Alessandro Verri, La vita di Erostrato, 1815

Ragionai specialmente in Efeso con taluni, i quali lo

de' corvi. L'altro con danni minori si procurò

gli Dei già miravano con torvi sguardi quel tristo

avea distinto il parto con una striscia bruna al

fine approdò a Lemno con tempesta. Era quella parte

allo speco, e vide con maraviglia la cerva che

Dei fausta vita, poiché con tanta provvida cura l

trista risoluzione, lanciandosegli incontro, con disperate grida gli chiedea

luogo alla altrui, egli, con simulazione già preparata col

il fanciullo e trasse con la destra un dardo

di lui, il quale con altra freccia la trafisse

salito il suo palafreno, con quelli ritornò al suo

al ritorno di cacciare, con lieta fronte, quando vide

sacerdote all'ara alzava con le braccia il fanciullo

Possideo, allevato e nodrito con materna diligenza, cresceva con

con materna diligenza, cresceva con maravigliosa aspettazione. Fu notato

il pianto, i quali con rapida vicenda in quell

un velo. E parimenti con la medesima vicenda lo

a dominare le corde con un suo istinto, imprendeva

grande e insieme variato con molle dolcezza. Si compiaceva

que' cimenti, ben consapevole con quanto ardore il giovanetto

Glauco suo fedel servo, con buoni arredi e moneta

braccia sue. Surse quindi con l'aurora e fu

tacita e immota, poscia con lagrime e lamenti percuoteva

negligente custodia. Ma pur con estreme perturbazioni sfogati alquanto

ella vi aveva congiunti con ospitale amicizia, raccomandando loro

un altro; animava questo con gli applausi, atterriva quello

silenzio. Incominciò a declamare con lentezza una esortazione alla

oratore composto da natura con modi straordinari che invitavano

rimanendogli speranze di ottenere con lo studio e col

sue orazioni, studiandosi porgerle con dignità nel gesto e

dignità nel gesto e con grata modulazione nella voce

Non si riconobbe mai con più manifesto esempio quanto

talvolta. Poscia cantò accompagnandosi con la lira. Ciascuno rimase

ivi giunto per correre con la biga, ricevesse improvviso

susseguente giorno si presentò con gli altri all'aringo

trascende sovr'essi, e con violento inciampo è rovesciato

è rovesciato. Procurando egli con le braccia stese di

danno della caduta, percosse con tanto impeto le palme

a Lemno, ove giunse con espedito viaggio. ¶ L'affettuosa

casi di Olimpia, ma con discreta benevolenza senza rampogne

ansiosi alla bellezza, ammirandola con ciglio sospeso. Corrispondea il

Poscia volgendo il sole con ombre maggiori, succedeano ne

di poi era egli con Agesilao re di Sparta

Persiani ed i Greci con la mediazione dello spartano

lo respingevano. In alto con libero furore gonfiava gli

ritornò alla Dea e con fervide preci implorava ch

al braccio: pensieroso, immoto, con alito sospeso. Cessò dalle

dissipate le nubi. Splendevano con dolce lume gli occhi

opportunità di alcuna dimestichezza con lui. Né gli fu

Ella si tratteneva conversando con delicata urbanità, sobria ne

Fumavano gl'indici profumi con deliziosa fragranza, e i

pigri e stanchi, e con gioconda autorità governavano la

fanciulla, né ardiva esalare con parole la sua fiamma

alla fanciulla. Essa talora con l'estremità delle dita

or all'altra parte con amabile compostezza, né mancava

punto da dolce estro, con lieto impeto corrispondea a

membra temperava il vigore con la mollezza loro, e

si compiaceva di gareggiare con sì snello danzatore. Intanto

danzatori; ed egli traeva con lei dal mare le

tali lusinghe si usavano con prodigalità da tutti con

con prodigalità da tutti con tutte: doversi pertanto né

fragranti vini si confondeano con vivace tumulto le parole

congiungessi una fanciulla illustre con uno sposo, il quale

raccolsi fanciullo, e crebbe con esso. Quello medesimo ora

lieta armonia. La sposa con salto leggiadro si era

fiori accolse gli sposi con piacevoli motti, invitandoli a

abitanti alla pompa, e con ospitale giocondità alcuni lodavano

gli Dei ed Imene con inni devoti: usciva talvolta

questi applausi precedeva Glicistoma con ciglio dimesso, a lento

esprimevano il tripudio nuziale con lanci di meravigliosa destrezza

ad avvicinarsi: ellino obbedirono con fronte china e le

già il toro mugghiava con la fronte sommessa alla

isolani accomiatavano i naviganti con felici auguri, ed invocavano

lido, sul quale pur con cenni confermavano quelle genti

