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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «con»

nautoretestoannoconcordanza
1
1956
quand’ero a casa con Sua Maestà mio padre
2
1956
Si fece corte bandita con un gran pranzo. Disse
3
1956
marito torna a casa con la mela e la
4
1956
gran cavallo di bronzo con la pancia vuota e
5
1956
ci si nascosero dentro con una tromba e un
6
1956
Se vuole venire via con me, – le disse Pomo
7
1956
è sempre meglio dormire con un occhio solo. E
8
1956
Scorzo si trovò così con quei tre terribili segreti
9
1956
continuare più il viaggio con lui. ¶ Ma Scorzo le
10
1956
e saputo della lite con Scorzo, tanto dissero che
11
1956
Scorzo davanti al letto con la spada sguainata, non
12
1956
questa volta la paghi con la morte. ¶ Scorzo vien
13
1956
la sposa. ¶ Ma lui con un fil di voce
14
1956
a casa in trionfo, con musiche e canti, in
15
1956
su una tavola, e con un coltello lo taglia
16
1956
mezzo disse: – Tu resta con me. ¶ Un mezzo resta
17
1956
piena d’anguille. Tornò con la barca che traboccava
18
1956
del Re al balcone con le damigelle. La figlia
19
1956
Re vede quest’uomo con mezza testa, mezzo corpo
20
1956
portato intorno questo bambino con una mela d’oro
21
1956
preparare una gran sala con tanti seggioloni intorno. Quando
22
1956
spiaggia? ¶ E la sposa con un fil di voce
23
1956
in un bel palazzo con due alberi di melo
24
1956
Adesso avrà da fare con me! ¶ – Ma io non
25
1956
E il Mezzo: – Così, con tutte le prove contro
26
1956
innocente, li condusse tutti con sé al suo palazzo
27
1956
c’era una madre con tre figlie, più povere
28
1956
inchini e va via con la sua carrozza. ¶ La
29
1956
figlio faceva all’amore con una donna barbuta. Allora
30
1956
possa fare all’amore con una donna con la
31
1956
amore con una donna con la barba? Ne va
32
1956
che faccio all’amore con una donna barbuta e
33
1956
a far all’amore con te ne va della
34
1956
figlio, – la brutta barbuta con cui faccio all’amore
35
1956
hanno fatto le nozze con ravanelli in marmellata, sorci
36
1956
questo, – spiegò l’astrologo, – con dentro tutto quel che
37
1956
Re, e lì alloggiarla, con balie e cameriere. Ma
38
1956
passare nel suo palazzo, con l’ordine che mai
39
1956
Gli ambasciatori fecero ritorno con la corda in mano
40
1956
che si spari. ¶ Tornarono con la pistola. E il
41
1956
entrò vestita da principessa, con la corona in testa
42
1956
corona in testa, e con la corda, il coltello
43
1956
c’era un orto con un pero, e Pierino
44
1956
Pierone dammi una pera ¶ Con la tua bianca manina
45
1956
Pierone dammi una pera ¶ Con la tua bianca manina
46
1956
Pierone dammi una pera ¶ Con la tua bianca manina
47
1956
Pierone dammi una pera ¶ Con la tua bianca manina
48
1956
quaglia. Passò un cacciatore con un cane cercando quaglie
49
1956
giorno incontrò un vecchio, con una barba bianca fino
50
1956
Non vuoi morire? Stattene con me. Finché non ho
51
1956
ho finito di trasportare con la mia carriola tutta
52
1956
C’era un vecchio con la barba fino all
53
1956
fino all’ombelico, che con una roncola tagliava rami
54
1956
lo sapete dire? ¶ – Sta’ con me, – gli disse il
55
1956
tagliato tutto il bosco con la mia roncola, non
56
1956
C’era un vecchio con la barba fino ai
57
1956
paura di morire, sta’ con me. Guarda: finché questa
58
1956
gli aperse un vecchio con la barba fino ai
59
1956
mai. Finché starai qui con me, sarai sicuro di
60
1956
si stabilì nel palazzo con quel vecchio, e faceva
61
1956
al vecchio: – Perbacco, qua con lei ci sto proprio
62
1956
aveva incontrato il vecchio con l’anatra: dove prima
63
1956
tirare dritto; se stavo con quello là a quest
64
1956
un vecchio doveva tagliare con la roncola, ora era
65
1956
neanche un albero. «Anche con questo qui, – pensò il
66
1956
Altro che morto, sarei, con questo qui! ¶ Va e
67
1956
proprio contento di averti con noi. Vieni, vieni dentro
68
1956
ragazze avevano una casa con un bel terrazzino, e
69
1956
fabbricarono un dito finto, con un dito di guanto
70
1956
sera, per restare solo con la sposa. Ma le
71
1956
Finalmente lui entrò, sempre con le due vecchie dietro
72
1956
che si possa vedere con due occhi. ¶ – Comando, comando
73
1956
fuoco che sarebbe tornato con la polenta. E andò
74
1956
metteremo nella peschiera insieme con i cefali e le
75
1956
nuotare. Il fosso comunicava con la peschiera del Re
76
1956
tappezzata di tendaggi, e con una tavola imbandita. Il
77
1956
Fata toccò il granchio con la sua bacchetta, e
78
1956
la Fata lo toccò con la bacchetta e il
79
1956
nella vasca e scomparve con lei sott’acqua. ¶ Allora
80
1956
accontentò, e la mandò con le sue otto damigelle
81
1956
Seduta su uno scoglio, con le otto damigelle vestite
