino
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1934
nuovo scoppiata la gazzarra come nel salotto da mangiare
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1934
le simpatie anche perché, come vedremo in seguito, il
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1934
maniera ben diversa da come guardava le altre. Essa
131
1934
era cambiata in servile, come di fronte a lui
132
1934
superbiosa disprezzando un giovanotto come il contado non ne
133
1934
propizio per esse; e come esse spiassero in quel
134
1934
cadere. Né si sa come potesse fare a schivar
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1934
poteva lasciarlo fare che come faceva faceva bene… Dal
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1934
un calore nella voce come non aveva per nessuno
137
1934
e loro stesse vedendo come i giovani fossero contenti
138
1934
casa, non si sa come mai erano triplicate, e
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1934
volontà ovunque e sempre”. ¶ Come già vi ho accennato
140
1934
per esprimere sé. Erano come il soldato e l
141
1934
un animale da tiro come il padre e la
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1934
coi più umili e, come la divinità, fa sentire
143
1934
guardava freddo e indifferente, come un campo da conquistare
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1934
parte integrante di sé, come amava la vita. L
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1934
né fuori di essa come quelli che portavano le
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1934
montagne e di colline come quelle della luna. E
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1934
anch’io in prigione come voi, anche la domenica
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1934
indifferente giacché la sua, come direttrice di una scuola
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1934
aveva iniziato la carriera come maestra. Poi la famiglia
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1934
gli assurdi difetti, spariva come un manipolo di vigliacchi
151
1934
Alzò il capo proprio come faceva Napoleone quando le
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1934
sue facoltà dottrinarie. Quindi, come il campione che scendendo
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1934
labbro e labbro, proprio come appena giunto a Santa
154
1934
Remo era per lei come mangiare una pallottolina di
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1934
sorgente: «la storia», ripeté come davanti alla commissione. Fu
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1934
i numeri nel discorso come parti di un valore
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1934
un altro uomo, e come tante belle e romantiche
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1934
classi alte: la quinta, come facevo io, come me
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1934
quinta, come facevo io, come me.» ¶ Per quanto non
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1934
classi alte: la quinta! Come lei e la Calliope
161
1934
un malestro si sa come e perché lo fanno
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1934
le penne tutte insieme, come a un gallo che
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1934
senza interruzione, ma così come faccio… un anno almeno
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1934
doveva distrarre gli occhi come per sfuggire a una
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1934
le abbandonò la bocca come non fosse stata una
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1934
il signorino, per dire come dovevano, come volevano che
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1934
per dire come dovevano, come volevano che si dicesse
168
1934
bene che era proprio come non ce l’avesse
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1934
gli rimane male appiccicato come il cartellino sempre più
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1934
è sbocciato da lui come dalla pianta il fiore
171
1934
essere; e anche se, come nel caso nostro non
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1934
una cosa da ridere, come un paltò sopra la
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1934
intorno ad un sorriso come gli occhietti, buono e
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1934
nessuno era stato spettatore. ¶ Come dicemmo già, Remo, novizio
175
1934
avrebbero rizzato la testa come due vipere se qualcheduno
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1934
anche ne prese. E come la loro tattica, senza
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1934
sorriso schietto di simpatia, come l’arcobaleno, spuntò dalle
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1934
e puntando sulle anche come il cavallo vecchio e
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1934
fatto un lavoro manuale come lei, come il padre
180
1934
lavoro manuale come lei, come il padre, e non
181
1934
un cenno per scattare, come il cane, un cenno
182
1934
goffo, vestito Dio sa come… era un boccone che
183
1934
chiamava “signorine” e non come la gente volgare: “Teresa
184
1934
dal cielo lasciava cadere come petali di rosa sopra
185
1934
per la meccanica e come fosse franco nel confessarlo
186
1934
sognavano un’ascesa incalcolabile: come un faro il nipote
187
1934
ci ricamava intorno proprio come faceva per la scollatura
188
1934
inclinato, in un tempo come il nostro in cui
189
1934
e che in Italia, come in America, uomini che
190
1934
giovane il futuro agricoltore come il nonno, un semplice
191
1934
da un sorriso inestinguibile, come il gigante che dopo
192
1934
i medici non sapevano come avrebbe fatto a tirare
