Carlo Goldoni, Gl'innamorati, 1759

di lei patrocinio, e cose di Lei m’ha

Egli magnifica tutte le cose, e si fa burlare

materia di quadri, delle cose stupende. Cose che non

quadri, delle cose stupende. Cose che non le ha

vuol dire intendersi delle cose. Oh, io poi per

ammirare. ¶ Fabrizio. Eh picciole cose. Compatirà la miseria. Ehi

farò vedere di quelle cose che non avrà mai

Egli ingrandisce tutte le cose, ma credo che non

caro signor Ridolfo, sono cose da non credere, e

mia, che di tante cose non me ne ricorderò

peripezie. Anzi, quando le cose sono giunte all’eccesso

punto. Divertiamoci; parliamo di cose liete. (ad Eugenia) ¶ Eugenia

Fabrizio. Ma facciamo le cose ben fatte. Signor Fulgenzio

Se sperassi che le cose andassero come dite voi

so nessuna di queste cose. ¶ Fulgenzio. Come! mettereste in

stimo sopra tutte le cose di questo mondo. ¶ Flamminia