Roberto Saviano, La paranza dei bambini, 2016

mandò a ’o Cicognone con un messaggio: “Questa è

e li aveva istruiti con poche e secche frasi

secche frasi. Doveva vedersela con lo Svizzerino, ma non

una folla inferocita e con la vescica piena; il

vescica piena; il secondo, con i suoi ventitré anni

fasciava stretto la mano con le stesse bende che

sul forum e reagì con una testata che spaccò

continuava a tirare pugni, con foga ma senza tattica

gli urlò in faccia con una furia tale che

e uno stralunato venditore con il suo cestone appeso

in cui aveva parlato con Aucelluzzo. Non aveva l

sul balcone e adesso con la fede batteva forte

pensavano proprio, e stavano con il naso per aria

Soprattutto considerata la difficoltà con cui li aveva ottenuti

che l’Arcangelo aprì con le chiavi che teneva

Aucelluzzo nella sua, mentre con la sinistra sorreggeva il

già, perché adesso perquisiscono. Con la rosetta, quando tenevo

venuto da me? ¶ – Perché con voi il Cicognone non

gli prese le guance con le dita, come avrebbe

O Cicognone li aspettava con le mani dietro la

Aucelluzzo si era trovato con niente in mano. Prima

lo lasciò nel parcheggio, con l’occhio gonfio che

cui permettevano di vivere con la famiglia. ¶ Lì Drago

alla gente che faticava con lui. ¶ Infatti nella casa

poggiapiedi. Una lampada immensa con un paralume a fiori

addirittura delle cassette vhs con l’etichetta bianca su

nobili intenti, ma solo con la medesima voglia di

di fiato, e salì con le sue scarpe su

considerazione. Bambini sì, ma con le palle. Creare scompiglio

tenimmo pure cheste. ¶ E con la mano destra Nicolas

pantaloni. Uncinò il ponticello con l’indice e iniziò

non pesasse nulla mentre con la sinistra indicava il

se ci sappiamo fare con i Capelloni, fatichiamo per

io non voglio gente con la paura, la paura

bisognasse trovare un’interlocuzione con i vecchi capi, e

curtielle e doje scacciacani? ¶ – Con sti tre coltelli t

ogni zio. Agostino era con lui allo stadio, sempre

possiamo fare la paranza con tre coltelli da cucina

erano pronti a combattere con le poche lame e

adda cagnà tutte cose: con le armi arrivano pure

c’era il contatto con l’Arcangelo, e Nicolas

andando anche loro, ma con maggiore calma, a piazza

dove c’erano locali con televisori in strada. Guidavano

ne stavano andando via con calma. Non si erano

diceva niente, e mentre con lo sguardo cercava il

Eccolo il suo contatto con don Vittorio Grimaldi, cappello

pianerottolo della professoressa. Entrò con tutta calma, come uno

tavola da pranzo rotonda, con i libri di testo

di non essere vestito con eleganza, i carabinieri suoi

volti che lo guardavano con preoccupata venerazione, come si

clan decimato dalla guerra con la Sanità, contro il

contro il clan Mocerino, con cui gli Striano avevano

e poi avevano finito con l’ammazzarsi vicendevolmente. L

a uccidere. Prima faceva con le armi, ora con

con le armi, ora con le parole. ¶ Il padre

fare la galera e con quel silenzio proteggeva qualche

come nemico dei Faella, con cui lei non solo

per bene e gentile con tutti, non credo potesse

cercava di liquidare tutto con una specie di smorfia

deve entrare in contatto con il sangue sporco, quello

Nicolas c’era cresciuto con queste cose, tutti i

c’erano eccome, sistemate con una geometria ipocrita, che

volare sul suo scooter, con quelle gambe secche che

vecchissima Vespa messa insieme con i rimasugli di quella

del padre: si piegava con la faccia in avanti

si accorse di loro con la coda dell’occhio

occhio, sgasò e via con la Vespa nell’infinito

e quindi a Copacabana. Con i soldi ci aveva

se ne stava ancora con la pistola puntata e

disse Nicolas, facendoglisi sotto con il motorino mentre l

preoccupate, noi nun stammo con il Micione, noi nun

