Matilde Serao, Lettere d'una viaggiatrice, 1908

nostra vita, spensieratamente o con intima pena, vivacemente o

ci leghiamo al passato con un ardor triste passionale

questo diletto così mescolato con sapienza di tristezza, perchè

mai e che udiamo con la delizia dei suoni

sublime tranello ci appare con tutte le sue antiche

rompere le sue catene: con impetuosa gioia, ove trionfa

passione o una consuetudine: con voluttà spirituale trapassa, di

piazze bagnate e deserte, con la suggestione indefinita di

voi, quindi, vi abbandonate, con ingenuità, con candore, con

vi abbandonate, con ingenuità, con candore, con fede, alle

con ingenuità, con candore, con fede, alle impressioni che

andarsene, a piedi, lentamente, con passo ritmico, verso quella

e fermarsi a scegliere, con le dita erranti, fra

assaggiano, che essi assaporano, con manifesto piacere dei sensi

loro vita e viverla, con un’anima differente: giova

arcivescovado dai vasti saloni, con oscuri quadri di religione

La gente si aggira con passi discreti; parla a

cenno della mano esile, con l’esile voce fa

lo frequentate, vi apparirà con una puerile mescolanza di

vanagloria e di bonarietà, con un insieme curioso di

voi vivrete in contatto con i grandi orizzonti, pacificato

d’inverno e primavera, con le loro bellezze naturali

della regina di Babilu, con la possente visione di

trentennale il sovrano arriva, con la sua famiglia, dalle

luglio parte il Sovrano con la famiglia e la

ognuno se ne va, con una furia gioconda: e

sette mesi dell’anno, con un senso di disagio

spettacolo di tristezza soffocante, con le sue vie bruciate

e dal fastidio morale, con le sue case dalle

case dalle finestre sbarrate, con le sue poche carrozze

cocchiere sonnecchia sulla serpa, con i suoi trams senza

mali ne fossero temperati con ogni opera di civiltà

gli alberi sono caduti, con essi è caduta l

chi vi si reca con un’anima tutta nuova

che bisogna visitare Firenze con un’anima antica? Vuol

nacque e si crebbe con un’anima antica, formarsela

taciturna, si può vedere, con la potenza della immaginazione

assidendomi al mio tavolino con un piacere spirituale sempre

fatidiche nozze di Faust con Elena: e l’infante

tanti altri, che, fuggenti con voluttà la vita reale

mollemente sedute, e subito, con un moto così taciturno

laguna: un servo accorre, con un passaggetto di legno

tutta vestita di bianco, con un mantello di seta

è costei, donde viene con questa gondola, chi è

gondole arrivano e partono, con donne giovini, con bimbi

partono, con donne giovini, con bimbi, con uomini dall

donne giovini, con bimbi, con uomini dall’occhiello infiorato

per parlare, in segreto, con Georges Sand, perchè il

e possente giovine poeta con cui ella era venuta

donna potrebbe mai difendere con sottigliezza, con impeto, con

mai difendere con sottigliezza, con impeto, con eloquenza, colui

con sottigliezza, con impeto, con eloquenza, colui che tradì

pochi osano di confessare, con lealtà, che, nella loro

grazia, li attirano troppo, con un fascino che non

i santi? Basta guardare, con desiderio per commetter peccato

commetter peccato: basta pensare con desiderio, per commetter peccato

la cui essenza porta con sè, ahimè, purtroppo, il

immensa o minuscola ha con sè ciò che deve

ella non seppe temperare con carità feminile il suo

tradito, di averlo confessato con brutalità, con crudeltà, che

averlo confessato con brutalità, con crudeltà, che le è

dice, grida la verità, con odio, con ferocia, quasi

la verità, con odio, con ferocia, quasi, verso la

Lido vi chiama, misteriosamente, con la gran voce dell

di erbe, si rispecchia, con una florida curva; e

i giardini di Venezia, con un fascino soave e

