Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

han fatto d'arpa ¶ Cosí fusse l'auttor de

molti Maroni! ¶ Or non cosí piú, no; ch'oggi

di qual violente stella cosí tetri, ¶ cosí maligni influssi

violente stella cosí tetri, ¶ cosí maligni influssi a le

un saldo martello; ¶ le cosí avien che l'asino

tanti ¶ teologi e soldati cosí vari, ¶ appresentati del Gran

queste rime vive, ¶ vive cosí che forse un gardelino

e fugge l'appetito: ¶ cosí Milon, cangiato in un

le sue zarde, ¶ grassi cosí ch'agli ossi de

spirito no'l dome? ¶ Cosí Namo facea cazzando il

luntano star la vide ¶ cosí sospesa, gran piacer ne

quel puzzo tolse, ¶ e cosí dritto il bon arcier

è duro e strano. ¶ 67. ¶ Cosí Ivvon mentr'a fatica

frondi s'apparecchia; ¶ e cosí stando de' prigion in

che, se 'l buco cosí stretto ¶ stato fusse d

merdagalli" gli appellàr alquanti), ¶ cosí parmi che Dante alto

nsieme mastigando fea letame. ¶ 33. ¶ Cosí mangiando insieme a stercorando

Omero nostro mantoano. ¶ E cosí alor Milone i suo

non la veda; e cosí a poco a poco

Non avampò mai polve cosí ratto, ¶ quando riceve la

n bel volto exanima? - ¶ 70. ¶ Cosí, mentr'ella si rallegra

l'alta gloria ottiene. ¶ Cosí la santa umilità di

Frosina a lei vicina. ¶ 17. ¶ Cosí l'uno per l

m'apparecchio ¶ voler danzar; cosí mi segua ognuno; ¶ poi

che meglio pare; ¶ e cosí alor cominciasi a danzare

anzi le fece intendere, ¶ cosí danzando e ragionando insieme

de l'altrui spoglie? - ¶ Cosí dicendo, col pugnal il

n cuore sí superbo! ¶ Cosí volse non so che

e fa letame ¶ duro cosí ch'io canto un

e mai non doma; ¶ cosí Milon fra quei lupi

e vibra una stoccata cosí presta ¶ ch'a Dudo

che un fier tiranno. - ¶ 48. ¶ Cosí parlando, tuttavia le cinge

orribil tèma si rallenta; ¶ cosí Berta, seguendo il suo

giunto l'ebbe, ¶ ove cosí correndo anco ressume ¶ la

è ragion al sensuale. ¶ 71. ¶ Cosí ti vien, Milon, che

son le fiasche piene. - ¶ 6. ¶ Cosí parlando, accostasi a la

ciò che 'l brando ¶ cosí vibrò ch'ancor al

ché dove fiscia Amor, cosí fier angue, ¶ subito appare

opre di ciascun conviene. ¶ 58. ¶ Cosí col mio cervello assai

pieghi è cosa degna. - ¶ Cosí parlando, di quel latte

prende molto di ristoro; ¶ cosí, di giorno in giorno

mio, ¶ perché ti fai cosí tutto pestare? ¶ Lascia le

cento per uno, e cosí far debb'io; ¶ e

anco il suo scudero. ¶ 46. ¶ Cosí l'altra matina l

giú de la finestra! - ¶ 49. ¶ Cosí gridava il pover Orlandino

piú del frate crede. - ¶ 58. ¶ Cosí parlando, il suo baston

teme il mio valore cosí poco? ¶ Or si comprende

dà nel naso. ¶ 2. ¶ E cosí advenerammi finalmente ¶ quello ch

devoto san Bernardo. ¶ 8. ¶ Non cosí tosto qualche bon boccone

biete, caole, petrosello; ¶ e cosí carco di tal libbraria

non veder smembrarlo, e cosi integro ¶ comprandolo si parte

l'altro pone; ¶ e cosí tutta notte il padre

coco, diasi pace! - ¶ E cosí senza indugio al suo

stato ecclesiastico clemente ¶ fusse cosí mordace e temeraro ¶ che

d'un Borgognon eretico! ¶ 72. ¶ Cosí parlando, il volto, che

sol il cor; e cosí tengo e creggio: ¶ se

drieto il chiama, ¶ dicendo: - Cosí fugge chi non ama

Rampallo tanto saggio. ¶ E cosí Amon quel caso lor

avenne che, quanti mai cosí angosciosamente quello pennare vedeano

almeno che lor interpretazioni, cosí come resultano in mio

di muschio e ambracano, cosí a noia e schifo

d'altra materia non cosí vile io parlassi, lo