Micione, noi nun stammo con Copacabana. Noi stiamo con

con Copacabana. Noi stiamo con noi, – rispose Nicolas. ¶ – Io

lui. Quella felpa nera con l’immagine di Tupac

e stava parlando fitto con un altro che Nicolas

si avvicinò silenzioso spingendosi con i piedi. Non aveva

immobile, i clacson litigavano con altri clacson, i tergicristalli

gli specchietti, e comunque con quel bordello che sembrava

diventate un tutt’uno con la manopola del Beverly

perdere il contatto visivo con la Vespa che procedeva

solchi che Nicolas ricalcava con precisione per non finire

non riuscivano a prendersela con quel diavolo che fuggiva

e allora ci provavano con quello che lo inseguiva

aveva deciso di finirla con quell’inseguimento. Anche Aucelluzzo

Aucellu’, aggi’’a parlà con don Vittorio l’Arcangelo

per rabbia. ¶ – Devo parlare con l’Arcangelo, – continuò Nicolas

semplice pasta al pomodoro, con una spruzzata di peperoncino

ha chiesto di parlà con don Vittorio. ¶ – Cioè, vò

don Vittorio non parla con chi ’o va cercanno

suoi artigli sugli avambracci, con le lame di Wolverine

si sforzasse di riempirla con piani sempre più campati

e uscì dal negozio con dei rametti di orchidea

un paio di foto con lo smartphone da diverse

Che se la faceva con gli zingari dell’Est

tifava per il Napoli, con la maglietta di Kubilay

ma lui la indossava con orgoglio anche se gli

non c’azzecca niente con la Romania, niente di

al giorno. La fa con una persona, con un

fa con una persona, con un’altra. Sono tre

di fumo e affumicando con il puzzo dei copertoni

e subito ne discussero con Drago’. Non ebbero dubbi

era chiaro. Bisognava parlare con Oscar ma questo continuava

e gli parlava lentamente, con calma, come si parla

nulla a che fare con la camorra, io il

intorno agli anni novanta, con i soldi della Nuova

Si rigirava una tazzina con dell’oppio, tanto per

Gli faceva schifo drogarsi con quello con cui si

schifo drogarsi con quello con cui si drogavano gli

Strunzate, – disse ’o White con una smorfia. Fu scosso

importante potevano prendersela anche con i Capelloni. ¶ – Non è

o forse stava chattando con la sua ragazza e

White si era alzato con uno scatto e aveva

Avrebbe fatto male, ma con un po’ di fortuna

allo stesso ’o White. Con la mente era già

di calci e bastonate, con le braccia che a

che quei due Rambo con le ridicole camicie color

alle chiamate di Letizia con semplici messaggi, brevi: “Scusami

la cacciava accampando, anche con lei, che non si

aveva combinata un’altra, con la speranza che non

alto, in un bilocale con cucina abitabile di un

due agenti della sicurezza con la scusa che aveva

mondo. Nicolas sapeva che con ’o White e Chicchirichì

aiutare da manovalanza albanese. Con Copacabana in galera, avevano

lo pretendeva per diritto. Con lo smartphone filmò tutto

Perfino il quadro enorme con su l’indiano, il

che avevano tirato fuori con i picconi. Poi mandò

Avevano portato una chiavetta con due canzoni e l

quello che hai letto. ¶ Con Fiorillo voleva rischiare. Tutti

si tormentava i capelli con un dito. ¶ – E che

Marino lo vide sparire con il libro in fondo

ma lavorò sull’inquadratura con più rigore. Nicolas restava

perfettamente immobile, non scherzava con i compagni, e soprattutto

in quel momento, cercò con gli occhi una specie

Proseguì scandendo le parole con intensità: – L’amore è

politica si fa meglio con la paura. ¶ – Statti calmo

al grado di fottitori con più imprevedibilità. Sembrare sconfitti

non avrebbero ingannato nessuno con quelle facce da bambini

provare per perdere tempo con l’immobilità. Le gambe

a messa la domenica, con le mani intrecciate e

una capigliatura argentata che con quell’illuminazione pareva uno

largo che alto, ma con due occhi gialli da

