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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

concordanze di «come»

nautoretestoannoconcordanza
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non ho casa». ¶ «Ma come? E la casa nella
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speranza». ¶ «Ma di preciso come si può definire il
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Olga. ¶ «Uno stato catatonico…» ¶ «Come è successo?» ¶ «Non ho
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un ospedale certo più come assassina in attesa di
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attesa di giudizio che come malata. L’ospedale di
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labbra tra i denti come se fosse pentito della
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dove sarebbe stata trattata come degente, magari sotto sorveglianza
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è possibile in casi come questi». ¶ «C’è una
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ma non così presto come vorrei». E si alzò
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Laura trovarono Gilla esattamente come la ricordavano. La stessa
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si girò a guardarla come se scoprisse in quel
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Tu suoni?» ¶ «Non bene come papà!» Non gliel’aveva
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naturale ed espansiva Paola, come al solito. ¶ «Mettiamoci a
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a tavola, dove volete… Come sta sua cugina?» ¶ «Loro
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Nora aspetta un bambino». ¶ «Come ha trovato New York
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aspettava quel tono. ¶ «Ma come le può venire in
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mai. Lei non sa come parla di lei come
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come parla di lei come compagna, artista e soprattutto
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compagna, artista e soprattutto come madre dei vostri figli
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ero orgogliosa di lei come se fosse stata mia
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rendersene conto stavano sorridendosi come se fossero uscite da
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Purtroppo non potremo farlo come vorremmo. Ci accontenteremo di
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una cosa seria. Basta come risposta?» ¶ «Ma così… l
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più di un maschio, come farete?» ¶ «Non t’impicciare
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e se sapremo amarli come li amiamo». ¶ «Amen! Mi
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stanze. Max baciò Paola come sempre. Le due donne
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voce bassa e lieve, come se sorridesse parlando, un
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sono Margaret Scotti, disturbo?» ¶ «Come sta? È a Napoli
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cena?» ¶ «Davvero?» Sembrò felice come se fosse qualcosa che
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Pensa a lei, a come si deve sentire lei
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Parto domattina». ¶ «Sì, avvocato. Come desidera». ¶ Margaret Scotti alzò
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questo caso, mi dispiace. Come va la sua schiena
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sport, è il nuoto…» ¶ «Come Amanda… Dovunque vada, cerca
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siete conosciuti, vero?» ¶ «Sì. Come sta?» ¶ «Stia, stia, avvocato
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in una risata fragorosa, come se non ne avesse
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risponde: ‘Tutto’. Che è come dire niente. Oppure, quelli
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ho mentito». ¶ «Lo sapevamo». ¶ «Come faceva a saperlo?» ¶ «È
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il giovedì prima della… come la chiamiamo, tragedia? Bene
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ufficio. Profumata e vestita come una stracciona che ha
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sua figlia e desiderandomi come donna… Io ero giovane
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chiusura. Verso le quattro, come eravamo d’accordo, arrivo
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può descrivere in dettaglio come si è svolto questo
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è rimasta in terra, come se non si reggesse
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bene. Niente era stato come avevo immaginato». Tentò un
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Gilardi vede la scena come se l’avesse ricostruita
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uomo che la rifiuta come figlia, che la ributta
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gli tornano sulle labbra come se le avesse recitate
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noi i nostri debiti, ¶ come noi li rimettiamo ai
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Del genere: o fate come dico io o vi
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Margaret abbracciò la figlia come se stesse entrando in
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Perché siamo qui?» domandò. Come se avesse chiesto una
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una accanto all’altra, come una scolaretta. Forse Vicentini
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Grazie». ¶ Vicentini lo guardò come se lo vedesse per
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me l’aveva raccontato». ¶ «Come mai? Le raccontava di
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foulard e occhiali esattamente come in queste foto ed
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o’ monno ’ntero. Vediamo come butta, vieni, va’…» ¶ Riunione
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al terzo piano. Era come l’aveva voluta, com