82
1956
partì. ¶ Trovò un palazzo con la porta di ferro
83
1956
c’è una sala con ventiquattro letti. Guarda se
84
1956
le chiese: – Vuoi venire con me? – e lei gli
85
1956
la suocera, d’accordo con la comare prende un
86
1956
e giunse le mani con le lagrime agli occhi
87
1956
muto, starai a guerreggiare con noialtri. ¶ Ci fu battaglia
88
1956
che sei qui, sta’ con noi. Se no, bisogna
89
1956
di sì, e restò con loro. ¶ Gli assassini non
90
1956
figlia era al balcone con le sue damigelle, quando
91
1956
la pentola che bolliva con la carne dentro; aperse
92
1956
c’era un cartello con su scritto: ¶ Chi mi
93
1956
e la tenne sempre con sé. ¶ Passarono ancora tre
94
1956
sposò la schiava. Ma con tutto che la facesse
95
1956
vestire da gran regina, con l’oro e coi
96
1956
tutti i servitori venissero con loro a tavola bianca
97
1956
finestre. Naturalmente le pagava con stipendi da Casa reale
98
1956
ben pagate com’erano, con tanto tempo libero, se
99
1956
sola in quella stanza, con le dame di compagnia
100
1956
vestito di giallo e con le uose da cacciatore
101
1956
Re vestito di giallo, con la scusa d’andare
102
1956
giovane vestito di giallo con le uose da cacciatore
103
1956
in modo che restassero con la punta in su
104
1956
davanzale!» La ragazza tornò con l’acqua e zucchero
105
1956
nel petto. Si sollevò con un disperato annaspare d
106
1956
fune lunga lunga, e con questa fune una notte
107
1956
spiava le quattro vecchie con le candele in mano
108
1956
ampollina piena d’unguento. Con questo unguento si mise
109
1956
lo scudo del Principe con lo stemma della famiglia
110
1956
si prepararono le nozze, con l’invito per tutti
111
1956
le nozze furono celebrate con soddisfazione e letizia di
112
1956
sposa l’attendeva e con l’aria di farle
113
1956
a carezzarlo, ad asciugarlo con fini fazzoletti di batista
114
1956
mattino la giovane partì con una nocciola come regalo
115
1956
si sarebbe presto sposata con un bel giovanotto che
116
1956
bel giovanotto che stava con lei nel castello. La
117
1956
magari lo facesse scappare con lei, ma la sua
118
1956
su e l’abbracciò. Con tutte quelle vetture e
119
1956
e fecero una festa. ¶ Con gran lusso e spatusso
120
1956
subito pensò di rispondergli con un altro scherzo. Si
121
1956
di mettersi d’accordo con la maestra e le
122
1956
ti faccio vedere io!» Con una mancia al servitore
123
1956
giovane e gli apparve con un lenzuolo sulla testa
124
1956
la bambola a letto, con la sua cuffia e
125
1956
del Re del Sole con suo marito? ¶ E l
126
1956
la figlia del Re con suo marito? ¶ – I ravanelli
127
1956
trovati in un orto, con un uomo e una
128
1956
videro davanti una chiesa, con due sagrestani che suonavano
129
1956
sveglio d’ingegno e con gran voglia d’imparare
130
1956
educare il figlio, e con l’idea che questa
131
1956
contadini volevano si fermasse con loro, ma lui prese
132
1956
rane giocavano a palla con un’ostia sacra. Bobo
133
1956
stesso. Se domattina vieni con me, andiamo per ceci
134
1956
lupo. – Mariettina bella, vieni con me per ceci. ¶ – No
135
1956
Domani, vedi, dovresti venire con me in un campo
136
1956
che l’avrebbe mangiata con lei dentro. Ma quando
137
1956
letto e un tavolo con un gran libraccio d
138
1956
a farci dei segni con la penna. Siccome non
139
1956
rubare l’anello, e con la coscienza sporca che
140
1956
non la finivano più con le riverenze, le attenzioni
141
1956
pranzo in suo onore, con tutti i Conti, i
142
1956
si preparò due sporte con dentro quattro fiaschi e
143
1956
aveva preparato prima apposta, con dentro tanti chiodi. Il
144
1956
gli si misero dietro con forche e badili, gli
145
1956
c’era la vecchiettina con una bacchetta in mano
146
1956
parlò: – Portami a casa con te, – disse, – farò la
147
1956
e comprarono i fichi con quegli occhi. ¶ Il cavallante
148
1956
di pesche, e lui con l’asino ne portò
149
1956
e se la portò con sé per mangiarla sul
150
1956
venne fuori un serpente con tre teste, che in
151
1956
una rosa e avanzava con le tre teste verso
152
1956
gli s’avventò contro con le tre bocche aperte
153
1956
e trovò un uscio con una toppa di serratura
154
1956
vedere scuderie di cristallo con cavalli di cristallo, e
155
1956
cappello. Alla sera, tornando con le pecore, la figlia
156
1956
letti erano d’oro con tutte le lenzuola d
157
1956
oro e di fontane con zampilli d’oro, colse
158
1956
pastore aperse la porta con la chiave di cristallo
159
1956
un cavallo di cristallo, con la briglia e la
160
1956
si presentò alla giostra, con un’armatura di cristallo
161
1956
un cavallo d’argento con paramenti d’argento e
162
1956
tre spose, disse: – Tirate con la frombola più lontano
163
1956
