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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giordano Bruno, Il candelaio, 1582

concordanze di «d»

nautoretestoannoconcordanza
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gai; apresso: Il tronco d’acqua viva. Adesso che
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che godete al seno d’Abraamo, e me che
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di porci e calci d’asini: perché a quest
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lo lascia in speranza d’accapar il tutto. ¶ Nell
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presupponendo che questa fiamma d’amor facesse colar e
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non gli fusse necessario d’incantar quella di Lucia
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ebbe occasion di levarsela d’avanti per quella volta
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sua vana speranza; mostra d’esser inanimata a fargli
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rimane Lucia con determinazione d’andar a trovar Gio
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amano, con tutte sottigliezze d’epicuraica filosofia, — Amor fiacca
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Amor fiacca il timor d’omini e numi, — cerca
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insolita a mangiar più d’una minestra avesse possuto
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pensare che desiderasse più d’esser vinta che di
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tamburini delle Muse puttane d’Elicona a ficcarmene una
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ritroso come un vecchio d’ottant’anni, fantastico com
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discorsi umani col senso d’Eraclito o di Democrito
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di fantasia, smarrito peregrinaggio d’intelletto, fede sfrenate, cure
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cuor rostito nel fuoco d’amore; pensamenti, astrazioni, colere
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amor miei non quei d’altrui. Vedrete in una
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diluvio universale, — l’arco d’amore, il quale è
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del stral del dio d’amore, nodo che lega
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la prosopopeia e maestà d’un omo masculini generis
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varia lectio, un approvator d’autori, un approvato autentico
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l’altro polo, e d’assordir co i cridi
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e margarite in campo d’oro, — un discorso latino
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un versetto, un concetto d’un peregrino carattere ed
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a proposito un versetto d’Omero, d’Esiodo, un
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un versetto d’Omero, d’Esiodo, un stracciolin di
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questo, vel farrò degno d’un connestable, si non
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non mel fate degno d’un bidello. Volete ch
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Lodato sii Idio: pensavo d’aver un servitore solamente
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un simulato amorevole sguardo d’occhio, chi sa, forse
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dice quanto all’effetto d’amore, ne veggiamo l
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ne veggiamo l’esperienza d’ogni giorno. Lascio che
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m’avanza di più d’otto anni: voi avete
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e spropositato il regno d’amore. Si volete saper
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co la balestra, buffalo d’India, asino di Terra
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India, asino di Terra d’Otranto, menchione d’Avella
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Terra d’Otranto, menchione d’Avella, pecora d’Arpaia
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menchione d’Avella, pecora d’Arpaia. Forse, che ci
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fine s’è repentito d’aver detto? però non
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amanti mai, che sian d’onore, ¶ Hanno portato alle
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è più alpestre che d’una tigre, son certo
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maggior opportunità le superstizioni d’arte più profonda. ¶ Bonifacio
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qualità. L’esser fascinato d’amore adviene, quando, con
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li quali, in atto d’amore, principalmente son finestre
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voi non vi stimate d’essere. E sa lui
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il mondo sii pieno d’oro? ¶ Gioan Bernardo Io
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non mi fia mistiero d’andar a prendere altre
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Per pinguefarti più, vase d’ingluvie, ¶ In cotesto porcil
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al pascolo, ¶ E privo d’exercizio, ¶ Per inopia e
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Certo, per esser cosa d’uno della profession vostra
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vi dava la baia d’un’altra sorte. ¶ Manfurio
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altr’unghia che questa d’attaccarmi”. E cossì fu
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Starnuti di cornacchia, piè d’ostreca ed ova di
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temer più di deluvio d’acqua che di fuoco
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Parsemi veder la mula d’Alcionio, ché, s’ell
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par simile a quel d’un’altra che spunzonava
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toh. ¶ Barra Bonifacius Luccus D. Vittoria Blancae S.P
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Vittoria Blancae S.P.D. “Quando il rutilante Febo