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signor avvocato». ¶ «’sera, Liciuzza». Come una volta. Tutto come
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Come una volta. Tutto come una volta. ¶ «Mangia in
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Amava furiosamente una donna come non aveva amato mai
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gli mostrava con orgoglio come sapesse andare in bicicletta
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di statura ma forte come un toro. Era rimasto
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suo e non sa come uscirne. Al collo portava
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che era stata frugale come si aspettava, condusse i
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segui?» ¶ «Per essere informato. Come ci vivi in un
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Sì». Non si chiese come avesse fatto a capirlo
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felice in una situazione come questa. No, non sono
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sorrise. Era tornata calma, come se si fosse appena
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incontro nel corridoio, trafelato come gli capitava sempre in
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Accidenti, anche questa… tu come te la spieghi?» ¶ «Scalzi
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che ti spieghi? Lei come sta?» ¶ «Immobile». Fece un
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lasciato il mio cellulare come numero d’emergenza, quando
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idrofilo? Vestito di blu… come?» ¶ «Comm’ammé» disse il
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gli copriva la faccia… come gli infermieri». ¶ «Ho capito
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e di altre persone, come i miei figli, Paola
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compagna, affettuosa, comprensiva… Ma, come hai detto tu, non
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po’ perplessi. Ci chiedevamo come avrebbe reagito lei, che
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speravo in un’occasione come questa: lei e io
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cucchiaino, fissando il gesto come se fosse d’aiuto
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preparerò. E lotterò, Gilardi: come mi ha insegnato lei
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e gli scacchi rovesciati. Come se una mano ci
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tra le braccia baciandola come se fossero soli. ¶ Ora
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sei mancato». ¶ «Anche tu. Come stai?» ¶ «Bene, è andato
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anulare della mano sinistra, come un rito. Guardandola negli
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a piangere, tirata su come un maschio che lavora
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porta. «E con lei come la mettiamo?» ¶ «Vediamo». ¶ Quando
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di Liciuzza?» ¶ «Sì, naturalmente. Come sta?» ¶ «Ammé?» E fece
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E fece una smorfia, come a dire: e che
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importa a questa di come sto io? ¶ «La signora
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le porte, mentre parlava. Come se avesse premura. «Ci
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camminando quasi di corsa, come faceva sempre, brontolando a
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deve dire, ’ste cose? Come vuole lei, signor avvocato
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Alle nove, va bene. Come vuole lei, signor avvocato
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trovò tra le braccia, come la ricordava, come l
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braccia, come la ricordava, come l’aveva ricordata in
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era apparecchiata con cura, come le aveva insegnato Paola
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una… aspetta che cerco come si chiama». ¶ «Non importa
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intelligente, gli somiglia e come lui ha intuizione, perspicacia
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tiene conferenze, la presenta come sua erede e collaboratrice
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letto in posizione inequivocabile, come la lego al barone
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si mosse a disagio, come sorpreso in un gesto
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sono un buon esempio, come vedi. Comunque, a parte
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affettuosa, gli era caro come un fratello. Sapeva che
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siccome io ti conosco come nessuno, so che ci
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per mano, stavano ridendo come se fossero ubriachi. «Come
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come se fossero ubriachi. «Come stai… come sei?» ¶ «Affamato
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fossero ubriachi. «Come stai… come sei?» ¶ «Affamato… tesoro, mai
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mestiere difficile, non è come nei telefilm. Se ora
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ragazza lo stava guardando come se avesse visto di
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tipiche ragazzine bas bleu, come si diceva». ¶ «Santo cielo
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studiato, e poi Londra, come sai. Ho lavorato, l
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all’istante, non so come, ti ho riconosciuto». ¶ Cefalo
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Alta più o meno come me, anche di viso
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Gilla si chiama Guendalina come la madre austroungarica della
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se capisci. Mi guardava come se venissi da un