più piccolo, tutto mortificato, con quella canapa in mano
164
1956
di andare dal padre con una noce mentre i
165
1956
Il più piccino arrivò con una cassettina; il Re
166
1956
a prendere le spose con carrozze infiorate tirate da
167
1956
seguivano tirando la foglia con la rana. Ogni tanto
168
1956
oro, imbottita di velluto, con due cavalli bianchi e
169
1956
bella come il sole con un abito verde smeraldo
170
1956
aveva preso a far con lui conversazione con gran
171
1956
far con lui conversazione con gran divertimento. ¶ – Caro papà
172
1956
E messosi d’accordo con una vecchia, la mandò
173
1956
sorelle e non aveva con chi giocare. Allora le
174
1956
giorno mentre il Re con la figlia e la
175
1956
Il servitore tornò via con la lettera e il
176
1956
in un lungo corridoio, con un lume in fondo
177
1956
bambina e si consolarono con quella. La bambina crebbe
178
1956
e vollero che restasse con loro. Ma le raccomandarono
179
1956
raccomandarono di non parlare con nessuno nel bosco, perché
180
1956
le diede il fuoco con molta gentilezza, ma disse
181
1956
fratelli era pronto lì con una scure e le
182
1956
sorella si trovò sola con undici buoi e un
183
1956
portò al palazzo lei con tutti i fratelli: la
184
1956
una stalla di marmo con mangiatoie d’oro. ¶ Ma
185
1956
la pergola della vigna con suo fratello l’agnellino
186
1956
agnellino che portava sempre con sé, quando le si
187
1956
Cric voleva far conoscenza con un altro ladro che
188
1956
circondato da guardie. Loro con un buco sottoterra ci
189
1956
si mette a letto con lo schioppo, ad aspettare
190
1956
un cadavere, lo vestì con i suoi panni e
191
1956
vede che cade giù con la corda e tutto
192
1956
mise lì per compagnia, con la consegna che non
193
1956
si potrà vederla neanche con la lente. ¶ Giuanin prese
194
1956
Re accolse il Mago con mille moine, lo fece
195
1956
stare in pena? ¶ Giuanin con le sue orecchiuzze da
196
1956
te cosa volevi dire con quell’iscrizione. Crederesti di
197
1956
per riuscire a parlare con mia figlia. Se riesci
198
1956
chiusa in un castello, con cento guardie intorno. Il
199
1956
l’oca d’argento con un nastro; il Principe
200
1956
dire che la vecchia con l’oca l’indomani
201
1956
la Principessa fu sola con l’oca d’argento
202
1956
vide passare una pollaiola con una corba d’uova
203
1956
non trovi una casa con la porta aperta, entra
204
1956
una gabbia di cristallo con tanti campanellini e dentro
205
1956
andò; trovò la vecchia con gli occhi chiusi e
206
1956
i cavalli ci scivolarono con gli zoccoli e s
207
1956
che era rimasta vedova con tre figliole. S’ingegnavano
208
1956
sta’ attenta, se vai con lui te ne potresti
209
1956
casa, partì lo stesso con quell’uomo. Fecero molta
210
1956
rimasta sola in casa con tutte le chiavi, corse
211
1956
Naso d’Argento tornò con l’altra sorella. Anche
212
1956
così se ne tornò con la terza sorella, che
213
1956
intanto preparo un sacco con un po’ di roba
214
1956
vedere se questa ragazza, con la scusa di mandare
215
1956
a far la malinconica con Naso d’Argento, e
216
1956
mandò a casa sua con un altro sacco di
217
1956
prendere un altro giorno. Con questo sacco pesante mi
218
1956
lì a poco, riattaccò con quella storia delle notizie
219
1956
non gli piaceva litigare con nessuno. ¶ – Sì, sì, – era
220
1956
buoi dalla cascina, ¶ Guarda con l’occhio storto, ¶ E
221
1956
al falò, lo tramortiva con un soffio, e alla
222
1956
una grande cascina rotonda, con intorno un muraglione seminato
223
1956
si lisciavano i baffi con l’olio per farli
224
1956
c’era il Conte, con la barba nera lunga
225
1956
lunga, che quattro soldati con quattro pettini stavano pettinando
226
1956
tra sospiri e lamenti, con gli altri contadini che
227
1956
contadini stavano a sentire, con un filo di speranza
228
1956
Conte, – allora, alla sera, con chi potrò giocare a
229
1956
marmitte di vino caldo con le spezie! E – Dove
230
1956
ho visto un pesce con una scarpa e una
231
1956
Masino non voleva prendersela con i suoi compaesani. Si
232
1956
come mai ci tramortiva con lo sguardo? – domandò un
233
1956
una legnata in testa con un bastone coperto di
234
1956
segno, e vi svegliavate con la testa pesante. ¶ – E
235
1956
mettiamo in un sacco con sei gatti e sei
236
1956
Pietà! – diceva il Conte con un fil di voce
237
1956
Bra) ¶ 11 ¶ La bambina venduta con le pere ¶ Una volta
238
1956
Che fai qui? Vieni con noi, e servirai nella
239
1956
a spazzare il forno con la saggina e la
240
1956
poteva entrare. Perina allora con le tre libbre di
241
1956
e in India ma con troppo scarsa frequenza per
242
1956
sono dei diffusissimi (e con profonde ragioni nei riti
243
1956
ci va la Compagnia con la bara a prendere
244
1956
