parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'attenzione, 1965

concordanze di «con»

nautoretestoannoconcordanza
1
1965
canile?” ¶ Mi ha risposto con pedanteria, come esponendo il
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1965
è un cane nuovo, con un padrone nuovo, con
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1965
con un padrone nuovo, con una vita nuova. Naturalmente
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1965
me, possono dimenticare, fingere con se stessi che niente
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1965
decide: afferra il cane con le due mani, si
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1965
mi circonda il collo con le braccia e mi
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1965
telefono.” ¶ “E come giustifica, con te, questa sua attività
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1965
senso di fare bene, con abilità, ma anche con
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1965
con abilità, ma anche con passione il suo mestiere
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1965
che è come stare con il fidanzato, e altre
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1965
ragazze si lasciano convincere con questi argomenti?” ¶ “Non tutte
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1965
ha trovata a tavola con il padre, la madre
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1965
figlia riluttante ad andare con Cora, visto il motivo
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1965
debbo asciugarla e fregarla con il panno. Vedo bene
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1965
sugli immobili occhi glauchi, con espressione sorniona e addormentata
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1965
familiari. Mi guarda; quindi con abilità sconcertante, porta due
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1965
familiare cioè per vederla con i miei occhi, toccarla
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1965
i miei occhi, toccarla con la mie mani, udirla
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1965
la mie mani, udirla con le mie orecchie e
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1965
mie orecchie e avvertirla con le mie narici; e
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voluto far l’amore con lei nella casa della
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1965
io amavo Baba perché, con lei, il nulla trovava
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1965
stradale, altissimo e dinoccolato, con gambali, cinturone, casco di
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1965
una piccola utilitaria grigia con il muso accartocciato; poi
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1965
lusso, lunga e bassa, con un parafango schiacciato. Ho
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1965
e violenta. Si comprimeva con la mano la spalla
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1965
la passione dell’automobilismo. Con mia sorpresa, si è
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1965
gocce di pioggia, e, con un senso di inevitabilità
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1965
Ho finto di imbrogliarmi con la leva del cambio
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1965
ho capito di nuovo, con una comprensione immedesimata, che
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1965
cui il giovane tendeva con tutta l’impazienza del
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1965
Il barista contadino chiacchierava con due o tre clienti
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1965
quadro all’altro, osservando con attenzione le fotografie e
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1965
le fotografie e compitando con cura le scritte che
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1965
dal volto dolce, vestiti con rifinita eleganza, i volti
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1965
di piccoli appartamenti arredati con mobili moderni in stile
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1965
che la credeva illibata, con il rischio però di
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1965
a parlare al fidanzato, con queste parole: “Parlagli, digli
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1965
fradicia, mite, quasi calda, con qualche folata intermittente e
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1965
vestibolo lungo e spoglio con lo zoccolo di legno
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1965
corridoi nudi e stretti con quattro porte ciascuno, se
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1965
Era alta e membruta, con le spalle larghe, le
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1965
è contorta un poco con tutto il corpo, stringendosi
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1965
buia?” ¶ Lui ha risposto con la grossa voce virile
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1965
la mano di lui con rammarico e quasi affettuosamente
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1965
fianco della ragazza, risalendo con lentezza dalla gamba su
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1965
alla balaustra, chinarsi, salutare con il braccio alzato, ritta
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1965
è voltata e appoggiandosi con la schiena alla ringhiera
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1965
maniera insensibile e graduale con la quale era arrivata
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1965
era arrivata ad ammettere con me la propria professione
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1965
hai poi fatto anche con altri?” ¶ “Come sarebbe a
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1965
Perché tu sei rimasta con le tue idee di
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1965
pensato pure che Cora, con sicuro istinto di ruffiana
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1965
allusiva, ad esercitare egualmente con me il suo mestiere
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1965
