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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'attenzione, 1965

concordanze di «cosa»

nautoretestoannoconcordanza
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1965
in su e questa cosa, come ho capito, era
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1965
accenti circonflessi; con qualche cosa di contemplativo, ma di
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che potessi riflettere, qualche cosa dentro di me mi
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Ho esitato pensando: “Che cosa debbo dirgli? Debbo dirgli
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fare attenzione a che cosa?” ¶ “A ciò che gli
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sotto il naso.” ¶ “Che cosa gli succede?” ¶ “Eh, tante
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sentono.” ¶ “Tuttavia...” ¶ “Tuttavia che cosa?” ¶ “Tuttavia, tanto per fare
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di guardare.” ¶ “Guardare che cosa?” ¶ “Guardare le cose che
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ti dico, Francesco?” ¶ “Che cosa?” ¶ “Che tutto questo sarebbe
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E allora su che cosa?” ¶ “Voglio scrivere un romanzo
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lo sai di che cosa parlerei? Della disattenzione.” ¶ L
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La storia di tutti. Cosa credi? Non c’è
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questo non avviene.” ¶ “Che cosa avviene nella vita?” ¶ “Non
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Francesco. Lo sai che cosa provo qualche volta?” ¶ “Che
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provo qualche volta?” ¶ “Che cosa?” ¶ “È difficile a dirsi
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alla prova mi domanda: ‘Cosa hai fatto questo pomeriggio
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Prevedo che farò quella cosa e poiché sono impaziente
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poi?” ¶ “E poi che cosa?” ¶ “Dopo che hai... abbreviato
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che fare?” ¶ “Anche quella cosa se, come hai detto
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non sono che quella cosa lì. Che fuori di
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Che fuori di quella cosa non sono niente.” ¶ “Niente
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Nulla.” ¶ “Eppure.” ¶ “Eppure che cosa?” ¶ “Eppure si direbbe che
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resto è giusto.” ¶ “Che cosa è giusto? ¶ “Un padre
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pensato che guardavo ogni cosa con tanta attenzione e
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attenzione e vedevo ogni cosa con tanta precisione perché
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E adesso dimmi qualche cosa che un padre direbbe
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a dire?” ¶ “Dimmi qualche cosa di paterno.” ¶ Scendevamo adesso
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del bacio da quella cosa innocente che era stata
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era stata, in qualche cosa di orribile la faceva
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dopo aver fatto qualche cosa che non voleva fare
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1965
perché ha fatto qualche cosa che la propria coscienza
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1965
romanzo sono una sola cosa, almeno nel tuo caso
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avevo visto era qualche cosa di assai normale: una
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lo meno contemplato qualche cosa fuori di sé che
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dire onesta?” ¶ “Non sai cosa vuol dire onesta?” ¶ “Che
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sono sicuro di una cosa.” ¶ “Quale?” ¶ “Che tu non
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si vedrebbe soltanto quella cosa lì: il vestito. Infatti
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è connessa con la cosa più importante che ci
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1965
Non so di che cosa parli. Dici delle cose
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solo con Baba. Che cosa credi?” ¶ “Ma che dici
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in volto: “ Senti.” ¶ “Che cosa?” ¶ “Un’idea? Perché non
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ne era capace, qualche cosa che fosse invece poeticamente
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civiltà industriale. Ora che cosa può esservi di più
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1965
del quartiere. La prima cosa insolita è stata che
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erano tutte accese, altra cosa insolita, così nell’anticamera
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di Cora. ¶ Non sapevo cosa volevo fare; mi sentivo
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abbastanza per fare qualche cosa per spiegarla. Ho pensato
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sui tasti. Ecco che cosa ho scritto: ¶ Il sito
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dispiace di più?” ¶ “Che cosa?” ¶ “Di non poter fare
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soldi?” ¶ “Si capisce.” ¶ “Sa cosa le dico. Che se
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perché c’è qualche cosa che non funziona. L
