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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «cosa»

nautoretestoannoconcordanza
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1983
i colori erano una cosa da stupire, e capivo
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1983
le dissi porgendogliela. ¶ «Che cosa rappresenta?» chiese lei, con
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1983
la prima volta. Una cosa era certa, avevo conservato
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1983
bene, se vi contentate.» ¶ Cosa pensava che pretendesse un
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1983
quasi temesse di capire cosa pensavo della faccenda. Lei
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1983
capivo confusamente, come una cosa vista tra fumi e
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1983
per me lavorasse una cosa che avevo sempre considerato
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1983
mi pareva che la cosa dovesse prendere consistenza e
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1983
di Irina. Le chiedevo cosa avesse. ¶ «Un giorno diventerà
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grazie! Sono magnifici… Eh? Cosa gliene pare?» disse rivolgendosi
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1983
bambino avrebbe avuto ogni cosa alla russa, i nomi
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stesso, chi ero e cosa facevo a questo mondo
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1983
Ti rendi conto di cosa vuol dire?”. Bastiano sapeva
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1983
sopra la testa che cosa stesse succedendo. Solo la
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1983
senza fatica. L’unica cosa che avevo veramente in
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1983
io avevo ancora ogni cosa, tranne lei e il
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no, volevo un’altra cosa, raggiungere il Bajkal. Se
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come potesse capitargli qualsiasi cosa. Ogni momento aveva coscienza
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1983
sempre dentro un’altra cosa, come un’idea fissa
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1983
segantini…» ¶ «Che cerchino. Noi cosa c’entriamo?» ¶ Ma Bastiano
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storditi, che non sapevano cosa li aspettasse dietro la
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e di italiani? Che cosa volevo veramente, arrivare più
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mercanti, o qualche altra cosa. Ad un certo punto
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1983
laghi, ma su ogni cosa dominava la pianura, la
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1983
treno pareva l’unica cosa viva e in movimento
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1983
foschie che avvolgevano ogni cosa, alberi e orizzonti. Guardavo
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1983
mi pareva una povera cosa, un’impresa smarrita, insensata
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1983
gelate dell’inverno… ¶ Che cosa sarebbe accaduto adesso? Come
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1983
imparato da tempo che cosa il suo gesto segnalasse
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1983
conto? E se succede, cosa dobbiamo fare?» ¶ «A me
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1983
A me lo dici? Cosa vuoi che ne sappia
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1983
stessa ma un’altra cosa. Come mi abituavo subito
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1983
Ero ansioso di sapere cosa ci fosse al di
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1983
in piena notte. Qualunque cosa mi fosse accaduta, ormai
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1983
più forte di ogni cosa, e avvolgeva ogni mia
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1983
forte di ogni altra cosa, anche se sapevo bene
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1983
sarebbe stato di noi? Cosa ci aspettava nel villaggio
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1983
noi, proprio noi. La cosa più strana era che
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1983
oliato, e di ogni cosa vedesse la soluzione quasi
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1983
anzi per lui la cosa era già fatta. Ma
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1983
Ci sto già pensando, cosa credete…» ¶ Si grattava i
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1983
ben chiuse. La prima cosa da fare era accendere
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1983
Pareva non sapessero più cosa fare, come muoversi, cosa
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1983
cosa fare, come muoversi, cosa dire. Nei loro occhi
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1983
diamoci da fare. Prima cosa, il fuoco.» ¶ Fuori c
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1983
da mani femminili. Ogni cosa che ci capitava sottomano
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1983
non ricordo bene…» ¶ «E cosa diceva?» ¶ «Cose da santo
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1983
del tutto. ¶ Del resto cosa se ne faceva, lui
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1983
ragazzi della sua età. ¶ «Cosa ne so… Non credo
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personale e ogni altra cosa che riuscii a ricordare
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1983
per lo più ogni cosa veniva decisa in maniera
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1983
rapidamente strato sopra ogni cosa, anche sui berretti degli
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1983
creduto in essi. E cosa diventava un dio, se
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1983
ferrovia sarebbero state una cosa sola. Mi pareva di
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1983
Ma la sostanza della cosa era la stessa. In
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1983
venuto davvero la prima cosa che Marco gli avrebbe
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1983
male, lui non sapeva cosa fosse successo, sicché adesso
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1983
punto d’arrivo, ogni cosa ed ogni persona a
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1983
non c’erano più. ¶ «Cosa vuoi che sia. Ne
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1983
