Bernardino Martirano, Aretusa, 1618

Pirene e 'l mare ¶ con Aragona lascia vota Spagna

canta Orfeo, ¶ quanti or con Carlo invitto armati vanno

di Sebeto il fura; ¶ con lui abbracciata sta nuda

sta nuda nell'acque, ¶ con lui sol coglie i

li piace: ¶ et or con una, or con un

or con una, or con un'altra scusa ¶ lasciar

occhi il chiaro sole ¶ con lagrimosa pioggia oscuri e

furore: ¶ l'alma sarà con te, se in altra

quel crudo mostro ¶ (e con la man li dimostrava

fa turbare, ¶ quando Giunon con dispietata foggia ¶ manda giù

l'orche; ¶ Proteo che con Natura non ha legge

correndo poi al mar con quel gran trave ¶ gli

dal vaso ¶ li cavò con ardente e acuto olivo

abbia tregua o pace ¶ con questa peste scelerata e

or quel che fa con gli altri pensar dei

pietre arse sbocca. ¶ 38 ¶ Questi con gli altri figli de

in far saette nove ¶ con le quali il gran

il mare, ¶ ch'or con rete, or con amo

or con rete, or con amo, or con capestro

or con amo, or con capestro ¶ ruba la fiera

sé le navi trae con falce adonca. ¶ 43 ¶ Ha di

delfin guizzante e dura, ¶ con che il mar batte

quivi acqua o vin con neve. ¶ 48 ¶ A far bastion

si guarda e difende ¶ con archibugi, con scoppi e

e difende ¶ con archibugi, con scoppi e saette: ¶ l

la bagna col pianto. ¶ 54 ¶ Con l'acqua fresca or

sola avrei potuto sodisfare ¶ con lo 'ncendio e col

fosse compita; ¶ dovevi tu con la man empia e

chiamata morte sorda ¶ o con veneno, o con ferro

o con veneno, o con ferro, o con corda

o con ferro, o con corda. ¶ 63 ¶ Ma godi, crudo

stracciar le vele e con stridi e con pianto

e con stridi e con pianto ¶ te sol, che

madre al furioso Orreste, ¶ con faci ardenti e mille

morte, che l'accoglia, ¶ con le mani e co

il titolo, di sopra ¶ con una lancia in man

pene: ¶ ma ogni or con più rigor, con più

or con più rigor, con più dispetto ¶ questa a

che fiamme spanda; e con lui 'nsieme ¶ Sebeto diventò

piangendo fonte, ¶ il qual con le famose onde sue

guerra, ¶ per gir poi con la mente più quïeta

uscir del suo paese ¶ con genti et arme il

lasciar l'assedio e con schiere ordinate ¶ passar il

questo gran guerrier uscia ¶ con l'exercito suo, ch

batte col fier cannon, con aspra guerra ¶ prende per

Borbona, ¶ il qual sempre con lui sol si consiglia

a Marseglia, ¶ e questa con l'exercito corona; ¶ e

tornar in Lombardia ¶ vedeasi con denari e fantaria. ¶ 104 ¶ Ed

ascosa a un lato ¶ con lo stral e con

con lo stral e con l'arco l'empia

intorno avea queste parole ¶ con lettre inciso lo 'ngegnoso

volto, né un colore. ¶ 110 ¶ Con le chiome inornate e

cor divoto e riverente ¶ con le ginocchia in terra

vietarlo ¶ e vienli contra con sue genti ladre: ¶ ecco

l'arcione, ¶ ch'or con l'acuta lancia, or

l'acuta lancia, or con la spata ¶ uccide e

col saggio petto e con la forte mano, ¶ il

cui nome la Fama con mille ale ¶ portò dal

Mendozza, ¶ che l'un con l'asta abbatte il

l'altro la testa con la spada mozza. ¶ Ecco

egli al fin cade con su' eterno vanto, ¶ come

liberale ¶ che gli aiuta con opre e con consigli

aiuta con opre e con consigli. ¶ E così al

apre col ferro e con le invitte mani; ¶ ecco

a par a par con li soldati suoi ¶ va

serra; ¶ ecco il Pirata con un milïone ¶ di gente

il Tirreno, ¶ sicuro omai con l'Adriano seno. ¶ 136 ¶ E

a la guardia vuol con sue galere: ¶ et ecco

Africa il gran Doria con sua banda. ¶ 138 ¶ Et ecco

tuo velenato dardo -? ¶ Così con gli occhi torvi in

gli è recata, ¶ che con rabbiosi denti il cor

quando piena di Dio con sono altero ¶ de la

scolpito al marmo bianco ¶ con mortifere note il caro

fonte ¶ e poi che con sospir spessi e sonanti

viso al sole ¶ disse con gran pietà queste parole

far più non posso, ¶ con la tua desïata forma

et io mi doglio, ¶ con Aretusa in bocca morir

da l'umore, ¶ tanto con chiara luce splende e

col dolor, co' sospir, con l'aspro pianto, ¶ com