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che non so ripascere d’altro che di quelle
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me non fo conto d’altro che di quello
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cui si fa conto d’ogni cosa. Il danaio
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ho da negociar cose d’importanza. A dio, a
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materie insieme. Poi arrete d’incenso alcunamente esorcizato o
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io procedo per via d’incanti, per non aver
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m’arrebbe dato più d’un par di scudi
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Bestia irrazional, grosso mandrone, ¶ D’ogni lum privo, d
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D’ogni lum privo, d’ignoranza figlio, ¶ Povero d
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d’ignoranza figlio, ¶ Povero d’argumento e di consiglio
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da nulla, — Te, testa d’asino. ¶ Manfurio Disse Catone
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mi trovo, ¶ Voto [è] d’ogni valor, pien d
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d’ogni valor, pien d’ogni orgoglio” ¶ Ma properiamo
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il mondo, derebbe desiderare d’esservi stato presente. ¶ Barra
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di veluto ed inbottonata d’oro, da colui. Il
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grazia, un altro favore d’agiutarmi, ch’io non
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O fure, degna pastura d’avoltori! ¶ Marca Dite, perché
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Avete raggione, signor Dottore, d’aver sempre risguardo al
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sento dir che cerca d’affatturarmi, con l’avermisi
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Si fusse il dio d’amore istesso, bello quanto
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saran come statue vecchie d’altari sparati, a’ quali
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uomini al mondo, pensa d’essere amato per gli
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oltre di gran punti d’avantaggio di sorte che
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farà finta de temer d’essere udita da gli
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femina. Sin al giorno d’oggi la vi amava
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sempre l’ho veduta d’un medesmo volto, nell
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trattamenti insin al giorno d’oggi? Siete ben cieca
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dismenticata di tanti segni d’amore che voi gli
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si sarebbe liquefatta: penso d’averla troppo scaldata. Guarda
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Ecco cqua quel pezzo d’asino, il quale volesse
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Bonifacio Io ve dirrò d’avantaggio: voi siete cosa
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più di otto conti d’oro; il Prencipe di
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che gli ne bisognano d’avantaggio? Or, vedi, chi
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potrei essere al dì d’oggi. Allora giocavamo a
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tema di fallire, suspicion d’esser rubbato, ansia di
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perché voglio convencere costui d’intenzione e fatto. ¶ Lucia
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Eimè ch’in van d’andar vestito bramo ¶ Oimè
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gli mostrarrò tutta infiammata d’amore: e con questo
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mercé! io ho bisogno d’altro che di questo
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cqua procedevano le verghette d’oro. Oh, maldetto ‘l
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agiutarrà! ¶ Sanguino Come quella d’un certo papa, — non
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nel petto mio scintilla d’altro amore arrebe avuto
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diva, si mai fiamma d’amor provaste, — la quale
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in proverbio le lusinghe d’amanti. Però desidero ogni
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hanno un certo che d’impietà. ¶ Gioan Bernardo Lasciamo
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ché voglio dirvi cose d’importanza che non vi
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non più, è ora d’andare in Vicaria: domani
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sii, ch’abbia ardire d’ingiuriarle e dirgli improperii
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manifesto. La consuetudine, dunque, d’Italia ed altri non
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sii puttana o sii d’onore, non deve esser
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discreta, credo che basti d’aver udito questo, per
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aspettar un mezzo quarto d’ora, — di riconciiiare quel
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a lor sustentamento, perché d’acqua sola, e del
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terra, e non vivono d’altro che di terra
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l’hafatta. Giove niega d’averla fatta; però o
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tu sai l’assoluzione d’oggi fa l’anno
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Cappino o che diavolo d’altro nome. Io ho
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di Nostra Madonna e d’altri Santi di paradiso
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saggio, accorto, di valore, d’ogni stima degno? ¶ Ascanio
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ciò non deve dubitare d’andar priggione. ¶ Manfurio Verum
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hai moneta, fa’ elezione d’una de le altre
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sane. ¶ Ascanio Non credere d’esser in scena? ¶ Manfurio