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un oggetto voluminoso, qualche cosa che è passato per
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a inventarla è qualche cosa di non schietto, di
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Sì. Vuoi sapere che cosa abbiamo fatto?” ¶ Ho esitato
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di Santa Marinella.” ¶ “E cosa avete fatto in questa
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vuoi anche sapere che cosa abbiamo fatto in quelle
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chiesto: “Volevi dirmi qualche cosa?” ¶ “Questo.” Lo schiaffo era
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niente.” ¶ “Volevo dirti...” ¶ “Che cosa?” ¶ “Volevo chiederti un favore
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può...” ¶ “Se può che cosa?” ¶ “Tutti dicono che la
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quando saprò se la cosa è possibile.” ¶ “La cosa
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cosa è possibile.” ¶ “La cosa non è possibile.” ¶ “Legalmente
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detto: “Lo vedi che cosa succede a viaggiare e
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della propria famiglia?” ¶ “Che cosa succede?” ¶ “Che il giorno
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forza di masticare. Qualche cosa di turgido e di
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suo volto arrossato, qualche cosa che non era salute
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che butterò via ogni cosa. Tu però sarebbe meglio
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che ci sia qualche cosa che ti farebbe piacere
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odia tanto la moglie. Cosa credi che stia facendo
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toletta pareva addirittura una cosa lercia. Sulla toletta, là
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in piedi. “Non so cosa mi ha preso, ho
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Puoi buttare via ogni cosa, almeno per quanto mi
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è quello che è.” ¶ “Cosa vuoi dire?” ¶ “Voglio dire
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ma allora avviene qualche cosa di strano: non riesco
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in questa disdetta qualche cosa di stregato, di fatale
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termini, avevo immaginato qualche cosa che, stando le cose
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lasciarla in pace.” ¶ “Che cosa vuol dire: con il
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tu vuoi sperimentare che cosa sia il mio amore
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che io sperimenti che cosa sia la tua ripulsa
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sospetto che sia qualche cosa di peggio di una
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di una bronchite.” ¶ “Che cosa?” ¶ “Mah, non so, una
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i sintomi.” ¶ “E lui cosa consiglia?” ¶ “Naturalmente lui dice
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era anche qualche altra cosa. L’ho capito dalle
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hai detto tu?” ¶ “Sì.” ¶ “Cosa ne dice?” ¶ “Mi vuole
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comodo a qualcuno.” ¶ “Che cosa vuoi dire?” ¶ “Voglio dire
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Come puoi dirmi una cosa simile?” ¶ “Ma quale?” ¶ “Che
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Rosario, come stai?” ¶ Qualche cosa della mia commozione è
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pensato a te?” ¶ “Che cosa pensavi?” ¶ “Prima che tu
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sai che pensavo?” ¶ “Che cosa?” ¶ “Mi dicevo: Francesco è
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perciò se facevi una cosa come questa, avevi le
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E infatti...” ¶ “Infatti che cosa?” ¶ “Infatti le avevi. Gli
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occasione, ho rimandato ogni cosa, e alla fine non
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Francesco, debbo dirti una cosa.” ¶ “Quale?” ¶ “Questa: tu sei
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Ho chiesto seccamente: “Che cosa intendi per moderno?” ¶ Consolo
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avesse guardato a qualche cosa che si trovava in
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macchina.” ¶ “Errore, Francesco. Ogni cosa a suo tempo e
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silenzio. Sentivo che qualche cosa si era impigliato nell
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aspettami qui.” ¶ “Ma che cosa vuoi fare? “ ¶ “Voglio vedere
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po’. E di che cosa è morta?” ¶ “Non lo
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basso e forte, qualche cosa come il verso di
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avevi nascosto però una cosa.” ¶ “Che cosa?” ¶ “Che Baba
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però una cosa.” ¶ “Che cosa?” ¶ “Che Baba quel primo
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studiare. Ora dimmi...” ¶ “Che cosa?” ¶ “Dov’è il posto
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chiamo Delia. Ma lei cosa vuole da me? Non
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all’una.” ¶ “Ma lei cosa vuole da me?” ¶ “Assolutamente
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per approdare a qualche cosa di straordinario e di