altra traversò il palazzo, con Giovannino dietro che faceva
245
1956
E l’uomo aperse con una spallata. C’era
246
1956
ed era la Compagnia con la bara che veniva
247
1956
pipa. ¶ Giovannin senza paura con quelle monete d’oro
248
1956
se ne stava sempre con le mani in tasca
249
1956
ed era enorme e con ogni branca poteva fare
250
1956
isola, e s’agitava con tutte le sue ventose
251
1956
abbandonato. A vederlo tornare con la figlia del Re
252
1956
una volta per tutte con Baciccin Tribordo. Quella stessa
253
1956
del porto; fecero segnali con le bandiere che portavano
254
1956
suonava e il Re con tutta la Corte. ¶ Furono
255
1956
dalla testa ai piedi, con pesci e granchiolini che
256
1956
guardati bene dall’accompagnarti con un losco, uno zoppo
257
1956
doveva guardarsi. Si fermò con un pretesto e cambiò
258
1956
avvicinò un vecchio marinaio con la barba fino ai
259
1956
veder salpare la nave con quello strano carico e
260
1956
quello strano carico e con un equipaggio composto d
261
1956
venuti re e principi con tutti i loro eserciti
262
1956
e se ne andò con la Fata. Il giovane
263
1956
attorno al mucchio e, con ordine e pazienza, le
264
1956
più impossibile ancora andarci con un barile. Ma il
265
1956
salva! M’avete liberata! ¶ Con la figlia del Re
266
1956
vide avvicinarsi un bastimento con la bandiera inglese, corse
267
1956
giovane sano e salvo con la figlia del Re
268
1956
il ritorno della figlia con un grande pranzo, due
269
1956
il giovane era uscito con quei tristi figuri e
270
1956
vecchio marinaio aveva portato con sé il barile dell
271
1956
viveva un povero pescatore con tre figlie da marito
272
1956
al dito un anello con un diamante: – In tutte
273
1956
trasformò in tartaruga; e con il suo lento passo
274
1956
padrona: – Prendetemi a lavorare con voi, e non ve
275
1956
le quattro donne-sbirro con l’arrestata, furono mandati
276
1956
degli sbirri si abbassò con la schiena, un altro
277
1956
C’era una donna con una figlia grande e
278
1956
arrivò all’ultimo giorno con tutta la canapa ancora
279
1956
era triste e silenziosa, con la fronte corrugata come
280
1956
vide tre vecchie: una con le ciglia che spazzavano
281
1956
spazzavano terra, un’altra con le labbra che le
282
1956
piedi, e una terza con i denti che le
283
1956
vedo? Tre vecchie: una con le ciglia che spazzavano
284
1956
che spazzavano terra, una con le labbra che lappavano
285
1956
piedi e la terza con i denti che le
286
1956
C’era una vedova con un figlio che si
287
1956
è dietro casa nostra con un colpo di piede
288
1956
saltò contro l’albero con tutte le sue forze
289
1956
Finamore (1836-1923, medico e insegnante) con testi dialettali dei vari
290
1956
dei vari paesi riportati con gran cura glottologica, e
291
1956
d’un mondo narrativo con caratteristiche proprie, per cui
292
1956
cunti» vi si narrino con grande slancio romantico e
293
1956
comunicativa, e pur sempre con una lama d’ironia
294
1956
tipi» diffusi sul Continente, con un’inclinazione grottesca e
295
1956
sicuro, gl’innumeri raffronti con il folklore di altri
296
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di paese in paese (con spesso per intermediario una
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1956
già vedere dai confronti con Grimm: gli stessi «tipi
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non «vede» le fiabe con le immagini che paiono
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quanti diavoli, quanta contaminazione con le tradizioni sacre! Si
300
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in qualche punto fondendosi con l’altra onda di
301
1956
propagata dal Meridione (e con le tradizioni del periodo
302
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che avrei voluto trattare con più onore, ma tra
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una abruzzese (la 107), integrata con altre, per rappresentare la
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peso, nella Bambina venduta con le pere (monferrina, cfr
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1956
anche disumana, come elemento con cui si devono sempre
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fanciulle o spose abbandonate con le mani mozze, la
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infierire sulla vittima, neppure con un’affettazione di pietà
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o l’amante evocato con un sortilegio da un
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il mostro di Bellinda con lo strano rapporto sentimentale
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loro iniziazione; ha rapporti con i giovani travestiti da