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altro mondo, rideva per come parlavo io, che allora
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niente di speciale. Ma come compenso avevo questa straordinaria
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voci. L’acqua immobile, come un’enorme strada liquida
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a quando è morta. Come ti ho detto, non
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avvocato non per disperazione, come molti hanno supposto, ma
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Amanda conosce la Resnati? Come mai? Che cosa le
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a ragionare al galoppo, come lui. Attraverso il tavolo
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sorrise. «Per il resto come va?» ¶ «Bene, grazie… sì
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puoi fidare di lui». ¶ «Come di te?» ¶ «Ma lui
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cosa hai bisogno. Proprio come se fossi io…» ¶ A
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No, chiarimenti». ¶ «Per sapere come muoverci». ¶ «Grazie, ci conto
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la chiama in tribunale come testimone e allora lì
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ma non da lei – come una Mini nera o
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le foto, le rigirò come se a guardarle al
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occhiali grandi e scuri, come questi, che lei ha
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sa, gliel’hanno detto?» ¶ «Come mai?» ¶ «Mi chiede come
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Come mai?» ¶ «Mi chiede come mai? Bella, questa». Tentò
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dura da tanto. E, come dice mia nonna, le
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detto niente, neh? Giratevela come volete. Quella suo padre
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né obiezioni né dubbi, come aveva fatto Bianca. Si
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nessuno lo conosceva bene come lei». ¶ «Ah, su questo
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di chiedergli chi fosse, come sarebbe stato normale se
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era rimasta nell’aria come un odore cattivo. «Questa
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fabbrica, del figlio, di come aveva incontrato Gilardi e
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incontrato Gilardi e di come l’avvocato gli aveva
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alla maniera di Gilardi, come muovendo i pezzi su
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che sanno di sicuro come fare». Gloria Banfi si
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Vicentini, o Mister Miliardo, come era scherzosamente chiamato dai
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ringrazio. E ora vediamo come questo avvocato saprà sistemare
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per sbaglio, alla tempia. Come aveva visto fare in
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stavo dicendo. Ne parlava come di un genio che
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ma non l’abbandona come ha fatto lui». ¶ «Lei
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genere…» ¶ «Le ha chiesto come mai non lo avesse
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Lei era dolce dolce come sua zia Bea, questo
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no. Non capisco. Comunque, come hai detto tu, queste
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la baciò sulla fronte, come aveva sempre fatto. «Tutto
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scuoteva la testa adagio, come se le dolesse. «Quella
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No, se non vuoi. Come hai fatto a farci
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a disagio, d’accordo?» ¶ «Come vuoi, commo vuo’ tu
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Sotto è rimasto tutto come prima, così tuo papà
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pazza?» ¶ «Sì, sono innamorata come una quindicenne scema». ¶ «Bene
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mi piacevi di più come quarantenne strafottente…» ¶ «Ehi, non
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quaranta! Com’è andata?» ¶ «Come sapevo. Paola ha traslocato
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non convince nessuno». ¶ «Così come l’hai detta tu
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neppure me. Ma pensatela come se fosse una partita
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Proviamo a ragionarci invece come se lo fosse. Partiamo
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nella mia vita…» ¶ «E come si permette?» ¶ «Aspetta». ¶ Al
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senza alzare gli occhi, come se fosse a disagio
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il trasloco. Sei contenta?» ¶ «Come vuole lei, signor avvocato
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nasceva americana». E rideva, come aveva sempre riso. ¶ «Andate
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uscire. Cercò di spiegarsi come mai Max guidasse la
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piegata da un lato, come se si aspettasse di
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attimo. «Zia Olga?» domandò. Come se chiedesse il permesso
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accennò anche alla figlia, come se fosse un problema
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davanti alla stessa finestra, come se il tempo non
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non aveva mai saputo come si fa a piangere
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loro. Gilla si chiama come me, siamo figlie di
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capiva. «E la scuola come va?» ¶ «Bene. Dicono che
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un paio di occhialoni come quelli di cui aveva
