Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

taglio strano, ¶ sen fugge con Zelmira in Circassia ¶ e

Irlanda, ¶ nominato Tommaso Scardassale, ¶ con qualche impresa grande e

e di lancia, ¶ e con buona corrazza e buon

esercito cristian restò sconfitto ¶ con rotta memorabile e solenne

esercitando il sommo sacerdozio ¶ con viver sempre o fra

pleniluni ¶ a far prego con pompa e cerimonia ¶ nella

una bella ampia ringhiera ¶ con vasi attorno di fiori

Tommaso. ¶ E quindi spesso con desir lascivo ¶ davansi alla

prendea sovente di giacer con ella, ¶ un dì gli

de’ fatti suoi. ¶ E con tanta maggior facilità ¶ potea

sorte. ¶ Tommaso lo guardò con viso arcigno ¶ e d

avea stimolo forte; ¶ ma con riflesso a ogni cristiano

sventura mia, ¶ in breve con un zif andranno via

e forni, ¶ nutre cavalle con stallon parecchi, ¶ oche, anitre

suo fedel valletto, ¶ acciò con tre corsieri al fiume

in riva al fiume, ¶ con scale e corde, senz

si rimisero in viaggio ¶ con più tranquillità, con più

viaggio ¶ con più tranquillità, con più coraggio. ¶ Ebber varie

e dove gian domanda. ¶ Con nobile franchezza il prigioniero

suo pensiero ¶ di sposarsi con lei non gli nascose

si volse e disse: ¶ «Con noi verrete: io te

Giovan Piancarpino francescano, ¶ che con autorità pontificale ¶ dovesse indurlo

non far più male, ¶ con facoltà, secondo l’occorrenze

al Volga ¶ Batù trovò con moltitudin strania; ¶ e formalmente

duce all’udienza ammesso. ¶ Con aria allor di dignità

di guardarlo appena ¶ e con dispregio burbero il riceve

tartaro ed illirico. ¶ E con tanto parlò zelo apostolico

un diavolo. ¶ Ma Batù, con ischerno diabolico, ¶ ridea perché

al frate; e Scardassal con esso, ¶ mentre al campo

staffetta ¶ ed a Batù, con affannata lena, ¶ «Signor» dicea

L’aiutante Tommaso era con esso, ¶ bizzarramente alla mogolla

tanto avea che far con Gengiscano ¶ quanto ha che

nelle fogge lor barbariche ¶ con pennacchi e con veli

barbariche ¶ con pennacchi e con veli in sulle zucche

camparve innanzi a Turachina ¶ con un caftan di ceremonia

che brutto animalaccio!» ¶ Quei con barbari gesti il parlar

la felicità di Tartaria. ¶ Con formolari e cerimonie tali

di Batù seguito avea ¶ con numeroso stuol d’offiziali

a ciò che seguia con occhio attento ¶ fra la

non appar men familiar con lei. ¶ Egli è il

altri e di sé con trascuraggine ¶ s’appoggia alla

in modi triviali ¶ e con quell’aria sua dinoccolata

del duce alla parlata, ¶ con tuon di voce tal

ha bianche chiome e con tal cura acconce ¶ e

luogo ¶ da viver poi con lusso e con splendore

poi con lusso e con splendore». ¶ Qui tacque, ed

consiglio ancor non persuaso, ¶ con un urto Siven lo

fare. ¶ Quel dì Batù con altri primi eroi ¶ fu

sue. ¶ «Sai» Tommaso dicea «Con quanta cura ¶ il mondo

guardo teso. ¶ Tu che con savia critica censura ¶ sai

tesori ¶ spande Catuna inver con larga mano, ¶ di che

inver come mai potrian con queste ¶ cure cotanto ignobili

onde gli odi nomar con fasto insano ¶ il Corese

fulgide carrozze, ¶ a cui con funi, per gentil contrasto

asini col basto, ¶ e con casacche grossolane e sozze

leggi: in Caracora ¶ giudicar con altr’ottica conviene. ¶ Se

pere per via, o con più lento ¶ supplizio poi

santuario, ¶ baciar la mano con smorfie divote ¶ al sucido

si chiaman Iassa. ¶ Or con autorità legislatrice ¶ vuolsi gli