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giovane che viveva segregata con loro, si sposano e
312
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tradizione più umile, familiare, con caratteristiche che si possono
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1956
versi intercalati alla prosa con tendenza alla filastrocca. (Cfr
314
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dominante anche se confrontata con l’intento moralistico. La
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edonistico?): affascinando l’ascoltatore con la sua arcana meraviglia
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narratore di fiabe sfugge con una sorta d’istintiva
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a cuore. ¶ La tecnica con cui la fiaba è
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d’un muro, sbrigandosela con rapidità nei punti morti
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morti (caratteristici i modi con cui nei vari dialetti
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1956
si riprende il racconto: con un «abbasta» in romanesco
321
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un «abbasta» in romanesco, con un «lu cuntu nun
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istituzioni ben precise, concrete, con una loro gerarchia, una
323
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padre o la madre con le figlie, a battere
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da principio alla fine, con l’eroe zappatore, coi
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di terra da muovere con l’aratro o la
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modi di dire dichiarati con racconti, Torino 1869; La vigilia
327
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Laura Gonzenbach erano usciti con in frontespizio i ritratti
328
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narratore sono raggruppate insieme, con notizie sulla sua vita
329
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e i suoi rapporti con gli amici e i
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1956
Alpinisti Tridentini» sono rifacimenti con pretese letterarie. Non molto
331
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raccolse a San Marino con un sistema che non
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nizzarda (Mentone, Roccabruna, Sospello) con solo venti pezzi della
333
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glottologo Gino Bottiglioni), condotta con criteri scientifici, cioè con
334
1956
con criteri scientifici, cioè con testi trascritti dalla voce
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le fiabe popolari russe con le testimonianze degli etnologi
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senza più alcun rapporto con le istituzioni e le
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meraviglie e d’incantesimi, con un ritorno d’immaginazione
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a Venezia, ma stavolta con sufficienza e ostentazione di
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1956
approssimativo e sommario, chi con uno scrupolo che riesce
340
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per un certo tempo, con termine coniato dal Pitrè
341
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di libri per bambini, con per maestro il Collodi
342
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folklore, trascrisse e pubblicò con la sua firma, nella
343
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fare oggi? Poteva nascere con tanto «ritardo» sulle mode
344
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rivelazione di quello che – con un’espressione gramsciana fin
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neanche per un momento con quale misteriosa materia ho
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1956
più il controllato distacco con cui m’ero tuffato
347
1956
fianco del cavaliere, o con l’incertezza se usare
348
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svegliavano a un tratto con gran brusio e sgranchire
349
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ma integrando una variante con l’altra, rinarrando dove
350
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e articolata possibile; integrare con una mano leggera d
351
1956
e io già partirei con la prevenzione che la
352
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non riportano le storie con le parole del popolo
353
1956
narrativo fosse molto fuso con quello del resto della
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non poteva esser impostato con un metodo diverso. Non
