Matilde Serao, Cristina, 1908

basilico odoroso, da mettere come aroma nella salsa di

fratello se ne andava come l'altro, il più

per baciarla troppo presto. ¶ — Come puzzi di fumo, Carluccio

bella e sdegnosa sorella. Come parla bene, eh? Sta

viene a pranzo, così, come un sudicione. ¶ Nella giornata

innamorato di te? ¶ — No. ¶ — Come? Se ti faceva i

ella si addormentò immediatamente, come al solito. Al mattino

sai, ti vuol bene come un secondo padre. ¶ — Non

triste di persona infelice. ¶ — Come ti guarda! — disse Irene

ad avere una persona come lui alle costole! ¶ Malgrado

lo portò alle labbra come se lo baciasse, lanciando

le altre, quelle tranquille come lei, in minoranza, glielo

anno la cifra reale, come premio. Soltanto don Cosimo

e il matrimonio fu come cosa fatta. ¶ Non aveva

di un ambiente pacifico come quello di casa sua

suo spirito era semplice, come la sua persona. Ella

ma conosceva Giovannino Sticco, come le ragazze conoscono bene

è il terzo guanciale. ¶ — Come la foderate? ¶ — Di seta

sentiva di essere amata come voleva. ¶ Un giorno, come

come voleva. ¶ Un giorno, come usciva fuori la terrazza

serve avevano lavato, udì, come in sogno, quel sibilo

così in mal punto? Come avrebbe fatto a liberarsene

Aveva addosso una inquietudine come mai, una febbre che

Peppino Fiorillo che riappariva come un fantasma, a guastarle

tutte parole tutte chiacchiere, come si leggono dentro i

aveva nulla da dirgli, come sempre, e temeva che

Che sarà? — chiese Cristina, come perduta. ¶ Poi tesero l

sotto un respiro debolissimo. ¶ — Come va? — domandò il medico

medico tacque, per poco, come pensando. Poi si chinò

e mezzo — riprese lui, come parlasse a se stesso

la stanza, pian piano, come un'ombra, portando le

vuota e rigonfia; agiva come per istinto, indovinando quello

Sola, con quell'agonizzante! Come si avanzava di nuovo

a respirare lieve lieve, come lui, sentendosi la bocca

sentendosi la bocca riarsa, come lui. ¶ — Morirò, come lui

riarsa, come lui. ¶ — Morirò, come lui — pensava. ¶ Per quattro

più calda, era rovente come un ferro infuocato, parea

ma perdute senza gloria. Come in tutti gli uomini

fatti radi sulla fronte, come se fossero abbruciati: l

quello inferiore era cascante come per stanchezza. Talvolta, in

Ma nella passione umana, come nella passione divina, la

dall'amor proprio, piuttosto come una prova di potenza

una prova di potenza, come un esercizio di scherma

uomini: le vinceva facilmente, come se scherzasse, poichè esse

accessi di passione furiosa, come dalle dolcezze dei suoi

moderna porta in sè come una malattia. ¶ Così s

si buttò nell'amore, come si era buttato nella

alla conquista dell'amore, come a una battaglia, tremando

spaventata, lo credette impazzito. Come lui più s'innamorava

abbandonò non si sa come, lo tradì non si

di un bistro carico come segno di molte notti

male. Poi, la rispettavano come un essere colpito da

imperiosa, cresciuta troppo presto come corpo e la cui

scacciando le volgarità, divorando come un fuoco purificatore tutte

posizione, il suo avvenire, come si gitta via un

Lei vestiva di nero, come una monaca. Non portava

storia del suo amore, come era nato, in quale

ambiente desolato era cresciuto, come egli n'era stato

invaso e travolto: poi come questo amore era stato

nella collera, ella disse come si era perduta. Era

della propria voce, ascoltandosi, come se Guido non fosse

non fosse più là, come se dialogasse con se

Teresa lo udì volentieri, come presa da un libro

angoscia diventava impaziente e come lui taceva, quasi aspettando

Sentite, ho la febbre, come allora. ¶ E metteva la

mano sfiorante i capelli, come un soffio, come una

capelli, come un soffio, come una carezza che parea

viso di lei, pallido come quello di una morta

doloroso, rabbrividendo ogni tanto come le ritornava la coscienza

tenerezza grave li prese come se fossero due grandi

sorridendogli, crollando la testa, come se quel discorso, di

guardavano in volto, spaventati, come se vedessero apparire un

che mi chiami Ninì, come chiamavi l'altra — diceva

Voglio che mi baci come l'altro. ¶ — Vattene, vattene