193
1934
avrebbe trovato tutto, tutto come nella più amorevole famiglia
194
1934
casa delle Materassi era come levare un pelo a
195
1934
giuoco la propria esistenza; come il resto della persona
196
1934
senza attrazione apparente, guardava come chi conta o prende
197
1934
piacevano insieme; e guardava come due bestie rare le
198
1934
fra trasognato e sodisfatto come chi, cadendo dal cielo
199
1934
le braccia lo baciò come già in treno, ritraendosi
200
1934
e non un delinquente come ce n’erano tanti
201
1934
serio quella terza zia come una cosa di cui
202
1934
serva e la padrona. Come bene si sa non
203
1934
mangiava più in cucina come sempre, ma nel salotto
204
1934
nel salotto da pranzo come le domeniche, con una
205
1934
Remo che rimase fermo come una bambola a lasciarsi
206
1934
vicinato. Tutti dovevano trattarlo come appartenente ad una classe
207
1934
ragazzi, quelli del contadino come quelli dei pigionali, dovevano
208
1934
e mai le “signorine”, come sarebbe giunto gradito al
209
1934
che lei sapeva benissimo come si fa per far
210
1934
male, col buco arrovesciato, come dice la gente del
211
1934
sopra la cucina che, come tutte le stanze del
212
1934
orizzonte cercando l’acqua come il rabdomante col proprio
213
1934
zie nella loro stanza come le altre mattine entrò
214
1934
Dove sono le zie? Come mai non sono a
215
1934
corsero ai loro telai come gatte frustate. ¶ Ma non
216
1934
da principiante; e spiegò come da qualunque lato si
217
1934
di accogliere tale proposta come una professione di suo
218
1934
facile ricostruire dove e come avesse passato le ore
219
1934
occuparsene sul serio. Ma come potevano fare assediate com
220
1934
per la grande ignoranza come per la infinita bontà
221
1934
creare nella famiglia capitando come un bolide fra quattro
222
1934
di revolver. Chiestogli poi come passasse i suoi giorni
223
1934
stendendovi un velo discreto come avevano fatto su altri
224
1934
in terra per sempre come una bestia velenosa sotto
225
1934
peri soffici e candidi come neve sui rami, che
226
1934
aria di attesa religiosa come nel giorno di quaresima
227
1934
rinchiudersi nella loro camera come tutte le altre domeniche
228
1934
terzo scalino della porta come una barca legata alla
229
1934
e carezzandosi il grembiule come una tovaglia sopra la
230
1934
aggiustandosi accuratamente il giacchetto come un uccello le piume
231
1934
spumeggianti, infarinate e arzigogolate come meglio non era possibile
232
1934
stessa, quindi chinarsi, chinarsi come una gallina quando deposita
233
1934
il suo stridere lunghesse. ¶ «Come stai bene!» ¶ «Anche te
234
1934
compagnia alla quale sovrastava come una chioccia, anzi, diremo
235
1934
chioccia, anzi, diremo meglio, come un tacchino, o meglio
236
1934
tacchino, o meglio ancora come tutti e due alternativamente
237
1934
pure…» ¶ Entrarono in casa. ¶ Come il lettore comprende i
238
1934
sorrisi esercitati a scala come le parole, e che
239
1934
ancora rivolto la parola come al personaggio meno importante
240
1934
pomposamente attraverso l’autorità, come roselline che si aprono
241
1934
alla loro presenza, quasi come una necessità corale, quali
242
1934
al trono delle contadine, come creature di una specie
243
1934
fondo di un paniere, come un rito di carattere
244
1934
cuore al quale parlavano come a un amico o
245
1934
lui tenendolo sulle ginocchia come un fanciullo. ¶ All’una
246
1934
un fanciullo. ¶ All’una, come nel pomeriggio di domenica
247
1934
fiera, lassù, un po’ come inseguite o come a
248
1934
po’ come inseguite o come a una conquista; spingendosi
249
1934
fra urla e risa, come chi giuoca a prendersi
250
1934
e strascicando le gambe come bestie ferite a morte
251
1934
possa avere per voi, come invece per me, un
252
1934
nel caso grave, ma come rispondendo ad un ordine
253
1934
ce le fa vedere come un sacerdote che, subitamente
254
1934
quale le abbiamo conosciute come davanti al loro altare
255
1934
delle cosce enormi, massicce come colonne, e un’aria
256
1934
pareva si fossero portati come meglio non era possibile
257
1934
il passaggio dei militari come una specie misteriosa e
258
1934
lei che sapeva perfettamente come fosse quella specie. ¶ “Remo
259
1934
una culla di rose come le sorelle ma già
260
1934
non bella e vivace come Giselda venuta dopo, fra
261
1934
stabilita in Ancona. E come prima per la mansuetudine
262
1934
generiche e pressoché identiche, come fa chi non segue
263
1934
risorsa e, nella frase, come il palo per la
264
1934
le difficoltà sono piccole, come quella di accozzar poche
265
1934
impressione che arrivati là, come da un sacco a
266
1934
di fortuna fossero giunte, come avessero potuto riconquistare, e
267
1934
e le lasciò indifferenti come un fatto qualunque; senza
268
1934
E glie le strinse come si stringe una mano
269
1934
rasserenata chinò la testa come per dormire. ¶ Annichilite dalla
270
1934
volta unite vi formavano come suggello una minuscola siepe
271
1934
dell’accaduto, si domandavano come fosse fra loro, che
272
1934
non vi ha consuetudine, come lo erano la domenica
273
1934
sarebbe stato con loro come con la madre: «povera
274
1934
sorelle sospiravano insieme: «proprio come con lei»; avrebbero rattenuto
275
1934
ragazzo considerava, in apparenza, come il fuggente paesaggio, ma
276
1934
con regolarità e vivevano come nel delirio della febbre
277
1934
infermicce, tagliate a pezzi come le donne che si
278
1934
fuggivano lungo la stazione come sotto i colpi di
279
1934
di una mitragliatrice o come inseguite dal nemico alle
280
1934
sia per la figura come per l’espressione del
281
1934
rovesciavano il labbro inferiore come per far cadere l
282
1934
tenevano sopra le ginocchia come un lattante che da
283
1934