osservava. Ho domandato lentamente, con precauzione: “Così anche nel
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1965
Baba?” ¶ Mi ha sfidato con un’occhiata ironica dei
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1965
altro. Forse perché sto con te in questo momento
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1965
è messa in fila con tutte le altre che
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1965
diario il tuo dialogo con Cora?” ¶ “Sì, ne sono
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1965
un mio rapporto amoroso con Baba. È vero, Cora
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1965
determinata dalla tua parentela con lei e dalla situazione
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1965
nel fiore dell’età, con una faccia nera e
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1965
offre una notevole somiglianza con quella di un cane
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1965
interessante. Ecco il banco con la parte superiore di
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1965
di vetro rosso scuro, con il coperchio di plastica
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1965
di zuccheriere di metallo con il coperchio di glass
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1965
scaffali delle bottiglie, manovrando con le grandi mani rosse
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1965
riconosciuto e ha gridato con la grossa voce rauca
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1965
ha dato la tazza con una mossa particolare, un
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1965
profonda come un corridoio, con il banco sistemato per
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1965
braccio corto, ha acchiappato con gesto abile, tra due
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1965
troppa fatica, ringraziandomi però con uno sguardo che si
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1965
faccia bianca e rosa, con il bianco molto bianco
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1965
sarei ripartito e lamentando, con aria accorata, di non
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1965
di carta, tenendolo fermo con la mano bianchissima, dalle
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1965
mi ha guardato fisso, con quei suoi occhi che
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1965
e fare l’amore con una ragazza squillo. E
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1965
quotidiana. ¶ Martedì 3 novembre ¶ Ora con un pretesto e ora
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1965
un pretesto e ora con un altro, Baba finisce
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1965
ogni giorno qualche ora con me in maniera affettuosa
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1965
piano, lunga e bianca, con le persiane verdi, ci
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1965
giovanotto biondo e atletico, con la testa rapata, vestito
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1965
anche nei pantaloni stretti, con neghittosa e orsina lentezza
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1965
in molti modi e con molte voci, proprio come
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1965
poi tira avanti, interrogando con sbadata curiosità l’inserviente
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1965
Mi fa un cenno con la mano, come per
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1965
le sbarre e implora con scodinzolamenti e guaiti, interroga
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1965
ogni carattere dell’animale. Con una tale minuzia e
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1965
va. È troppo brutto con quel muso di vitello
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1965
quel muso di vitello, con quelle pezzature gialle e
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1965
un altro cane che con qualche correzione potrebbe anche
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1965
a un altro che con un po’ di buona
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1965
un barbone. Baba parla con l’inserviente e non
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1965
me. Alla fine indica con decisione una gabbia: “Prendo
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1965
grigio, quasi un grifone, con una testa irta di
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1965
c’entra tutto questo con il canile?” ¶ Mi ha
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1965
ma si può supporre con ragione che l’inverosomiglianza
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1965
viene mai a parlare con lei, durante la lunga
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1965
viene il momento, vibra con precisione il colpo che
100
1965
aver fatto l’amore con la propria madre? Oppure
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1965
mia famiglia; la conversazione con Baba mi aveva ispirato
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1965
correggere la mia verità con la sua. ¶ Martedì 27 ottobre
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1965
del tipo più comune, con una facciata gialla e
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1965
socchiusa, si udiva parlare con animazione. Mi sono arrischiato
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1965
quanto di legno chiaro, con tende e tappeti chiari
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1965
così dire, visibile. Altrimenti, con ogni probabilità, pur stando
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1965
che, in certo modo, con il suo grigiore di
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1965
senza però dirglielo direttamente con le parole. Ho risposto
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1965
sono andato a mettermi con il muso della macchina
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1965
e ora nella schiena, con labile e cruda intensità
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1965
