Giacomo Leopardi, Canti, 1837

può voce mortal celeste cosa ¶ Agguagliar figurando? ¶ Lunge sia

inclito padre, ¶ Se di cosa terrena, ¶ Se di costei

se de' nostri affanni ¶ Cosa veruna in ciel, se

posso. Ahi ahi, che cosa è questa ¶ Che morte

estinto, o sogno, o cosa ¶ Incredibil mi par. Deh

pensai. Ma non è cosa in terra ¶ Che ti

più degna del ciel cosa mortale. ¶ Altri, quasi a

del cor profondo, ¶ Qualunque cosa al mondo ¶ Grato il

mattin. Qui non è cosa ¶ Ch'io vegga o

a gara intorno ¶ Ogni cosa sorride; invidia tace, ¶ Non

e tormento ¶ Per prima cosa; e in sul principio

ogni celeste, ogni terrena cosa, ¶ Girando senza posa, ¶ Per

torna all'opre? o cosa nova imprende? ¶ Quando de

Assai ¶ Palpitasti. Non val cosa nessuna ¶ I moti tuoi

Vo dove ogni altra cosa, ¶ Dove naturalmente ¶ Va la

che temer, che agevol cosa ¶ Fora cader la luna

ogn'intorno era terribil cosa ¶ Il volar polve e

giusta suo talento ¶ Ogni cosa dispone. ¶ Ma di lunga

FRAMMENTO DELLO STESSO ¶ Umana cosa picciol tempo dura, ¶ E