Lorenzo Marone, Magari domani resto, 2017

tonnellata di fette biscottate con la marmellata?” ¶ “Mi sarei

come fa sempre quando con le parole non riesce

a crescere, ho condiviso con lui una parte della

volta che la scopro con il capo chino sul

donna diversa. Forse non con così tante risposte, ma

così tante risposte, ma con un po’ più di

Signore,” torno a dire con voce calma, “non insegna

lei se ne esce con una frase appena sussurrata

mio figlio vuole sposarsi con quella donna, si sposerà

di ritorno dalla passeggiata con Alleria, stavo infilando le

scappare mentre mi chinavo con circospezione. ¶ Era un uccellino

fumare) mi ha visto con la rondine, ha allungato

mi andava di scherzare con lei (che, in effetti

una posa da manichino, con una mano appoggiata a

la fa a camminare con le proprie zampe”, e

una scatola da scarpe, con un po’ di ovatta

mi avvicinai. Era bellissima, con questi boccoli biondi e

serata quella”, e conclude con un colpetto di tosse

a terra era ancora con me, nella mia cabina

indicandogli il punto esatto con l’indice. Lui si

indice. Lui si pulisce con il tovagliolo e mi

denti e la accende con tre boccate, poi torna

fango e gli insetti, con la possibilità di incrociare

giorno, finché poi esplode con un infarto, un ictus

e quasi mi intossico con il fumo. La felicità

una fotografia. “Eccolo.” ¶ Afferra con due dita l’immagine

capo e mi osserva con stupore, ma io riprendo

perché porti la foto con te?” ¶ “Boh, non lo

sulle caviglie e scarpe con un tacco che non

passi verso di me con il figlio per mano

tenere tu?” e indica con il capo il bambino

tuo interno un microchip con una serie di repliche

animali, che nascono già con l’istinto predatorio, il

strada viene al mondo con la risposta pronta. Perciò

come fanno i preti con l’acqua santa quando

la crema?” domanda Kevin con ancora la mano nella

belli ¶ Kevin cammina sereno con Alleria al guinzaglio, mentre

Alleria al guinzaglio, mentre con l’altra mano si

Merito di questo bambino con il caschetto che parla

piovuti dal cielo. Terminato con Alleria, Kevin ha spostato

avanti ed è partito con una serie di domande

che sorride e ribatte con un euforico: “Ok”. L

allo stipite della cucina, con in mano uno straccio

a fissare il marito con aria affranta. Lui allora

approfittarne!”. ¶ Mamma si divincolò con uno strappo e disse

limitai ad annuire, mentre con la coda dell’occhio

anche se non proprio con questo italiano impeccabile. ¶ “Tu

chiese se volessimo andare con lui; mamma, nel frattempo

e poi torna qui con tuo figlio, che non

di riconoscerlo. Vuole portarlo con sé in Australia senza

sussurro, per prendere confidenza con un nome che fino

aver scelto, mi trovo con un nome da amare

A quindici fu beccato con dell’hashish in tasca

a zero, sorridente e con due nuovi tatuaggi e

aveva conosciuto una belga con i capelli biondi e

turchesi, ed era partito con lei per Bruges. “Mi

ripetendo, finché mamma partì con un buffettone alla Bud

che rientri in casa con uno sbadiglio, ti lavi

ritorno tre ore dopo con l’anello in tasca

colorate di noi due con tanti cuori vicino...” ¶ “E

fossi pazza e domandò con tono aspro: “Ma che

cercava di ignorarmi giocando con il lembo del lenzuolo

prosegue: “Ci parli tu con lei? Lo sai, mamma

e ci parli tu con mamma? Non puoi scappare

qualcosa,” rispondo, “e comunque con mamma non ci parlo

pensare di farmi fessa con la vocina dolce!” lo

hai un rapporto diverso con lei, la sai prendere

soprattutto, la sai ascoltare. Con me andrebbe a finire

C’entri, picceré, tu con la mia vita c

per tutta la vita con il pensiero che tu

serve una buona parola con mamma, che è bigotta