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1956
regioni sono state condotte con criteri diversi: Imbriani, Pitrè
356
1956
raccoglievano e facevano raccogliere con estrema fedeltà alle sfumature
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fiabucce abruzzesi in italiano con un piglio di vivacità
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le sue in friulano, con tutte le carte in
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quelle pagine, ma anche con la spietata sicurezza che
360
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sono messo a giocare con qualche rozzo suggerimento del
361
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i dialetti della Sicilia, con gran cura di darne
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possibile, zeppi di postille con «varianti e riscontri», note
363
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della raccolta? È che con essa usciamo dall’astratta
364
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distinte,15 segnate quasi sempre con nome e cognome, età
365
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d’uno speciale spirito con cui il racconto orale
366
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tendevano l’orecchio, pur con diversissimi intenti, ad ascoltare
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linguistici, ma la poesia. ¶ Con il Pitrè il folklore
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ripetuto anonimamente nei cori, con un margine limitato di
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novellatrice o del novellatore, con un suo stile, un
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mondo dei suoi ascoltatori, con la Storia.17 ¶ Così, protagonista
371
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nessuno, e le ripete con una proprietà di lingua
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chi ha da fare con gente di mare conosce
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quasi in aperto contrasto con l’idea passiva e
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di motivi, e spesso con un punto di partenza
375
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Canestrino operante» ci dà, con la Regina Marmotta, il
376
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a definire lo spirito con cui a Montale Pistoiese
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e sa rappresentarle spesso con le immagini più suggestive
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s’atteggia a «lingua», con effetti quasi parodistici: ¶ Le
379
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qui, vo’ potete parlarne con seco –. L’omo all
380
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Nerucci rimaneggiato sulla pagina, con la sicurezza che gli
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comparatista, nudo di note, con solo la stringata indicazione
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toscani, sia stato spinoso, con un bilancio in sicura
383
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avrebbe sapore e stonerebbe con lo stile del resto
384
1956
ricche e ben raccontate, con un’immaginazione d’ambienti
385
1956
ubbidire. Andò nei campi con le vacche, con la
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campi con le vacche, con la rocca piena di
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tu dica: ¶ Vacchicina, vacchicina, ¶ Con la bocca fila fila
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la bocca fila fila, ¶ Con le corna annaspa annaspa
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Domani mandatela di nuovo con le vacche, ma di
390
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Rosina dicesse: ¶ Vacchicina, vacchicina, ¶ Con la bocca fila fila
391
1956
la bocca fila fila, ¶ Con le corna annaspa annaspa
392
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far le faccende, che con le vacche ci vado
393
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e l’Assunta andò con le vacche. Teneva una
394
1956
Assunta, e giù botte con la sua bacchetta. Le
395
1956
che era lì sotto, con cinque rospette piccine piccine
396
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si misero a fare con mal garbo i preparativi
397
1956
all’antica, tutte chiuse, con solo un occhio in
398
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occhio in cima, e con dietro un cacciatore tutto
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cacciatore tutto in fronzoli, con le penne sul cappello
400
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e la matrigna montò con lei per tenerle compagnia
401
