Olindo Guerrini, Preludio, 1890

legge di natura, fatale come quella della gravità, che

continuità, allora l'autore, come potete credere, fa precisamente

già finita l'opera, come potrebbe accennarne i motivi

opere. Non so se come tutte le invenzioni anche

propiziarsi il lettore, riuscendo come sempre all'effetto contrario

di pedanteria. È incredibile come l'uso delle pentole

nostri lontani progenitori e come fosse grande la malizia

alla sua supposta simpatia, come accade per lo più

prefazione veramente detta; ma come preambolo deve esser messo

mirabili, così dei Greci come dei Barbari, non siano

ciceroniane, a doppio uso, come i sofà letti o

e gli dice: guardami come son bello! Ma il

e sinfonie senza opera, come segno certo della decadenza

sono costanti, tenaci, testardi. Come i Pelli Rosse camminano

insidia. O si infingono come l'avvelenatore ed aspergono

sospettosi; indovina il nemico, come la colomba lo sparviere

esser breve anch'io come l'amore, per conciliarmi

Se le signore sapessero come la loro presenza riscaldi

la loro presenza riscaldi, come i loro begli occhi

e la benevolenza loro, come voi, egregie Signore, sfiderebbero

fede, della speranza, succedono, come i vecchi ai giovani

far noto ai lettori come fu fatta questa conferenza