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a metà il viso, come una mascherina. ¶ Max restò
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raccontare tutta la storia. Come documentazione… Io non ho
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cosa significa?» ¶ «Occhialoni neri, come quelli di cui ci
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per almeno due ore… come non ci ha pensato
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sotto l’accappatoio… ma come c’era cascato? ¶ Imbecille
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rabbia a indignazione, di come si era accalorata con
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per il suo futuro. ¶ «Come stai? Hai fatto un
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ma molto ben arieggiati, come usava una volta. È
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al terzo piano, tutto come era una volta. Invece
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vivo, mascalzone». ¶ «Brutto periodo, come forse sai. Ma neppure
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sono lì. Quando e come voglio. Posso anche andare
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sapere chi è e come fa a essere così
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strinsero le mani, forse come facevano un tempo; ma
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alle spalle di Elena. Come al tempo in cui
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molto materiale da sottoporgli. ¶ «Come vuoi. Verso le dieci
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Milano, su fogli stampati, come voleva lui. Gli piaceva
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mordendosi il labbro inferiore come faceva quando non era
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insomma, lo descrivono tutti come un geniaccio. Poco incline
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morte di mia moglie, come credono alcuni, non c
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avvicinò a passi lenti, come se lo stesse riconoscendo
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Aveva due figlie? Rideva, come se fosse eccitato. La
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alzato la voce, sa come fanno le donne. ‘Vuoi
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No, mi dica tutto come le viene meglio». ¶ «Posso
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in testa, ma legato come le arabe, occhialoni neri
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Chi, quella del foulard? Come nei film, il numero
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con foulard e occhialoni, come faccio? Dopo, quando usciamo
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deve scendere in garage come fa? Entro e lo
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casa era vuota. E come lo sapeva quella lì
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respiro a bocca aperta, come se non fosse abituata
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mondo». ¶ «Sì, vabbe’… girala come vuoi, ma stronzo rimani
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mi prendono in tv come testimone: vero, avvocato?» ¶ «Spero
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tornò verso la ragazza. «Come si chiama?» ¶ «Io? Bianca
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dirle, pregandola di assumere come testi sia la signorina
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Olga la aprì, e come aveva fatto lui mise
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concesse finalmente di piangere, come di sicuro non le
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o di un magazzino, come probabilmente era stato quel
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uomo vestito di scuro, come se fosse a un
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Sì, prima della pensione. Come stai, vecchio?» ¶ «Brutta faccenda
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stai, vecchio?» ¶ «Brutta faccenda, come sai». ¶ «Sì…» Andarono uno
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i cassetti aperti. ¶ «È come le ha lasciate lei
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strinse tra le braccia come se fosse qualcosa di
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anche se poco probabile: come diceva il mio insegnante
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parlò di lei. Di come era. Di come era
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Di come era. Di come era morta. ¶ «L’amavi
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punto non è questo, come vedi fin qui ho
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catalana? La fanno buona come la mia?» ¶ «Gliela facciamo
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gesto con la mano, come a cacciare un cattivo
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che la faceva bella come nessun’altra donna che
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nudi sotto le coperte. Come se fossero in attesa
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avevano raccolto nel piatto come ragazzini in vacanza. ¶ «Sempre
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se la ricorda?» ¶ «Certo, come potrei dimenticarla? Pare che
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Valeva la pena?» ¶ «Sai come la penso, vale sempre
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più di te sa come lavoro. Faccio piccoli passi
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Sì, basso sulla fronte, come quello delle donne arabe
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la verità? Così strano come sospetto? Così strana l
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che lei aveva amato come un padre?» ¶ «Notizie su
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grande John lo descrivono come un uomo intelligente e
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più due, avvocato». ¶ «E come?» ¶ «Quando sapremo che Amanda
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una mano sulla spalla come faceva ai tempi in
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vice, preciso e scrupoloso come un segugio. «Mettici un
