parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federico Roncoroni, Sillabario della memoria, 2010

concordanze di «cui»

nautoretestoannoconcordanza
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2010
o nelle urne in cui riposano le ceneri dei
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2010
strane o difficili in cui mi sono imbattuto, spesso
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a tante altre donne, cui, in modo misterioso, quasi
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fortino di parole dentro cui baraccarmi in caso di
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causa della ragione per cui le ho messe da
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o le circostanze in cui sono venuto a conoscenza
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fuoco, le persone da cui l’ho sentita o
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ho sentita o da cui l’ho imparata. ¶ Federico
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bozzoli di risentimento in cui supponevo che si chiudessero
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un qualche episodio personale cui un certo paio di
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2010
umane sofferenze, quello con cui la chiamerei, giunto il
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diceva il proverbio con cui la nonna Pina (→ nonne
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con il nome con cui la Chiesa stessa ormai
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in un mondo in cui molti, in campo religioso
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scarso amore del bene cui si abbandonarono nella prima
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2010
modo di vivere di cui sono vittime tanti non
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bene dobbiamo: mancanza a cui segue per necessità certa
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idee fu la mamma, cui raccontai che cosa avesse
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come il lenzuolo su cui era disteso e con
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2010
e delle donne con cui ho condiviso per mesi
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lievi, la sera in cui, camminando all’indietro per
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in Giovanni Boccaccio), da cui deriva “bambino”; il milanese
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proprio il termine con cui è stata tradotta in
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parola inglese muggle, con cui Harry Potter e compagni
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la cerimoniosità mondana di cui si è caricato nei
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seconda del motivo per cui lo si compie, della
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si compie, della persona cui lo si fa, della
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fa, della situazione in cui lo si esibisce e
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ventidue modi diversi in cui due persone si scambiano
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l’arabo “tanbur” da cui già nel Trecento deriva
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alto tedesco “trumba” da cui il nostro “tromba”. Nomi
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Costituzionale, il giorno in cui andammo a trovarlo, Piero
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donna come quella di cui ci stava raccontando le
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ripassate» (Leo Pestelli) con cui la signora in questione
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l’affare Lockheed di cui ci stavamo occupando, Chiara
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usarla nell’accezione in cui l’aveva usata Rossi
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delineare «l’arte con cui la donna civetta prende
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di napoletani, termine con cui si indicava genericamente ogni
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informazioni e confidenze attraverso cui allargavamo le nostre conoscenze
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volta il giorno in cui il Bruno, il fratello
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Lo sguardo accigliato con cui quella sera il babbo
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e di scrittori in cui la parola “biondo” illuminava
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verso più bello in cui viene usato l’aggettivo
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me il verso con cui Dante avvia la descrizione
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blao, quel *blao da cui deriva, oltre al tedesco
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della particolare malizia di cui, una volta sì e
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corpo, dell’anno in cui, beato tra le donne