diversamente dall’eleganza solita con cui si mostrava. Non

arresto, non un agguato. Con gli occhi aveva gelato

gli serravano i polsi con l’acciaio, senza accorgersene

avrebbe fatto i conti con Dentino. Ma non era

la testa e, mentre con la mano destra manovrava

per chissà quale ragione, con la sinistra componeva un

seduto sulla cattedra e con quel libro si tamburellava

di guadagnare adesso che, con l’arresto di Copacabana

matrimonio di Viola Striano con il Micione, proprio a

che avrebbe dovuto parlarne con Copacabana. Ma non lo

Nicolas, Agostino e Briato’ con il vecchio pezzo di

così e qualche volta con quel trucco aveva pure

soldi? – gli fece Dentino con due occhi tanti. ¶ Biscottino

fatto sta lattuga, Biscottino? ¶ – Con i compagni miei, Oreste

come? – Nicolas lo fissava con quei suoi occhi neri

bambini. ¶ Lo disse serissimo, con il mento sollevato dall

gli altri dalla strada con le mani a coppa

dove andava la domenica con sua madre. ¶ Si sollevò

metro e trentacinque e con la testa iniziò a

conosco, t’ho visto con fràtemo! ¶ – Portami i saluti

Le signore ci ringraziano con dieci euro, qualche volta

pigliarsi i loro soldi con le estorsioni, stringendo un

estorsioni, stringendo un’alleanza con gli zingari. Anche lui

trovare qualcuno in alto con cui stringere un accordo

a un certo punto, con il telefono in mano

subito: – Girami ’o link. ¶ Con gli occhi saltava da

pagina all’altra e con il pollice scorreva foto

magari chiude proprio. ¶ – Impossibile. Con quella terrazza a Posillipo

vuole fare i soldi con l’assicurazione. E quindi

ti arriva nel naso, con quel lezzo di abiti

si rincorreva, strillava, giocava con una palla semisgonfia. Appena

efficace. ¶ – Che cosa vuoi, con chi vuoi parlare? – rispose

barcollante verso di lui. ¶ – Con un vostro capo, con

Con un vostro capo, con vostro marito, chi cazzo

sembrava la più giovane, con i capelli di un

una sedia di legno con le gambe di metallo

che succede? ¶ – Fammi parlare con Nicolas. ¶ Lo trovarono che

avanti. Drago’ lo bloccò con una manata e gli

Mojo fece un cenno con la testa e Nicolas

l’avevano, quindi continuò con la sceneggiata: – Nicolas, spiega

i portelloni e mentre con il dorso della mano

non c’entravano niente con il Nuovo Maharaja. ¶ – Eh

tuo padre deve trattare con Mojo. ¶ Mojo aveva dimostrato

poteva prendersi qualche rivincita con quei tre ragazzini. ¶ – Come

lavoro grosso lo facevano con le armi e soprattutto

le armi e soprattutto con i roghi: gestivano tutto

suoi che si avvicinò con la Francotte di Nicolas

perché ti sei fissato con sta cosa di sgamare

da un anno parlava con lui attraverso un vetro

tutto questo c’entrava con la loro storia. Intuiva

me in apprensione, – e con gli occhi avrebbe voluto

e spinaci. ¶ – Gli spinaci con la pasta? E che

di pasta e spinaci con la pistola del cinese

chiese. ¶ – Niente, – fece Nicolas. ¶ – Con chi sei stato? ¶ – Nessuno

Nessuno. ¶ Il padre restò con la forchettata di pasta

a ripeterla in sala con le bistecche sul piatto

faceva disegni sulla tovaglia con i denti della forchetta

non capiscono la lingua, con un’espressione di gentile

padre in tuta ginnica con i ragazzi che, una

gli restituiva il figlio con quieta indifferenza. ¶ – Tu devi

conta niente. ¶ – Nico’, basta con questi niente, con questi

basta con questi niente, con questi nessuno. Noi siamo

siamo qui... – voleva finire con una cucitura, voleva fare

di chiudersi in camera con il fratello. Nicolas aveva

un paio di volte con il sorriso di chi

inciarmo, – disse sorridendo Christian, con l’ansia di chi

qualche istante, e armeggiò con il cellulare per un

si misero a letto, con la tv spenta e

girare. Sembrava un bambino con la sua prima pistola

pistola da cowboy. ¶ – E con questa mo’ che ci

