Enrico Panzacchi, Raffaello Sanzio da Urbino, 1893
concordanze di «cui»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1893 | dell'immenso concetto in cui fu tenuto Raffaello da | ||
2 | 1893 | una sua lettera in cui rende conto della morte | ||
3 | 1893 | in qualche fama. Per cui il giovine Raffaello cominciò | ||
4 | 1893 | la sua potenza, per cui non rifiniva di magnificarlo | ||
5 | 1893 | del suo tempo, la cui anima poteva liberamente estendersi | ||
6 | 1893 | disegni e schizzi, con cui laboriosamente il pittore lo | ||
7 | 1893 | un impulso esteriore da cui muovere, un esemplare grande | ||
8 | 1893 | un esemplare grande in cui ispirarsi; e questa volta | ||
9 | 1893 | pensato a restaurarle. Per cui, voi lo vedete, o | ||
10 | 1893 | eminente una dote di cui prima non si aveva | ||
11 | 1893 | apre l'epoca in cui Raffaello, forse perchè ha | ||
12 | 1893 | dipinge la Galatea, con cui pare fissato in perpetuo | ||
13 | 1893 | mai il caso in cui ciascuno dovrebbe giudicare nella | ||
14 | 1893 | l'altissima ammirazione di cui fu oggetto vivo e | ||
15 | 1893 | l'immenso compianto da cui fu accompagnata la sua |