gran dose, ¶ vuol che con pompa e splendido apparato

è degno ¶ li rimiran con sprezzo e con disdegno

rimiran con sprezzo e con disdegno. ¶ Se il Mogol

merto tolto ¶ di sostenerne con onor l’incarico. ¶ Dall

indispensabil cose. ¶ Usan poi con plebee donne ordinarie ¶ dispotiche

in lor balia ridutte ¶ con forza ed ingannevoli artifici

di sì spietati modi ¶ con femmina volgar, compera a

anche per quelle che con sacri nodi ¶ si scelser

cerco, e molto men con lor comuni. ¶ Per spettacoli

ed iva ¶ e facchini con pesi in sulle spalle

e l’esempio pellegrino ¶ con lor non valse a

merci. ¶ Ma s’hai con esso a negoziar, ti

le due putte che con lei rimiro ¶ figlie di

chi sono?» ¶ Siven guardolli con ciglia turbate, ¶ qual uom

in onor della padrona, ¶ con magnifica festa il dì

elsa d’oro e con superbo fiocco. ¶ Al prete

cinse ¶ quando in Ponente con grand’oste venne ¶ e

Candido farsettino indosso avea ¶ con nastri di gentil roseo

Restar qui alquanto, e con Tommaso poi ¶ Toto tornò

prevenir le dame». ¶ Quindi con volto imperioso e fiero

ei se le avvicina ¶ con maggior agio contemplò Tommaso

Dissele poi: «Pria che con lui m’abbocchi, ¶ ritiratevi

sovra un agiato canapè con esso; ¶ e girato il

parti secrete ¶ l’afferra con lascivo estro bizzarro. ¶ Era

bel tocco di materia. ¶ Con Tommaso, in siffatte occasioni

ella ben comprese; ¶ e con una cert’aria di

ed ella il ricevé con volto umano ¶ e gli

pubblico il sapesse, ¶ Tommaso con valor straordinario ¶ empiti quasi

la man: quella man con cui ¶ regge d’Asia

di corte: ¶ ecco apparir con ricchi abbigliamenti ¶ del corteggio

a colpi d’alabarda. ¶ Con tutto quanto l’accompagnamento

ridussero all’ultimo esterminio. ¶ Con lusinghe e minacce allor

conoscean né lettere; ¶ poscia con certa formula di prece

a Catuna genuflettere, ¶ e con varie etichette indi li

e nell’accesa faccia, ¶ con trasporto talor salace e

di chi governa. ¶ Perciò con pompa e con real

Perciò con pompa e con real corteggio, ¶ che darmi

sé di pregio ¶ miro con filosofico dispregio». ¶ «Pur ciò

Turachina e di Tommaso. ¶ Con magnifica festa in quella

giardini, ¶ Toto diè lor con regal pompa e fasto

e non pagò nessuno. ¶ Con Tommaso Catuna allor comparse

Tommaso Catuna allor comparse ¶ con Tottila e con Toto

comparse ¶ con Tottila e con Toto in manto acheo

l’idea di mascherarse ¶ con vari emblemi all’uso

il passeggio ¶ entraro alfin con tutto il lor corteggio

potette avvicinarsi a lui ¶ con detti tai nel trapassar

umilmente del favore. ¶ Egli con fiero insultator disprezzo ¶ non

non innoltrarti a ragionar con essa ¶ se pria l

di Catuna indi seguillo. ¶ Con Turachina, al giunger di

applaude Adulazion bugiarda ¶ e con occhio traverso Invidia il

i poderi ¶ per comparir con splendide tracolle ¶ o partito

astronomiche bestie eranvi sparse ¶ con orlo di rubin che

monton sul petto starse ¶ con aurea coda e con

con aurea coda e con gemmate corna ¶ e appresentar

e la misura ¶ scandagliavan con l’occhio e col

poscia, nel dividersi, abbracciollo ¶ con amichevol atto affettuoso; ¶ e

editto astrette ¶ ad adorar con pompa e cerimonia ¶ la

o d’irco informe. ¶ Con corna e code lunghe

per la caccia. ¶ Altri con lor famiglie in carra

sostener coll’altrui avvilimento, ¶ con altura ed orgoglio e