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l’ho...” ¶ “E che cosa ha...” ¶ “... mascalzone. Pensa che
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Delia ha divorato ogni cosa senza parlare. Ma appena
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Aspetta. Hai un’altra cosa, più particolare.” ¶ “Che cosa
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cosa, più particolare.” ¶ “Che cosa?” ¶ “Hai una spina di
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lei che impressione fa?” ¶ “Cosa vuoi dire?” ¶ “Beh, che
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Ma lo sa che cosa fa?” ¶ “Che cosa?” ¶ “Non
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che cosa fa?” ¶ “Che cosa?” ¶ “Non posso dirglielo: mi
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Insomma, ossessionata da che cosa?” ¶ “Ossessionata da quella cosa
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cosa?” ¶ “Ossessionata da quella cosa. Mi capisce?” ¶ “No.” ¶ “Diciamo
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tutto. Sa a che cosa mi fa pensare la
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signora Cora: ‘Lei quella cosa lì la guarda come
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come se fosse una cosa sacra. Un giorno o
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mani giunte a quella cosa, e magari si bacerà
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chiesa.’ Lo sa che cosa mi ha risposto: ‘È
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risposto: ‘È la sola cosa che conti al mondo
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pronta a fare qualsiasi cosa, ma non volevo che
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indicare una persona o cosa che intervenga improvvisamente a
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o salvata. La sola cosa giusta pare essere la
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e non colpevoli. Qualche cosa insomma di comune, di
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sto per fare qualche cosa che ho già fatto
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parlarti. Debbo dirti qualche cosa che finora non ho
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dovrebbe esserti chiara la cosa che voglio dirti.” ¶ “E
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E veniamo alla sola cosa che conta: la tua
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al solito, di qualche cosa di falso che nasconde
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falso che nasconde qualche cosa di vero. La cosa
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cosa di vero. La cosa falsa è la promessa
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vita con lei; la cosa vera è il desiderio
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perché non sapevo che cosa dire. Non potevo dire
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la mia infatuazione.” ¶ “Che cosa amavi in Cora e
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che le domandavo che cosa era avvenuto tra te
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questo.” ¶ “E tu invece cosa pensi?” ¶ “Di che cosa
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cosa pensi?” ¶ “Di che cosa?” ¶ “Del tuo matrimonio con
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va bene, dimmi che cosa vuoi che ti racconto
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mito della povertà.” ¶ “Che cosa vuol dire?” ¶ “Un ragazzo
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altro.” ¶ “E poi che cosa è successo?” ¶ “È successo
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frasi.” ¶ “E poi che cosa è successo, dopo quella
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dicendo: “Debbo comperare qualche cosa per la nonna. L
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che pensare a quella cosa?” ¶ “Lo sa o non
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borgata. Voleva sapere ogni cosa: quanti mattoni, quanta lamiera
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ha pensato niente. Che cosa pensa, che cosa può
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Che cosa pensa, che cosa può pensare un oggetto
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oggetto, lo era.” ¶ “Che cosa vuoi dire?” ¶ “Voglio dire
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via’.” ¶ “E Baba che cosa ha risposto?” ¶ “Ha risposto
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più semplice, come qualche cosa che le spettava: senza
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c’era che quella cosa lì.” ¶ “Quale cosa?” ¶ “Quella
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quella cosa lì.” ¶ “Quale cosa?” ¶ “Quella che era successa
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scelto di essere una cosa.” ¶ A questo punto il
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si sfregava contro qualche cosa che da lontano appariva
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guardare che era la cosa contro la quale il
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effetto pessimo, come di cosa vecchia e di cattivo
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Sì, e tu che cosa hai fatto?” ¶ “Non ho
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ti sei fermato? Che cosa vuoi fare?” ¶ Ho risposto
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macchina con Cora. Che cosa è successo poi?” ¶ “Cora
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era piccola.” ¶ “E che cosa ha pensato Baba del
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Ma Baba sapeva che cosa voleva dire quella frase