vi tengono, vi abbracciano con le loro ombre dolci

le loro ombre dolci, con le loro freschezze suadenti

donde ordinariamente si esce con una terribile emicrania e

ogni decorazione, di accordo con la pittura dei paesi

pittura dei paesi nordici, con quella dei paesi meridionali

creata, come fu organizzata, con un immenso sforzo d

immenso sforzo d’ingegno, con un immenso sforzo di

immenso sforzo di volontà, con una energia di grandi

e di minuti particolari, con un criterio largo e

largo e austero, insieme, con un rispetto dell’arte

rispetto dell’arte singolarissimo, con un vantaggio singolarissimo dell

dello spirito, ama Venezia con simpatia tenerissima: e soffrirebbe

col suo carattere e con la sua espressione, poichè

del volto umano tenta, con le sue profonde e

travagliati che Rembrandt rese con una inarrivabile possanza di

di Venezia indica, talvolta, con una sola iniziale, o

una sola iniziale, o con un nomignolo curioso, chi

fanno patire: ci chiamano, con le lusinghe di un

di Albert Durer, ora con una vaporosità di fantasmi

dalla realtà: ci chiamano, con la loro umanità multanime

sconosciuti, di cose sconosciute, con un’umanità, pertanto, eguale

nero, stringente al seno con le mani terree un

ve ne andate, insieme, con le mani intrecciate, presi

aridi come la paglia, con un filo scolorito di

Chiunque venne, qui, portò con sè il suo mistero

e storici lo negano, con la forza di argomenti

e pietosa istoria narrata con impeto di passione, dal

un’anima poetica, disprezzano, con tutte le loro forze

della Norvegia, essi guardano con un sorriso di commiserazione

semplicemente e umilmente portano con fedeltà, sotto il braccio

una bellezza di paesaggio, con tre righe nette, vivide

vedere, se voi domandate, con umiltà, alla guida del

giorno un poco malinconico, con un cielo bianco, lavato

pioggia forte e lunga, con un paesaggio velato di

grembiale chiarissimo, a fiori, con un fiocco di seta

piumetta bianca, quel cappello, con quella piumetta che v

la montagna, tutta quanta, con le sue solitudini, coi

delle cantatrici si posava, con una malinconia, con una

posava, con una malinconia, con una malinconia! Giammai nostalgia

e traboccanti dalle carrozze con un grande sospiro di

è restato vuoto, deserto, con la sua facciata, fra

va molto più tardi, con un treno omnibus: e

tragitto, il viaggiatore guarda con occhi istupiditi ed esasperati

è libero, si frange con molle tenuità sulla riva

larghe verande, delle terrazze con balaustre, le terrazze italiane

armonia della bellezza naturale con quella della vita quotidiana

vestite semplicemente e lindamente, con un gran cappello di

vestiti di lana bianca, con un jersey di lana

lana bianca, anche essi con un cappellone di paglia

offrono la loro merce con una perfetta buona grazia

volitanti attorno alla testa, con le mani che levavano

parte, vestiti di bianco, con cinture colorate le donne

al colore dei fiori, con cravatte simili, gli uomini

cravatte simili, gli uomini; con lievissimi cappelli di paglia

ali in giunchiglie gialle, con un giovanotto e una

cioè un enorme medaglione con un quadrifoglio verde, in

da un cavallino bianco con nastri celesti, con due

bianco con nastri celesti, con due bambine decenni, inglesi

inglesi, vestite di bianco con nastri celesti, biondissime, quasi

calèche tutta fiori gialli, con fascia celeste di primole

del principe di Rumania con fiori rosei, gialli, bleu

vasca di fiori diversi, con cocchieri e staffieri vestiti

conoscenza e il gittarglielo con grazia, con destrezza, non

il gittarglielo con grazia, con destrezza, non sulla faccia

feriti più vivamente, ma con perfetta correttezza. E, man

lungo e infine ritrovata, con uno di quel flirtages

