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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Baricco, Castelli di rabbia, 1991

concordanze di «cosa»

nautoretestoannoconcordanza
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1991
Pit... è leggero... leggero... cosa dici Stitt, non ha
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più di ogni altra cosa – sia che ridesse o
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stupidi è la stessa cosa diceva lui. Nessuno potrebbe
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tornare il signor Rail, cosa che rapidamente finì sulla
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voce per farsi sentire, Cosa hai detto?, Sta per
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era partito. La qual cosa testimonia l’ordine interiore
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che stava facendo la cosa più normale del mondo
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via dei mesi. La cosa non spostava di un
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fosse là rimaneva una cosa vaga, ma almeno era
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della sedia. ¶ – Sai una cosa, Andersson? Ho trovato un
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gli chiese, il vecchio: cosa ci facciamo, gli chiese
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stupidi è la stessa cosa diceva lui. Nella sua
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e non sapeva bene cosa gli stava succedendo. Però
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e anni. L’unica cosa che spesso risultava evidente
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forse sempre, l’unica cosa era che in quel
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ragioni per spiegare una cosa del genere, a cominciare
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mai quello. Ma una cosa era chiara: non era
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Pekisch. ¶ – Ciao, Pekisch. ¶ – Ciao cosa? ¶ – Ciao. ¶ Non avesse il
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Di’ qualcosa, Pehnt. Dimmi cosa accidenti hai sentito in
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assorbe... è sicuramente una cosa del genere... che a
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è geniale, lo capisci cosa può significare?... praticamente la
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perfetta e irresistibile. Una cosa da non crederci. Perfino
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e sorride. ¶ – Be’, sai cosa ti dico? lo troveremo
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lontano potrebbe ben chiedersi cosa diavolo fanno quei due
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questo buco... ¶ – Solo una cosa, Pekisch... ¶ – Cosa? ¶ – Che storia
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Solo una cosa, Pekisch... ¶ – Cosa? ¶ – Che storia era? ¶ – Era
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come la sua bocca, cosa che di norma permette
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sufficientemente sensato. ¶ – Schifezze – rispose. ¶ – Cosa sono le schifezze? ¶ – Sono
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mente neppure una. ¶ La cosa si complicava. Pekisch se
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decide di farla quella cosa di cui ha tanta
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I desideri sono la cosa più importante che abbiamo
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lo si può fare? ¶ – Cosa? ¶ – Fare schifezze. ¶ – Non troppe
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l’interno della casa ¶ – Cosa c’è dopo due
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Intuì che scrivere una cosa significa possederla – illusione verso
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principali. Potresti scegliere una cosa al giorno, ecco. Bisogna
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questa. Ogni giorno una cosa. Dovrebbe funzionare... Diciamo che
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per la soluzione “Una cosa al giorno”. In occasione
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aveva scritte. Ma la cosa, per la vedova Abegg
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e non poteva immaginare cosa precisamente stava inseguendo. Ma
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Jun, non puoi immaginare cosa ho comprato questa volta
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a là era una cosa talmente lenta, e sgangherata
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non sarebbe stata gran cosa, non era poi che
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generale febbrile impaurita curiosità – cosa sarà il mondo, visto
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questo mondo di fuori, cosa sarà mai, possibile che
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il viaggio intero, chissà cosa, chissà se avrà realizzato
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E non fu una cosa da nulla ma una
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da nulla ma una cosa immensa – immensa – tanto che
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capaci a pensarla, quella cosa immensa, a sentire il
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a me sembra una cosa incredibile, eppure... ¶ Pekisch frugò
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adesso silenzio... ¶ – Scusa, Pekisch... ¶ – Cosa c’è, Brath? ¶ – Volevo
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nota. Non è una cosa da niente: è una
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da niente: è una cosa bellissima. Avere una nota
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quella appena defunta. La cosa suscitò viva commozione. ¶ Così
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commozione. ¶ Così. ¶ – Scusa, Pekisch... ¶ – Cosa c’è, Brath? ¶ – Volevo