coi suoi carri.» ¶ «Ma cosa dici! Io voglio i
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1983
riusciva a dargli la cosa cui teneva di più
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1983
c’era un’altra cosa che lo attirava come
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moglie, ma forse la cosa che gli piaceva di
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1983
in fondo, non sapeva cosa fare. ¶ Arrigo non sentiva
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1983
vedere in dettaglio in cosa erano simili o diverse
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1983
quella era un’altra cosa che ci univa. Sentivamo
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1983
d’incredulità, perché la cosa pareva fuori di ogni
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1983
il villaggio, e ogni cosa fosse sprofondata in una
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1983
non potevano scorgere. Che cosa li legava? In apparenza
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1983
alla ferrovia era una cosa più bizzarra di un
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1983
incontro gli avevo chiesto cosa dovessi dargli per l
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è giovane e sa cosa fare dei denari.» Così
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1983
Anche lui sentiva la cosa come un tradimento e
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1983
Indagando e misurando la cosa su me stesso, intuivo
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1983
fatta eccezione per questa cosa, in tutte le altre
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1983
pensando intensamente a una cosa. ¶ «Vi facevano abbattere alberi
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1983
segreto della mente. La cosa più importante era che
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1983
giorno dopo capii che cosa significava quel gesto, perché
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1983
col giovane ribelle la cosa aveva dato subito i
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1983
ferrovia era la stessa cosa. Appena lasciavano il lavoro
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1983
delle mie tasche. La cosa che temevo di più
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1983
non tende a qualche cosa, perché vivere vuol dire
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1983
ferrovia non era una cosa lontana e mai vista
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1983
loro picconi. ¶ Mi chiesi cosa sarebbe accaduto adesso. Il
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1983
terreno gelato. ¶ Non sapevamo cosa fare e come passare
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1983
legna era l’unica cosa di cui avessimo veramente
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1983
padrone inflessibile di ogni cosa. Il fiume gelò. La
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1983
e mi dicesse che cosa dovevo decidere per l
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1983
l’isba senza saper cosa fare, con l’aria
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1983
Continuavamo a sentirci una cosa sola con il lavoro
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1983
andare, a dimenticare ogni cosa che non fosse il
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1983
proprio entusiasmo. In ogni cosa aveva una sua misura
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1983
disse: «Domani. Preparate ogni cosa stasera. Verrò io stesso
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1983
scoprire, scrutando avidamente ogni cosa. ¶ Mi fermai un istante
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1983
neve. ¶ «Guardate lì sotto.» ¶ «Cosa c’è?» ¶ «La tana
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1983
mi parve che la cosa contenesse pesanti forme di
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1983
piccola, ferita da chissà cosa, perché lasciava una traccia
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1983
fino in fondo che cosa significava essere del tutto
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1983
la più piccola emozione. Cosa poteva essere? calmucco? tartaro
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1983
Silvestro rise. ¶ «Hai capito cosa fanno, lì sottoterra, buoni
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1983
un’illusione. L’unica cosa certa è la morte
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1983
capire fino in fondo cosa contenessero. Forse anche la
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1983
suo passato. Ma una cosa era certa, che non
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1983
bene chi ero e cosa dovevo fare. I cani
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1983
fratelli. Ripensavo la stessa cosa ogni volta che sentivo
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1983
morsa che paralizza ogni cosa. Mi mette uno spavento
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1983
dell’isba. ¶ «Salve, Falalej. Cosa stai combinando?» gli chiedevo
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1983
nascita, il ragazzo sapeva cosa fossero i colori e
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1983
svanito, spaventato da ogni cosa, alla totale mercé degli
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1983
La stalla divenne una cosa ben fatta, finita, e
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1983
E come è grande! Cosa ci faccio, adesso, di
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1983
e provvedeva ad ogni cosa. La considerava una sorta
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1983
abilità nel vendere ogni cosa e nel fare i
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1983
Comunque, sarà la prima cosa che chiederò a Nostro
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1983
con lui. Buttava ogni cosa in scherzo e in
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1983
mie parole. ¶ «Vado, vado. Cosa potrei fare se non
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1983
Ajdym ci disse una cosa che sapevo già, alla
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1983
cominciava a vedere ogni cosa come avesse la nebbia
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1983
voleva significarci che ogni cosa era ben fatta. Marco
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1983
l’ombra di una cosa più vera e più
