Hans Tuzzi, La belva nel labirinto, 2017

deve essere superato. ¶ Che cosa avete fatto per superarlo

lei, ecco, fece una cosa inattesa: si sfilò le

si distingueva qualcosa. Ma cosa? Sulle prime non capì

della pistola, forse. Ma cosa li collegava? Questo, chissà

quel guarro asqueroso, qualsiasi cosa significasse, doveva intendersi come

Aiuto. «C’è stato cosa?» ¶ «Un fidanzato in comune

Carmén, e poi la cosa è andata avanti». ¶ «Chi

indagini sul delitto Grieco, cosa che il brigadiere Massimo

momento ancora senza nome. Cosa che avrebbero potuto fare

fogne lo sa a cosa serve quel ciondolo? Non

un gesto, infastidita: «Insomma, cosa vuole?» ¶ «Vede ancora Achille

L’uomo impallidì: «Ma cosa vuol dire?» ¶ «Ha visto

fra tinello e salotto. ¶ «Cosa è successo, il 28 settembre

si tratta di stabilire cosa tacere alla stampa e

tacere alla stampa e cosa no». ¶ «Con la scusa

confidente?» ¶ «Non so, la cosa è iniziata per caso

capelli di quella fredda cosa che era stata suo

disgustato disprezzo. ¶ «Per prima cosa» proseguì Melis, «le devo

democrazia è una bella cosa solo nelle aule di

prendendo mentalmente nota della cosa – e così lei era

così tardi... Sì, Massimo, cosa c’è?» ¶ D’Aiuto

con una calibro 7,65... Sì, cosa vuoi dire, Massimo?» ¶ «Gli

ucciso Grieco e Stracuzzi, cosa dovremmo pensare? Che la

la domanda è: che cosa faceva esattamente in Digos

mi sono ricordato una cosa». E, allo sguardo interrogativo

Sì, certo. E...?» ¶ «E cosa?» ¶ «E io, che altro

e no solo loro». ¶ «Cosa vuoi dire?» ¶ «La rana

esistono dèi. Tu capisci cosa voglio dire, vero? ¶ Sì

di voi sa dirmi cosa... perché...» ¶ La barba spruzzata

Naturalmente, dottor Lucantoni, qualsiasi cosa dovesse ricordare...» ¶ «Sì, certo