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tipo di testo in cui di parole sconosciute ne
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e il «bròilo» in cui il «bel lisignolo» deve
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il diminutivo “broletto”, con cui nel Medioevo si indica
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il ‘piccolo prato’ in cui si rendeva giustizia, quindi
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quindi la piazza in cui nei Comuni si tenevano
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proposito della condizione in cui si trovavano persone che
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giudicare dal modo in cui censuravano seghe e ditalini
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visto un disegno in cui i calamari erano raffigurati
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era l’oggetto in cui si raccoglievano le penne
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penne, quindi quello in cui, quando era pieno di
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consonanti: (carnivoro / cartivoro) di cui era maestro. Mi chiamava
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nel mio Archivio e cui anno dopo anno attingo
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ruolo di comparsa muta cui ero relegato, mi presentò
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che impari o di cui impari l’esatto significato
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participio passato (‘cosa verso cui è stato diretto il
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lettura di libri in cui la parola non sembrava
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propriamente il significato con cui l’usava la signorina
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e alla voce “pappina”, cui rimanda, dopo aver illustrato
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erano gli anni in cui tutti si sentivano liberi
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di tipi femminili in cui si realizza e si
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meno, i composti di cui entra a far parte
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orrori per la donna cui rimanda, “superdonna”. Non mi
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dal primo giorno in cui, aprendo gli occhi dopo
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colpo di fulmine da cui ancora sono abbagliato e
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il provenzale domneiar da cui “donneare” deriva, intrattenersi in
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2010
sempre la donna con cui era stato con uno
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2010
per i bambini con cui giocavo, per i miei
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militare, l’ufficiale di cui era attendente: un patito
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bene il meccanismo su cui si fondava, mi piacque
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riflettendo sul contesto in cui la usavano («Essetierreò ennezetaò
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2010
attenzione alla rapidità con cui scandivano le varie sillabe
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2010
uomo e donna di cui intende valutare la moralità
80
2010
del cazzo giusto da cui farsi impalare come Bertoldo
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2010
ricerca dell’albero adatto cui farsi impiccare», è una
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2010
serie di atti in cui ci sono più parole
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atto ben preciso in cui il sesso la fa
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2010
di questo tipo, in cui è particolarmente esperto sia
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2010
è il nome con cui mi chiamano o mi
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2010
persone più care, quelle cui sono più legato: i
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2010
Però, nel caso in cui qualcuno, sentendosi o ritenendosi
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2010
anche un aggettivo con cui i decerebrati che conoscono
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2010
che conferisce all’aggettivo cui si aggiunge il valore
90
2010
per elaborate trattative economiche cui ti sottopongono prima di
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2010
tutto gradevole fretta di cui fan mostra e sfoggio
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2010
come la tipa di cui parla Giovanni Boccaccio in
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2010
tipo di ragazza con cui io e i miei
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2010
dell’ultima domenica in cui si erano visti e
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2010
trattava di occasioni in cui, appunto, mi ero comportato
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2010