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1983
la necessità. Forse ogni cosa in realtà era scritta
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da lontano, perché ogni cosa faceva ritenere che vi
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mito per spiegare ogni cosa. Anche gli infiniti laghi
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una e l’altra cosa, anche se erano opposte
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l’attesa del domani. Cosa le avrebbe portato l
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portato l’indomani? Che cosa teneva nascosto nella sua
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1983
dove si vendeva ogni cosa esistente, e dove ogni
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1983
di inutilità. Non sapevamo cosa fare. Non dipendeva da
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e dei deportati. La cosa più strana era che
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1983
Ma era credibile una cosa simile, se, a quanto
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1983
Eravamo convinti che ogni cosa era possibile a proposito
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1983
più forti di ogni cosa, e resistevano ad ogni
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1983
mormorazioni per capire che cosa nascondevano, e avvertivo in
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importante, ossia che ogni cosa viene edificata innanzitutto dentro
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1983
demolire e paralizzare ogni cosa. Io e i compagni
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e a far domande. Cosa c’era mai da
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1983
parlato come di una cosa straordinaria, da segnare in
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1983
siberiana? Ci confidò la cosa in segreto. Non azzardammo
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1983
sarebbe stata un’altra cosa. Ma la risposta alla
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1983
alte sfere. Mettemmo la cosa in relazione con la
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di poter rimpatriare. La cosa più bizzarra era che
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più segrete. ¶ «Sai di cosa ho paura? Di dimenticarmi
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1983
qualcosa?» ¶ «Nemmeno quello.» ¶ «E cosa conta, allora?» ¶ «Fare la
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ognuno di noi.» ¶ «Sai cosa penso, certe volte? Che
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è stata la stessa cosa. C’è chi ha
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tutti e di ogni cosa, lui invece era sempre
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1983
caso di aver paura. Cosa vuoi che crolli, quaggiù
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quando e come la cosa sarebbe finita. Era il
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1983
mi parve che la cosa avesse maggiori giustificazioni, perché
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1983
eternamente ingordo di ogni cosa. La taiga urlante e
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1983
che lasciava passare ogni cosa, anche la superstizione più
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1983
fino in fondo che cosa significava essere persi nella
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1983
della barba. Non sapevo cosa ci fosse di vero
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1983
ma avrei dato ogni cosa per averlo adesso al
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La tormenta confondeva ogni cosa dentro un turbinio grigio
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sentendomi di replicare una cosa qualsiasi, per totale mancanza
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avrei più saputo che cosa cercavo perché il tempo
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senza confini per ogni cosa, la Siberia, la taiga
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1983
Adesso era un’altra cosa che la camminata nella
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1983
terra che creava ogni cosa, come l’alce madre
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so perché è una cosa che ha anche mio
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1983
tribù dei kirghisi ogni cosa ed ogni costume erano
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accostava all’orecchio. Che cosa recuperava nel ronzio della
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stata veramente un’altra cosa, e per essa non
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in eterno la medesima cosa. Pareva non dormisse mai
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fatto per lui una cosa lontana e irrecuperabile. Qualcosa
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Non si capiva che cosa ci trovasse nel ragazzo
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Gurka. Gli pareva una cosa insipida e senza sugo
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Sapeva che fare una cosa simile era condursi in
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il prezzo di ogni cosa che stava sul carro
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mezzo all’isba.» ¶ «Ma cosa dici, zia?…» ¶ Tentò di
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per dimenticarsi di ogni cosa ed entrare in un
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che non sapeva neanche cosa rispondere, a me e
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1983
non era considerata buona cosa dagli uomini, i quali
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1983
invece mancava proprio la cosa più importante. ¶ Allora, non
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della ferrovia era una cosa imponente, immensa, come aveva
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anche a lui ogni cosa che serviva per vivere
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gli avrebbe chiesto una cosa. ¶ «E cioè?» ¶ «Che mi
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gallerie.» ¶ «Non è una cosa impossibile. Potresti venire una
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e nessun altro.» ¶ «E cosa sarebbe?» domandai, temendo di
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per andare a vedere cosa fosse successo. Se qualcuno
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poteva ottenere la stessa cosa. Ma lui no, perché