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vita mia». ¶ Zia Noemi, come si presentò, stringendo la
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segnato da poche rughe come se il tempo – che
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colpite dall’artrosi. Sorrideva, come se fosse pentita di
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pesano, non le vive come me. Ma Gilla è
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con gli occhi azzurri come papà, ma avevo il
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tovagliolino sotto il mento, come se fosse sudata, e
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strano ma non impossibile, come dice lei. Altro?» ¶ «No
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passo i bambini». Citrullizzarono, come diceva lui di queste
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per studio. Lo ricordo come un bel periodo della
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me ne sono innamorata come una ragazzina, senza capire
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a Boston. Nuccio sorrideva come uno che era pronto
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raccontato, ma senza rancore, come se la ritenesse davvero
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il barone De Brusset come direttore generale della fabbrica
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ha i capelli rossi come lui». ¶ «Mi dicono che
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Ha un carattere forte, come il mio, temo. Ma
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potete chiedere, non vedo come possano nascere obiezioni». ¶ «Grazie
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profumo: vado a vedere come li hanno realizzati. A
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dritto e carnoso che come un segno di riconoscimento
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anche se non so come gliel’abbiano raccontata». ¶ «Me
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altre sciocchezze del genere come quadri, tappeti, libri… mio
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offerto di venire qui, come una figlia. Aveva il
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Niente, mi ha salutato come se fossi un estraneo
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l’odore della farina come se i lunghi tavoli
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napoletano, non parla neppure come loro». ¶ «Non è indispensabile
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fiorentine con alcune salse. «Come le sembrano?» ¶ «Perfette, direi
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lievito madre… be’, insomma, come lo si faceva una
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zitella, votata alla campagna come una suora». ¶ «Non è
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E chi sposa una come me? Comunque parliamo di
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tempo cambia di continuo, come il mio umore…» ¶ Fuori
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quando avevo tre anni…» ¶ «Come, scusi?» ¶ «Non la sa
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violino ed era simpaticissimo, come nessuno dei suoi figli
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violino e zia Bea, come la chiamava Gilla, cantava
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avrebbe ammazzato suo padre… Come vedi, tutto torna». ¶ «Per
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che quel posto era come un gioco di scatole
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Gilla?» ¶ «No, dove? Zia, come?» ¶ «Zia Linda aveva due
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un attimo di esitazione, come se si fosse pentita
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non ci soffro più». ¶ «Come vuoi. Ti ho vista
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condotta e in educazione». ¶ «Come la tua mamma. Lo
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sorelle che mi ritrovo». ¶ «Come stanno? Me le saluti
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più rivista. ¶ Diciannove ¶ Ora come allora, Olga De Brusset
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sua zia a Ravenna? Come si chiama, lo sai
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staccando un altro grappolo. «Come la trovo?» ¶ «Dio benedetto
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Ti piace?» ¶ «Fammi vedere come nuoti». ¶ «Sì, maestro…» ¶ Il
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si assottigliavano al ginocchio, come piacevano a lui. E
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lui. E quel costume, come lo portava Costanza: così
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avvocato. Si chiamava Olga come te». ¶ «Era bella?» ¶ «Molto
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Napoli, per esempio. O, come hai detto tu, dalla
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all’orizzonte, stava scurendo, come una coltre che si
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con una faccia rosea, come se non gli crescesse
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Non si chiama neppure come te» disse il cognato
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magro. ¶ «Per fortuna neppure come te» e lo fulminò
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occhiata alla Piccina.» ¶ «E come ci vai, a Milano
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avessi avuto tre figlie come la mia Olga…» ¶ «Temo
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la sua vita, proprio come un attore: bello, ma
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sul piano del tavolo, come se fosse pronta al
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circondava da sembrare sbagliata. «Come se l’immagina lei
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capelli, dietro la nuca: come a spazzar via quello
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che il barone lavorava come direttore nella fabbrica degli