accorsero con molto compiacimento come la faccia del nipote
284
1934
nell’atto di guardare come in quello del ridere
285
1934
e buona e disgraziata, come chi della vita non
286
1934
frutta nel podere!». Proprio come nell’orto delle monache
287
1934
anzi, più forte. E come allora il ragazzo le
288
1934
ma lo sapevano bene come fosse in realtà quella
289
1934
stupite e perplesse, disorientate, come all’annuncio della cosa
290
1934
informazioni vennero negative. Ma, come dicemmo prima, il sentimento
291
1934
a sostenere la dissolutezza come un punto d’onore
292
1934
viveva fra esse non come padrona, ché tutto era
293
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e la giocondità; né come una serva d’altra
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da disgrazie e malattie; come nel rifiutare lavori di
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per nessuna ragione, proprio come aveva fatto sempre da
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lavoro. Quelle la disdegnavano come lavorante e lei, dal
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che potessero offenderla e, come il buon asino, piegava
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quale si servivano poi come di un affettuoso e
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il seno di Niobe, come otto anni prima al
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i suoi occhi vivi, come una rosa che sbuca
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muoveva tutto il resto come le stelle intorno al
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telaio, cortesi e sostenute come dal trono due regine
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porta o vi sedeva come ai piedi di un
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a quegli accenni incutevano, come in chiesa, silenzio e
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si sentisse bene, e come mai da molto tempo
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correre anche troppo, e come fosse la vita lo
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visitatrice povera si dileguava come la nebbia al sole
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parentela si siano fatte, come su altri, tante apologie
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quando ritornavano due donne come le altre? ¶ Dall’armadio
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finire lì Dio sa come. Giacchetti coi lustrini, boleri
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decisiva; se ne abbellivano come di cose preziose e
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e una volta infarinate come pesci da friggere, e
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via, e una via, come si sa, che conduce
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sorridenti ed attraenti colline come quelle di Settignano, popolatissime
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popolatissime, o anche remote come quella di Vincigliata, non
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esse, esclusivamente, e non come diceva Giselda malignando e
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perché nessuno avrebbe saputo come incominciare, come spostarne l
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avrebbe saputo come incominciare, come spostarne l’interesse per
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il pensiero di sposarle, come non fossero state donne
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pensiero, trepidante e sconvolta come se quelle cose che
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contusa, trafitta dalle spine come il Nostro Signore. Diceva
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la tendenza a crescere. Come probabilmente, quei risultati professionali
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via via un particolare come a un’opera d
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questo fine. ¶ Finché Carolina, come numero di chiusura, ricordava
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se lo aveva conosciuto come tutti gli altri; era
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conoscessero meno. ¶ Passavano stringendosi come per freddo le coppiette
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cattiva e dispettosa. «Ma come faranno a innamorarsi di
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e le mutande. E come glie le cucivano bene
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si sa.» ¶ «Quella cespùgliola come se l’è saputo
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interesse. O le osservavano come due vecchie grulle che
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rispondevano dall’alto, non come gli altri giorni senza
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non finiva col tetto come in tutte le case
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muretto liscio e bianco come quello di una casina
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sopra le facce, era come avessero recitato una commedia
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padronale aveva certo pensato, come chiunque altro si capisce
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o storcere la bocca come avrebbero fatto il figliolo
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per vedere il cielo come di fondo a un
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dalle irregolarità più impreviste, come soltanto il caso può
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altra nel cuore e, come tutti gli amanti, non
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sinfonia discorde e armoniosissima come le colline di Firenze