ha guardato, forse ironicamente, con la coda dell’occhio
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1965
più fare l’amore con me, hai tirato fuori
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1965
facevi e come; non con me, beninteso.” ¶ “Ma che
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1965
ha guardato a lungo, con ambigua benevolenza, come guardano
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1965
sposare. Parlo del modo con il quale facevi l
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1965
esempio.” ¶ “Il vino fatto con l’uva è autentico
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1965
è autentico, quello fatto con le polverine non lo
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1965
di profilo, ha sorvegliato con la coda dell’occhio
119
1965
perché, e dove, e con chi, e quando. Mi
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1965
ha fissato un momento con i suoi spietati e
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1965
i denti, lentamente e con gusto: “Dicevi che ero
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1965
dimenticato?” ¶ “Perché il tono con il quale le dicevi
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1965
volta io mi scusavo con te perché la mia
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1965
dell’altra quando vieni con me. Il tuo slip
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1965
di seta delle donne con cui ho avuto a
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1965
sinora’. Ce l’avevi con le donne della tua
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1965
al partito.” ¶ Ho esclamato con vivacità. “Non può essere
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1965
strano di essermi vantato con te di essere comunista
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1965
pulito, e lo baciavi con passione.” ¶ “Con passione?” ¶ “Sì
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1965
lo baciavi con passione.” ¶ “Con passione?” ¶ “Sì, proprio con
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1965
Con passione?” ¶ “Sì, proprio con passione.” ¶ “Ora mi fai
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1965
che si eccita sessualmente con gli oggetti.” ¶ Ha detto
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1965
quando hai voluto andare con me alla borgata Gordiani
134
1965
Hai voluto che entrassi con te nel bar e
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1965
quale scusa hai preso con lei?” ¶ “Le ho detto
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1965
sempre, nel portafogli, insieme con la mia fotografia, il
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1965
mi vergognavo di rifare con te, così come in
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1965
petto gonfiarsi. Ha detto con voce contenuta, e tuttavia
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1965
più fare l’amore con me. Ho voluto vedere
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1965
è congiunto, nella memoria, con un oggetto preciso e
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1965
di dire, l’amore con te per mezzo suo
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1965
a far l’amore con te, sia pure per
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1965
età, farebbero l’amore con chiunque, è la natura
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1965
pensato, Cora mi parlava con il linguaggio del suo
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1965
stessa bocca sottile, dura, con le due rughe fini
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1965
sempre più piccola, finché, con mio sollievo, essa non
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1965
più che una bambola con la testa di porcellana
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1965
fa intanto dei gesti con gli occhi, come per
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1965
io la guardo criticamente con diffidenza. Sono esigente, scontento
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1965
biscotto e color mastice, con le finestre marrone ancora
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1965
mi sono quasi scontrato con Baba che usciva. Era
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1965
un vassoio ben preparato, con la tovaglina e il
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1965
lettera anonima, la conversazione con Baba, il sogno, il
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1965
immaginato privo di avvenimenti, con lo scopo di ricavarne
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1965
questa stessa vita esplodeva con fracasso qualche cosa di
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1965
alla figlia, pur vivendo con loro sotto lo stesso
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1965
altra io avevo preso con me stesso, lo capivo
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1965
indagine storica, si confondono con il normale tran tran
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1965
corruzione a dimostrarmi affettuoso con Cora. Affettuoso: dunque non
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1965
Baba si sarebbe sposata con Santoro oppure sarebbe andata
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1965
e si sarebbe sposata con un altro uomo, senza
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1965
normalità insensata; e reagire con moralistica violenza. Ma in
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1965
prometterti di stare insieme con te, salvo che ai
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1965
preoccuparti, me la farò con Baba.” ¶ “Allora oggi sei
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1965
scrivere L’attenzione!” E con questa frase scherzosa e
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1965
dopo la mia conversazione con Baba, io abbia trovato
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1965
di Sofocle alcune analogie con la mia situazione; e
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1965