mo’ che ci fai? ¶ – Con questa, mo’, iniziamo a

come apparare la situazione con Letizia. Non c’era

fatto troppo una schifezza con Renatino, veramente sei stato

palloncini in commercio, chattava con tutti. ¶ Maraja ¶ Guagliù, palloncini

bombola trasportabile per gonfiarli con l’elio. ¶ Quando gli

e poi li legavano con un nastro rosso e

Leti’, – disse Cecilia, raccogliendo con un elastico i capelli

sul letto dell’amica, con gli occhi svogliati. Soltanto

resisteva a parole, ma con le mani gli carezzò

e iniziò a parlare con quella voce querula, e

mentre Letizia li seguiva con lo sguardo finalmente allegro

erano rivolti a lui con il “voi” e questo

bambini. Letizia lo guardava con ammirazione e Nicolas accentuava

accentuava le carezze e con gli occhi cercava più

aveva toccato il cielo con il dito e adesso

Agostino. ¶ – Eh, ’na rapina. ¶ – Con cosa, c’’o cazz

Dentino. ¶ – Questo teniamo e con questo fatichiamo. Prendiamo i

Nicolas se ne stava con le mani affondate nelle

altri motorini facendosi scudo con le automobili. ¶ Nicolas quasi

scendessero dalle selle: entrò con la pistola spianata: – Bastardo

tono perché si girasse con le mani sollevate in

il suo ultimo giorno. Con lo stesso risultato: una

quel momento entrò Agostino con la mazza da baseball

trovava, mentre Nicolas seguiva con gli occhi il tabaccaio

perché Nicolas perdesse tempo con i gratta e vinci

di mano la busta, con il calcio della pistola

dei camerieri, un ragazzetto con la faccia butterata dall

tra le mani. Cominciò con i bicchieri del caffè

mattina seguente. Li frantumò con un colpo solo facendo

al ferro da stiro con furia, e le pare

anche a che fare con la sua opera di

in anticipo la lista con i loro nomi e

di Viola. Il maître, con una vocina stridula che

maître gli fece capire con il dito di prima

ripetevano quella scenetta. ¶ – Quello con il gruviera in faccia

bene, ma stai diritto con le spalle. Ti occuperai

non curava come faceva con la parte superiore del

capelli neri tirati indietro con il gel, be’, quelli

sulle punte. Poi piombò con i talloni a terra

Bra’, staje imparanno. Vengo con mia moglie e i

che copriva una parete con una scena del Buon

fu anche la rimpatriata con Alvaro, che aveva avuto

stava uscendo dalle cucine con i piatti. ¶ – Tu si

le pennette al salmone con uova di lompo. ¶ La

sbucò Alvaro, di corsa, con il riporto dei capelli

verso il palchetto, e con lo sguardo intimò al

posto. Se ne stava con le bacchette in mano

qualche negozio di antiquariato con i quali si invitavano

uscirono di lì solo con le bomboniere, un enorme

lo stipendio? – disse Nicolas. Con Copacabana a Poggioreale per

tre dietro devono proteggersi con le braccia per non

e Briato’ stavano ancora con le mani sopra le

quando il suv ripartì con un singulto e imboccò

bagagliaio, andava a sbattere con uno stud che per

al centro della strada con una mano sul manubrio

mano sul manubrio, mentre con l’altra tirava da

e una in minigonna, con un corpo da ventenne

stava accanto alla bara con un fazzoletto in mano

cervello spiaccicato di Alvaro con l’ultimo saluto di

e uscirono dalla chiesa con la testa che era

era questo ragazzo, uno con due piedi lunghissimi. Lo

lento, entrò in campo. Con assoluta calma mise la

e spanzò il pallone. Con gesti asciutti, senza nervosismo

sul muso che imprecava con la faccia paonazza. Nonostante

invasione in piena regola con tanto di genitori e

li osservava dall’alto con in mano un blocco

soltanto una cicciona cotonata con una camicia a fiori

E allora dovete venire con me. Mi seguite o

garage. ¶ – Apposto. – Fecero cenno con la testa e lo

si fermò. Fece cenno con il capo di seguirli

Han. ¶ ’O Tucano tentò con le minacce: – Sì, però