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tappetaio: – Ma un tappeto con la virtù di questo
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migliori. ¶ – Scommettiamo, che cannocchiali con le virtù di questi
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una scatolina ben conservati con la bambagia e andò
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un medico, un prete con la stola, al capezzale
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che era stato bambino con il Principe, disse al
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fai tu, a Corte, con codesti scarponi? ¶ Rispose il
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1956
lascia venire un mattino con te. ¶ – Sempre al suo
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cacciatore montarono a cavallo con l’arma a tracolla
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pensò di poterlo acchiappare con le mani. Corse al
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1956
passò in una sala, con una tavola imbandita per
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vide entrare una Regina con un seguito di dodici
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1956
era una camera principesca con un letto pronto pel
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1956
sempre zitta e velata, con le dodici damigelle dietro
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1956
dodici damigelle dietro. Fiordinando con un gomito puntato al
415
1956
fare. Va’ a cena con lei ancora una volta
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1956
al solito. A cena, con un gomito fece cadere
417
1956
borsa di quattrini, prese con sé il fido cacciatore
418
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e ogni pomeriggio passeggia con dodici damigelle qui vicino
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lui. ¶ Arrivò la Regina: con urli, abbracci, schiaffi in
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1956
due gocciole di sangue. Con il fazzoletto si asciugò
421
1956
perché se lei agisce con senso ne avrà la
422
1956
il cavaliere che giostrerà con quest’anello, questa ciocca
423
1956
a Pietroburgo guerrieri famosi, con gran traini e servitori
424
1956
capelli; vinse il terzo con il fazzoletto: e i
425
1956
di tutte le bufale, con le corna ritte, il
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1956
fiutando l’incantesimo, prese con riguardo la testa, la
427
1956
campo, e la coperse con la sua giubba. E
428
1956
sorridere, e a carezzare con la mano la testa
429
1956
Ci verresti a stare con me, bella bambina? ¶ E
430
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di bufala l’aperse con un corno, e sprofondò
431
1956
a prendere la sposa con le dame e i
432
1956
intanto preparò il corredo con l’aiuto di Testa
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1956
figlio maggiore doveva andare con lui, ma anche il
434
1956
Voglio venire anch’io con voi, babbo. Sarò buono
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Menichino. – Ero in carrozza con mio padre e mio
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1956
lo sapeva d’avermi con sé; ero nascosto sulla
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comporre l’indovinello. Prendilo con te e va’ sicuro
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se ne andò, salutandola con cortesia, anche se alle
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giri solo la notte con un cane per tutta
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dalla fame. – Cos’hai, con te? – chiesero a Menichino
441
1956
carne non nata ¶ Cuociuta con parole. ¶ Ho dormito né
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1956
ha ucciso, e Bello, con la sua morte ti
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non nata… Già… cuociuta con parole… Vuol dire… Riuscissi
444
1956
ti mettessi d’accordo con mio padre per un
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1956
tuo desiderio. Vuoi mettere, con l’avere per moglie
446
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Menichino: – Comando una carrozza con tiro a quattro, lacchè
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c’era una carrozza con bellissimi cavalli, e i
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città. Menichino ci arrivò con cavalli e servitori, e
449
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lui per tutti. Difatti, con la bacchetta fece apparire
450
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così lo vide almanaccare con quella bacchetta e decise
451
1956
Corona e poi Re. Con un colpo di bacchetta
452
1956
galoppo un nuovo cavaliere, con la visiera calata, l