ritratto messo lì, semplicemente, con qualche fiore innanzi, è

di questo stupefacente successo, con parole che fanno impallidire

alle classi più diverse, con anime le più differenti

donna piccola e snella, con un viso color di

sente le diverse favelle con cui Cosmopoli dice il

altro giorno, noi eravamo con lei in giardino, Francesco

pure vibranti nell’anima, con espressioni invincibili, attraverso una

italiano si svolge magnificamente, con un sapore quasi liturgico

sarà quella seconda maniera con cui Tosti ha musicato

tutti quelli che nascondono con più o meno abilità

biancheggia e verdeggia Montecarlo con le sue sontuose bianche

scende ogni cinque minuti, con venticinque centesimi di spesa

si ferma, un poco, con chi esce, con un

poco, con chi esce, con un saluto, con una

esce, con un saluto, con una parola, discreta: j

colui che va lontano con l’oro strappato ai

esso detto sommessamente e con quell’eterno s’il

nuovo, sul tappeto verde, con una curva graziosa e

un contar di danaro, con un tintinnio più alto

s’incontrano, tintinnano sempre, con uno squillo vivo, costante

albergatore vi debba considerare con occhio sospetto: se giuocate

hanno nulla da fare, con la somma fuggita via

guardate, a casa, non con l’avidità dell’avaro

che chiacchiera vivamente, sempre, con un’amica; la piccola

col suo vestitino modesto, con la mano che tiene

le loro mani scintillanti, con gli occhi fissi al

udite rispondere sotto voce, con una parola dura a

i loro cappelli piumati, con le perle che discendono

nizzardo, a Cannes; e con costoro, giungono a Cannes

delle vie di Cannes, con quelle signorine alte e

in guanti giallo zolfo, con un grosso garofano color

freddo orribile, da Rumpelmayer, con le signore che avean

di caldo in corpo, con certe faccie pallide di

le codeine del mondo, con noi stessi, giunti dalla

bel giovanotto florido, vivace, con l’aria di bontà

guarda, che lo guarda con immutata tenerezza, benedicendolo nella

a villa Cyrnos erano con la imperatrice Eugenia il

coi suoi ospiti, conversare con loro, ascoltare la lettura

la nostra parlata italiana, con motti francesi, come fanno

tutti quanti, abbastanza bene. Con perfetta buona grazia chiude

di sedurre una donna, con tutte le lusinghe Questi

A questo altro anno, con maggiori graziosissimi modi di

perdute, allegramente, tossendo, rantolando, con la sua gaia e

quelle apoteosi di fantasmagoria, con qualche edificio maestoso che

compito il loro dovere con energia, con pazienza, con

loro dovere con energia, con pazienza, con coraggio, con

con energia, con pazienza, con coraggio, con gusto, con

con pazienza, con coraggio, con gusto, con arte:ora

con coraggio, con gusto, con arte:ora, vivono, amano

boulevards eccentrici vi sono, con caratteri molto speciali ognuno

ad abitare, a vivere, con la propria gente, nel

aerei al tram elettrico con gli accumulatori, all’autobus

lasciar passare una bambinaia con un piccino e non

in liste di elettricità, con lettere luminose le duemila

tanta è la praticità con cui si è tenuto

vi si può circolare, con una certa rapidità, senza

e i nervi oppressi, con l’aria, con una

oppressi, con l’aria, con una passeggiata, con l

aria, con una passeggiata, con l’amore, con la

passeggiata, con l’amore, con la chiacchiera briosa e

chiacchiera briosa e magari con una discussione di politica

o a un restaurant con amici, con amiche: ognuno

un restaurant con amici, con amiche: ognuno va al

possono solo attraversarla, guardandone con occhio desideroso le vetrine

pomeridiane vi si circola con difficoltà grande. Lungo i

in tutte le botteghe con un passo rapido e

rapido e deciso, o con un andar molle di

un poco, si rassomigliano, con grandi occhi, bocche rosse