È lui?” ¶ “Già.” ¶ “Parlerò con mamma.” ¶ “Grazie, Luce, sapevo

grido. ¶ Lui mi fissa con aria intimorita e decide

ho capito come confrontarmi con una donna tanto diversa

muovi al loro interno con cautela e malinconia, la

lembi e la piega con abili movimenti. Indossa un

a piegare la tenda con la testa china, senza

afferro il viso minuto. Con gli anni diventa sempre

la vita, ti impegni con tutta te stessa a

e riprendo a parlare con la bocca piena. “Insomma

si appoggia al lavello, con le braccia che si

si cercano l’una con l’altra per intrecciarsi

che io sono indaffarata con lo yogurt, allora lei

ho insegnato a mangiare con la bocca aperta”. ¶ “Se

sospira. “Come devo fare con te?” ¶ Ma io non

sempre incavolata e avercela con il mondo intero. Sarà

poco a che fare con la felicità. Serra ancora

le volte che percorro con grandi falcate il corridoio

fa un suono strano con la lingua, tipo uno

Io, nel frattempo, sono con la testa dentro il

yogurt, impegnata a raccogliere con il cucchiaino gli ultimi

a riprendere la parola, con voce rotta dallo sconforto

lacrime. ¶ “Questo cosa?” ¶ “Sposarsi con una donna più grande

grande, e divorziata, e con una figlia.” ¶ “Embè, non

nel contempo mi alzo con un saltello per espellere

continua a guardarmi fuggire con gli occhi, rimugina e

preso e sorrideva beato, con il solito cappellino da

Fatto sta che scendemmo con il suo Vespino Special

facciate dei palazzi dipinte con il tricolore, i gradini

fontane, tutto fu pittato con il colore del cielo

ne andava in giro con una faccia allegra, gentile

di auto, o arrampicandoci con le ruote sulle rampe

preparato un bel tiramisù con i Plasmon, come piaceva

sulla soglia della cucina con aria interrogativa. “Dove hai

so quanto per accendersi con un singulto. Antonio era

della serata da trascorrere con lui, che non c

noi ce ne stavamo con il pollice all’insù

abbracciati tutti e tre, con papà che ci riempiva

stati per poco. E con scarsi risultati. ¶ I veri

un metro e ottanta, con un seno enorme, ma

seno enorme, ma anche con un culo grande quanto

insomma, senza stacco vita, con il viso spigoloso e

Quarantacinque anni, sposata e con un figlio, Giovanna Forino

zillo in capa e con l’alito dispettoso. Pasquale

Acanfora è in stanza con me, la scrivania di

Giovanna l’ha salutato con un sorriso. Ma ciò

ha fatto lo stesso con lei. Insomma, l’educazione

di civettare ogni tanto con la Forino, che qualche

un po’ sulle balle, con quel sorrisino perfettino. A

lunga storia di amore con lui. Perciò non mi

sgranò gli occhi e, con espressione contrita, replicò: “Ma

dovrei fare i conti con la figura paterna e

è alla sua scrivania con il viso incollato allo

credere di farmi fessa con un caffè e un

Quindi se ne esce con la frase: “Posso farti

Stai facendo lo stronzo con me, nel caso non

cellulite. Tu esci solo con natiche di marmo e

e poi sei intrigante, con questo tuo caratteraccio! Mica

Manuel Pozzi sembra divertirsi; con quella sua aria da

pur sempre un maschio con i muscoli e senza

dei conti, una nottata con l’adone che ho

ripetermi che un amplesso con il manichino bonazzo potrebbe

di protettori,” mi difendo con voce gelida. ¶ “Non sono

è rivolta, appena saputo con chi avevano a che

portafogli. Lui mi blocca con un gesto gentile ma

occhiolino, “mi piacciono quelle con la cazzimma!” ¶ Niente da

periodo che sono stata con il bastardo e avevo

smetterla di essere gentile con la vita, ché tanto

ché tanto lei gentile con me non lo è

a camminare per casa con questo coso che svolazza

e sbuco in salotto con i piedi scalzi, i

appena finito di parlare con mamma,” fa lui. ¶ Socchiudo