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per l’appartamento.” ¶ “Che cosa aspettava?” ¶ “Quel signore. Cora
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è venuto.’” ¶ “Allora Cora cosa ha detto?” ¶ “‘Me l
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sentimenti.” ¶ “E poi che cosa ha fatto?” ¶ “Ha detto
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subito, presto, ho una cosa che fa proprio per
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Ho capito. Poi che cosa è successo?” ¶ “Riccardo, al
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Cora aveva detto: ‘una cosa che fa proprio per
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come per incanto una cosa, cioè un oggetto, ossia
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capito. E poi che cosa è successo fra il
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a casa.” ¶ “A casa cosa è successo?” ¶ “Hanno fatto
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Cora.” ¶ “E Cora che cosa ha risposto?” ¶ “Ha detto
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a tempo a che cosa?” ¶ “A ripassare la lezione
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detto a Baba qualche cosa di sgradevole.” ¶ “Che ha
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Che ha detto?” ¶ “Qualche cosa come: ‘chiacchierona, te l
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parlava con Cora.” ¶ “Che cosa hanno detto?” ¶ “Cora ha
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trovato’.” ¶ “E Riccardo che cosa ha risposto?” ¶ “Ha risposto
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Ha soggiunto: ‘ma quella cosa c’è?’” ¶ “Quale cosa
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cosa c’è?’” ¶ “Quale cosa?” ¶ “Voleva dire Baba. La
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Voleva dire Baba. La cosa era Baba.” ¶ “Cora che
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da letto.” ¶ “E lui cosa ha fatto?” ¶ “Si è
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è arrivato’.” ¶ “E Baba cosa ha fatto?” ¶ “Baba si
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tutto.” ¶ “E Baba che cosa gli ha risposto?” ¶ “Si
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sempre.” ¶ “E poi che cosa le ha chiesto?” ¶ “Se
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scuola.” ¶ “E Baba che cosa ha risposto?” ¶ “Gli ha
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Baba stava spiegando qualche cosa che riguardava la scuola
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scuola, non ricordo che cosa, ah, sì, il fatto
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affatto.” ¶ “E allora che cosa è successo?” ¶ “Baba si
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Baba.” ¶ “E in che cosa consisteva la lotta?” ¶ “Riccardo
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la testa e la cosa più buffa è stata
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guardava.” ¶ “E poi che cosa è successo?” ¶ “Riccardo ha
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poi ha detto una cosa curiosa.” ¶ “Che cosa?” ¶ “A
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una cosa curiosa.” ¶ “Che cosa?” ¶ “A scuola, devi andare
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senza cattiveria.” ¶ “E Baba cosa ha risposto?” ¶ “Non ha
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suo mestiere.” ¶ “In che cosa consiste questa bravura?” ¶ “Nel
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modo come presenta la cosa.” ¶ “E cioè?” ¶ “Come qualche
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E cioè?” ¶ “Come qualche cosa di poco importante in
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Dice che è una cosa che fanno tutte, che
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conoscerla, cioè di qualche cosa che appunto perché è
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sua bravura.” ¶ “In che cosa si vede?” ¶ “Nel trasformare
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se la sentiva. Che cosa credi che ha fatto
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E poi?” ¶ “Poi che cosa?” ¶ “Che è successo di
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quando parla al telefono?” ¶ “Cosa vuoi dire?” ¶ “Voglio dire
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ci andavo affinché questa cosa per me ancora incredibile
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fosse dovuto a qualche cosa che gli premeva più
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più dell’automobile, qualche cosa che ispirandogli la fretta
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voglie, oppure rivelare ogni cosa al fidanzato che la
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e avevo spiato qualche cosa di simile all’ultima
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punto di fare qualsiasi cosa, mi avviene sempre più
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domandarmi: “E se questa cosa che sto per fare
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a suo tempo, qualche cosa di struggente e di
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bacio della mezzanotte, qualche cosa di familiare e di
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e mi domando che cosa ne avverrebbe se diventassi
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con la realtà. Che cosa voglio dire con questo
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qui, vorrei dirti qualche cosa.” ¶ Ripete meravigliata e già
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già contenta: “Dirmi qualche cosa a me?”, quindi docilmente