dire da una parigina, con la sua voce carezzevole

altre passano, fieramente, rispondendo con uno sgarbo ai complimenti

tutto questo è combinato con tanto gusto, è portato

tanto gusto, è portato con tanta sveltezza, la persona

tutta quella leggiadria adornata con pochi soldi e con

con pochi soldi e con un gusto incantevole, ha

solo quello di mezzo, con le sue quattro barelle

pubblica. Alle volte, solo con la fotografia ha luogo

più vivaci. Si chinavano con un senso di curiosità

sguardo. Non bella, simpatica: con la fisonomia intelligente e

donne popolane di Parigi, con una piccola bocca sottile

senza ribrezzo! Ero andata con una certa prevenzione, rale

era così bene accomodata, con tanta correttezza, la sua

quattro persone, egli incluso, con cui egli volle fare

si può far colazione con cinque o sei lire

e si può pranzare con sette od otto lire

gentilmente, alcune offerte fatte con semplicità dal cameriere e

combattere ad armi cortesi, con grande astuzia, contro i

della crème d’Issigny con lo zucchero costa una

ha il pranzo elegantissimo, con un buon Medoc a

a pranzare da lui con due lire e cinquanta

due lire e cinquanta, con lo champagne... Vi dirò

danno, lo danno volentieri, con un organismo perfetto di

pranzo, alle signore invitate. Con quanta cura minuziosa,’ con

Con quanta cura minuziosa,’ con quanta gentilezza, con quanta

minuziosa,’ con quanta gentilezza, con quanta grazia, le signore

ella presiede la tavola, con una disinvoltura completa, sicura

di quei giardini pubblici, con i tre o quattro

è un vero bosco, con le sue lontananze mirabili

le sue lontananze mirabili, con le sue freschezze consolanti

è un vero bosco, con le sue grandi strade

paesaggi, in altri orizzonti, con le sue vie secondarie

l’avenue des Acacias, con i suoi viottoli percorsi

scompaiono dietro gli alberi, con le sue mille viuzze

refrigerante. Un vero bosco, con i suoi piccoli e

piccoli e grandi laghi, con le sue spianate erbose

le sue spianate erbose, con i suoi gruppi folti

folti di piante altissime, con i suoi crocicchi di

crocicchi di piena foresta, con i suoi pali indicatori

tenuto, ma a cui con un gusto supremo, è

bosco, la campagna istessa, con ogni sua poesia candida

onesta, per il contrasto con la vita complicata, artifiziosa

cavalieri e delle amazzoni con rumor sordo, mentre lungo

sobrietà e la correttezza, con un piccolissimo stemma nascosto

cocottes più in vista, con cavalli di gran prezzo

molto spesso di bianco, con grandi cappelli piumati di

cappelli piumati di bianco, con abiti coverti di sontuosi

coverti di sontuosi merletti, con ombrellini ricchissimi, e, sempre

vecchie, le più sciupate, con maggior lusso e in

guardare il cielo azzurro con un sorriso sulle labbra

e salire in carrozza, con quel piccolo salto leggiero

quel piccolo salto leggiero con cui esse vanno ai

squarcia voce, tutta sola, con un entusiasmo notevolissimo: Vive

giovanili e bruni, miravano con curiosità la beltà delle

bella giornata, facendovene misurare, con una sintesi intensa, tutta

La mula vi ascende con lentezza, scuotendo la sua

a una comunione perfetta con le altezze agognate; fare

prima di voi contemplarono con stupore ed ammirazione, che

ove le genziane ammiccano con le loro delicate tinte

l’uomo preso, sospinto con modi bruschi, e chiuso

alla stazione di arrivo, con le sue valige, mentre

contro le nevi invernali, con le sue logge di

serviti in silenzio, rapidamente; con timidità, ancora, voi domandate

si parte quando volete, con libertà..... E quando ve

il muletto si avvia, con un passo così gentile

sulla pettinatura ondulata, irreprensibile, con le leggiere scarpette di

o in qualche mantelletto con cappuccio, vera risorsa alpina