Nicolas fermò la discussione con un secco: – Oh Tuca

piastrelle bianche e verdi con scioltezza. Il padre lo

per la frutta, tovaglie con fantasie ittiche e kilim

terra. Avevano esagerato solo con lampade e lampadari, ma

ci si era seduto, con sé sopra, e lo

sopra, e lo fece con gli occhi fissi sul

sfacciato ma lo trattava con rispetto. Perciò, quando con

con rispetto. Perciò, quando con la fine dell’occupazione

a contemplare il figlio con uno sguardo vuoto che

avvicinata a Nicolas, lentamente, con il passo di una

scuorno –. E aveva continuato: – Con chi ti sei messo

chi ti sei messo, con chi? –. Il marito aveva

Nicolas si era ritratto con uno strappo violento così

ore ad ascoltare musica con un auricolare a testa

suoi pony express, ma con una certa gentilezza. Nicolas

mostrando eventi e concerti. Con quei “com’è?” i

sofà morbido, uno scudo con disegnate sopra delle gemme

e conoscersi, il cristallo con cui brindare. Un luogo

in cui si va con la moglie. Un luogo

provato a capire, ma, con Copacabana chissà dove, e

come una mappa rifatta con nomi nuovi, e a

scommesse. Ospitava tutti. Chi con il naso all’insù

chi su uno sgabello con il naso dentro una

coprire. Marocchini arrestati, pusher con la febbre, guaglioni poco

Briato’ e guardò Agostino con un sorriso. Il primo

Micione che si sposa con Viola Striano, guagliu’! ¶ – Ma

chiamata. Bisogna essere forti con i forti. In verità

così smagrito e pallido, con i capelli lunghi e

le camicie di sartoria, con le iniziali ricamate, ma

asole tenere la chiusura con spasimo. Oscar ricambiò timidamente

aria davanti a sé con il dorso della mano

più incazzato di prima, con gli occhi ancora più

ce l’aveva ancora con lui per la storia

rispose, dopo un’ora, con un “e chi ti

il filo dei messaggi con dettagli sempre più sontuosi

dalle vene, o no? Con quello sei nato, con

Con quello sei nato, con quello muori. Però poi

a prenderla sotto casa con l’auto blindata, in

aperta e lei arrivò con quello sguardo a cercare

non arrivavano le immaginava con facilità, mica come il

ma che ora tornava con un annuncio che aveva

generosità l’avesse premiata con un poco di normalità

diede le spalle ma con la sensazione che lo

ci stava una tintoria, con due vecchiarelli proprietari che

una nuova insegna azzurra con sopra la scritta Blue

riporre vestiti e biancheria, con una porticina dietro che

una lavagna di sughero con sopra una cascata di

poi una di adesso, con la zazzera bionda, che

Lui ci stava bene con loro. Lui metteva su

chill’è ’nu guaglione con la faccia buona e

Lei tirava il passeggino con Christian dentro. Faceva caldo

un tipo secco secco con la cravatta allentata e

sdraia a terra e con piccoli ma rapidissimi spostamenti

la macchina. L’uomo con la pistola esce nel

di pesci da ingannare con la luce. Il nuovo

un golfo di palazzi, con un’unica strada d

arrivata da piazza Bellini con un colpo di vento

uscirsene da quella situazione con un gesto di sudditanza

non è semplicemente traducibile con “picchiare”. Come accade nelle

un’altra. ¶ Si vatte con tutta la forza che

la forza che hai, con risentimento vero e senza

E soprattutto si vatte con una certa, ambigua, vicinanza

non c’entra nulla con te. ¶ – Vai mettendo “mi

Nicolas. E, mentre parlava, con gli spilli neri che

Dragonbò, che lo afferrò con un braccio solo e

fece finta di colpirlo con la testa, ma poi

veloce alla piazzetta, poi con una spinta dura fece

gli imbragò le gambe con una catena, di quelle

teneva ferma la testa con una certa apparente delicatezza

sul viso di Renatino. Con un gesto rapido prese

tenere la testa, sempre con fare infermieristico. ¶ – Bastardi! O

peloso occhio buio che con due spasmi spezzò il

pulì l’ano, ma con cura, senza fretta. ¶ Lo

