Alessandro Manzoni, Il conte di Carmagnola, 1820

PREFAZIONE ¶ Pubblicando un'opera d'immaginazione che non si

trovare facilmente la ragione d'un dramma il quale

più ingegnosi è quello d'avere, quasi per ogni

di poter rendere ragione d'un lavoro poetico; quand

spettatore realmente alla rappresentazione d'un'azione, diventa per

mosso di luogo, e d'avere impiegate solo poche

segretissime, come se credessero d'esser soli, distruggono ogni

illusione, perché io sento d'esser loro visibilmente presente

veggo esposti agli occhi d'una moltitudine; gli farebbe

ci era un periodo d'Aristotele. ¶ III. Se poi

si trova nello stato d'illusione voluta dall'arte

distinzione dei diversi generi d'illusione, e non avendo

dalla più leggiera osservazione d'alcune tragedie inglesi e

in dubbio? Certo, meno d'ogni altro quei critici

regole a solo fine d'ottenere la verosimiglianza. Cito

fasse dans le cabinet d'Emilie, et qu'Auguste

e coi diversi modi d'influire sulle idee e

del più alto grado d'interesse e immune dagl

drammatico, m'ero proposto d'unire un discorso su

tempo, mi fo lecito d'annunziarlo; perché mi pare

contraria all'opinione ragionata d'uomini di prim'ordine

impressioni violente e dolorose d'un azione qualche volta

rimandava raddolcite dalla vaghezza d'un'espressione lirica e

a personaggi li priva d'una gran parte dell

mio credere, renderli suscettibili d'uno slancio più lirico

sugli antichi il vantaggio d'essere senza inconvenienti: non

gli diminuiranno la tentazione d'introdursi nell'azione, e

e prego il lettore d'esaminare questo progetto indipendentemente

certo e più determinato d'influenza morale. ¶ Premetto alla

leggere un componimento misto d'invenzione e di verità

gli scrittori vanno più d'accordo. ¶ Alla morte di

de' loro antichi signori, d'altre s'erano fatti

né alla domanda espressa d'essere licenziato dal servizio

con Riccio. Insistette, dicendo d'aver poche cose e

milanese, pattuì col Duca d'ammazzare il Carmagnola, purché

e con altri Stati d'Italia fu proclamata in

e dopo la presa d'alcune terre, s'accampò

veneto a nessuno repugnava d'ubbidire al Carmagnola, benché

strada elevata a guisa d'argine: e tra le

e il Torello, sospettando d'agguati, opinassero di non

di quest'uso militare d'allora. Egli l'attribuisce

prendesse il rischioso impegno d'opporsi a un'usanza

milizia, e a privarsi d'ogni appoggio. Avevano bensì

si parla anzi che d'onori e di ricompense

danno altra taccia che d'essersi lasciato ingannare da

lieve riprensione".(18) ¶ Il giorno 18 d'ottobre, il Carmagnola diede

non credette a proposito d'andar col grosso dell

una città che sperava d'occupare tranquillamente per sorpresa

della quale non fu d'alcun vantaggio per il

né più sicura, che d'invitarlo a Venezia col

storici, anche veneziani, sono d'accordo in questo; pare

allora in Venezia. ¶ Nulla d'autentico si ha sull

è saputo mai nulla d'un tale trattato. Quest

fatto, malgrado la taccia d'ingratitudine e d'ingiustizia

taccia d'ingratitudine e d'ingiustizia che gli si

altro ripugnano alla supposizione d'un trattato di questa

che lo conosceva meglio d'ogni altro, non avrebbe

si trovasse qualche traccia d'un'opinione pubblica, diversa

mani del Conte, capitano d'un tanto esercito, parendo

in prova della reità d'un uomo in giudizio

Cambrai venne dalle relazioni d'un loro agente di

nobile e bellicosa parte d'Italia, che lo considerava

ha stretto ¶ tra lor d'eterna inimicizia un patto

tra i primi ¶ guerrier d'Italia il primo, e

cor che agogna sol d'esser ben noto. ¶ IL

dirlo, il brutto ¶ nome d'ingrato, l'insoffribil nome

è l'uso ¶ valersi d'opra ch'essi stiman

vostra stima, e quella ¶ d'ogni cortese; e, arditamente

giudizio, o Senatori, ¶ che d'ogni obbligo sciolto inverso