mia situazione; e allora, con la solita inclinazione del
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1965
vent’anni.” ¶ Mi guarda con espressione curiosamente patetica e
170
1965
come in attesa. Pronuncio con sforzo, sorridendo: “Cento di
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1965
chiami Santoro e non con il suo nome, Paolo
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1965
carta rossa, e legata con un nastro verde. Domando
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1965
ma mi guarda fisso, con tranquilla e programmatica pedanteria
174
1965
stringe contro il mio con slancio impetuoso e adesivo
175
1965
su uno sfondo crema con un bordo color tabacco
176
1965
aspetto solido, quadrato, taurino, con una larga faccia pallida
177
1965
inespressivi, un grosso mento con una esigua fossetta nel
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1965
tovaglia, appallottolando la mollica con le dita forti e
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1965
lento e preciso, scegliendo con cura le parole compitandole
180
1965
compitandole in maniera riflessiva, con voce grave e bassa
181
1965
portato su un vassoio con trepida riverenza della vecchia
182
1965
bottiglia di vino spumante con quattro bicchieri a calice
183
1965
socchiusi, sospinge in su, con il pollice, il grosso
184
1965
il grosso tappo legato con un filo di ferro
185
1965
vetro nero della bottiglia con le dita lunghe e
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1965
vuole bere da sola con me, intrecciando le nostre
187
1965
ascendere verso l’alto con rapidità fulminea. Attraverso una
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1965
scura che si sposta con velocità e finalmente scompare
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1965
a meno di pensare con invidioso rammarico alla corsia
190
1965
è in quel momento con i passeggeri seduti in
191
1965
colpito soprattutto l’accanimento con il quale Edipo, dopo
192
1965
Laio, e tutto ciò con la consapevolezza di essersi
193
1965
il corridoio. ¶ Ho detto con impaccio, fermandomi sulla soglia
194
1965
corto forte e dritto con le narici un po
195
1965
legno di eccezionale durezza, con due rughe sottili e
196
1965
e trasparente, molto grandi, con il particolare sguardo fisso
197
1965
miopia. Finalmente ha detto con placidità un po’ caricata
198
1965
e ho risposto quasi con violenza: “Sì.” ¶ “E sarebbe
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1965
sorpresa o altro sentimento, con aria assonnata, sorniona e
200
1965
Sì, un’altra Baba con la quale non ho
201
1965
a far l’amore con una ragazza e non
202
1965
sensi come si fa con una bambola per trovare
203
1965
momento poi ha risposto con scrupolo placido e pedantesco
204
1965
si indovinava dal modo con il quale stava rannicchiata
205
1965
arrivando appena a terra con le robuste gambe chiuse
206
1965
poi mi ha detto con aria benevola: “Ti assicuro
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1965
mia e ha detto: “Con la tua visita forse
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1965
Mi stringeva la mano con la destra e teneva
209
1965
più sopportare di vivere con Cora, io avevo chiamato
210
1965
soprannome e il modo con il quale immaginavo il
211
1965
prendere il mio piacere con lei, se lo desideravo
212
1965
fra due dita e, con una sola brusca spinta
213
1965
la prima era stato con sua madre nella quale
214
1965
nulla, cioè, al rapporto con le compiacenti ragazze che
215
1965
ecco, esso si rappresentava con maggiore forza e precisione
216
1965
stata assalita, tirare giù con gesto pieno di sollievo
217
1965
siamo capiti.” ¶ Ho approvato con franchezza: “Lo penso anch
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1965
detta benissimo, anche se con una curiosa convinzione volontaristica
219
1965
piano prestabilito. Ho detto con sufficiente sincerità: “Io non
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1965
niente a che fare con la propria famiglia.” ¶ “Che
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1965
cosa dovrò fare?” ¶ “Stare con noi, con Cora e
222
1965
fare?” ¶ “Stare con noi, con Cora e con me
223
1965
noi, con Cora e con me, come tutti i
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1965
di questo mondo.” ¶ “Stare con voi? E cioè?” ¶ “Cioè
225
1965
E cioè?” ¶ “Cioè mangiare con noi, uscire con noi
226
1965
mangiare con noi, uscire con noi, vivere con noi
227
1965
uscire con noi, vivere con noi.” ¶ “Ma... è impossibile
228
1965
per Cora.” ¶ “Almeno mangerai con noi, almeno questo?” ¶ Era
229
1965
Ho detto, asciutto: “Mangerò con voi, va bene.” ¶ “E
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1965
E non sarai scortese con Cora?” ¶ “Che vuoi dire
231
1965
i pasti le parlerai con disinvoltura e simpatia e
232
1965
che io sia affettuoso con Cora?” ¶ Ha risposto come
233
1965
è comportata da madre con te.” ¶ Si è chinata
234
1965
ha stretto la mano con forza: “Sii affettuoso con
235
1965
con forza: “Sii affettuoso con lei, vuoi? Non so
236
1965
no, ho un impegno.” ¶ “Con chi?” ¶ “Suppongo che debbo
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1965
sei mio padre. Esco con Santoro, una mia amica
238
1965
parlato.” ¶ “Non hai parlato con me ma con un
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1965
parlato con me ma con un’altra Baba.” ¶ “Ah
240
1965
sera.” ¶ “Ciao.” ¶ Sono uscito con il suono cantilenante, amaro
241
1965
non stare a Roma con Cora; e questo disinteresse
242
1965
insegne dei negozi e con la quale parlano gli
243
1965
già detto, e viaggiavo con cura, cioè percorrevo i
244
1965
a Roma, al tavolino, con l’aiuto di libri
245
1965
persona di una moglie con la quale non si
246
1965
si spargono nel vuoto con la violenza polverizzata di
247
1965
Dopo alcuni pochi incontri con prostitute o donne casuali
248
1965
e allora scoprii quasi con stupore che era ormai
249
1965
viaggiare per il giornale, con metodo e diligenza, aggiungendo
250
1965
sotto lo stesso tetto con altre persone che, però
251
1965
non era possibile. Adesso, con mia meraviglia, mi accorgevo
252
1965
di quanto le dispiaceva. Con gli anni aveva sviluppato