sì, forse...” ¶ Un signore con un sacchetto in mano

Perché meno male?” chiede con voce divertita. ¶ “Be’, un

sudata e anche imbestialita con l’avvocato Geronimo e

l’avvocato Geronimo e con Manuel, eppure, nascosto da

a letto a leggere con il lumino acceso e

decorare la loro stanza con tanti stupidi animaletti serve

affetto, come non fuggire con lo sguardo davanti a

di nostra madre, che con il suo rigore, la

di nonna Giuseppina, che con la sua ignoranza, la

lontano, come la madre con il figlioletto che gioca

No, quando mai,” ribatte con il volto ormai del

automatico. Faccio di no con la testa e lei

e nella sua vita con l’inganno, vorrei poter

precisare: “Stasera sono uscita con un ragazzo, ’nu bravo

Che è successo?” chiedo con un filo di voce

bere”, e si alza con ancora la sigaretta in

da dimostrare. Lei torna con una bottiglia di scotch

Mi interrompe e aggiunge con tono più scanzonato: “Scusa

accadde quando ancora abitavo con mia madre e mio

mai sentito un gatto con la rabbia nei Quartieri

anche loro, nei guai con domande che non si

Erano gatti malati...” replicò con un filo di voce

e puntò il pavimento con gli occhi. Sembrava uno

anche come intervenire,” sentenziò con un sorriso forzato. ¶ Aggrottai

Lei torna a guardarmi con espressione stranita, un misto

marito intendo,” aggiungo allora, con meno sicurezza di prima

e arrivo sul pianerottolo con il fiatone. Se avessi

Geronimo me lo mangerei con tre morsi, lui e

collo, così lo allontano con fermezza e gli sussurro

occhi prima di avviarmi con passo soffice verso l

Subito dopo mi butto con la testa nel piatto

la testa nel piatto, con Alleria accucciato sotto le

mette su di continuo, con la sua struggente melodia

mi aspettava una tovaglietta con sopra una tazza di

che questa tovaglia preparata con cura, il piatto di

un quarto del mattino, con addosso un paio di

sono anch’io donna, con la D maiuscola. No

dopo, quando al telefono con la sua prof mi

avevo fatto i conti con mia madre; le rivelai

femmena, che devi fare con questo calcio? Perché non

occhi appariva vecchissima, sempre con il tuppo bianco in

bianco in testa, vestita con abiti scuri, e con

con abiti scuri, e con soli tre denti in

biscotti caldi che preparava con le sue mani sciupate

chiamavo io. La scatola con il diario è tuttora

sono finiti di esistere con lei. Almeno la versione

madre si avvicinò e, con aria severa, commentò: “Luce

occhi prima di rispondere con voce glaciale: “Erano buonissimi

tovaglia di plastica beige con i fiorellini azzurri) e

come diceva sempre lui con un sorriso. ¶ La mattina

si pulisce la bocca con la manica della vestaglia

vestaglia, riaccende la pipa con due boccate che gli

del bar di Sasà con una Peroni in mano

mandar giù il boccone con la forza. Ho impiegato

se non la cotoletta con le patate fritte. Non

portarmi via per sempre con loro. Non è difficile

la strega di Biancaneve, con quel mantello nero e

di chiudere i rapporti con la religione. Più della

guarda caso, era fissato con la cucina orientale. In

porcherie che si mangiavano con le mani, di strane

polpette afrodisiache, di salse con tanto di quel peperoncino

stato grazie all’incontro con il bastardo se oggi

c’entra tutto questo con il mio lavoro? C

suo ingresso nel bar con la solita espressione smorta

istinto, e lascio cadere con disinvoltura la bottiglia di

i jeans, penso, mentre con la coda dell’occhio

mamma mia, sempre gentile con tutti. Kevìn la adora

padre? Piuttosto, hai parlato con tua sorella?” ¶ Lui inizia

mettere pure tu. Parla con tua sorella, altrimenti vengo

avuto a che fare con un bambino in vita

mandorla, che mi punta con il suo sguardo indagatore