di cozzare l’uno con l’altro. Sparirono in

e resurrezione. Ti accoglie con il ritratto immenso di

ti osserva entrare, e con i suoi occhi che

anche le persone che con questi materiali hanno sempre

davvero a Forcella. E con passione. Anche quando ci

portato lì, dritto dritto, con tutte le sue palline

era andato di notte con tutto il gruppo. Erano

Nicolas e ’o Briato’ con Stavodicendo e ’o Dentino

era stato facile attraversare con i motorini i pantani

il Cippo alle spalle con un sorriso e parcheggiò

da camera sua. Finì con l’affacciarsi al pianerottolo

guardava, appoggiata al davanzale, con i capelli ancora più

Posillipo. Un locale imponente con una balconata che si

persiane. Guardava il mare con la maestà di un

di un tempio greco, con le sue colonne immacolate

vincendo un concorso, che con un po’ di fortuna

settembre, Agostino aveva parlato con Copacabana, un uomo importante

finita scuola. Era arrivato con la faccia paonazza, più

lo chiamavano ’o Cerino. Con il fiatone riportò tutto

Drake, e postava foto con loro su Facebook. Poteva

E quindi Copacabana era con l’acqua alla gola

era stato specchiettista. Viveva con la madre in un

che andava a schiacciare con una mano sola. Anche

lui le voleva verdi, con la suola fluo, ma

Lollipop lo aveva bloccato con un: – Verdi? Ma che

a farsi la cresta con qualche imbroglio fuori dalla

a guadagnare bene solo con l’occupazione della sua

E i prezzi aumentavano con l’aumentare delle nottate

era fatto avanti uno con i capelli lunghi e

uno sguardo conosciuto. Renatino, con la faccia da ragazzo

dove metteva i piedi con la luce del telefono

e l’altra chiacchierava con Drago’, che accanto a

cui si potesse uscire con le parole. Scignacane si

a ricoprire la fossa con le vanghe recuperate dietro

su un altro tetto, con altre armi, a sforacchiare

braccia, si sarebbero toccati con la punta delle dita

rumorosamente le Air Jordan con i piedi. Le scarpe

trattava l’eroina direttamente con gli Acanfora di San

San Giovanni a Teduccio. Con Scignacane. In più di

Che poi il contatto con lo Scignacane era nato

aveva fatto un gesto con la mano, a dare

fare, come qualcuno pensava, con l’essere ricchione. ¶ Christian

che me la faccio con i Grimaldi mi ammazza

e finiva la frase con “capisci?” a lui veniva

brivido. Quando Nicolas parlava con gli altri raramente concedeva

altri dovevano arrangiarsi, ma con lui era diverso. E

a Nisida aveva legato con Dumbo non si sa

stato solo il padre, con quel suo piano che

del padre di Dentino con un’idea per fottere

era semplice, bastava svuotare con i guaglioni i depositi

sopra il copriletto blu con le nuvole, sembrava invincibile

a me, si fanno con la tranquillità, te lo

Acanfora non si entra con il ferro e poi

più definitivo possibile, e con la coda dell’occhio

dai pantaloni, e adesso con il pollice scorreva rapido

disse Nicolas, e poi con l’indice dell’altra

lui se ne stava con gli occhi appiccicati sul

loro, proprio come Dentino. Con lui si era fatto

gli occhi chiusi e con la memoria correva alle

c’azzeccano gli affari con la foto d’’o

diceva la sua testa con quel su e giù

Facebook e poi video con i guaglioni della paranza

albero. Niente. Camminando affondò con i piedi nella terra

no! ¶ Iniziò a scavare con le mani. Scavò, scavò

c’entrava un cazzo con niente. Mo’ voglio tutta

o Maraja. ¶ – Dumbo faticava con sua mamma, e c

ma tu sei caduto con la capa a terra

Sarà stato un bordello con stu fatto... Qualcuno che

Koala era così. Stringeva con tutto il corpo. Da

non la toccava più con la foga di prima

a stare da sola con lui, Dentino non la

ma lui si sottraeva con uno scossone e ripartiva

aveva accantonato la questione con una scrollata di spalle

si sentiva in debito con Dumbo, con la sua