253
1965
senso pratico che, insieme con una straordinaria discrezione, reticenza
254
1965
padrona di casa. Ma con sicuro istinto, lei aveva
255
1965
noi due a meraviglia, con una perfezione perfino eccessiva
256
1965
e sedermi a tavola con Cora e con Baba
257
1965
tavola con Cora e con Baba per ritrovarmi in
258
1965
un romanzo. Pian piano, con gli anni, il romanzo
259
1965
realtà un rapporto autentico con me stesso e con
260
1965
con me stesso e con gli altri; ed ero
261
1965
e più volte, riandavo con la memoria alla mia
262
1965
uno gli aspetti, cercando con accanimento la segreta incrinatura
263
1965
storia dei miei rapporti con Cora, dal primo incontro
264
1965
come storia, come vicenda, con un principio, uno sviluppo
265
1965
avrei riportato i fatti con assoluta fedeltà, o se
266
1965
faccio seguire, comincia appunto con il mio ritorno a
267
1965
la lettera: era scritta con proprietà e persino con
268
1965
con proprietà e persino con una certa affettata eleganza
269
1965
spietate e triviali, scoppiava con violenza profanatoria, l’accusa
270
1965
liquidare l’intera faccenda con un’alzata di spalle
271
1965
non c’entro”; né con questo breve progetto di
272
1965
impegno che avevo preso con me stesso di tenere
273
1965
cose pur così note con occhi nuovi. Perché avevo
274
1965
strada bensì sul cortile, con una sola piccola finestra
275
1965
quegli anni aveva mantenuto, con scrupolo degno di un
276
1965
il letto di noce con le colonnine dai capitelli
277
1965
di bronzo; il comò con il piano di marmo
278
1965
marmo bianco; le seggiole con la spalliera in forma
279
1965
vestita da damina settecentesca, con una grande parrucca di
280
1965
da spagnola, di nero, con un pettine tra i
281
1965
quale mi sono chinato con curiosità. Erano bomboniere di
282
1965
bambola; globi di cristallo con la pansé oppure la
283
1965
c’era una lampada con il paralume di seta
284
1965
la stanza quanto immedesimarmi con essa, attraverso la contemplazione
285
1965
trillare, là, sul comodino, con un suono confidenziale, ambiguo
286
1965
era alta, bianca, luminosa, con un pavimento di legno
287
1965
vetri e avere spolverato con cura ogni cosa. Seduta
288
1965
di sopra della spalla, con curiosità ostentata e come
289
1965
sponda dall’altra parte, con le case allineate e
290
1965
quasi si sarebbe detto con intenzione, volontà e sollievo
291
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dov’ero. Ero sposato con una donna più vecchia
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me una perfetta straniera, con una bambina che non
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pareva di potere sostituirle con altre più valide; infine
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gioventù mi faceva risentire con maggiore acerbità la condizione
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e crudelmente sinuosa e con gli angoli arricciati in
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Questo suo atteggiamento, insieme con il silenzio che continuava
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quasi mi spaventò. Esclamai con voce sconcertata: “Ma che
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sapere che hai?” ¶ Risposi, con la sensazione di dire
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il forte braccio e con la grande mano bianca
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fissandomi dritto negli occhi, con uno sguardo scrutatore, nel
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un momento, e quindi, con disdegno, allontanò la mano
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sono diventato davvero.” ¶ “Sì, con me.” ¶ “Non c’è
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Cora mi considerava adesso con indefinibile espressione valutatrice, come
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separiamo?” ¶ Accennai di no con la testa. Cora disse
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dormire né a mangiare con me, né a occuparti
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bene?” ¶ Accennai di sì con il capo. Ero colpito
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Ero colpito dalla precisione con la quale aveva esposto
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fingeremo più l’uno con l’altro. E adesso
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Vuoi dormire ancora?” ¶ Risposi con un mugolio affermativo. La
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tutto ad un tratto, con mia sorpresa, provai un
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io facevo l’amore con le ragazze del telefono
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le ragazze del telefono con la volontà consapevole di
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di sì, e allora, con l’aria proterva di
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senza aggiungere parola, entrò con passo lento, vanitoso e
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capelli neri e lisci, con la frangia sugli occhi
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ti chiami?” ¶ Si liberò con una piroetta e disse
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e subito dopo domandò con impazienza: “Ma la camera
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precedette aprendo la porta con la solita aria da
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giacevano parallele sulla coperta, con un grande vuoto tra
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il pube si affacciava con un ciuffo di peli
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da quelle delle spalle con una rigidezza da tavola
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timidezza e anzi quasi con una specie di sfida
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la fenditura del sesso, con i suoi bordi vivi
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dal ramo. Pronunciai alfine con sforzo: “Ho che non
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sei così magra?” ¶ Rispose con indifferenza: “Per nessun motivo