quanto alle scarpette gentili, con esse non si farebbe

di là, le signore con le gonne rosse e

aquiloni d’inverno e con l’eterno spettacolo delle

contatto, lungo e solitario, con paesaggi mai visti, nuovi

e simpatico oste girava, con la sua gran barba

candela dava strane luci, con la fiammella sottile piegantesi

tutta, col cuore e con la fantasia, risponde una

come in un sotterraneo. Con grande coraggio, una famiglia

che attacca i massi, con un fragore di cannonate

hanno fatto tanto sognare, con le loro vertiginose altezze

profondamente insoddisfatto, e incontrandosi con qualcun altro che ha

Lo incontrarono, al ritorno, con gli occhi malati malgrado

malgrado gli occhiali azzurri, con la faccia piena di

volle salire, impreparato, solo, con le guide da Zermat

al calor del fuoco, con qualche cordiale, e dava

continuano costantemente, tenacemente, largamente, con pietà di cristiani, con

con pietà di cristiani, con ardore di cattolici, con

con ardore di cattolici, con civiltà di uomini, il

voi ritornereste, a casa, con la fantasia piena delle

più strane figure, ma con l’anima nostalgica di

tenacemente compire. Petigax risponde, con frasi brevi, sagaci, ove

manca la poesia; risponde con quell’austerità , onde è

che, ogni giorno, combattono con la morte. Ogni tanto

di un albergo, discorrendo con amici, ascolti egli la

di marinaio, di giovine, con semplicità e con grazia

giovine, con semplicità e con grazia, con una correttezza

semplicità e con grazia, con una correttezza perfetta; si

le agili mani, scherzando con qualche cosa, nascondono abilmente

un cantuccio del cortile, con Michel Petigax, la sua

mattina, prestissimo, egli partiva con tre guide, di cui

il capo era Petigax, con tre guide e tre

col suo sogno, solo con un sogno di altitudine

solitudine, di purezza, solo con un sogno, ove tutto

i dormienti si legarono con le corde, fra loro

degli Abbruzzi, di ritorno. Con un passo elastico e

nel verno la neve, con le finestruole piccole, con

con le finestruole piccole, con le esterne scalette di

ma in comunicazione quotidiana con un Dio buono e

di strada, in silenzio , con quella pazienza e quella

dalle valanghe. Di estate, con le vie appena accessibili

lassù, fra le nevi, con una cameretta accanto alla

di Courmayeur che andò con lui al Polo e

al calor del fuoco, con qualche cordiale, e dava

continuano costantemente, tenacemente, largamente, con pietà di cristiani, con

con pietà di cristiani, con ardore di cattolici, con

con ardore di cattolici, con civiltà di uomini, il

pascoli, soltanto, si alterna con le roccie, brulle. Ancora

pur guardiamo questi cani con tenerezza, pensando a quante

vuole ridere e scherzare con gli chasseurs francesi che

nelle giornate più corte, con un freddo che fa

partire fra poco, regolarmente, con un onesto e preciso

si seguirà, durerà, durerà, con tutti i suoi episodii

episodii comuni e volgari, con tutti i suoi incidenti

saranno divorati, egualmente, sempre con lo stesso passo affannoso

così meschino, così povero, con pochi dei suoi vantaggi

pochi dei suoi vantaggi, con molti dei suoi svantaggi

campanelli delle mule tinnivano con argentine vibrazioni, allargantesi armoniosamente

come all’antica maniera, con un largo cassone, dietro

volete, in fretta, o con lentezza: voi vi fermate

gentilmente, come essa sa, con poche parole. Il prezzo

alte valli ove vissi, con profonda ed intima pace

alpine. Dovunque, lentamente, prima con le pioggie, poi con

con le pioggie, poi con le nebbie bianche, poi

le nebbie bianche, poi con le brume grigie, il

piccioletto albergo di Issime, con la sua minuscola finestretta

di legno, vi scenderanno, con una provvisione di viveri