altura ed orgoglio e con maniere ¶ brusche, sprezzanti, imperiose

preziose e rare, ¶ o con gli adulator standosi a

apparir pecore e agnelle ¶ con quella spoglia impaurì e

offerto profitto in gratitudine ¶ con l’attestato e colla

cavalier d’Irlanda; ¶ onde con latte e burro allor

che veggio mai? Tu con colui ¶ osi a mensa

cavalli ebbi il permesso ¶ con ordin di partir quel

sovra una catasta ¶ siede con sparse e sanguinose chiome

carro a terra scende ¶ con torti giri; e sovra

prescrive ¶ praticabil fra quei con cui si vive. ¶ L

intier di scarabocchi; ¶ e con sensi confusi e con

con sensi confusi e con stil mozzo ¶ del manifesto

bel manifesto allor compose ¶ con sua fine rettorica perizia

perizia ¶ e cercò palliar con untuose ¶ frasi la violenza

più a lungo omai con occhio indifferente ¶ non potendo

paese arso e distrutto». ¶ Con tali raziocini e tai

in quello scritto ¶ e con altre ragion simili a

arrogava il dritto ¶ e con espression miti e modeste

di sua carriera; ¶ e con bevande e lieve cibo

affar deposto il pondo ¶ con sonnacchiose ciglia e con

con sonnacchiose ciglia e con satolle ¶ fauci trae le

un qualche cangiamento, ¶ e con tuon decisivo e con

con tuon decisivo e con altura ¶ suggerì le parole

ordine e il tuon con cui si dette increbbe

Turcan sen gia, ¶ o con prudente e provvido consiglio

man gl’impende, ¶ e con sì atroci modi e

pronta s’impugna. ¶ Lascia, con picciol stuol, lascia ch

Avresti in lui...» ¶ «Perché» con amarissima ironia ¶ Catuna interrompea

o ch’ella cattivar con impostura ¶ si volesse de

abito dimesso e penitente ¶ con grato cor, con animo

penitente ¶ con grato cor, con animo divoto ¶ recate di

alla cintola han costume ¶ con coreggia di cuoio o

calzetta ¶ fascian le gambe con feltro e con stracci

gambe con feltro e con stracci ¶ e a’ scarferon

guerra ¶ i venti, e con orribile fragore ¶ scoppia il

s’azzuffano talor orsi con orsi, ¶ contro birbe così

pronta. ¶ Ocamor, su destrier con pompa ornato, ¶ l’asta

staffa ei resta ¶ e con metà del corpo a

consiglio, ¶ contro i ribelli con Apua sen venne. ¶ Bagnò

pena». ¶ In questo dir con barbaro dispetto ¶ su lei

e molti di color con premio offerto ¶ poscia sedusse

offerto ¶ poscia sedusse o con danar corruppe, ¶ talché gli

fu posto. ¶ E poiché con crudel tortura e senza

sue bagaglie e parte ¶ con donne e vecchi e

fean pernizioso e guasto. ¶ Con spaventati volti e macilenti

da i monumenti, ¶ gian con tremante piè per la

porci e i cani con immondo grifo, ¶ pascol cercando

obbliar le avversità passate, ¶ con cor tranquillo e con

con cor tranquillo e con sereno ciglio ¶ tornò agli

e venturieri appaion spesso. ¶ Con feste e leggi e

famosi d’Oriente, ¶ ma con quanti ed in arti

delle lor arme ornati ¶ con tasselli a disegno e

l’ampolloso oriental poeta ¶ con metafore e iperboli esaltolla

mogolla, ¶ scesa dal Ciel con fortunati auspici ¶ per render

l’union di Venere con Marte, ¶ secondo l’astrologico

memorie e lettere. ¶ E con espressioni affettuose ¶ e più

Si divisero poscia e con Catuna ¶ Tommaso il dì

sieguon cherici e torzoni ¶ con tonache di forma e

potestà simbol parlante, ¶ e con aureo cerchietto un mappamondo

i frati di Carpin con cotte e stole, ¶ intuonando

come si stila, ¶ venian con torchi accesi a coppie

vestiti vagamente d’angiolini ¶ con corone di fiori e