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e allora vedo qualche cosa che sinora non avevo
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traverso sul malleolo: una cosa di cattivo gusto, o
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dell’Università.” ¶ “E che cosa avete fatto?” ¶ “Le solite
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niente. E di che cosa avete parlato?” ¶ Mi guarda
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alla fine: “Di che cosa abbiamo chiacchierato? Di un
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dica.” ¶ “Perché?” ¶ “È una cosa antipatica e non dovrei
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è chiaro da qualche cosa che tu hai visto
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trasformare Baba in qualche cosa di scarso o nessun
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di genuino, ma qualche cosa di irreale, di falso
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al tempo stesso qualche cosa di inautentico, cioè una
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da Roma.” ¶ “Ma che cosa hai da fare?” ¶ “Ho
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piacere a Baba.” ¶ “Che cosa vorresti dire?” ¶ “Vorrei dire
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detto: “Lo sai?” ¶ “Che cosa?” ¶ “Sono stato qualche giorno
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Perché aveva nevicato, una cosa che non succede quasi
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fuori e nascondeva qualche cosa dietro la schiena, con
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di riflettere.” ¶ “Su che cosa?” ¶ “Sull’importanza che hanno
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dire? di essere una cosa.” ¶ “Una cosa?” ¶ “Sì, una
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essere una cosa.” ¶ “Una cosa?” ¶ “Sì, una cosa, cioè
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Una cosa?” ¶ “Sì, una cosa, cioè un oggetto.” ¶ “Che
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raccomandato Cora.” ¶ “Ma che cosa le aveva raccomandato Cora
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e lascialo fare, qualsiasi cosa faccia’.” ¶ “Baba era disposta
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esperienza di essere una cosa. La seconda volta?” ¶ “Sì
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stata anche un’altra cosa.” ¶ “Che cosa?” ¶ “Quando Baba
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un’altra cosa.” ¶ “Che cosa?” ¶ “Quando Baba si è
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di essere un’altra cosa e così in un
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E cioè?” ¶ “Per prima cosa ha riordinato scrupolosamente la
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più data.” ¶ “Ma quale cosa?” ¶ “Ti ci voleva una
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Io cercavo... cercavo qualche cosa che allora chiamavo l
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ironica.” ¶ “Beh dimmi qualche cosa che è autentico, dammi
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come a vedere qualche cosa di familiare da un
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dato poca importanza alla cosa e poi non ci
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facevamo l’amore?” ¶ “Che cosa?” ¶ Si è voltata del
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era neppure esatto, quella cosa la facevo di rado
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Ma lo sai?” ¶ “Che cosa?” ¶ “Lo sai che mi
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brutta e rammendata?” ¶ “Che cosa?” ¶ “Mi dicevi: ‘non cambiarla
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un comunista.” ¶ “E che cosa ho risposto?” ¶ “Che eri
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aver mentito su una cosa così lontana dall’amore
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sai che facevi?” ¶ “Che cosa?” ¶ “Qualche volta prendevi il
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ti ricordi?” ¶ “Ma che cosa?” ¶ “Hai voluto anche fare
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io abbia fatto qualche cosa del genere.” ¶ “E mi
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ha proseguito: “Ma la cosa che ti eccitava di
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si può fare una cosa e anche il suo
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detto: “Non capisco una cosa. Tu dici che partecipavi
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Ma lo sai?” ¶ “Che cosa?” ¶ “Figurati che una volta
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bene. Ma dimmi...” ¶ “Che cosa?” ¶ “Quest’amore, come dici
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già detto: cercavo qualche cosa che chiamavo l’autentico
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crede più a una cosa? Di solito perché si
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si scopre che la cosa non esiste.” ¶ “Hai scoperto
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capace di fare una cosa che tu non puoi
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serio.” ¶ “Sul serio che cosa?” ¶ “Beh che volevi sapere
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vuol dire fare qualche cosa e fare qualche cosa
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cosa e fare qualche cosa vuol dire fare niente
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vuol dire fare qualche cosa di serio.” ¶ “Perché fare
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a suo tempo questa cosa indubbiamente seria che è