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Giuseppina Resnati ¶ Giuseppina Resnati, come aveva previsto l’ispettore
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stata presa dalla signora come cameriera». ¶ «La signora Scotti
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i capelli erano rossi come quelli dell’ingegner Scotti
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esperienza ti fanno su come un gomitolo. Io non
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tante volte. Invece, guardi come mi ha lasciata, povera
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Sono tornata a casa, come mi aveva detto lui
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e corrugò la fronte, come se la risposta fosse
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dirlo così?» ¶ «Lo dica come vuole. Lei era lì
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Grazia Borghi ¶ Stava camminando come non gli era mai
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Milano. Gilardi camminava lentamente, come se fosse a passeggio
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Riconobbe case e strade, come se le avesse fotografate
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che devo provare». ¶ «Ma come è successo? Lei adorava
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Lei adorava suo padre. Come ha potuto?» ¶ «Devo riuscire
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lineamenti morbidi, occhi castani come i capelli, niente trucco
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che si chiamava Guendalina come la bisnonna. Ora non
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suonata strana la faccenda. Come ha potuto ammazzare suo
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Ha salutato sua figlia come se l’avesse vista
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con l’aria sorpresa, come se non si aspettasse
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si preoccupi. Mi dica». ¶ «Come ha conosciuto Gilla Floris
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nome così per uno come lui! Toni era molto
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disegnare, aveva gusto… non come lui, ma niente male
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partecipare in qualche trasmissione come opinionista, credo che la
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poco. Non lavorava neppure come arredatrice, non era più
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persone credono di sapere come si fa. L’offerta
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mento due volte. «Niente, come se non esistesse. Lei
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banca non troppo trascurabile. Come facevo a dirgli di
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di matrimonio. In piedi, come diceva mio padre. Importante
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bocca spalancata, a guardarmi, come se fossi un fantasma
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con le ante aperte come bocche spalancate, e dentro
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mascalzone, con una moglie come te… Lo voglio vedere
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che continuerò a vivere come ho sempre vissuto, che
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E Gilla si arrangia come può. Io le lascio
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in ospedale, mi chiede come mai Gilla ci ha
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Ora sembra più tranquilla, come se parlare le avesse
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palandrana ricamata a fiori come un kimono sui calzoni
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Una faccia minuta, truccata come una bambola, con i
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lo so. Posso chiederle come l’ha conosciuta?» ¶ «Perché
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lei continua a raccontarmi come ha conosciuto Gilla Floris
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solo cercando di capire come passava le giornate. Ma
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lo sa anche lei come ci si sente. Ti
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non parla, non mangia… Come hanno detto? Stato vegetativo
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giustifica così un gesto come quello di ammazzare il
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di sì. E lì come va?» ¶ «Chiacchiere. Tutte convergono
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suicidio finito male?» ¶ «E come? Puntando la pistola verso
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stupì l’ordine inconsueto, come se mancasse qualcosa. Passò
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una fisionomia vagamente familiare. Come se fosse una persona
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padre era procuratore… scusa. Come stai?» ¶ Gilardi pensava a
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e si guardò attorno, come valutando la stanza per
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altezza di un avvocato come lui. ¶ Gilardi si sedette
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una visita di cortesia, come spero? E lo bevi
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il migliore in Italia». ¶ «Come mai?» ¶ «Dal giorno della
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Oppure se è innocente, come lei vuole credere. Adora
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tua fiducia, ma così come l’hanno descritto e
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umana e celeste! Accidenti, come se fossimo qui per
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che Gilla sia trattata come un corpo estraneo o
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nemico. È una degente come tutti gli altri che
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la finestra, stava seduta, come in attesa, uno straccio
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a fissare il cielo, come se la bimba non
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bimba non ci fosse, come se non sentisse che