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non è la stessa cosa di sentirlo, sapeva di
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vita di Pekisch. Una cosa che non è facile
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l’orologio del panciotto, cosa che lo faceva sembrare
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nessun’altra persona o cosa è in grado di
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avesse mai vista prima, cosa che peraltro era assolutamente
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di queste cose... sa cosa diceva il mio caro
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era sconveniente fare una cosa del genere... so che
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per il corridoio’, una cosa così... e io gli
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sapere sì o no cosa vuol dire andare veloci
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anche lui, puoi scommetterci”, “Cosa c’entra adesso la
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treno non è una cosa da signore”, “Vorrà scherzare
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caduto giù dalla scarpata”, “Cosa vuol dire, anche Pritz
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ha parlato il teologo, cosa credi, non è mica
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Stupidi, è la stessa cosa”, “Secondo me è come
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come andare a teatro”, “Cosa?”, “Secondo me il treno
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salgo su quel treno”, “Cosa pensavi, che ti pagavano
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per salirci?”, “È una cosa da ricchi, ascoltate me
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ascoltate me, è una cosa da ricchi il treno
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cose che fanno paura”, “Cosa dici?”, E in effetti
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sapere dove scappare – da cosa, questo non lo capirà
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solo quel rombare illeggibile, cosa sta per succedere?, possibile
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fare: quella è una cosa che non guarda in
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Jun. ¶ E basta. ¶ Una cosa che vista da lontano
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come vedono tutti. Una cosa dopo l’altra. Come
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era in fondo una cosa come le altre, ordinatamente
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ne debba andare così, cosa credi, che solo perché
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la domanda: perché quattro? Cosa se ne faceva uno
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fai tutto quello... e cosa succederà dopo... ¶ –Dopo cosa
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cosa succederà dopo... ¶ –Dopo cosa? ¶ Richiuse gli occhi, il
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una stanchezza. ¶ – Sai una cosa, Dann?, alla fine quando
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nemmeno te l’immagini... ¶ – Cosa dici, Andersson? ¶ – Dico... vorrei
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che devi stravincerla... una cosa del genere. Una roba
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quella roba... è una cosa che ti mette l
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qualcosa che non sapeva cosa fosse. Fu un lungo
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Senta, posso chiederle una cosa? ¶ – Dica. ¶ – Ma quella banda
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e regolamentare. Solo una cosa, per un attimo, lo
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Dev’essere così, questa cosa dei figli, pensò Horeau
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Avrebbe potuto farci qualsiasi cosa... avrebbe potuto farci anche
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sul disegno. ¶ – Sa una cosa... ogni tanto penso a
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andare. Poi però una cosa la disse. ¶ – È un
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se lei vuole una cosa e però ne ha
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tra lei e quella cosa... potrà andarle vicinissimo eppure
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più semplicemente ¶ – Sa una cosa, signor Horeau? Io sono
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Horeau, posso chiederle una cosa? ¶ – Certo. ¶ – Quante probabilità abbiamo
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chiedergliela anch’io una cosa? ¶ – Certo che può – rispose
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è il caso’, ma cosa vuol dire? vuol dir
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il destino, è una cosa diversa... e anche Pehnt
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una giacca è una cosa da niente ed è
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tua misura... ma una cosa vale l’altra, una
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giacca diventa perfetta, chissà cosa decide quando un quadro
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e allora inventò una cosa bellissima... io lo so
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quel giorno... inventò una cosa bellissima... sai, lui non
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altra e viceversa... una cosa complicata... uno spettacolo... tanto
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tutto questo. Non sa cosa. / ... il signor Rail faceva
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proprio Mary... ora dimmi cosa c’entra il caso
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c’entra il caso... cosa mai ci sarebbe di
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di casuale in una cosa del genere... era tutto