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di Vanka il luparo. Cosa era la sua continua
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dei suoi ministri.» ¶ «Che cosa vuoi dire?» ¶ «Che qui
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in qualche deposito. A cosa poteva mai servire la
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eravamo arrivati fin quaggiù. Cosa saremmo stati, senza la
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sì.» ¶ «È una strega, cosa credi? È una donnaccia
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È un cieco, capisci! Cosa ne sappiamo di come
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come la pensa, di cosa è capace di fare
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legno, dai fiumi. Ogni cosa aveva agito su di
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erano esperti di ogni cosa, di terra, di legno
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Che ne sapevo io? Cosa potevamo saperne noi, tagliati
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forti di ogni altra cosa. Che essa ormai da
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il sogno verso una cosa, e sono essi che
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che era la stessa cosa che essa, una lunga
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ritorno ci pareva la cosa più attesa e importante
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In fondo ad ogni cosa, illuminato e felice, posto
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vedendo che non erano cosa nostra, e appartenevano a
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due cantieri diventavano una cosa sola. Fu come se
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piantava in asso qualunque cosa stesse facendo e mi
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impressione, perché in ogni cosa, anche nel tessere i
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si capiva da ogni cosa che la verità era
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Ci arriveremo. Sarà una cosa di cui tutti si
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o ne venivano. «Eh? cosa ne dici? ci andiamo
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inteso fino in fondo cosa voleva dire essere cieco
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Perché proprio quella frase? Cosa c’entravano Rachele e
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1983
a lungo a che cosa afferrarsi, questa idea gli
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1983
si può toccare. È cosa che si rompe. Si
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delle favole era una cosa alla quale non avrebbe
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modo, avrebbe sentito la cosa come una violazione dei
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1983
subito che era una cosa naturale e ben fatta
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per lui. Ma ogni cosa era ancora fasciata dall
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I siberiani consideravano la cosa come una sorta di
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Passava continuamente da una cosa all’altra, come un
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avrebbero potuto provocare ogni cosa, ma non certo l
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viola o addirittura bluastre. ¶ Cosa diavolo era? colera, tifo
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ci restiamo tutti. Che cosa vi avevo detto?» ¶ Cadde
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due. Accadde allora una cosa da tutti impreveduta. Katja
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1983
l’epidemia pareva una cosa lontana, che non poteva
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1983
In quel momento la cosa non mi parve strana
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1983
e il ragazzo. Ogni cosa stava perdendo la sua
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1983
dubbio, ma non sapevo cosa, né perché, qualcosa che
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capivo come, perché una cosa almeno l’avevo chiara
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Ajdym non sapeva più cosa farmi e come rimediare
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era per lei una cosa lontana e quasi senza
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stava attorno senza sapere cosa fare, perché aveva già
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1983
contro il mio. ¶ «Ajdym, cosa fai?» le chiesi. ¶ Lei
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1983
nemmeno a sapere di cosa si trattasse. Ajdym si
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bastone. Era accaduta una cosa molto semplice, la vita
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con Irina. E adesso cosa sarebbe accaduto? Provai emozione
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1983
nel passato. Era una cosa sospesa, perché nessuno era
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1983
del congedo da ogni cosa siberiana. E Ajdym e
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1983
di voce. ¶ «Le gambe… Cosa è successo alle mie
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di più perché ogni cosa generava problemi di tempo
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1983
e cercavo d’immaginarmi cosa potesse provare. A qualcuno
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zoppicante… ¶ Adesso Marco sapeva cosa c’era sotto il
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fortezze, per non vedere cosa succedeva veramente nel paese
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era questo, che una cosa, come era finita di
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della mia antica serenità. Cosa fosse lo dirò tra
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1983
la partenza. È una cosa che si dice così
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la Siberia era una cosa molto diversa da ciò
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avevano conosciuto. Non sapevano cosa dire. Pronunziavano parole qualsiasi
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e Falalej» dissi loro. ¶ «Cosa? Vuoi restare in questo
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Ti devo dare una cosa. È tanto che ci
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che non ritornano. La cosa strana di cui ero
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nuovo destino. ¶ Che succederà? Cosa ci prepara l’avvenire