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la morte danzare prima con uno e poi con
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con uno e poi con un altro, col re
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mi paghino. Quel tedesco con la sua totentanz mi
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sono la morte; e con questo? Vieni, su, facciamo
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si presentava a me con la sua vera sembianza
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letto e mi gettai con sufficiente ardore su quelle
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me, avvinghiandomi i fianchi con i due femori e
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a Gina e combina con lei.” La guardai mentre
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la morte mi salutò con la mano e scomparve
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iniziare la mia collaborazione con un servizio dall’estero
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otto mesi su dodici, con una media di due
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potuto essere spiegato né con il tornaconto, magari inconsapevole
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tornaconto, magari inconsapevole, né con un cambiamento di opinioni
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come spesso avviene, coincideva con il tornaconto. Non ero
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niente a che fare con il tornaconto o con
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con il tornaconto o con l’ambizione o con
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con l’ambizione o con la politica. Per fare
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un poco, che faresti con questi milioni?” ¶ Il matto
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in chiesa poi partirei con lei in viaggio di
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arrivato a Parigi?” ¶ “ Andrei con mia moglie in un
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E poi?” ¶ “Mi chiuderei con lei in una camera
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E poi?” ¶ “E poi con le giarrettiere ci farei
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mi pagavo questi viaggi con il mio denaro. Rispondo
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viaggiavo per non stare con mia moglie o starci
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Guarda lontano e, magari con l’aiuto di un
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sebbene lei vivesse insieme con me sotto lo stesso
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inconsapevole. Ora, per contrasto con questa inautenticità, si era
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era formato in me, con la lentezza ma anche
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la lentezza ma anche con la naturalezza del processo
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al mio primo incontro con Cora, io mi innamorai
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ripetendo ad alta voce, con esaltazione: “È lei, proprio
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storia del mio rapporto con Cora è quella di
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i giorni ma vivevo con la mia famiglia; Cora
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mia famiglia; Cora abitava con la bambina in un
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proposi di vivere insieme. Con mia sorpresa Cora non
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Mazzini. Andai a viverci con Cora e la bambina
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storia dei miei rapporti con Cora, dal primo incontro
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figlia; ero d’accordo con me stesso, cioè non
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di me stesso. Cominciò con il rapporto fisico: quella
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io a che fare con questa donna? Come mai
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a nessuno: uno sguardo. Con un pretesto cambiai il
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in qualche modo collegati con Cora. Mi fu facile
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facile interrompere i rapporti con i miei suoceri che
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fu più difficile farlo con Gabriella, soprannominata Baba, la
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più.” La vidi guardarmi con un’aria tranquilla e
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suoi discorsi; e notai, con un sollievo misto a
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mi ispirava la convivenza con Cora e con sua
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convivenza con Cora e con sua figlia, voglio dire
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coi loro nomi bensì con dei soprannomi. Cora era
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cui desideravo l’incontro con Cora, la seconda in
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correggerlo. L’avevo scritto con indubbia felicità, con la
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scritto con indubbia felicità, con la sensazione di diventare
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romanzo il mio rapporto con Cora era descritto come
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fine chiusi lo scartafaccio con la sensazione spaventevole che
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come si dice, “rimediato” con dei surrogati, ossia con
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con dei surrogati, ossia con dei materiali che sembravano
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prive di autenticità, moltiplicando con progressione geometrica l’irrealtà
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avevo fatto l’amore con lei e come l
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tratto, senza quasi riflettere, con l’automatismo proprio della