fissando l’avventore. ¶ «Allora cosa vuole?» ¶ «Parlarle» disse D

un sobbalzo. «Ma no, cosa crede? Sto solo facendo

proprio di sì. Ma cosa lega Carmine Grieco a

Melis fissò pensieroso Iurilli. «Cosa c’è?» ¶ «Michele, quanti

in nero ai bar?» ¶ «Cosa vuol dire?» ¶ «O è

socchiuse gli occhi: «Perché? Cosa ci fai, altrimenti? Chiami

Quanto ti piacciono? E cosa ne pensa Elisa?» gli

pista credibile. ¶ Una sola cosa era certa: nessuno, dei

in famiglia. Ma così? ¶ «Cosa c’è, Lambiase?» ¶ L

con cartelli contro». ¶ «Contro cosa?» ¶ «Contro: uno diceva Sono

in giacca e cravatta, cosa, per quell’età, nient

passare in Questura, qualsiasi cosa sappiate può servire a

a l’umid». ¶ «Vèss... cosa?» ¶ «Ma sì, di essere

che si è nominato... cosa?» ¶ «Intanto, lunedì i colleghi

sospirò il magistrato. «E cosa intende con l’altro

Ascolti, Melis, ascolti: ecco cosa mi scrive il segretario

No, non ricordo, di cosa parla?» ¶ «Maria Teresa Novara

entrare in Polizia. Sa cosa mi colpì, più di

più di ogni altra cosa? Che la magistratura di

anche lui». ¶ «Di una cosa sono certo, anzi, no

che sentiva importante. Ma cosa? Un nome? ¶ «Disturbo?» Iurilli

è scritto MM? E cosa significa quel 28 settembre?» ¶ «Almeno

entrambi, anche se la cosa non mi convince del

detto che ora sai cosa significa». ¶ Melis gli tese

qualche notizia, chi è, cosa...» ¶ «Con quel nome, come

lei li sfogliava attenta: «Cosa c’è di vero

apparire forti, molto forti». ¶ «Cosa intendi per chiesa? In

Tuttavia, chi può dire cosa hanno visto? Sarebbe stato

e anni. E che cosa avevano quagliato, tutti loro

e poco altro. Per cosa? Per niente. ¶ Lui, poi

c’erano. E che cosa pensava di fare, per

Roma era un’altra cosa: Palazzo Barberini. Ma di

conosco. Chi è? E cosa c’entra, la Polizia

detto Spengler, l’unica cosa che permette la saldezza

E sa a che cosa mi sto dedicando in

ignoranti presuntuosi e approssimativi. Cosa vuol dire, quello sguardo

il melo: «Ma lui cosa diceva, esattamente?» ¶ «Eh, che

qualcosa o qualcuno – ma cosa? chi? – il cui nome

A lei di che cosa parlava, il dottor Villa

reagirono male. ¶ «Voi sapete cosa vuol dire rischiare la

e in laboratorio, per cosa? ¶ In una ipotetica mappa

Per i miei è cosa ovvia». Lanciò uno sguardo

Sì, sì, lo so cosa pensa. Pensa che sono

è ’nu biondulille». ¶ «Un cosa?» ¶ «Uno da poco... nu

avervi ’nzallanuto». ¶ «D’avermi cosa?» ¶ «Eh... sconfonduto. Cioè, confuso

Questo voleva dire una cosa sola: la vittima era

Giovannini cercava di capire cosa c’entrassero i piccioni

troppa paura». ¶ «Paura? Di cosa?» ¶ «Di quello che non

sconsolato Lapolla. ¶ «Sappiamo una cosa: chi ha ucciso Glauco

quasi con sicurezza che cosa spingeva l’assassino – gli

o re de Francia...» ¶ «Cosa c’entra il re

nuovo: e, per prima cosa, cercare di ricostruire tutti

tipa sembrava entusiasta della cosa. Strizzò l’occhio a

dirtelo, ma ormai la cosa trapela anche su alcuni

ma non era una cosa seria, lo sapevamo entrambi

un’idea. «Un’ultima cosa. Non vi siete più

vorrei proprio capire che cosa sta a significare quella

di sostegni ideologici. Sai cosa sono i cosiddetti snuff

cosiddetti snuff movies?» ¶ «No, cosa sono?» ¶ «Video amatoriali, nei

Lui sembrò soppesare la cosa, poi, pipa in bocca

te le ridò... ecco... cosa vuol fare adesso?» ¶ «Io

pensava la stessa identica cosa di lui e dei

Voglio vederlo!» E poi: «Cosa dirò ai bambini?» ¶ Soltanto

gemito senza requie. ¶ Già. Cosa dire, ai bambini? ¶ Venerdì

E al Sottosegretario io cosa dico, Melis? Eh? Otto

lei... Mi dica, lei cosa fa?» ¶ Per un lungo

non voglio che la cosa trapeli. Abbia pazien za

la CIA. Del resto, cosa diceva esplicitamente il Manuale

avrebbero saputo dire che cosa fu il porrajmos? ¶ Allora

Del Sodoma, ma la cosa non poteva sorprendere, nessuna

sforzo può vedere che cosa ci riserva il futuro

Iurilli» si presentò. «Che cosa intende, con scomparsa?» ¶ L

vacanze...» Abbozzò: «Per sapere cosa fanno i ragazzi una

io sappia, no. Ma cosa ne sa, un professore

mia intenzione, pensavo sapeste...» ¶ «Cosa?» incalzò Iurilli spazientito. ¶ L

tener fuori gli adulti. Cosa che sapevano fare benissimo

d’impazienza: «So io cosa mena, la Menapace, mena

come se fosse una cosa seria, poi l’affidi

interessato con competenza alla cosa: ¶ «Non è una questione

tratta di qualità. Tu cosa mangi?» ¶ «Al mattino caffelatte

era?» ¶ «No». ¶ «E allora cosa vuoi dire, alla polizia

ma poi... Non sai cosa ha in testa. Anzi

necessità della pena capitale. Cosa rispondergli, se non ripetendo

Pellissier». ¶ «Un mandato... per cosa?» chiese cauto Iurilli. ¶ «Un

spedito quel messaggio. Ma cosa faceva Sofia, o cosa

cosa faceva Sofia, o cosa faceva suo padre, di

si disse con Shakespeare, cosa non osano fare, gli

osano fare, gli uomini! Cosa non sono capaci di

sono capaci di fare! Cosa non fanno, ogni giorno

di Santelmo, per prima cosa ricordò come alcuni dei

rincarò Lapolla. ¶ «Ma di cosa stiamo a parlare?» chiese

se qualcosa, se qualunque cosa che si possa collegare

allora?» lo investì Lapolla: «Cosa ne pensa?» ¶ «Un caso

appunto, un bravo avvocato... ¶ «Cosa c’è, Lambiase?» ¶ Il

cercat’e dirve ’na cosa...» ¶ «Sì, è vero: e

accà». ¶ «Ma farlo urgente, cosa?» ¶ «Chille ca nisciuno ha

fissò obliquo su Melis: «Cosa appartiene a noi, soltanto

con nessun altro? Che cosa, eh? L’amore? No

due stavano discutendo. ¶ Su cosa? ¶ Non già, avevano desunto

perché ora che sapevano cosa cercare, e dove, sarebbe