la man sacrata, ¶ perché con quella stessa funzione ¶ i

copiar fisonomie mogolle, ¶ e con soggetti immaginari o tratti

qual dea d’amor con braccia e petto nudo

vermiglia e fresca gota ¶ con benda agli occhi e

greco l’autor che, con istil enfatico, ¶ pinse quel

a mannaia o laccio ¶ con pronta fuga il capo

soddisfa ad ogni inezia ¶ con ciò che viengli di

e sciocca ¶ il ciarlatan con qualche sua facezia ¶ e

qualche sua facezia ¶ e con finti miracoli balocca; ¶ ma

or si fa venir con spesa immensa ¶ i stranieri

insulsi e mercenari ¶ compilator, con stil sonoro e tondo

carattere trovolla, ¶ che ognor con qualche strepitoso passo ¶ brama

danza; ¶ ma si dovea con previo manifesto ¶ del pubblico

nemica era dell’ozio, ¶ con essi ancor sopra di

ch’ei ben vorria ¶ con Federigo, poich’ei sempre

investiture e cose tai, ¶ con suo perdon, non s

in lingua franca avean con pena ¶ appreso sol qualche

parola oscena. ¶ Vivean costor con tal magnificenza ¶ che gli

immaginar che Sua Beatitudine ¶ con i Mogolli maneggiando giva

all’armamento, ¶ cui poi con più calor Caiucco attese

poter. Sovr’essi allora ¶ con più forte ragion vuole

ch’ei preso avea con esso? ¶ E tanto più

Cuslucco il patrocinio ambia, ¶ con bassi ossequi ed animo

dovea la boria ¶ e con ragion; ma proseguiam la

barba folta e nera, ¶ con altri pien d’autorità

autorità e sussiego, ¶ facil con essa e accomodabil era

corte, e altre matrone ¶ con le donne di camera

milizia. ¶ Chi può ridir con qual furor percuote ¶ cotal

al carro e intorno ¶ con clamorosi strepiti e in

aperta campagna il contadino ¶ con frondi che diffondono fragranza

costretto ir a cavallo ¶ con ogni attenzion convien che

giorni dopo anch’essa. ¶ Con tutta quanta allor la

allor la compagnia, ¶ Catuna, con divota aria dimessa, ¶ trascinando

chiude e serra; ¶ altri, con pari attività ed ingegno

talor col tergo ¶ ovver, con man sviando i bronchi

van che in lor con questi ¶ segni il favor

giunger le fortunate sposalizie ¶ con alcuna a contrar delle

insiem, serrati e densi, ¶ con un clamor che idee

o mostruosa belva, ¶ e con terror guarda sott’occhio

entusiasta e si tartassa ¶ con orrende percosse e strazio

regal voluttuosa mensa. ¶ Mentre con monacal refezione ¶ Catuna i

più voti a sciorre, ¶ con piè molto più libero

tempi in Oriente ¶ romanzo con ardor cercato e accolto

e la corrente, ¶ onde con stento e con ritardo

onde con stento e con ritardo estremo ¶ bassar dovean

Se talvolta l’autor con più matura ¶ riflession a

e l’impostura; ¶ e con imperturbabile baldanza ¶ la grand

e a effetto tal con ingegnosi e scaltri ¶ modi

è lo stesso che con fausti auspici ¶ cangiò poi

della stanza è tondo ¶ con seggiolon di ferro e

poco. ¶ Volle il Mogol con quei tremendi esempi ¶ le

s’arrest’ella e con sé Turfana prende, ¶ oltre

avea fatti ¶ e contratta con Fo gran confidenza; ¶ e

diffalchi, ¶ quando il rival con cinico dispregio ¶ calpestava i

debba il pregio, ¶ ovver con maggior fasto il fasto

di Piancarpino ¶ e solea con quel degno ecclesiastico ¶ dispute

lei non convenisse; ¶ e con termini ignoti e stravaganti

da quel momento; ¶ ma con formal condizion che seco

fuor di puerperio, ¶ avea con aria franca e disinvolta

ancora ¶ fan sì che con maggior sollecitudine ¶ affretti il