vestita come una ragazzina, con la minigonna nera attillata

strada in casa e con modi sbrigativi mi mostra

di oro giallo e con due cape di leone

passare una dama ottocentesca con lo strascico e la

parrucca, che si soscia con il suo ventaglio. A

il salone sembra prelevato con una gru da qualche

il marito è uno con i soldi. E l

mentre guarda la tv con la bocca aperta, strofina

l’unica della casa con un arredo normale. È

agguanta il pigiama e con un solo movimento lo

donne che nascono già con l’istinto materno, altre

sul divano e rimane con me finché ho finito

collegato a una ricetrasmittente con la quale può comandarti

domanda Kevin, quando torno con il latte caldo. ¶ Mi

così compito e educato, con una madre del genere

castello di sabbia costruito con tanta passione e cura

si pulisce il naso con la manica del pigiama

Di cosa?” ¶ “Di litigare con mamma.” ¶ “Litigavano tanto?” ¶ Kevin

fare una seduta terapeutica con lui. “Hai finito il

porge la tazza. Poi, con ancora un baffo bianco

appare placido e silenzioso, con solo una coppia di

Pozzi: “Che stai combinando con la mammina?” dice e

dice e poi chiude con un simpatico (secondo lui

che dorme rannicchiato e con la testa sul bracciolo

ancora nulla. Lo scuoto con più forza e Kevin

di un nuovo messaggio con un bip e una

il cellulare dalla tasca con uno sbuffo. “Sempre simpatica

di coccole e grattini. Con un simile trucco riesco

infatti, incrocio lo sguardo con tre uomini di età

i maschi sono fatti con lo stampino di certo

imparato persino a impratichirsi con le nozioni di fisica

di valore. Vuoi mettere con la gioia di aver

mentre inventavo storie stupide con quei cosi di plastica

avrebbe rispedita a giocare con le Barbie. Invece lei

di dio, un Apollo, con i lineamenti perfetti, la

un energumeno scuro scuro, con i capelli rasati da

Mi avvicino per sbirciare con più attenzione: il soldatino

chi prende la mira, con il fucile poggiato sul

monetina, quindi mi avvicino con un sorriso e lancio

vipera, inizia ad abbaiare, con un balzo sfugge al

un artista di strada, con in braccio un cane

e rispose: “Potresti parlare con don Biagio...”. ¶ “Ancora cu

al parroco...” ¶ La guardai con gli occhi fuori dalle

Io vorrei vederti sistemata, con un lavoro normale e

una famiglia normale, e con dei figli da crescere

fronte all’altra, ognuna con le sue idee e

Bonavita da due giorni, con una macchina fotografica nello

attillati sopra scarpe viola con la zeppa, un giubbino

lobi porta due cerchi con i quali si potrebbe

più passo il tempo con questa cafona, più la

penso mentre la seguo con gli occhi intrufolarsi da

che bbuò?” esordisce lui con la solita grazia. Anch

dopo una mezz’ora con una nuova messa in

nonna una mattina, giocavo con un’amica, mi vide

si fionda all’esterno con una sigaretta in bocca

ai piedi delle Converse; con i capelli corti e

ho un buon rapporto con il senso di colpa

sentirmi meglio: rispondo sempre con un sì e un

se desidera posso parlare con suo marito però,” fece

suo marito però,” fece con meno sicurezze. Il mio

per stropicciarmeli, quindi replicai con tono duro: “Ma lei

vista?”. ¶ Vittorio Guanella rimase con la bocca aperta. ¶ “Mi

lei mi deve ricambiare con tre favori...” ¶ “Tre favori

un bastardino, secco e con le zampe lunghe lunghe

Affare fatto!” disse poi con entusiasmo. “Vorrà dire che

lo sa che pranzi con me?” ¶ “Don Vittò, si

una bottiglia di Aglianico con un fazzoletto annodato al

Don Vittorio fa no con la testa. ¶ “Va be

e solo al mondo, con gli occhi incavati e

una nave da crociera con la sua tromba. Ha

e rimane a guardarmi con espressione dolce. ¶ “Allora, forse

