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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, I promessi sposi, 1930

concordanze di «curato»

nautoretestoannoconcordanza
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del 7 novembre 1628, don Abbondio, curato d'una delle terre
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altro bravo. ¶ Vedendo il curato, entrambi si levarono. Cioè
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sui due piedi. ¶ - Signor curato, - disse uno di que
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miei panni... il povero curato non c'entra... vedon
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il cappellone piumato: - Signor curato, -aggiunse a mo' di
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notte messere. ¶ Il povero curato bruciava dalla voglia di
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io?» dice il povero curato, che non ha certo
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la mi prende, signor curato mio? - incalzava Perpetua col
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d'altro, - disse il curato, appressando al fiasco dondolante
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campanello alla casa del curato. ¶ - Che il diavolo se
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oca. ¶ - Son venuto, signor curato, per sapere a che
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mente, mio bravo signor curato! ¶ - Piano nino; a esser
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comunità. ¶ - Dice davvero, signor curato? ¶ - Insomma, voi comprendete bene
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quattro le scale del curato. Questi, che già credeva
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la sua chiave, signor curato. ¶ Don Abbondio corse tosto
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le parolacce dette al curato col servirgli una profusione
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voce alta: - Il signor curato ha un febbrone, per
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quel birbante d'un curato, che nicchia davanti alle
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se, a minacciare un curato perché non faccia un
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giorno stabilito col signor curato, e s'era disposto
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ecco che il signor curato comincia a cavar fuori
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ci vuole bensì il curato, ma non è necessario
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accordo. Si va dal curato: il punto sta di
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L'uomo dice: - «Signor curato, questa è mia moglie
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La donna dice: - «Signor curato, questo è mio marito
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marito.» Bisogna che il curato senta, che i testimoni
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parole son dette, il curato può strillare, strepitare, fare
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Renzo; - questa burla al curato la si fa o
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promesso, alla casa del curato inconsapevole, con Agnese che
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bisogno di parlare al curato. Avrei qui venticinque berlinghe
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tonto. ¶ - Mio fratello, sor curato, che ho preso meco
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proferire le parole: - Signor curato, in presenza dei testimoni
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dei campi, il buon curato, chiuso il breviario, si
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sur una pietra. ¶ Il curato non seppe reggere a
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un cappuccino, d'un curato, d'un tentato matrimonio
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hai giurisdizione sopra quel curato, che per paura non
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illustrissima voleva me; il curato sono me; ma io
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lei. ¶ - Giudicatene voi, signor curato Una vostra parrocchiana, che
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tutto in sudore, signor curato? ¶ - Son venuto fin quassù
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contrario, cioè che il curato, libero dal riserbo che
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alzò la voce: - Signor curato, mi usi la cortesia
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arrivò in motocicletta il curato della parrocchia in cui
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quando nessuno si era curato di loro, vivevano piuttosto
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carità al vostro povero curato, di cercargli qualche cavallo
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accolta a bracciaperte dal curato e dalla sua donna
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bene. E lei, signor curato, è riuscito a cavarsela
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lei chi preferisce, signor curato, fra queste grandi stelle
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birbante d'un signor curato! E, mi dica un
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che voleva costui. ¶ - Signor curato, - Renzo gli disse, con
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che già adocchiava il curato con l'intenzione di
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Qua un bicchiere, signor curato! - diceva Bortolo, sempre gentile