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movente sembra debole». ¶ «E come riuscirà a dimostrarlo?» ¶ «Non
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carina, accidenti… pensi a come è ora, irriconoscibile». ¶ «Difficile
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privata, così diversa da come appare nelle foto ufficiali
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certo che a guardarla come è oggi ti si
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Ha visto le foto? Come si riesce a immaginare
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qualche sedia smossa attorno come se fosse appena terminata
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Si girò di colpo, come se fosse stato sorpreso
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erano riunite molte persone, come si poteva intuire dalle
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Gilardi con lui. Insieme, come se l’avessero concordato
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anche scema, con uno come quello lì. Solo ambizione
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architettura, sapeva due lingue come io so il romanesco
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acqua nel bicchiere. «Dunque, come posso esserle d’aiuto
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ma non saprei davvero come aiutarla, non la conoscevo
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questo: è davvero colpevole come dicono?» ¶ «Non so risponderle
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di Gilla Floris, di come era, i suoi pensieri
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storia la conosco. Ma come reagisce lei?» ¶ «Gilla? Con
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piedi Toni… non so come sia finita. So soltanto
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lo riguardavano, veniva indicato come ‘il barone’. ¶ L’ispettore
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ha confermato la portinaia». ¶ «Come a dire che non
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salone. ¶ «Tutto è rimasto come era quando siamo arrivati
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com’era quel giorno. Come se due persone, dopo
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pistola, lontana da loro, come se l’avesse gettata
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sono qui per capire come ha fatto. Ma per
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vorrei incontrare la convivente, come si chiama?» ¶ «Giuseppina Resnati
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stanza che ora serve come stireria e un bagnetto
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di lasciare ancora tutto come sta, almeno per qualche
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lo guardava. ¶ «Finito?» domandò. Come se la cosa la
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feeling con le portinaie, come nel caso di quel
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entri. Liscia o gassata?» ¶ «Come viene, grazie». ¶ Aveva un
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Floris». ¶ «L’assassina? Ma come fa?» ¶ «Non è ancora
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capito bene?» ¶ «Sì, proprio come ha detto lei. Era
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qui da me, pallida come un cencio lavato». ¶ «Ma
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qui… Lei non sa come strillava». ¶ «Sì, forse ha
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il viso di scatto, come punta da un insetto
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aggiunse con voce dura. ¶ «Come l’ha conosciuta?» ¶ La
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ho chiamato questa Amanda». ¶ «Come mai?» ¶ «Perché volevo la
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Sì, un pistolone nero, come quello dei film. Era
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Amanda non ha visto… come poteva non vederla?» ¶ Gilardi
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quando sono arrivati loro? Come se chi ha sparato
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che si è nascosta, come ci ha suggerito quella
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essere un movente?» Laura, come le accadeva raramente, si
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e Alice. Gli altri come volevano, i due maschietti
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lasciato nello spogliatoio. Semplicemente, come se fosse normale. ¶ Paola
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grigi, lo sguardo spento. Come se fosse stata svegliata
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aveva salutata in studio. «Come va, Laura?» ¶ «Va… che
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Mi hanno fatto mangiare come un tacchino all’ingrasso
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di sì, se vuoi». ¶ Come i bambini, strappò la
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te ne mancano due, come ci puoi lavorare?» ¶ «Mamma
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scacchi veri, di legno, come quelli di una volta
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ma molto generoso. E come avete trovato Gilla?» ¶ «Avevi
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soltanto mio». ¶ «Posso chiederle come va… in casa?» ¶ «Tutti
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Alberto De Brusset e come lui famosi produttori di
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o miracoli della natura come la spiaggia alla Scala
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che si muoveva adagio, come un animale, in grosse
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in una notte speciale come questa, mentre ti stringo
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per meritarmi il ritorno. Come Ulisse… Perché Ulisse è
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Hanno scritto di Ulisse come di ciascuno di noi
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tua vita è stata come quella di Ulisse?» ¶ «Perché