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Sì, ma intanto qualche cosa hai fatto. Mi hai
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hai sposata. E da cosa nasce cosa.” ¶ “Già, da
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E da cosa nasce cosa.” ¶ “Già, da cosa nasce
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nasce cosa.” ¶ “Già, da cosa nasce cosa. Il mondo
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Già, da cosa nasce cosa. Il mondo è nato
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finora avanti così: da cosa nascendo cosa. Hitler era
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così: da cosa nascendo cosa. Hitler era un mostro
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milioni di persone. Da cosa nasce cosa.” ¶ “Che c
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persone. Da cosa nasce cosa.” ¶ “Che c’entra Hitler
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entra come qualsiasi altra cosa. Oltretutto non è stato
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Però, però...” ¶ “Però, che cosa?” ¶ “Però adesso mi accorgo
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sia un oggetto, una cosa, che la madre ti
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altri termini la sola cosa vera, oggettivamente vera, sarebbe
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dunque da te...” ¶ “Che cosa?” ¶ “Di essere te stesso
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altro. È perciò la cosa più quotidiana che mi
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soprattutto ho capito una cosa: che il giornalaio nella
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sua casa. Anzi, sai cosa credo?” ¶ “Che cosa?” ¶ “Che
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sai cosa credo?” ¶ “Che cosa?” ¶ “Che il dolore che
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cani lo sappiano?” ¶ “Che cosa?” ¶ “Che sono stati abbandonati
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non sapessi di che cosa si tratta, penserei che
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detto a Cora.” ¶ “Che cosa le ha detto?” ¶ “Le
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so niente.” ¶ “E Cora cosa ha detto?” ¶ “Non ha
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E dopo?” ¶ “Dopo che cosa?” ¶ “Dopo quella decisione di
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però, e poi una cosa più seria. O meglio
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tipo comune.” ¶ “Quest’ultima cosa più seria che cos
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dimmi di Cora?” ¶ “Che cosa vuoi sapere di Cora
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sua sartoria. Crede una cosa sola.” ¶ “Quale?” ¶ “Che ci
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c’è che quella cosa lì e nient’altro
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credeva soltanto a quella cosa lì.” ¶ “Quella cosa lì
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quella cosa lì.” ¶ “Quella cosa lì non è l
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posso giurarti una sola cosa: non è un gioco
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affatto.” ¶ “Tuttavia...” ¶ “È una cosa seria. Io... non sono
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stessa di essere qualche cosa che aveva poco valore
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rassomigliare piuttosto ad una cosa, che è sempre nuova
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prima vista, ma qualche cosa di insignificante che sarebbe
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che era questa una cosa molto difficile da dirsi
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tecnica, come di qualche cosa che noi due dovevamo
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la propria famiglia.” ¶ “Che cosa dovrò fare?” ¶ “Stare con
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ripetere sempre la stessa cosa... perché è mia madre
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che mancasse ancora qualche cosa. Ho detto, stupidamente: “Vuoi
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era negativo in qualche cosa di positivo. A meno
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esplodeva con fracasso qualche cosa di drammatico, di eccezionale
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c’era lì qualche cosa di profondo e di
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mi dibattevo. Di che cosa si trattava insomma? Di
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sembrava indicare. Corruzione: qualche cosa di naturale, di biologico
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avanti.” ¶ “Non so che cosa vuoi dire ma facciamo
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Ma ti avverto...” ¶ “Che cosa?” ¶ “Ti avverto che io
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come questo, tra la cosa immaginata e quella realmente
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La differenza tra la cosa immaginata e quella realmente
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potrà servire a qualche cosa, sia denunziandola, sia invece
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Santoro...” ¶ “A proposito...” ¶ “Che cosa?” ¶ “Perché lo chiami Santoro
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fatto un regalo.” ¶ “Che cosa ti ha regalato?” ¶ “Dei
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io ti regalassi qualche cosa?” ¶ “Sì.” ¶ “Ma io non