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sono per tale ragione, come vi dicevo poco fa
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la sta a aspettare come un dono della provvidenza
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grandi piante, che sta, come una vecchia dama in
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civettuolo, sfacciatello, che guarda, come la nuora petulante e
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e le fa schizzare, come dita negli occhi, le
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un po’ dell’alveare come tutte le case della
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anziché guardare nel cortile come le altre, guardano tutte
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paese, mi preme aggiungere come esso si trovi fra
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è più niente, proprio come i fanciulli che dopo
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asilo per la gioia come per il dolore… ma
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loro case o ville, come io voglio oggi coronare
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vicine al bel laghetto, come al Re piacque, così
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grandissime schiere: il che, come di riguardare, così talvolta
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di riducersi a novellare come il Re volle, non
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entrare: per veder che? Come fra i cipressi e
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ginestre e le mortelle, come chi cerchi erbe miracolose
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una visita di confidenza come le donne del gran
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freschezza di un fiore; come oggi una superba macchina
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tempo dalle antiche carrozze come oggi dalle automobili modernissime
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è ancora tutto nero come il calabrone. ¶ Se a
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posto delle persiane, e come quelle del cancello mangiate
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faccia ed una voce come a persone, ma piuttosto
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ignudi sopra i quali, come su braccia virili e
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essenza. Sopra il sofà come sopra le tavole, sopra
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sorelle Materassi sono ufficialmente, come si legge in testa
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il giorno pendono alte come un frutto sopra le
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e una femminilità sepolta come una gioia effimera o
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farsi capire. Carolina faceva come i fiori sullo stelo
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alla famiglia l’usarne come abitazione. ¶ Tanta dissolutezza da
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sorprendente era di vedere come in un remoto e
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giungessero senza ritardo, e come nella fucina di quella
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di tutte le epoche. Come la sorella era la
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primi anni della fanciullezza come la sorella aveva dimostrato
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essere intonata la decorazione. ¶ Come vi ho detto già
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alla quale avevano insegnato come a persona della famiglia
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si mettono in luce come allora: cambiato tempo cambiato
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e quando, ma soprattutto, come si sarebbero vestite, sapendo
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buona parte della notte? Come sarebbe venuto il Cristo
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denso e uguale, tremando come colombe spaventate e traballando
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sui ciottoli della piazza come sul greto di un
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la faccia di Carolina come si fa con un
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parte del loro lavoro come per parte delle rendite
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non avevano mai pensato, come non avevano mai pensato
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rari e vaghi scaturenti come fuochi fatui dalle ceneri
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tanto bisogno di te, come mai non hai reagito
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cuore al loro cuore, come nei momenti del maggior
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Ella era stata perfida come quella sorella che detestava
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Giselda! Niobe!”. Aveva agito come quella donna infernale che
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andare fino ad esse? Come avrebbe potuto sostenere i
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meritato, e a giustificarsi come le comandava il cuore
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pronta ad informarlo del come si trovassero le poverette
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quello che è successo, come se non fosse successo
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provvedimenti del caso, scendevano come due furie, scendevano inferocite