addirittura ‘fastidio, secatura’!), da cui anche “fregnaccia” o “frescaccia
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2010
mediante i fonemi di cui sono composte riproducono il
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2010
occasione della recita scolastica cui partecipai in Terza elementare
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2010
balordo, rozzo e borioso cui rimanda: una sorta di
100
2010
minacciando le botte di cui mi avrebbe riempito. Ma
101
2010
per il modo in cui stanno attaccate, nascoste sotto
102
2010
strofe del sonetto in cui Carlo Porta, a dimostrazione
103
2010
una delle descrizioni di cui è maestro: «Con la
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2010
fumi del vino con cui aveva festeggiato tutta notte
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2010
fuori suoni strani in cui, dopo esserseli fatti ripetere
106
2010
ghê, ghês, ‘terra’, da cui appunto “geografia”, cioè ‘descrizione
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2010
fino al giorno in cui mi è capitato di
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2010
liguri e piemontesi tra cui Cesare Pavese, Camillo Sbarbaro
109
2010
imparò negli anni in cui lavorò come ‘geometra straordinario
110
2010
n’era una in cui era ritratto in piedi
111
2010
memoria di suo padre, cui voleva molto bene. Ma
112
2010
venti del dio di cui portava il nome, era
113
2010
miei tre amici -, di cui avevamo bisogno per giocare
114
2010
a nessun nome con cui la si chiami. I
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2010
disagio, di frustrazione con cui uno si alza la
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2010
pensai alla volta in cui l’avevo sentita pronunciare
117
2010
strano, in quei caratteri cui dovrei essere avvezzo e
118
2010
in un Ministero di cui non vuole fare il
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2010
a godere della legge cui diede il nome (la
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2010
Legge Bacchelli”), quella con cui fu soccorso a nostre
121
2010
come il parapolitico di cui sopra, ma certo è
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2010
rifugi siffatti: “goditoio”, “scopatoio”, cui saranno da aggiungere anche
123
2010
e di patacche» sulle cui molle l’avvocato «aveva
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2010
lo riguarda o di cui è stato testimone fa
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2010
la locuzione francese da cui l’aggettivo deriva. Il
126
2010
nel sensuale contesto in cui si trova, più che
127
2010
di quei pasticci in cui tanto amava infilarsi il
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2010
prigione (l’impiccetto di cui si trovò protagonista e
129
2010
con la pece in cui si resta invischiati («impeciati
130
2010
inedito Dizionarietto mondano, in cui, spiega, «raccoglie pochi ma
131
2010
il pacato entusiasmo con cui parlava del suo lavoro
132
2010
apprezzato la rapidità con cui la sua indiretta proposta
133
2010
per la precisione con cui aveva rispettato i tempi
134
2010
dato, soprattutto, l’autore cui avevano affidato il compito
135
2010
veglia: lo stato in cui non si è ancora
136
2010
ingurgitando un farmaco la cui “molecola attiva” ha un
137
2010
maturità o quelli universitari cui partecipò per tutta la
138
2010
uscito»). Nell’accezione in cui amo usarla, dunque, la
139
2010
e un significato, di cui mi sono innamorato, come
140
2010
per strada e da cui, invece, un fine intellettuale
141
2010
mancava il nome con cui chiamarla, un nome che
142
2010
il latino iacere da cui deriva. La parola, comunque
143
2010
il latino lascivus da cui deriva, “lascivo” significava ‘vivace
144
2010
tutto, la “voluttà” di cui vuole godere «può accordarsi
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2010
e l’«osceno», di cui per altro il primo
146
2010
secondo. L’oscenità di cui si macchia il secondo
147
2010
una serie di traffici cui io potevo solo assistere
148
2010
il riprovevole eccesso di cui si era macchiato perfino
149
2010
in un mondo in cui mezza umanità muore di
150
2010
peccato - la gola - ai cui rischi tutti noi comunicandi
151
2010
atti a generare », in cui consiste il «coito», e
152
2010
laica nei secoli in cui affondiamo le radici non
153
2010
e le formiche di cui si legge nei vecchi
154
2010
quella stessa carne di cui ciascuno di noi è
155
2010
credeva, ma quella di cui era affetta la zia
156
2010
Musona, scontrosa, sgarbata: una cui non va mai bene
157
2010
che le brutte vicende cui la S. è andata
158
2010
gesto - un sopruso - di cui le mie sorelle, le
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2010
percentuale delle 2240 occasioni in cui compare l’aggettivo è
160
2010
ai minimi termini’, da cui derivano le parole italiane
161
2010
mente la parola con cui la nonna di Monte
162
2010
di un principino e cui (poveri!) toccavano le punizioni
163
2010
Cataldi il giorno in cui, in visita insieme alla
164
2010
tavola, è quella in cui, durante la prima cottura