L'esperto comito guardava con occhi sospettosi la imminente

Oh Teti lusinghiera, quando con ridente volto induci a

sorge e si avvalla con essi la nave; ogni

tuono, co' flutti. Erostrato con intrepida voce confortava gli

invano le pupille, afferravano con stanche mani gli scogli

e l'altra gemendo con le ancelle sue ardeva

che in quella taluni con disperati movimenti delle braccia

dello scoglio ove sedea, con gli occhi fisi alle

di Lemno a salpare con essi; ma quasi l

se ne poteva svellere, con gemiti feroci vie più

la qual cosa eglino con afflitto contegno raccolsero la

aura? Come non partì con la sua l'anima

spiaggia erravano i genitori con ansiose pupille intente al

raccolse; presso il quale con fronte china e le

il sospiroso genitore. Agarista con le braccia al collo

così grave sciagura, anzi con subita mutazione dalla allegrezza

membra della disanimata vergine con lavande fragranti ed aromi

e componendole i capelli con serto di fiori. E

fu notte, si avviarono con pompa lugubre taciti e

Un coro di tibie con flebili note richiamava il

erano le tombe. Altre con antica semplicità, senza ornamenti

meriti del defunto; altre con elegante scoltura e con

con elegante scoltura e con fastose ricordanze mostravano quanto

le ancelle seguendolo, ora con dolci offizi si studiavano

lanciandosi a quel ferro, con risoluto silenzio già l

freme, così egli rombava con voci inarticolate. Né cessava

voci inarticolate. Né cessava con lotta vigorosa di chiedere

per sodisfarmi questo debito. Con quella pietà con la

debito. Con quella pietà con la quale ascoltai i

amplessi de' servi. Poi con voce repressa diceva: "Perché

chiuse le fauci. Agarista con sospiri tergeva gli occhi

avventura di sua morte con flebili sentenze. Erostrato, non

ne' quali aveva conversato con la deplorata fanciulla. "Qui

braccia, e quella sorridendo con grazia divina mostrava dolce

odioso paragone di sé con quella. Onde compreso da

questi. I quali crescendo con la fortuna, sprezzavano la

ignominiosi di occulta seduzione. Con la quale avea allora

due cittadini i quali con l'altezza dell'animo

tiranno, la soverchiante Sparta con baldanza invereconda si dispose

violenta fortuna ardì opporsi con minori e sprezzante squadre

gli accendea l'animo con nuovi desiderj di avventarsi

compiacque di quella virtù con cui Tebe ardiva sottrarsene

Agarista dolente si studiava con materne esortazioni a rattenerlo

e di piante che con grata ombra invitavano a

si ottiene se non con estraordinarie imprese, le quali

il quale or brami con le disastrose fatiche dell

ingiurie de' nemici. E con qual modo conseguire da

ammirazione in vero quella con la quale si esalta

imperj, genti, città, e con esse ogni fama." Tacea

petto non potea estinguersi con sedati ragionamenti. Si avviarono

il suo alunno, egli con discreto modo si partì

della magnanimità di Tebe con diverse opinioni. Temeano gli

dall'arco poderoso, invitando con prove tarde ma generose

ad imitarle. La quale con finti abbattimenti faceva risonare

aere co' dardi e con le fionde. Stavano intanto

tenera compiacenza. Testoride considerando con quale destrezza ed animo

la cura di consolare con offizj pietosi Agarista, egli

muovere i suoi, favellò con sì grande animo, che

Tebe e le espose con forza e verità, ma

corazze e ne' corpi con tormentose ferite. Per alleviare

Erostrato in quel conflitto con la sua banda di

eletti avea combattuto più con fierezza che con arte

più con fierezza che con arte. L'ira marziale

fu accolto da Epaminonda con freddo contegno; e però

quelle sacre ombre monumenti con flebili memorie de' trapassati

solitarj. E però solea con loro al declinare del

in quel consorzio, contemplava con tenera maraviglia il doppio

così ragionava, i rosignoli con notturne querele gorgheggiavano, conciliando

Mormorava l'onda spinta con lento moto alle arene

lira, quando Orfeo poté con la sua vincere l

l'Averno ed Apollo con la sua spesso mitiga

il sole dal mare con lento progresso, e spandea

maestosa: "Mira" disse Eusevaste "con quale obbedienza costante alle

nell'eterno ordine prescritto. Con le medesime vicende riconduce

persecutori, quando noi stessi con tirannidi e con guerre

stessi con tirannidi e con guerre sovvertiamo il sempre

vero che si dimostri con sottilità di argomenti, ma

animo, lo convince più con maraviglia di opere che