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alla giustizia, anche lei come complice, si trattava di
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senza riuscire a piangere come non riusciva a ridere
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spalle facevano i commenti: “come il nonno! come il
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commenti: “come il nonno! come il padre! sono impazzite
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alle zie: “Sto bene, come state? Vi ricordo affettuosamente
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in che modo facessero; come nella strada una persona
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compreso in quel momento come tutte le peripezie passate
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essere, o vi entrava come un ferro tagliente. Fidanzato
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aveva provocato tanto scompiglio come questa visita che si
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Carolina con desolazione. ¶ «Sono come tutte le altre donne
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poi le avessero chiesto come erano, una per una
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donne moderne» concluse Carolina. ¶ «Come sarebbe a dire?» ¶ «Non
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a dire?» ¶ «Non sono come noi che stiamo sempre
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l’automobile, fanno tutto come gli uomini; e quando
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e vogliono mangiare faranno come noi, le signorine americane
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città inghiottiva le creature come quello della morte. ¶ Non
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con una sgualdrina?» ¶ «Sì, come te.» ¶ Giselda non disse
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Si vergogna.» ¶ «Chi sa come sarà brutta.» ¶ «Sarà una
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che era rimasta sempre come una nube carica sopra
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è… giovane?» ¶ «Ventiquattro anni, come me.» ¶ «E così giovane
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a capirlo.» ¶ «Hai visto come rideva?» ¶ «Ah! Ah! Ah
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una cosa tanto naturale…» ¶ «Come sarà?» ¶ «Come sarà?» ¶ Non
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tanto naturale…» ¶ «Come sarà?» ¶ «Come sarà?» ¶ Non erano soltanto
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le zie a domandarsi come sarebbe stata la signorina
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s’era lasciato scegliere come marito, giacché anche gl
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Si trattava di vedere come fosse questa donna su
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da tutti i buchi. ¶ Come poteva essere la fidanzata
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stata brutta? Avesse fatto come i mosconi che dopo
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tutti sapevano a sazietà come la sposa avesse ventiquattro
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piace.» ¶ Le giovani invece, come che fosse, avrebbero voluto
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Lo sentivano inconsciamente, erano come un re sopra il
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appena, fiutando l’aria come per ascoltare un’ordinazione
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in testa, la sassaiola come un ballo dato in
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nel laboratorio delle zie come prima nella strada balzando
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leggermente ironiche, e mondane come non erano state mai
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parole battevano nel cuore come il meccanismo di un
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dimostrando un’indifferenza totale, come per la gente che
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vuole… capirà… proprio, e come!…” che coprivano tanto bene
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grembiule, un portasigarette grande come un libro da messa
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lussi, siamo delle operaie… come la signorina vede.» ¶ «Oh
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sorriso ugualmente. ¶ Peggy dichiarò come anche suo padre, da
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fare un matrimonio proprio come si fanno in campagna
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l’aveva fatta sparire. ¶ Come dicemmo già, Peggy volle
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conosciutissimo nei dintorni, e come l’erba betonica lungo
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Niobe, tenendo loro dietro come il cane che vuol
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vestite da arlecchino o come Eva nostra madre capitale
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col velo in testa come la sposa, nelle sfere
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in cilindro e tight come si conveniva al grado
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una parola di sangue, come il revolver o il
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matrimonio fiorentino e campestre come volevano le aspirazioni, era
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lo ritraevano quasi temessero, come per un veleno o
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appigliava alla sua figura come il naufrago a un
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qualche rimessa d’automobili, come operaio o conducente, doveva
