Vittorio Alfieri, Filippo, 1783

l´ama? ¶ Ardito umano cor, nobil fierezza, ¶ sublime ingegno

sua dolce immago ¶ dal cor profondo? Oh! se palese

pietà, che ogni alto ¶ cor prova in sé? che

umano sforzo) ¶ altero in cor men giva, e tristo

odio di me nel cor del padre, ¶ quanto il

dolore entro al mio cor, crescea. ¶ Isabella ¶ L´odio

odio non cape in cor di padre, il credi

involontario sfogo ¶ di un cor ripieno troppo: intera aprirti

Ah! se in tuo cor tu ardessi, ¶ com´ardo

giurato, entro al suo cor di sangue, ¶ il mio

io tremo. ¶ Presaga in cor del tristo tuo destino

asconda: e dal tuo cor ne svelli ¶ fin da

tradisce ogni uomo. Il cor, la mano ¶ poni a

morir mi mena, in cor rinserro; ¶ alto dolor, che

intendo. ¶ Se del tuo cor gli affetti, e non

tuo ben nato ¶ gran cor non cape il madrignal

empia schiatta: e a cor ben forza ¶ sarà il

pria temprato alquanto in cor lo sdegno ¶ dal bollor

l´orecchio, e il cor disserra ai dolci ¶ paterni

padre, in suo gran cor più debbe ¶ destar rimorsi

risuonar sue laudi. ¶ Dal cor ti svelli il sospettar

natura il grido ¶ un cor paterno: ah! nol fan

dei re! del proprio cor gli affetti, ¶ non che

Vero è, che in cor non già rimorso io

Giovin tu sei: nel cor, negli atti, in volto

a mercé; ma in cor, perfidia arreca, ¶ e d

inesperti, ¶ ed impuniti. In cor pietade io sento ¶ de

al tiranno è un cor pietoso: ¶ ottima tu, non

da quell´istante il cor m´invase: oh cielo

ai traditor, sorgea nel cor di Carlo ¶ atro orribil

incerto stai? ¶ Filippo ¶ In cor lo stile a replicati

Penetrato ei forse ¶ il cor mi avesse?... Ah! no

tosco che in tuo cor rinserri; ¶ audacemente ogni pensier

tremi: ¶ ma, riconforta il cor; svanì il periglio. ¶ Isabella

io rompo, ¶ che il cor mi opprime. È ver

o che in quel cor, per indugiar di tempo

sento, ¶ già straziarmi il cor; ma... ¶ Isabella ¶ Se il

d´ogni morte, il cor mi punge. ¶ Forse ei

che gelosa rabbia al cor mi desse ¶ martìro mai

qual è il tuo cor, l´alto amor suo

lei. ¶ Puro il suo cor, mai di sì iniqua

tuo doppio, feroce, ¶ rabido cor. — Ripiglio al fin, ripiglio

assoluta voglia; ¶ ma il cor, così si cangia? Addentro