androne”, e tiro su con le narici, “in verità

lui divertito. ¶ “Per forza, con l’età i sensi

non mi suona qualcosa con la sua tromba? Non

Infine ingolla il vino con un sorso, si pulisce

profumato come una zoccola, con i bicipiti gonfi e

e ti guarda pure con aria schifata perché ti

rimasto dalla mattina). Uno con la battuta sempre pronta

inizio a ringhiare. Ma con Geronimo anche cacciare i

parcheggio? Che deve fare con un parcheggio?” ¶ “Che si

parcheggio?” ¶ “Che si fa con un parcheggio? Si parcheggia

E perché è venuto con l’auto?” ¶ L’avvocato

gira a guardarmi e, con aria perplessa, fa: “Perché

scusa, come potevo venire?”. ¶ “Con la metro? L’autobus

un bar e sale con le ruote sul marciapiede

a settant’anni passati, con un’esistenza alle spalle

in dovere di intervenire con un bel calcio assestato

bisogna sedersi a tavola con il dolore almeno una

La colpa della frequentazione con Geronimo è da attribuire

preso una brutta fissa con la religione e la

star lì a menarla con la storia dei fiori

via Monteoliveto mi presentai con indosso un paio di

jeans e una giacca con sotto un top un

poco più in là. Con Arminio siamo seduti a

festa. ¶ Arminio mi fissa con il solito sguardo da

tutte donne!” commento. ¶ “Quella con la coda di cavallo

mi faccio attenta. Lui, con lo sguardo ancora fisso

sorride e mi guarda con aria compassionevole. “No, è

le palpebre e indietreggio con il collo, per poi

sole e mi scruta con pazienza prima di ribattere

vedere come si comporta con il figlio, semmai fai

a entrare in confidenza con la prospettiva, ma la

indirizzo della signora,” prosegue con fare sbrigativo, “proprio a

la donna si allontana con il figlio per mano

auto, che si apre con un bip. Prima di

particolare sentimento tutto partenopeo con il quale si descrive

di questa maledetta sensazione con la quale convivo spesso

casa dopo l’incontro con l’avvocato Geronimo, ho

si sedeva a tavola con la testa calata nel

mano, così posso trascinarlo con forza fino alle scale

la guerra di nervi con Alleria spesso mi porta

è messo a giocare con Alleria, che quando si

a tanti esseri umani con i quali mi intrattengo

mio ex?” ho chiesto con voce stridula e naso

poteva provare a parlare con lei. Perciò gli ho

Sì,” ha fatto, accompagnandosi con il movimento del capo

fuoco il mio amico con l’appassionato monito. Ma

barba bianca e sfatta, con ogni probabilità un operaio

grigio macchiati di calce), con già i cinque euro

afferrato la birra ghiacciata con una mano e il

mano e il resto con l’altra, mi ha

avere a che fare con lo schifo ti porta

granché andar per negozi, con tutte quelle persone che

è un ometto tarchiato, con due ciuffi di capelli

sotto la pioggia o con il sole cocente, finché

mia laurea in giurisprudenza con centodieci (la lode sarebbe

una caspita di torta con la ciliegina sopra non

di truffaldini e furbetti. Con l’aggravante che io

petto, tantomeno le donne, con le quali quasi sempre

quale mi aveva comunicato con un breve sms di

seppi che era partito con gli amici per la

trascorsa davanti al computer con uno yogurt ai cereali

che scorrevano, anche se con molta fatica, c’era

un compagno di scuola con i lineamenti di un

ho trentacinque, posso affermare con un certo orgoglio che

venti e passa anni, con alti e bassi. All

All’epoca della convivenza con il bastardo ero in

bottiglia di birra accompagnandola con un pacco di Fonzies

forse nel mio inconscio (con il quale ho tuttora

n’erano, perciò afferrai con due dita il sacchetto

cane che mi guardava con occhi lucidi. ¶ “E tu

apparecchiato come una soubrette, con i capelli gonfi di

che esiste,” commentò avvicinandosi con la solita camminata da