165
2010
classico mucus, ‘muco’, da cui deriva anche il latino
166
2010
ha dato “moccio”, da cui “moccioso”, che è letteralmente
167
2010
ascoltando le battutacce con cui i ragazzi più grandi
168
2010
caso del ragazzo di cui sopra, che ci perdeva
169
2010
successe la mattina in cui il farmacista ebbe bisogno
170
2010
diretta di ciò di cui si parla, vuole conoscere
171
2010
di un certo Emilio cui, invece, puzzava come gli
172
2010
Albasia, in Alcyone, 1903, in cui a essere «nivale», candido
173
2010
di una donna, di cui si propone di animare
174
2010
vita. ¶ La nonna Giuseppina, cui devo tutti i cioccolatini
175
2010
sua mano, la mano cui la sera, quando andavamo
176
2010
La nonna di Como, cui devo l’unica mancetta
177
2010
mondo di preti da cui lei si aspettava il
178
2010
di grida assordanti, in cui mi ero finalmente avviato
179
2010
farlo. Le altre persone cui ero caro erano ancora
180
2010
Nostalgia della finestra da cui vedevo la neve scendere
181
2010
della prima volta in cui mi sono sentito tutto
182
2010
azzurro, negli anni in cui l’Elba era ancora
183
2010
sono più cose di cui abbia nostalgia, ma perché
184
2010
conquiste femminili, Eugenio Montale, cui Messina aveva portato via
185
2010
degli attimi incantati in cui al posto di quel
186
2010
delle Rime nuove, in cui appunto torna col pensiero
187
2010
fu un tempo in cui, verso i sette-otto
188
2010
che, nei sensi in cui mi piace, ho cercato
189
2010
oltre il limite’, in cui si sente ancora vivo
190
2010
la prospettiva di sofferenze cui solo la morte porrà
191
2010
riportavo automaticamente a ciò cui la riferivo, cioè a
192
2010
la parola bomborin con cui lo chiamava, in dialetto
193
2010
poche, pochissime - persone con cui ne parlavo, ma più
194
2010
scomparse le persone con cui potevo usarle: la nonna
195
2010
per i giochetti in cui può essere coinvolto, ha
196
2010
usare i termini con cui Cherubini traduce il dialettale
197
2010
la sofferenza alle persone cui è stata tolta ogni
198
2010
accoglitrice : l’alfa di cui il palliatore potrebbe essere
199
2010
tenera e affettuosa, con cui la nonna definiva i
200
2010
e lombardo, pastrùgn, da cui deriva anche il verbo
201
2010
alle galline (pastùn) in cui la usava la nonna
202
2010
nel senso figurato con cui la usano i giornalisti
203
2010
fu la volta in cui la raffica in questione
204
2010
Pasqualina, il giorno in cui la guerra scoppiò e
205
2010
al memorabile scontro in cui nostra madre si lasciò
206
2010
nella divertente esclamazione in cui usciva nostro padre quando
207
2010
ma l’etimologia su cui si fondava era piuttosto
208
2010
luogo più spaventoso di cui allora avessi notizia - sapevo
209
2010
che vidi ciò con cui avrebbe fatto coppia per
210
2010
moto di ribrezzo in cui si mescolarono ontologia e
211
2010
dunque lo stupore con cui noi figli e, con
212
2010
una breve pausa in cui si godono l’attesa
213
2010
la stessa sicurezza con cui qualche anno prima discettava
214
2010
casa la volta in cui nostro padre andò a
215
2010
particolare della toga, il cui lembo, portato sulla spalla
216
2010
alludere alla maniera in cui coniugava nella sua persona
217
2010
è il seno in cui è bello perdersi, prima
218
2010
Quello è il seno cui è bello ritornare di
219
2010
è il seno su cui è bello lasciarsi andare
220
2010
parlar sì dolce in cui spossatezza, appagamento, gratitudine e
221
2010
regionali e gergali della cui ricchezza si alimentava il
222
2010
epoche e luoghi in cui le chiamano in un
223
2010
epoche e luoghi in cui le chiamano in un
224
2010
era un disturbo di cui soffrivano le galline della
225
2010
meglio, alternava momenti in cui parlava e rideva anche
226
2010
troppo a momenti in cui se ne stava sola
227
2010
dalla stessa parola da cui veniva “pifanìa”: anch’essa
228
2010
dei tanti nomi con cui un tempo i bambini
229
2010
piuttosto ricca e la cui nonna faceva o aveva
230
2010
in un passo in cui rievoca un gruppo di
231
2010
la Cooperativa alimentare di cui i miei genitori erano
232
2010
quasi la gioia, con cui ascoltavo lui e i
233
2010
parola, l’immagine da cui essa prendeva spunto ed
234
2010
era il termine con cui Carmine, il padre, si
235
2010
per la tenerezza di cui sembrava carica. “Piritèddu”, “Piritèddu
236
2010
termine equivaleva a pistola, cui in qualche modo suonava
237
2010
caduto dall’impalcatura su cui stava imbiancando un soffitto
238
2010
ricordare la persona da cui l’ho sentita pronunciare
239
2010
fu la volta in cui gli comparve davanti la
240
2010
candori dei marmi in cui, «vivaddio, dormono le statue
241
2010
dell’avventura sessantottina di cui tanto ancora si parla
242
2010
e per quelle di cui mi citava i nomi
243
2010
furono i campi in cui, tra gli anni Ottanta
244
2010
so che proco, da cui il plurale “proci”, è
245
2010
forse ai tempi in cui Berta filava andavano di
246
2010
ragazza, anzi, fanciulla, con cui assuonava, naturalmente senza alcun
247
2010
bensì dal quaderno in cui registravo le parole che
248
2010
a proposito delle ‘verifiche’ cui sono sottoposte le fanciulle
249
2010
negli anni beati in cui lo spulzellaggio era una