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farebbe piacere.” ¶ “Oh, qualsiasi cosa, purché...” ¶ “Purché sia un
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suo regista: “Ora che cosa debbo fare? Vuoi che
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padre e figlia, qualsiasi cosa accada.” ¶ Tuttavia Baba sembra
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di carta. ¶ Di che cosa parliamo? Parliamo ovviamente di
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significato verosimile. Ora che cosa vuol dire, che cosa
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cosa vuol dire, che cosa sta a significare la
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del proprio crimine? Che cosa sta a significare se
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ci riesce. Già, perché cosa può esservi di reale
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è cieco. ¶ Ora che cosa vede Edipo dopo che
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simili, altrettanto impersonali. Ma cosa vedevo, in fondo? Vedevo
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in fondo? Vedevo qualche cosa, che, in certo modo
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il suo grigiore di cosa già vista, annunziava il
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Possiamo andare?” ¶ “Ma che cosa dobbiamo fare?” ¶ “Non ricordi
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un momento, imbarazzato. Che cosa in realtà volevo sapere
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ci voleva una certa cosa e io a un
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nel mio passato qualche cosa di oggettivamente vergognoso; ma
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Vorrei ora dire qualche cosa sul carattere di questa
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ad accantonarle come qualche cosa che, senza dubbio provvisoriamente
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prima debbo dirti una cosa.” ¶ “Quale?” ¶ “Tu non mi
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non lo scrivi. Che cosa credi? Che non mi
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c’è soltanto quella cosa tra un uomo e
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non c’è quella cosa, non c’è niente
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capito benissimo di che cosa si trattava; e tutto
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di sprecare sistematicamente qualche cosa di prezioso di cui
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in Italia. Diceva qualche cosa in tedesco, aspetta, ah
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fu anche questa una cosa naturale e comunque graduale
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era rivelato come qualche cosa che non poteva essere
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sapevo benissimo ormai che cosa era la disattenzione, non
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ancora di capire che cosa avrebbe potuto essere l
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l’attenzione. ¶ Ma una cosa restava inalterata tra tanti
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non tanto capire che cosa significava la stanza quanto
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spolverato con cura ogni cosa. Seduta di profilo alla
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perché volevo chiederle una cosa. Ma Cora non c
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un poco, non sapendo cosa dire, poi ho domandato
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ma insomma...” ¶ “Insomma, che cosa?” ¶ “Cora è tua madre
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da molto tempo.” ¶ “Che cosa vuol dire da molto
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Hai potuto vedere qualche cosa?” ¶ “Ho potuto vedere molto
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molto.” ¶ “Per esempio, che cosa?” ¶ “Ma perché ti interessa
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proprio sicuro?” ¶ “Di che cosa?” ¶ “Che Cora è tua
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esser sicuri di qualche cosa.” ¶ “Va bene, in questo
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Ma per farci che cosa?”. ¶ “Per farci quello che
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Sì.” ¶ “Senza protestare?” ¶ “Che cosa potevo fare: avevo quattordici
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anni; tuttavia...” ¶ “Tuttavia, che cosa?” ¶ “Niente, non importa; sta
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ci sono. Dimmi: che cosa è successo realmente in
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avvenuto a me.” ¶ “Che cosa vuoi dire? Non eri
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capito. Allora dimmi che cosa è successo realmente in
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è fatto vedere.” ¶ “Che cosa vuoi dire?” ¶ “Voglio dire
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E poi?” ¶ “Poi, che cosa?” ¶ “Poi, però, Cora ha
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Cora era un’altra cosa.” ¶ “Che cosa?” ¶ “Uno scacco
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un’altra cosa.” ¶ “Che cosa?” ¶ “Uno scacco.” ¶ “E cioè
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voluto fare una certa cosa, secondo un certo piano
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necessario.” ¶ “Necessario per che cosa?” ¶ “Necessario perché la cosa
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cosa?” ¶ “Necessario perché la cosa finalmente riuscisse.” ¶ “È per