in debito con Dumbo, con la sua voglia di

niente di quel colloquio con Scignacane perché lei, la

bene. Ma dove? Restò con l’ago fra pollice

contro non senza aderirvi con soffice malizia: quel tanto

Lo allontanò da sé con dolcezza e gli sbottonò

pantaloni, le fece eco con: – Pure io –. Si sdraiarono

verde e si esplorarono con insolita pazienza. Letizia gli

gambe e dovette premere con decisione perché quella mano

di merda, – fece Drone con il muso cattivo, mentre

cui si erano calati con la crociera. Questa volta

aveva visto in gita con la sua classe in

un’infermiera dicendole che con le mani che teneva

attirare la loro attenzione con nuove stragi. Il Micione

fuori, e sono sempre con i guardaspalle. ¶ – E noi

il cerchio. Cospiratori. ¶ Chiese con il tono con cui

Chiese con il tono con cui si lancia a

semafori, prendeva le curve con gentilezza. Voleva tenerselo sullo

bastardo ’e Roipnol, sicuramente con ’o White e i

in tempo a ripararsi con le mani. Voleva urlare

riguadagnando una postura comoda, con la schiena dritta, ma

terrore provava a combatterlo con le pastiglie, ma poi

bollette? Forse, concluse Biscottino con un pensiero di cui

si cercano conferme, e con passo sgangherato ci entrò

e del martirio. Provò con la Madonna, anzi con

con la Madonna, anzi con le Madonne, ma non

arrivare a quella altezza con pazienza, passo dopo passo

popolo, un masaniello, uno con la spada, un supereroe

dal collo, sembrò guardarlo con comprensione e pietà. Per

spiegò che voleva faticare con loro, recitò la parte

tutti quelli che faticano con la paranza del Maraja

disse, coprendosi la bocca con la mano per non

avesse insistito per entrare con lui cosa sarebbe successo

Biscottino finì la Culona con una pallottola alla nuca

e per le scale con la velocità scomposta dei

suoi dieci anni, scontrandosi con stipiti e corrimano, ma

rientrava in quel momento con un krapfen in mano

dopo davanti alla ragazza con duemila euro in pezzi

di loro apparve Nicolas con in testa una corona

dove campeggiava una collana con un medaglione d’oro

sono iniziato a vattere con uno stronzo, che a

mentre guidava lo scooter con dietro Briato’, gli andò

insetto, se ne uscì con un “Ua’! M’era

fa vomitare! ¶ Drago’, irriconoscibile con i capelli schiacciati sulla

turno lo avevano innaffiato con lo champagne. Avevano brindato

Letizia, scambiava una parola con qualcuno. Ma sempre con

con qualcuno. Ma sempre con un occhio allo smart

premurato di far rifoderare con una stoffa candida perché

a pestare il cuscino con le sue Santoni scamosciate

Nicolas rideva e intanto con una mano sfiorava il

culo di Letizia e con l’altra, infilata in

per un attimo, ballando con le braccia alzate e

a scriverne un’altra, con regole nuove, con uomini

altra, con regole nuove, con uomini nuovi. Basta creste

vestito da Walter White. Con calma, con precisione, facendo

Walter White. Con calma, con precisione, facendo aderire il

la schiena al pilone, con la pistola in mano

sarebbe accaduto. La serenità con cui aveva affrontato la

in quel modo e con la faccia paonazza che

la maschera e uscì con la pistola spianata. Le

risuonò nella sua testa con la stessa intensità dei

messo a fare affari con noi. L’hanno ribaltato

O Maraja li interrogò con uno sguardo e loro

di gente che collaborava con la paranza, ed erano

i guagliuncelli del Maraja con il peso della loro

le ore per stare con le ragazze avvinghiati su

Briato’, e intanto chattava con Letizia. Era una settimana

Stavodicendo aveva bloccato Biscottino con le braccia dietro la

faceva finta di ribellarsi con delle testate all’indietro

mentre stava per concludere con una fica da paura

e pure tanti. Solo con quelli che pigliavano dai

a sedere sul divano, con Briato’ e Lollipop alle