ben altro conto. Or d'essa un primo pegno

desio là dove appena ¶ d'un qualunque avvenir si

ne' prosperi casi: impaziente ¶ d'ogni dimora ove il

dai fondamenti al rovinar d'un solo. ¶ Provocator dei

Provocator dei deboli, nemico ¶ d'ognun che schiavo non

amici tra noi; ma d'una cosa ¶ mi rendo

spada, ¶ potrem noi dir d'aver creato un servo

voler nostro ¶ a quel d'un tanto condottier prevalga

nel tempio? E chi d'un regno ¶ fece il

v'ha un'arte d'acquistar l'alme volgari

ove più forza è d'uopo ¶ che accorgimento: quindi

poche vie ¶ al pugnal d'un nemico offre il

diam battaglia. ¶ MALATESTI ¶ Anzian d'anni e di fama

grande ¶ fia la battaglia: d'una tale appunto ¶ abbisogna

proponete: a trarnelo, fia d'uopo ¶ appigliarci agli opposti

Altri: noi siamo ¶ stanchi d'esser beffati; e tutti

aste, un grido universal d'assenso ¶ fu la risposta

soldati ci venia proposto ¶ d'intimar la ritratta? e

atterrarlo ¶ due colpi è d'uopo: ei con un

non si tratta ¶ né d'un presidio qui, né

un presidio qui, né d'una terra; ¶ trattasi dello

quali or le abbiam d'ira e di scorno

SFORZA ¶ Torello, ¶ voi temete d'agguati? Anch'io dirovvi

tutti andrete in operar d'accordo ¶ più che non

sinistra risponde uno squillo: ¶ d'ambo i lati calpesto

far salva, o morir? ¶ - D'una terra son tutti

comune lignaggio ¶ a ognun d'essi dal volto traspar

col mar. ¶ - Ahi! Qual d'essi il sacrilego brando

qui senz'ira ognun d'essi è venuto; ¶ e

la terra è coperta d'uccisi; ¶ tutta è sangue

Tutti fatti a sembianza d'un Solo, ¶ figli tutti

un Solo, ¶ figli tutti d'un solo Riscatto, ¶ in

rocche che ci stan d'intorno. ¶ Voglio un solo

è vana? ¶ Il suol d'estinti ricoperto, sparso ¶ e

voi feste il cenno ¶ d'accerchiarci, o signor: soli

ben ti mostri degno ¶ d'una miglior. Quale è

mostrarglisi, ch'ei brami ¶ d'averlo amico ancor? S

e inetto ¶ a sopportar d'una corazza il peso

corazza il peso, ¶ che d'una mano ha d

d'una mano ha d'uopo e d'un

ha d'uopo e d'un consiglio, ¶ e al

bramosi ¶ di conservar che d'acquistar, cui preme ¶ sovr

dissimular, fargli querela ancora ¶ d'un'offesa che mai

ciò che siam certi d'ottenerne; opporci ¶ sol quanto

il mio cor; né d'altro esser può reo

esser può reo ¶ che d'avergli mentito. A darne

saperlo, uditelo. Per ora ¶ d'oggi si parli; non

questa scusa? e largo ¶ d'ogni onor poscia non

campo, ¶ non scemo pur d'un combattente. Al Duce

ufizio io non facea d'amico, ¶ ma di fedel

fu il primo ¶ senso d'orror che un tradimento

parte. ¶ E se pietà d'un prode a tanti

farla tacer? Son reo d'aver creduto ¶ che util

Voi siete a parte ¶ d'un gran disegno; e

MARINO ¶ Il Mussulman disegna ¶ d'assalir Tessalonica: voi siete

che feci?... Io prima d'oggi ¶ non conoscea me

in testimonio il cielo ¶ d'un'infame viltà... la

dubbiezza scaccerà; rimorso ¶ avrà d'averla accolta... Io son

alma mia: vide che d'uopo ¶ m'era un

incarco ¶ è l'amistà d'un uom che agli

è forza e volontà d'altrui. ¶ Terra ov'io

senno ed al voler d'un solo. ¶ IL CONTE

riguardo, arte profonda è d'uopo ¶ con questi uomin

altri signor mi sia: d'allora in poi ¶ mai

dolci detti ascolto: ¶ segni d'amor; ma pur, l

tu non sia compreso ¶ d'amor, di riverenza, e

menzogna, i turpi sogni ¶ d'un vil di cui

il dì verrà che d'un guerriero ancora ¶ uopo

sua questa qualunque ¶ gloria d'un suo concittadin, non

punirlo, ¶ tempo era allor d'antiveggenza. ¶ IL CONTE ¶ Indegno

vi dia la forza d'ascoltarmi. Il Conte... ¶ MATILDE

pianger, figlia, or che d'oprare è il tempo

macchiai con l'onta ¶ d'un tradimento: io nol

si sente uno strepito d'armati) ¶ MATILDE ¶ Oh qual

fece decapitare come rea d'adulterio con Michele Orombelli

Hist. lib. VI. ¶ (22) Rivoluzioni d'Italia, lib. XX, cap