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sembrava valido. Ho detto con qualche amarezza: “Non è
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molto a che fare con il riflettere e il
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Gioia si era impigliata con la punta nell’orlo
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poi la caviglia, infine, con uno strappo decisamente violento
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guisa di accenti circonflessi; con qualche cosa di contemplativo
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l’orlo del pantalone, con l’immobilità e la
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soprattutto, perché d’accordo con il direttore ho deciso
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il nome del paese con l’aria generosa e
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lo sa?” ¶ “No.” ¶ “Vive con lei?” ¶ “Sì, vive con
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con lei?” ¶ “Sì, vive con lei.” ¶ “Vive con lei
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vive con lei.” ¶ “Vive con lei e non sa
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E cioè?” ¶ “Beh, romanzi con problemi sociali, morali, psicologici
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L’uomo che vive con la testa tra le
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si risolve, senza romanzi, con una sorpresa della polizia
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una sorpresa della polizia, con la chiusura della casa
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della casa di appuntamenti, con il foglio di via
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via per le ragazze, con qualche anno di galera
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fronzoli letterari, senza invenzioni, con le statistiche, i luoghi
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distratto come un bambino con un balocco nuovo. Ad
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attento.” ¶ Mi ha guardato con un mezzo sorriso sotto
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persona oggi che sta con la testa alle cose
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io sono stato appunto con lei, ma non riesco
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ricordarlo, perché mentre ero con lei, non stavo, come
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ha circondato le spalle con un braccio affettuoso: “Confermami
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sono voltato, e naturalmente, con un senso tranquillo di
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non si parla.” ¶ Parlava con agitazione crescente, nervosamente e
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prensile e leggera; quindi con una destrezza insieme incerta
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Roma dove abiti?” ¶ “Uffa, con le tue domande. In
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uomo si comporta così con me.” ¶ “Perché, ti avviene
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ha detto come parlando con se stessa, con dispetto
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parlando con se stessa, con dispetto: “Suppongo che ormai
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ho visto.” ¶ Ho approvato con la testa. Tutto, come
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è discesa rapidamente, salutandomi con un sorriso che per
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Siamo saliti nella macchina con le braccia cariche di
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fondo all’androne, battere con le dita ai vetri
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sono accorto che guardavo con attenzione eccessiva o meglio
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o meglio che vedevo con precisione insolita tutti i
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il muro giallo chiaro con lo zoccolo giallo senape
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che guardavo ogni cosa con tanta attenzione e vedevo
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e vedevo ogni cosa con tanta precisione perché, in
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poi si ritraeva indietro, con rapidità spasmodica. ¶ Il bacio
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è messa a ridere con ostentazione e insistenza. E
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avvenuto due giorni prima con Consolo, sono stato contagiato
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stessa.” ¶ “Perché?” ¶ “Oh, eccoti con i tuoi perché. Perché
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suggerito direttamente dal modo con il quale avevo descritto
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poi si ritraeva indietro con rapidità spasmodica. In altri
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poi amalgamare questi rifiuti con l’odio e la
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ossia completamente inautentico e con la predicazione forsennata di
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hanno i giardini creati con grande fatica tra le
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E infatti, mentre passeggio con Baba per questi viali
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la torre di guardia, con l’ombra nera della
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il fogliame degli aranci, con la visiera di un
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quadrate, di due piani, con un tetto triangolare; su
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cambiamento di scena. Sono con Baba in una palestra
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il piano della tavola con la bacchetta, pronunzia: “Questa
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parlare perché Baba ripete con severità: “Questa è una
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Io mi ero recato con Popi nella stanza perché
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scopo di restare solo con Baba, mi aveva informato