si fa chiamare Patty, con la ipsilon, come tiene

la mia battaglia ventennale con il lardo. ¶ Gli diedi

Ma dicevamo dello scontro con Arminio Geronimo, che resta

alla mia sfuriata telefonica con il bastardo. Mi presentai

Mi presentai da lui con due schiocche rosse in

mi avvicinai alla scrivania con tre passi lunghi e

Lui sgranò gli occhi, con un balzo gettò la

giorno lei, convinta che con quell’astuta mossa avrebbe

per questo mondo, ma con una grande forza che

e se ne uscì con la storica frase: “L

si alzò dal letto con un guizzo felino e

L. ¶ “Così avrai sempre con te tua figlia a

amiamo, invece, le custodiamo con cura, le appendiamo al

collo e le portiamo con noi. Le cose belle

Ma torniamo alla diatriba con il mio capo. Eravamo

e se ne uscì con questa frase: “Mamma mia

oggi non mi ritroverei con un tacchino lesso che

attacco: “Sei proprio carina con questo nuovo taglio di

Gennaro), sembravo uno scugnizzo, con i capelli rasati nemmeno

quelli un po’ cattivi, con la testa sempre a

saliva in bocca. Afferrò con mano tremante il bicchiere

mi porse la mano con un sorriso. Ricambiai e

essere di sesso maschile con il quale intrattengo un

è tornato alla carica con un più o meno

aspetta fuori dall’auto, con le braccia al petto

non fosse qui sotto con la sua bella Mercedes

sul campo. “Si inizia con gli adempimenti,” disse anche

sfonda di lettini solari, con la capigliatura alla Big

Stamattina mi sono svegliata con la signora del palazzo

girata a pancia sotto, con un braccio che penzolava

delicata brezza che portava con sé odore di mare

e graffe, tutto mischiato. Con Cane Superiore abbiamo fatto

Insomma, me ne stavo con Alleria al guinzaglio, gli

era il più vecchio, con la barba bianca e

per essere uno gnomo, con i capelli biondi, la

passavo più che altro con Geppo (la moglie non

A volte si impuntava con un’idea e non

po’ come è avvenuto con la nonna, che durante

quando passavo di lì con un’amica o un

c’era nessuno gnomo con la barba bianca e

sentire. Tutto svanito. ¶ Spesso con mio fratello Antonio costruivamo

la nostra personale caverna con i cuscini del divano

sulla macchina per cucire, con gli occhi infilzati nelle

potessi passare il tempo con entrambe, perché non potessimo

po’ là, il pomeriggio con nonna Giuseppina, la sera

nonna Giuseppina, la sera con mamma. Come una figlia

voi. Allora la colpii con uno schiaffo e lei

nel letto, sola e con due creature piccole, e

mano aveva un’audiocassetta con su scritto a biro

ci ha abbandonati!” urlai con gli occhi offuscati da

madre e la guardavo con disprezzo. ¶ “Odiami pure, ma

che ci devi fare con quella casa, Luce? Era

grotta,” l’ho corretto, “con tanto di gnomi.” ¶ Antonio

metri c’era Kevin, con le mani dietro le

corso verso di me, con la cartella che gli

ha fatto di no con l’indice. Sono rimasta

appesa a capa sotto, con il numero dieci e

arrepezzate. Perché tu verrai con una compagna e un

avrò avuto diciotto anni, con il mio ragazzo di

quando giunse per strada con il solito sorrisetto beota

di mio fratello Antonio (con il solito cappellino da

appoggiato a un’auto, con le mani nelle tasche

suoi amici, la gentaglia con la quale stava iniziando

e mi vennero incontro con tutti i sensi allertati

da capo a piedi con aria arrogante, ma non

rivedo un’altra volta con quella gente, ti ammazzo

tutto tornò come prima. Con Ciro e gli altri

da allora mi saluta con ossequio, credo perché mi

seduta dietro la tavola con la testa sul braccio

avere un bambino, ma con un nipote che sicuramente

fatto un bambino, e con un uomo accanto al

arte di strada, viaggiare con Thomàs per l’Europa

Potrei lasciare Cane Superiore con lei, oppure portarlo con