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farla tacere, e proprio come i bambini, una volta
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la sposa la quale, come un Minosse vestito da
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si buttarono nelle danze. Come i romani antichi dopo
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la sposa che ballava come soltanto le americane di
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né distinguevano le persone. Come il naufrago ormai, dopo
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smarrimento e del dolore come fra tanta gente. ¶ «Vai
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trattenne dieci minuti esatti, come aveva detto a Palle
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Uscendo così a precipizio, come prima nell’entrare, Remo
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oscurità delle scale: disparvero come fantasmi. ¶ Una volta in
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uno all’altro mobile, come per dare assetto alle
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quali si sentivano avvinte come le ostriche. Una volta
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cenere. E su tutto, come i rintocchi di una
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tappe della graduale caduta, come un tempo le avevano
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momento non sappiamo proprio come fare; perdonami se ti
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in te… lo vedi come siamo…» ¶ La donna coraggiosa
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non sapevano nemmeno più come tenerle. Ecco la realtà
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per rispondere una sillaba, come Cristo nell’atto di
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una mano sulla fronte come quando sopraffatta dalla fatica
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a pigliare i quattrini come si va a spillare
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cielo inondato di sole. ¶ «Come per l’automobile, che
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la sua pelle. E come fu contento quando se
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Era tanto buono, e come le gradiva certe finezze
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le gradiva certe finezze, come mostrava di capirle, di
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esclamazioni e di risate come al tempo felice, quasi
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mare. ¶ Teresa rimase abbacinata come se ella medesima avesse
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un fiat a rimanere come il Signore lo aveva
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io non lo so come facesse, ma bisogna riconoscere
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fiotto di schietta giocondità come da tempo non aveva
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vicinanze non immediate giacché, come vi ho detto prima
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non estenuata dalla fatica come loro, sentiva nel cuore
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più che cosa rispondere, come incominciare, quello che doveva
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Certo che provvedo, e come, e ve lo faccio
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lo faccio vedere subito come provvedo, statene pur sicure
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a far la serva come ho fatto fin qui
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me ne vado, e come, e non me lo
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all’ira, venne trasportata come dall’uragano su per
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strulle!» gridò. E fu come uno sputacchio la sua
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vorrebbero molte delle donne come noi. Ce ne vorrebbero
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pure perché delle donne come noi fu rotto lo
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forza le padrone strette come due serpi inferocite, e
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sentissero un possesso totale come non avevano sentito fino
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loro casa: “Ah! Oh!”. ¶ Come dopo un naufragio, estatiche
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aumentava nelle sue pupille come sull’aurora la luce
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i loro soldi pagano come quelli delle signore. Gli
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franca adesione, Niobe fuggì come il fanciullo che finalmente
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sulle pretese, e sul come avessero accolto la nuova
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che tutte quelle donne, come un esercito celato abilmente
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tutto e per tutto come quelli delle dame o
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il cartellino: “Sorelle Materassi”, come le altre, e pretendevano
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si deve aggiungere che come erano riuscite a ripristinare
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nostri quattrini non pagano come quelli di tutti gli
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Guarda Niobe, il salario come prima non te lo
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polemiche e anche stavolta, come il buon asino porge
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Roma, Bologna, Milano… ¶ «Nespole!» ¶ «Come gli è fatto addosso