s’attacca, ¶ da cui con stento Scardassal li stacca

il brando, ¶ acciò ammazzar con metodo sapesse; ¶ ed insegnò

son calunniose. ¶ Anzi Azzodin con ragion sode e forti

a’ torti, ¶ l’autor con argomenti e con esempi

autor con argomenti e con esempi ¶ nei gabinetti d

e a crocchio, e con lor visse; ¶ ond’essi

né femmine, né giuoco, ¶ con piaceri supplir d’un

colà mandato ¶ ei fosse con disegno e con speranza

fosse con disegno e con speranza ¶ di procurargli alcun

e collegarsi ¶ e quei con scaltro insidioso intrico ¶ della

tirato avesse a compimento ¶ con senno, con destrezza e

a compimento ¶ con senno, con destrezza e intelligenza ¶ qualche

magazzin sotterra ¶ e arsenalin con militari attrazzi, ¶ fantocci a

il laccio al collo ¶ con gran rispetto e per

di lettere; ¶ e sempre con formal pubblicità ¶ facea ciò

visite galanti, ¶ a piè con sciable sfoderate e in

Scarso di truppe e con entrate corte, ¶ fra i

maneggiar fin sulla scena. ¶ Con scoppi allor di rumorosa

costretto ¶ e a mirar con tranquilla indifferenza ¶ la non

giardini, in piazze aperte ¶ con libere orge il pubblico

reale, ¶ lo stesso Aiton, con strana larva in volto

parer potria ¶ Aiton simpatizar con Turachina. ¶ Ma gloria sempre

stuol sempre ebbe allato: ¶ con questi concertò feste e

tenebre profane, ¶ sovente intervenia con seria cura ¶ all’assemblee

soleano i favolosi Achei ¶ con pompa celebrar straordinaria ¶ gli

il calif di Babilonia, ¶ con solenne ambasciata a lei

alli vantaggi sui, ¶ seppe con arte e con maniere

seppe con arte e con maniere accorte ¶ insinuarsi nel

eretica o scismatica. ¶ Perciò con Fareddin del tempo antico

Sai che altre volte con pomposa corte ¶ ir si

eletti a trattar, e con benefici ¶ atti patrocinar ambo

prese il discorso e con bell’arte ¶ interpretò la

di non conversar mai con simil gente! ¶ Santo Francesco

lunga ha l’ugna, ¶ con cui al rival facea

dell’avito Impero, ¶ e con sagace intendimento scorse ¶ i

suoi visse privato ¶ e con modi trattò benigni, umani

e siffatto principe venia ¶ con parco treno alla città

invitto eroe, ¶ poté cangiar con subito prodigio ¶ a tuo

Foe? ¶ Qual ignota virtù con dolce forza ¶ i popoli

tempo in Caracora; ¶ e con savio e sagace avvedimento

e i tartari primati ¶ con qualche gran spettacolo festivo

spettacolo festivo ¶ vollero e con magnifici apparati ¶ l’epoca

del favorito amante. ¶ E con offerti premi e con

con offerti premi e con promesse ¶ un sgherro spadaccin

vider Tommaso e Piancarpin con esso ¶ dall’opposta anticamera

mia. ¶ Del resto» soggiungea con un sorriso ¶ «Anch’io

un interno appartamento ¶ e con aria contenta e gaio

bella onde ragioni ¶ goda con te sorte miglior che

le fe’ avanti ¶ Mengo con Orenzeb, che a lui

da quel dolce incanto ¶ con scherzosi motteggi alfin lo

gia. ¶ Ma Toto, che con livido rancore ¶ lo scorse

due dame seguaci; e con tal schiera ¶ montò per

stacca!» ¶ grida al nocchier con pallido mostaccio. ¶ Quei, sedendo

Quei, sedendo al timon, con faccia soda ¶ siegue a

lo scelga, ei sia con donna annosa e vizza

di là dai monti. ¶ Con tremole pupille e palpitante

gentil ricovra in petto ¶ con dispregio non guarda e

dispregio non guarda e con livore ¶ il merto altrui

la tartara arroganza? ¶ Né con pietà li guardo o

guardo o li negligo ¶ con magnanimo scherno e non