con lei, oppure portarlo con me, ché gli artisti

gli artisti di strada con il cane hanno più

naso e andare avanti con le microtruffe assicurative, semmai

ferma sull’uscio e con una gamba mantengo il

le ferite si rimarginino con il tempo...” ¶ “Non ho

stavi.” ¶ “Benissimo, grazie,” replico con voce glaciale. ¶ Le sue

qualche spinello in libertà con gli amici”. ¶ “Ma dai

a fissare i sampietrini, con le mani ai fianchi

creduto di voler trascorrere con te la mia vita

futuro nel cesso. Perché con te così andrebbe a

fumo, avrai anche scopato con qualche thailandese e ora

nuova famiglia?” chiede poi con tono ironico. ¶ Non ho

del quinto piano, quello con i baffi e Dorothy

dici?” interviene il bastardo, con tono della voce risentito

fregandomene sia del condomino con i baffi che continua

Ciao, come stai?” ribatto con voce suadente. ¶ Silenzio. ¶ “Eh

certo effetto essere trattato con riguardo da te... quasi

da far schifo e con indosso un vestito di

allontanarsi e mi supplica con gli occhi di lasciarlo

lui rimane a guardarmi con odio, e starebbe pure

in piperno del palazzo, con la testa dentro lo

qua?” ¶ “Mamma è su con papà.” ¶ “Con papà?” ¶ “Già

è su con papà.” ¶ “Con papà?” ¶ “Già, stanno litigando

annuisce e precisa: “Solo con lei è antipatico, si

a te innamorarti, fallo con attenzione, ché la maggior

montagne russe?”. ¶ “No,” rispondo con espressione divertita, “soffro di

pizzette. Io adoro quella con i funghi! Tu?” ¶ Alza

A me piace quella con le patatine e i

Esistono le persone speciali. ¶ Con un po’ di fortuna

ora che la guardo con più attenzione, appare triste

l’ho vista, e con il suo tono di

torace. ¶ “Non capisco,” ripeto con uguale tono. ¶ Invece capisco

indietro. Carmen, invece, avanza, con le mani davanti al

Kevin?” ¶ Lei si gira con una smorfia di cattiveria

per parlare. “Sono cresciuta con mia madre e con

con mia madre e con nonna. Mio padre se

Sono una donna cresciuta con e da donne, so

int ’a casa mia con l’inganno. Hai fatto

petto. Carmen si accovaccia con le spalle al muro

via da qui.” ¶ Anche con il viso pieno di

fidarsi. Perciò deve campare con me e non con

con me e non con il padre.” ¶ Poi smette

il vuoto tirando su con il naso ogni tanto

mi fissa un istante con occhi spenti, “forse che

di nuovo. Mi alzo con un salto, convinta che

Invece è don Vittorio, con indosso un pigiama nero

so che la storia con Thomàs sarà una parentesi

averlo fatto. Sono cresciuta con l’idea che a

lungo la guancia mentre con la mano mi appoggio

nella sua casa. ¶ “Domattina, con la luce del sole

anche lei”, e indica con lo sguardo l’insetto

va in giro sempre con tacchi dodici che solo

lattice tanto sono lucide, con tacchi lunghi quanto il

tutta la sua bellezza, con i riccioli biondi a

tempo invece di uscirtene con queste frasi del cacchio

espressione smarrita e arretra con un piccolo passo, così

in modalità “bassotto incazzato”, con le sopracciglia aggrottate, la

lui, abbozzando un sorriso con le mani dischiuse nell

di poter venire qui, con il tuo bel sorrisetto

una fetta di pane con la Nutella poco prima

veloce e mi tira con sé davanti a un

sogni così gretti, eppure con la mia mano nella

lui e ai taralli con la sugna. Anche perché

la sugna. Anche perché con questo scirocco che ti

la salsedine sul viso, con la luna che ora

guardare il porto che con le sue luci gialle

sessant’anni si ritrova con un cavaliere accanto, ma

a emanare suoni grotteschi con quelle smorfie ridicole e

lucciola. In una conversazione con un umano cosciente, l

inizia a baciarmi piano, con meno foga e più

lì a menarla troppo con la sfortuna, perché così