250
2010
latino volgare *pulicella, la cui origine è incerta. Niccolò
251
2010
anche a ragazzetti) di cui si vorrebbe fare intima
252
2010
oltre l’ambito in cui la parola è nata
253
2010
Parea ciascuna rubinetto in cui / raggio di sole ardesse
254
2010
una boccuccia piccolina, li cui labbri parevan due rubinetti
255
2010
morbido e peloso, ma cui lo scatapocchio si rizza
256
2010
Brunetto? ¶ scocciare (verbo) «Da cui “scocciatura”. Es. “Marcello! Non
257
2010
citato alla voce → incazzare , cui si rimanda per saperne
258
2010
bella [una donna di cui ha parlato prima], con
259
2010
vento la mattina in cui l’esercitazione della scuola
260
2010
però la volta in cui saltò su a dire
261
2010
commento alcuno, “seccafistole”, il cui significato è evidente. ¶ sedére
262
2010
posteriore del corpo, su cui ci si siede’. Tutto
263
2010
parte del corpo su cui la Valentina, la cugina
264
2010
scrittore inglese Horace Walpole, cui si deve anche il
265
2010
anni Ottanta, e di cui mi limiterò a citare
266
2010
suo dire potentissimo, con cui toglieva a una fanciulla
267
2010
distanza. Le sgualdrine, di cui per altro tutti noi
268
2010
dottore. ¶ Della parola, le cui origini rimangono incerte, sono
269
2010
interiore, il modo con cui si esprime nella sua
270
2010
e della nonna, da cui l’ho sentita pronunciare
271
2010
ridurci all’oggetto di cui ci occupiamo senza perdere
272
2010
nella costante ricerca espressiva cui gli utenti sono stati
273
2010
stesso modo “mona”, la cui storia come nome è
274
2010
desir Beato quello il cui volere ¶ Contenteras, qui prendre
275
2010
fatta la cosa di cui avevano voluto farmi discettare
276
2010
yoni, ‘origine’, termine con cui da tempo immemorabile - e
277
2010
sbattimerda” o “spandimerda” con cui in Collegio, a Pavia
278
2010
interessante è l’evoluzione cui l’originario “smargiasso” è
279
2010
intravede nel punto in cui le gambe confluiscono nel
280
2010
scherzavano. Le parole composte cui “spacca-” dà vita sono
281
2010
donne, la “spaccadivanetti” di cui, per la specificità delle
282
2010
ogni modo, bensì ciò cui somigliano secondo la tradizione
283
2010
fare con quello con cui giocano i bambini. E
284
2010
latina quasi modo con cui comincia l’introito della
285
2010
migliori i tempi in cui, capitando nell’orizzonte narrativo
286
2010
questi due casi, in cui ci sembra del tutto
287
2010
qualcuno dei maschioni con cui al sabato sera andava
288
2010
rigonfiamento dell’esofago in cui si accumula il cibo
289
2010
giovani del tempo in cui la febbre del sabato
290
2010
la prossima volta in cui ci incontreremo. Ho usato
291
2010
sempre nel punto in cui ci si trova’. Invece
292
2010
il potente getto con cui marca il suo territorio
293
2010
la prima volta in cui sentii pronunciare la parola
294
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proposito delle “ubbie” di cui sono pieni “i villani
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ma nella situazione in cui, per esternare quello che
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prima, oltre tutto, di cui conobbi il dolce tremolar
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una piccola morte da cui si resuscita quasi all
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mort, una dolce morte cui ogni guerriero e ogni
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lessicale. Sulla bustina da cui parsimoniosamente la nonna versava
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quasi un romanzo i cui capitoli sono incentrati ciascuno
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corrotta italianità, ibidem 1877), il cui titolo dice tutto riguardo
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non trovavo o di cui trovavo spiegazioni non sufficientemente
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e la rapida obsolescenza cui sono destinati i dizionari
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CdE [Mondadori], Milano 1989, della cui rielaborazione totale sono stato
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di studio (piacere di cui per altro godo leggendo
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concettuali, ideologici) - quelli in cui le parole sono raggruppate
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Stamperia reale, Milano 1814, di cui posseggo l’edizione anastatica
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Righetti, Hoepli, Milano 1896, di cui posseggo l’edizione anastatica
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Prati, Garzanti, Milano 1951, di cui ho la ristampa anastatica
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Pestelli, Longanesi, Milano 1961, la cui lettura suggerisco a tutti
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parole nuove” e di cui sono un acquirente compulsivo
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Ringraziamenti ¶ Ringrazio Mariagrazia Mazzitelli, cui devo l’idea stessa
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capitoli - le voci - in cui il libro si articola