453
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quegli altri a combattere con lui. Uno ci si
454
1956
fecero sotto, ma lui con pochi colpi di spada
455
1956
Restarono i due fratelli con la vecchia madre, e
456
1956
portava la bacchetta sempre con sé e appena fuori
457
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Se continuo a uscire con la bacchetta, finisce che
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1956
lo invitò a venir con lui portando il bestiame
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assassini ad assaltarli. Menichino, con l’oste ed il
460
1956
anima prima di morire con la testa sotto la
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largo tagliando i rami con la spada, quando a
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palazzo tutto di marmo, con le vetrate risplendenti. Antonio
463
1956
lo invitò a entrare con un gesto della mano
464
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a giocare a tresette con le scimmie. A una
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piumati. Poi l’accompagnarono con le fiaccole a una
466
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Allora sposiamoci, – disse Antonio con un fil di voce
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bene e sarebbe tornato con la sposa. La diede
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e mandò la lettera con una scimmia. Il Re
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giorno partiva una scimmia con una lettera per il
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calzolai battevano i chiodi con una scimmia sulla spalla
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verso, i chirurghi operavano con le scimmie che gli
472
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signore andavano a spasso con una scimmia seduta sull
473
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era una bellissima carrozza con una scimmia cocchiere montata
474
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di velluto, tutta ingioiellata, con una grand’acconciatura di
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giovane e lui restò con una bella bambina di
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a sua madre, – io con la Rosina non voglio
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Io a ogni modo con la Rosina non ci
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Se torna alla sera con le vacche affamate e
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Rosina le disse: – Tu con l’Assunta non occorre
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abituata a sentirsi comandare con quel tono, restò ammutolita
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fuori la mattina dopo, con l’aria languente e
482
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mano di sua figlia, con tutto il tesoro dello
483
1956
parti da maleducato: mangiava con le mani, si puliva
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1956
là dentro lo accolsero con un coro di beffe
485
1956
un pranzo per venti, con le minestre, le pietanze
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lasci dormire una notte con sua figlia, mia legittima
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sulla sponda del letto con le finestre aperte, un
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un lume acceso, e con otto guardie in camera
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ragazzotto dormì una notte con la Principessa, ma senza
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1956
dormì un’altra volta con la Principessa, senza poter
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ballare attorno a lui, con le loro catenacce ai
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a ballare anche lui, con tutte le chiavi che
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camerieri e i cavalieri con le cuoche. Ballavano anche
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vedere? – Diede una nota con l’organino e il
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mia, vi pare che con questo fresco dobbiamo tener
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che stiamo a letto con tutte queste guardie intorno
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bene stare a letto con due lampadari accesi? ¶ E
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e buon Re Massimiliano, con tre figlioli, a nome
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loro seppero dire nulla. Con gli indovini s’era
500
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si perdette a ragionare con lei che le tre