Alessandro Manzoni, Adelchi, 1822

fondandovi il regno, di cui Pavia fu poi la

accorda un trattato, in cui Astolfo giura di sgomberare

ultime fu Brescia, di cui era duca il nipote

prima del momento in cui comincia l'azione (mentre

e alle circostanze in cui si sono trovati. Il

Carlo, al disleal, per cui ¶ Annunzio di sventura al

aperti un tempo; a cui ¶ L'abbattimento delle nostre

Del fratel suo, di cui con arti inique ¶ Ei

questo sarebbe, ¶ Questo, in cui vi riveggo - Oh dolce

Con tanta pièta, a cui tu stessa il crine

apparvi, a tutti a cui di gioia ¶ Esser pegno

le terre abbandonar di cui ¶ L'uomo illustre Pipin

a quelli sol da cui ¶ Leal consiglio ci aspettiamo

vendetta, il Dio, ¶ Di cui talvolta più si vanta

adunano talor, quelli a cui lice ¶ Essere avversi ai

questo monte istesso, ¶ A cui, di contro al sol

apparirà nell'opra, ¶ A cui l'Eccelso ti destina

la stessa ¶ Gente su cui due volte il mio

opposta a quella da cui è partito Adelchi) ¶ UN

vita, al punto ¶ In cui tutto s'obblia, grata

ancor: della mia spoglia, ¶ Cui mentre un soffio l

ma quella via, ¶ Su cui ci pose il ciel

albor; ¶ Tale al pensier, cui l'empia ¶ Virtù d

progenie ¶ Degli oppressor discesa, ¶ Cui fu prodezza il numero

fu prodezza il numero, ¶ Cui fu ragion l'offesa

felice, il sire ¶ Per cui Dio si dichiara, il

l dice? ¶ Quello per cui si muor. - Ma l

fiele il nappo, a cui non puote ¶ Giungere il

Ogni pensier di abbandonar cui Dio ¶ Già da gran

era pur quella ¶ Su cui corriamo; ma d'inciampi

lungi dai tristi ¶ A cui sol tarda d'esser

Ah! se avvi alcuno ¶ Cui venga in mente un

amareggiar? parole ¶ Dirti di cui ti sovverresti, e in

adoro, e innanzi a cui ¶ Dio m'inchinò, m

nol sai, Gerberga ¶ A cui fuggir mai non doveva

Tale è presente, ¶ A cui troppo dorrà, se tutto

dinanzi ¶ Gli anni in cui re non sarai stato

non sarai stato, in cui ¶ Né una lagrima pur

finir così? Questo felice, ¶ Cui la mia morte fa

più fermo il soglio, ¶ Cui tutto arride, tutto plaude

e a questo ¶ Per cui ti prego, e la

e conobbe Martino, di cui descrive l'alta statura

Rer. Fr., V, 377. ¶ (xl) Cui (Hildeprando) dum contum, uti