degno. ¶ Qui forse e con ragion direte, o donne

il cor lo dicean, con labbro cheto, ¶ che colà

posticcio, ¶ poiché i Mogolli con poter sovrano ¶ disponevan di

corte in un passaggio, ¶ con fermezza parlogli e con

con fermezza parlogli e con coraggio: ¶ «Signor, certo son

far ch’io deggia ¶ con quest’acciar sfregiarti un

nudo in mano e con protervi ¶ insulti, mentre a

so qual sorte, ¶ acciò con essi in luoghi sì

Vivandiero all’esercito mogollo ¶ con una bella moglie alfin

lor grand’agio e con sicura e lieta ¶ libertà

gl’increbbe ¶ spesse volte con noi passar la sera

ed ei tutto soffria con pazienza ¶ e ogni scherzo

Quand’era insomma Gengiscan con Memma, ¶ eran commedie e

da catena, ¶ sapendo che con tali compagnie ¶ non v

in casa ed asinescamente ¶ con Memma pretendea far all

dritto e per riverso ¶ con Gengiscano il caso era

e li facea tremar con un’occhiata; ¶ e pro

io l’ho veduto con quest’occhi miei ¶ battersi

per divertire i convitati ¶ con destrezza spiccar teste dal

questo poi» Bozzon riprese ¶ «Con tua permission la gloria

affrettar l’effetto ¶ e con violenti metodi presunse ¶ dell

idee. ¶ E infatti Gengiscan con tanta cura ¶ e con

con tanta cura ¶ e con stupendi sforzi alfin che

fondo ¶ e acquistar gemme con dispendi folli ¶ per coprirsen

far da gran signori ¶ con tren di servi, di

il so, che fe’ con me lo stesso, ¶ e

stesso, ¶ e credo che con altri ancor lo faccia

e grassa e grossa, ¶ con due poppacce che parea

e rossa ¶ dipingersi sapea con minio e biacca. ¶ Pur

s’avvezza a inferocir con essi ¶ e i costumi

successor del figlio ¶ poi con Turfana all’isole l

abolir cert’usi ¶ e con enorme prodigalità ¶ i tesor

e più sicura ¶ volean con somma gelosia tenere, ¶ se

ebbe disegno; ¶ ella però con sue maniere accorte ¶ la

suo cocchio il Mogol con fier disprezzo ¶ volge tranquillo

risentiano erano estinti; ¶ e con sì salutevoli e sì

lo schernisce e insulta ¶ con urti e fischi e

ma d’onta pien con spaventato ciglio, ¶ tra il

sul naviglio ¶ ove Bozzon con arbitraria legge ¶ le divise

colle ragazze ¶ spesso cenammo con gran gotti in mano

cortigiani adulatrice schiera! ¶ Or con crin rabbuffato e barba

rabbuffato e barba incolta, ¶ con vil beretto e lacero

e pel disagio ¶ venia con faccia spaurata e mesta

fe’ noto ¶ e supplicollo con ogni insistenza ¶ che usar

lago, ¶ fattol pria circondar con ferrea grata; ¶ e tutti

ombra m’apparve, ¶ che con tremendi sguardi e minacciosi

e agli occhi ¶ portò con veemenza ambe le mani

sino ai ginocchi, ¶ e con tai moti violenti, insani

Che fu? Che accadde?» ¶ Con spaventate voci ella prosiegue

assorbisce e serra?» ¶ E con frenetic’atto e furibondo

cespo o vepre, ¶ e con fremito e smania applica

respinge ¶ che pur alfin con grave affanno e stento

e i panni suoi con man tremante ¶ pietosamente le

la monarchia mogolla; ¶ e con stupor di tutti ei

ei ricusolla. ¶ Ma insiem con Mangassar e Saputai ¶ ed

giorni suoi ¶ quando Catuna con Turfana venne ¶ egli ignorollo

tonda ¶ quando un dì, con Turfana ita Catuna ¶ a

in sull’arena ¶ e con rapido piè ver lei

ben degna». ¶ Ciò dicea con tal enfasi e calore

che a vil prezzo con graffi e rie percosse

le vie coperte. ¶ Quindi con teste rase e coi

linguaggio e nel latino ¶ con una bella orazion funebre

famiglia di Gengiscano, che con una immensa moltitudine di