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ci saremmo raccontati qualche cosa... magari si andava a
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ad aspettarti... anche tu, cosa credi? e questa schifosa
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sa di preciso neanche cosa deve ascoltare – la gente
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al momento buono saprà cosa fare, questa è la
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lo capì subito, Ort, cosa stava succedendo, solo sentì
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suonare, non è una cosa da niente – gli si
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spasimo di tutti – una cosa da soffocare se non
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una addosso all’altra – cosa mai potrà essere vederle
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nell’altra – e ascoltarle? / cosa avrà portato con sé
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è sparito il mondo? – cosa mai sta succedendo perché
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senza direzione? / no, qualsiasi cosa ma piangere no, proprio
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proprio adesso no, qualsiasi cosa, Pehnt, ma quella no
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forse, è poi la cosa più commovente di tutte
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Rail, c’è una cosa... ¶ – Parla, Brath. ¶ – Mormy... ¶ – Cosa
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cosa... ¶ – Parla, Brath. ¶ – Mormy... ¶ – Cosa c’è, Brath? ¶ – Mormy
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Mormy... Mormy è morto... ¶ – Cosa dici? ¶ – Hanno ucciso Mormy
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dici? ¶ – Hanno ucciso Mormy. ¶ – Cosa dici? ¶ – L’hanno ucciso
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sacco. Non respirava più. ¶ – Cosa dici? ¶ – C’erano quelli
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tutta... era morto, insomma. ¶ – Cosa dici? ¶ – Volevano smontare la
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venuto via con noi... ¶ – Cosa dici? ¶ – Erano inferociti, quelli
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silenzio orrendo, non sapevamo cosa fare, e Mormy era
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niente, non sapevi a cosa parlare, e allora io
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non è scappato, eh? cosa aveva visto per rimanere
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immobile, a farsi ammazzare, cosa avrà mai visto, io
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il signor Rail. ¶ – Jun, cosa fai qui? ¶ Lei si
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Ma dovevo chiederti una cosa. ¶ Brath se ne stava
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indispettito. ¶ – E un’altra cosa. C’era una quarantina
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da lontano, che una cosa del genere nessuno l
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parola. Non sapevano bene cosa fare. Sembrava una cosa
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cosa fare. Sembrava una cosa da nulla. Due sorveglianti
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impazzata contro ogni altra cosa, in un contagio fulmineo
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andare a fuoco una cosa di ferro e di
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è mai possibile una cosa del genere, non brucia
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volava vetro dappertutto, una cosa incantevole, un’emozione che
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torna a dormire, Ma cosa è stato? Non lo
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bisogna partire? Di’, Pekisch, cosa bisogna raccontargli, la prima
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qualcosa? Proprio la prima cosa: di tutte le storie
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al mondo un bambino, cosa che ineluttabilmente ti porterà
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se ci faceste capire cosa diavolo è successo di
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definitiva, è l’unica cosa che veramente posseggo: le
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il destro. Vedete voi cosa è possibile fare. Vogliate
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e trovarla lì, qualsiasi cosa sia successa nel mondo
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E non è una cosa spregevole. È bello. E
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Io non parto. ¶ – E cosa fai qui? ¶ – Sono venuto
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scritto tu? ¶ – No. ¶ – E cosa dice? ¶ – Non lo so
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semplice. Dev’essere una cosa che ti rende speciale
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con te. È una cosa che non riuscirò a
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di assistere personalmente alla cosa. Non aveva mai visto
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sola parola. ¶ – Aiuto. ¶ La cosa succedeva due, tre volte
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aulenti. In sé la cosa potrà non sembrare significativa
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le devo dire una cosa. ¶ E le raccontò tutto
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suo letto, senza saper cosa fare. Passavano, un po
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trovarlo, ma nessuno sapeva cosa dire. Ce ne sono
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ha insegnata Tool questa cosa. Andare a Quinnipak, dormire
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faccia l’infinito. Qualsiasi cosa ci fosse, laggiù, era
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per le ferrovie. Una cosa strana. Io lavoravo all