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volta?” ¶ “Sì” ¶ “E che cosa è successo quella seconda
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Ho capito. E che cosa è successo tra Baba
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di far provare qualche cosa al fagotto, di farlo
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Ho capito. E che cosa è successo dopo quella
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sei volte.” ¶ “E che cosa è successo tutte quelle
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di farle provare qualche cosa, di farla agire, voltandola
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da Cora.” ¶ “E Cora cosa rispondeva?” ¶ “Non lo so
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l’ha ingiuriata.” ¶ “Che cosa le ha detto?” ¶ “Le
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detto pure un’altra cosa.” ¶ “Ma quale?” ¶ “Che se
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cucina, sì.” ¶ “E Baba cosa ha risposto?” ¶ “È stato
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la confessione di qualche cosa che da un pezzo
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e soprattutto consegnato qualche cosa di intimo e di
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stato consapevole. ¶ Per prima cosa: l’Iran. Come ho
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Io facevo continuamente una cosa credendo di farne un
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Ho domandato: “Ma che cosa è successo? Perché avete
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risposto: “È successo qualche cosa di triste e di
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e non so che cosa è avvenuto, forse si
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oppure di qualche altra cosa, Cora non me l
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senso di delusione: la cosa più ovvia, più semplice
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sì. Ma...” ¶ “Ma, che cosa?” ¶ “Ma questa verità mi
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cui andavano dette.” ¶ “Che cosa vuol dire?” ¶ “Vuol dire
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andare a scavare: una cosa faticosa e sgradevole.” ¶ “Se
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in questo caso, che cosa succederebbe del romanzo.” ¶ “Che
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rapporto?” ¶ “Voglio dire: ricordi cosa è avvenuto tra di
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dieci anni prima. Sai cosa vuol dire questo?” ¶ “Che
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vuol dire questo?” ¶ “Che cosa?” ¶ “Semplicemente che io sapevo
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mentivo è proprio la cosa che non ho avuto
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Ma indiretto sì.” ¶ “Che cosa vuoi dire?” ¶ “Voglio dire
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adesso è un’altra cosa. E cioè: in quello
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lettera; ma anche qualche cosa che nella lettera non
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una delle prime.” ¶ “Che cosa vuoi dire?” ¶ “Voglio dire
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immagino.” ¶ “Era questa la cosa che non avevi il
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sembrato che la sola cosa da fare era provocare
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padrigno.” ¶ “Era questa la cosa che non avevi il
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tale, c’era qualche cosa per me.” ¶ “Questo qualcuno
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andato.” ¶ “E poi che cosa è successo?” ¶ “È successo
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quando ho visto la cosa che mi era destinata
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scappato.” ¶ “Che era questa cosa?” ¶ “Perché fai finta di
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infine che era questa cosa?” ¶ “Lo sai meglio di
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meglio di me: questa cosa era Baba.” ¶ “Era Baba
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persona.” ¶ “Era questa la cosa che non avevi il
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Ma gratitudine per che cosa?” ¶ “Baba vi è stata
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poteva avvenire. Sai una cosa?” ¶ “Quale?” ¶ “Baba si considera
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salvo che in una cosa: i suoi coetanei non
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vivere; Baba sì.” ¶ “Questo cosa vuol dire?” ¶ “Forse non
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mi hai spiegato una cosa. Perché hai deciso, dopo
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illudermi di fare qualche cosa di insignificante e di
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più. Cora era qualche cosa di straniero, di ostile
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un corpo elimina qualche cosa che non soltanto gli
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lei domandò: “E tu cosa farai?” ¶ “Ripartirò per gli
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il diario, vedrò che cosa ne posso fare.” ¶ E
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c’è scritto qualche cosa a lettere d’oro
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preoccupato come per qualche cosa di minaccioso e di
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la scoperta di qualche cosa di ovvio e di
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il romanzo stesso: qualche cosa che avrei scritto per