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sono arruolato nella polizia, come se avessi cambiato nome
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nostra vita. Puoi definirlo come vuoi. Io sono sicuro
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arrivare. Dove vogliamo fermarci». ¶ «Come Ulisse, appunto. Nostos… Non
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Te ne sei ricordato». ¶ «Come mi sarei potuto dimenticare
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Sì, grazie. Lei, signora, come si chiama?» ¶ «Liciuzza». ¶ «Che
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hai noi. Andiamo bene come zii, cosa dici?» ¶ «Sì
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erano presepi ovunque. Improbabili, come spesso sono le interpretazioni
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una città impossibile. Ma come fai a viverci?» ¶ «La
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è un’altra, amore: come faccio a viverci così
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Zia Olga è proprio come mamma, l’ho pure
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ospedale a Milano, trattata come un’assassina, sino al
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infelicità, del suo fallimento come donna e come madre
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fallimento come donna e come madre? ¶ Era questo? ¶ Questo
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non dimenticare niente di come era stato mio padre
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mi tremavano le mani come quando bevevo. ¶ «Pronto». Era
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avrei mostrata per consolarlo, come prova di essere stato
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pollice tolsi la sicura, come avevo visto fare molte
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seri. Alzai una spalla, come se fosse cosa da
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carica. Ma non sapevo come accertarmene. Non volevo farlo
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in due bande laterali come allora, gli occhiali scuri
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voce un tono paziente. «Come hai saputo che ho
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la didascalia la indicava come mia figlia. «Sei sposata
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dovrei. Ho il diabete, come mia madre. Ma il
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Lo interruppi. «Tua figlia come sta?» ¶ Mi guardò senza
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hai mai cercato?» ¶ «Io? Come facevo a cercarti? Alla
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sarebbe toccato a te. Come hai fatto ora a
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buon padre». ¶ «Non cattivo come me». Riprese la tazza
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nella tomba di famiglia, come lei desiderava. Voleva stare
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era completamente diversa da come la stai descrivendo, mi
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cattivo. Quella risata fu come un morso che mi
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così bravo anche tu. Come ti sembrano?» Mi stavo
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ho mai incontrato uno come te». ¶ «Succede. Sembra che
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con me. Ma questo… come si chiama?» ¶ «Giancarlo. È
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quando ero piccola… Dio, come faceva? ‘Un capello bianco
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ne ricordi?» ¶ Stavamo ridendo come allora. Gli presi la
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a darmi la buonanotte. Come sono stata felice in
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Sapere che ti somigliavo, come mi diceva mamma, mi
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che mi hai vista: come hai potuto vivere senza
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attraverso gli occhiali scuri come se non mi riconoscesse
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Un pensiero mi travolse. Come un fulmine mi squarciò
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forse gli era mancata, come lui era mancato a
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Se ti sono mancata come tu sei mancato a
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vergogni. Non hai pudore, come tua madre. Vattene, e
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spalle. ¶ «Io sto bene come sto. Dipendo da una
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questo e con quello… come tua zia!» ¶ «Papà!» Ero
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mi cura. Si comporta come se le importasse davvero
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annebbiata da quel dolore, come quando ero ubriaca e
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atterrita sulle mie mani, come se fossero sangue. Mi
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mosse, l’aveva fissata come se fosse potuto entrare
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anche le mani, sì. Come se tremassero. Sono più
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Non le piegava più come le altre». ¶ Max prese
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sua madre. Vuoi Carolina come cliente?» ¶ Max si girò
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la bimba. «Mi vuoi come avvocato?» ¶ «Sì, certo che
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orgoglioso di quel ragazzo. ¶ «Come, in tre?» ¶ «Sì, ha
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la portafinestra ed entra, come probabilmente ha già fatto
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conto di essere disperato come uomo e come padre
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disperato come uomo e come padre. Forse… uso la
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noi due. Sono felice come un bambino…» ¶ Trik-trak
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un bambino…» ¶ Trik-trak… ¶ «Come facevi a saperlo?» ¶ «Te