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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

concordanze di «cosa»

nautoretestoannoconcordanza
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guardarlo impor solea rispetto, ¶ cosa tanto importante a chi
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I custodi ingannar fia cosa lieve, ¶ che sogliono dormir
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egli alquanto opposto, ¶ la cosa ella sì ben gli
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in Circassia tragitto. ¶ Vaga cosa il veder Zelmira bella
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faccia intendere, ¶ convien la cosa più da lungi prendere
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lungo a dire. ¶ La cosa non fu liscia: io
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bella e pur ridevol cosa ¶ veder talun nell’attual
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per Dio, ben altra cosa. ¶ Non v’era in
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cerimonie tali ¶ mentre la cosa in lungo si traea
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vedesti, ¶ acciò ciascun – risibil cosa! – in esso ¶ proponga il
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la donna è variabil cosa! ¶ Lungi è Cuslucco e
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ah dite per Dio!, cosa vi frutta? ¶ Appendete, o
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prestarono, ¶ senza punto saper cosa giurarono. ¶ In altra stanza
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ingerenza, ¶ onde per rara cosa in tasca io porto
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lo vuol? Si faccia: ¶ cosa ingiusta non v’è
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alfin desio di fare ¶ cosa straordinaria e singolare; ¶ pubblico
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e grande avea ogni cosa. ¶ Altri in mezzo alla
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ogni bubbola tien per cosa certa, ¶ e a ciascuna
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il contracolpo è sempre cosa critica; ¶ onde alle conseguenze
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lo sproposito, ¶ e disse cosa degna di memoria, ¶ se
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a lui parer natural cosa e piana ¶ che tal
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non si udì mai cosa più bella. ¶ E un
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io lo so ben cosa tu fosti avante ¶ ma
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tu fosti avante ¶ ma cosa or sei non lo
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di qualità leggiadre. ¶ Difficil cosa ell’è la giusta
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ancora. ¶ Ma perdona se cosa ancor ti chieggio ¶ che
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bell’arte ¶ interpretò la cosa in buona parte. ¶ Pur
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fin del bastone. ¶ La cosa, benché studiansi a celarla
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cade in mente ¶ esservi cosa che aggradir gli debbe
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affretta alla conquista? O cosa importa, ¶ quando si tratta
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dirti come andò la cosa ¶ ed in quattro parole
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cui commessa è la cosa un mal diviene, ¶ ch
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guisa, ¶ quel palpitar se cosa ascolta o vede ¶ talor
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al rovescio andò la cosa; ¶ ond’or ei par
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costanza è ben agevol cosa; ¶ ma troppo a praticarsi
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forte. ¶ Ma sia la cosa ovver non sia così