maraviglia di opere che con artifizj di eloquenza; svelle

i quali soleano udire con lunga perseveranza nel silenzio

ragionamenti de' loro institutori." "Con modo cortese" disse Glicerio

del cielo." Allora Eusevaste con autorevole benignità: "Se fossero

Nume crudele. Vanne pur con questa orrenda conclusione, disperato

palpebre al sonno. Erostrato con onesto modo si accomiatava

modo si accomiatava, ma con labbra taciturne. E mentre

te sacro. Chiarito omai con chi parlasse, contemplava il

degli affetti paterni, e con affannose interrogazioni trasse da

si astenne di turbare con alcuna doglianza tanta allegrezza

affetto della benigna Agarista. Con riverenti parole chiese pertanto

intrattenevano nel Foro disputando con diverse opinioni. Venne quindi

i Pritani di Corinto con somma frequenza di uditori

sentono inferiori a contendere con la forza la palma

de' Numi, i quali con terribili segni gli denotavano

i Cartaginesi, nazioni celebrate con giusta fama, sogliono sagrificare

riposto nelle braccia paterne con tali vicende che ben

brama che di cancellare con ogni prova di affetto

velenoso desiderio di recuperare con lusinghe questo figliuolo per

paterna atrocità, la espone con pompa allo strepito del

e l'antico dolore con altrettanti conforti di scambievoli

il figliuolo, il quale con tanti disastri ha espiato

delicati del cuore umano con tanta ostinazione, con quanta

umano con tanta ostinazione, con quanta in altra causa

aspetto della presente contesa, con benigne parole esposta. Mi

mi costringa a trattarla con acerbe redarguzioni. Tu dunque

Temi invoca ed alza con sì intrepida voce le

da quelle sollecitudini affettuose con le quali la natura

suoi teneri affetti. Ora con qual titolo ti presenti

o Cleante, se non con tale di cui dovresti

di cui dovresti arrossire? Con che fronte richiami tu

audacia tua presente gareggia con l'antica tua atrocità

Tante declamazioni tue, ponderate con severo giudizio, altro non

invece gareggiando in cortesia con sì eccelsa donna, riconosce

ne' diritti familiari, prova con opere, e non con

con opere, e non con declamazioni forensi, il pentimento

le fa ora comuni con lei? Forse i benefizj

padre. Egli si scusa con la riverenza alle voci

illustre e severa gente con lo splendore delle sue

così generoso, nel quale con avvenimenti così straordinarj hanno

a suono di tromba con ferrea voce pubblicò il

vicende sue. Intese pertanto con materna compiacenza, che noiato

la qual cosa nodrendosi con la speranza che il

prima gli animi cautamente con segrete seduzioni; ove sperava

ogni uomo nasce libero con le medesime ragioni di

ne' portici, negli atrj, con perturbazione del volgo e

anteriori; perché ove scacciato con tumulto popolare, ove condannato

ne sottrasse a stento con la fuga. ¶ Cresceva però

Cresceva però in lui con gli anni omai virili

anni omai virili e con tante prove infruttuose l

alla spiaggia di Corinto con Glauco, solo consueto compagno

avea stivate le fondamenta con lana e carbone per

de' sacri profumi, e con empia ira si compiaceva

sforzerò darmela per sempre con una trista". In questa

mostro insaziabile di morte, con quanto orgoglio le tue

atterrirlo. Diverse fiate avea con deliberato animo stretta la

celeste potenza, da lui con sforzi combattuta ma sentita

grida per le vie, con istrepito di folla e

fu interrogato. Ma egli con maraviglia del magistrato non

la violenza de' tormenti con chi non altro dovea

stesso merito e natura con manifesta incoerenza. Eccovi Possideo

desiderio della fama. Ora con qual proporzione di giustizia

anelo, fu mai acquistata con minori sciagure degli uomini

i vani oltraggi miei con manifestare la sua potenza

sotterra; ma non rimarrà con me sepolto il nome

né quella del volgo. Con questa audace mano io

Né la Dea guarda con dolenti occhi queste ruine

anco la stupidità percossa con un modo inopinato. Né

voi, sapienti giudici, scendere con esso a così infima

mare se ardiva ripugnare con la durezza delle sue

flagelli, mentre egli stesso con irati clamori minacciava dal

scemo, egli mi discolpa con la miglior difesa, perché

mi sono proposta ragionando con voi. Gloria immortale è

confusero smarriti i giudici con gli uditori, e tutti

un insensato proponimento, e con più insensata deliberazione sperarono

di Erostrato, ma nodrito con più vasti incendi e

più vasti incendi e con più gravi sciagure di