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perché non sarei andato con Popi a vedere le
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angolo dello studio arredato con gusto lezioso come un
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del suo fastidioso parallelismo con il contemporaneo analogo tentativo
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chi sono?” ¶ Ho risposto con una leggera irritazione: “Sei
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gioco.” ¶ L’ho guardata con attenzione. Aveva i soliti
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di far l’amore con lei.” ¶ “E la figliastra
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La figliastra, naturalmente, reagisce con il massimo vigore e
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Che cosa vuol dire: con il massimo vigore?” ¶ “Calci
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di far l’amore con me e io ti
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e ha detto lentamente, con ambiguo rammarico: “Forse hai
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detto: “Adesso come farò con Cora ?” ¶ “Perché?” ¶ “Ieri è
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tu non ci stai con lei e non te
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entra la mia partenza con la salute di Cora
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al letto, in vestaglia, con una faccia terribile: rossa
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all’altro. Ho detto con dispetto: “Potevi almeno consultarmi
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idea di passare insieme con te qualche tempo in
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vivere quotidiano: sarei andato con loro in montagna, illudendomi
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ostinavo tuttora a chiamare con il nome di corruzione
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Baba si sarebbe sposata con lo studente Santoro, come
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appunto, molto conveniente.” ¶ Taceva, con aria infelice e assorta
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uomo grande e grosso, con una testa baffuta di
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dell’incontro di Stanley con Livingstone nella foresta africana
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adesso faccio lo stesso con te, Francesco. Non davi
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fa avevano composto, pur con una certa convenzionalità, una
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tossito e ha detto con sforzo: “Scusami, un momento
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anzi che mi congratuli con te. Avrei dovuto farlo
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si chiude il rubinetto, con la stessa subitaneità meccanica
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poi ha ripreso, fissandomi con quei suoi occhi brillanti
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risposto subito. Ha preso con la grossa mano pelosa
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brevissimo momento, si identificano con l’epoca, cioè, in
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ha fatto le presentazioni con allusiva solennità, come se
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verdi, mi guardavano fissamente con ostinata curiosità. Gioia aveva
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moderno. Io ti rispondo con una immagine: sai le
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semoventi dei grandi magazzini, con la gente che sale
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fissato piuttosto a lungo con aria di esame esigente
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terra ed era rimasta con le palpebre abbassate, come
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insetti che si spostano con estrema lentezza sui soffitti
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confrontando la sua posizione con quella di poco fa
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alta e molto magra con un petto sproporzionato, enorme
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fratello;” Popi ha ubbidito con docilità svenevole; quindi ci
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soggiunto circondando il collo con le braccia a mio
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più bene, bisogna sostituirla con un tipo più aggiornato
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e poi è rimasto con lei e non l
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sei rimasto molti anni con tua moglie.” ¶ “E maledico
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penso che ho passato con lei gli anni più
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il tabacco dalla borsa con la punta delle dita
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vai sempre in giro con i pantaloni?” ¶ “Sì, quasi
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volta che li vedo con la staffa. Fa’ un
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ha toccato la caviglia con il pretesto di tirare
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faccia e ha risposto, con intenzione, senza vergogna: “Non
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Dove mi capita.” ¶ “E con chi ci vai?” ¶ “Con
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con chi ci vai?” ¶ “Con degli amici: ragazze e
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che la sua conversazione con Baba aveva avuto il
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e mi fissava quasi con ansietà, rosso in faccia
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Perché vuoi restare solo con Baba. Ecco il perché
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sole i colori spiccavano con gessoso e opaco nitore
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Ho guardato alla finestra: con un movimento silenzioso, come
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facendo in questo momento con Baba?” ¶ “Non lo so