Camillo Boito, Il maestro di setticlavio, 1891

passati, con un'aureola d'argento intorno alla fronte

accompagnamento, salvo le battute d'aspetto picchiate dal maestro

Do?". ¶ "Un tono intiero d'intervallo". ¶ "Oh, vedi, vedi

un tantino di pratica d'armonia. Poi ti senti

era figliuola della figlia d'una sorella del maestro

bianca circondata dai capelli d'argento, sebbene, quando non

profonde, vibranti come pedali d'organo, mentre la grande

si apriva al pari d'una caverna sotto al

soprannominato Mirate dal nome d'un tenore grande e

acchiappare mai più. ¶ Figlio d'un gondoliere e d

d'un gondoliere e d'una lavandaia, era stato

di gattabuia, al pari d'un canarino, più grasso

più canoro". ¶ "Giacobbe figlio d'Isacco, sai che non

sulla coscienza la sventura d'un padre e di

che pensavi all'affar d'oro, che hai fatto

non si tenesse orgogliosa d'imparentarsi con lui. ¶ Trascorso

non ebbe più ardire d'insistere. Il rifiuto stupì

l'arcata della riva d'approdo. Un poco di

occhi alzati alla cupola d'oro popolata di santi

vi trovò una immagine d'uomo profondamente impressa, la

stelo il grande fiore d'un giglio, che le

cui stava una caraffa d'acqua, e ne aveva

hai imparato a trarti d'impaccio sulla tastiera?". ¶ "Maestro

il quale, a patto d'intascare venti svanziche anticipate

il duetto dell'Elisir d'amore. Così perdo anche

per certe sue ragioni d'interesse, mentre all'incontro

giovine e celebre direttore d'orchestra al teatro della

importa, in un quarto d'ora la metto in

tavola ingombra di ciarpami d'ogni sorta, mormorò: ¶ "Se

V ¶ Era un caldo d'inferno: l'estate si

si fermò alla riva d'approdo, innanzi all'orto

apparve come uno spettacolo d'incendio. I fuochi di

riva; e innumerevoli ombre d'uomini e di remi

oscillando, nei brevi spazi d'acqua lasciati liberi ora

che occupava lo spazio d'una casa, due gambe

i sandoli, le barche d'ogni genere, che, non

degli abbordaggi, degli arrembaggi d'un combattimento navale. I

quando il motto canzonatorio d'un compagno, gridato con

le più audaci dichiarazioni d'amore e sorrideva e

piene di donne e d'uomini briachi, mentre scoppiava

dominata dall'unico sentimento d'una speranza, che ad

comodino, di ballerine e d'altre femmine mezzo svestite

cantori ed i professori d'orchestra di strabocchevoli lodi

Molo non si parlava d'altro. C'era come

velluto nero con frangie d'argento e di figure

figure allegoriche, tutto circondato d'innumerevoli ceri accesi. Ai

bianca a larghi fiorami d'oro. Il cuore le

Gli scintillamenti dei musaici d'oro finirono per produrle

mitrati. Le alte mitre d'argento, gli splendidi piviali

è stato un colpo d'accidente". ¶ "A chi?". ¶ "Al

Al maestro un colpo d'accidente". ¶ "Un colpo apoplettico

passò dalla propria bottega d'antiquario a prendere nello

occhiali a grossi cerchi d'oro, accolse il soprano

fidai di te e d'una serva, e sopra

serva, e sopra tutto d'una innocente, inesperta nelle

di canto, poiché 'più d'ogni altro ramo dell

piedi, si fosse spezzata d'un tratto. Gli caddero

fu posto nella sale d'osservazione. ¶ Due giorni appresso

nelle loro massicce cornici d'un oro diventato nero

del Santo, una lingua d'argento, voto di Don

trote rosee nel lago d'Idro o nel Chiese

a respirare una boccata d'aria, non faceva altro

ritorno di vento e d'acqua, la bufera si

fresco ne' bei giorni d'estate, strappo alle corde

ebano con dei filetti d'oro, rappresenta una caccia

ammira poi una figuretta d'argento, un Apollo sdraiato

quelle due chine brulle d'un colore cupo rossastro

Prima sembrò una corona d'argento posta sul culmine

L'aria è restata d'un celeste purissimo, su

costeggiando il melanconico Lago d'Idro, passando dalle mura

mura merlate della Rocca d'Anfo e camminando un

di avorio, di ebano, d'oro, di perle! Che

se io la tempestassi d'interrogazioni. Ma ella non

cisposi. ¶ "Figlio del figlio d'un suo fratello". ¶ "Figlio

fratello". ¶ "Figlio del figlio d'un suo fratello" mormorava

negli sterpi. Dei tronchi d'albero disseccati sbarravano il

alba, nuotavo nel lago d'Idro, facevo all'amore

mi rammentava i raccapricci d'infanzia, quando il mio

per esperimentare la curiosità d'una sua fidanzata; le

nel paniere una testa d'uomo tagliata. ¶ La vecchia

assassinii, inganni, sacrilegii, lordure d'ogni specie, venite fuori

terreno. Dopo un quarto d'ora mi fece segno

di là, delle fiamme d'allegria, alla distanza di

una certa ingenua pretensione d'imitare qualche arietta popolare

le parti, come cannonate d'una finta battaglia; la

da collo e scialli d'un rosso scarlatto. ¶ M

bei capelli folti tutti d'argento, che gli circondano

gli occhi azzurri limpidi, d'una soavità da fanciulla

frangie ed a nappe d'oro. Ed è cominciata

interminabile di donne e d'uomini, la quale, vista

dall'alto, sembrava tutta d'un pezzo, e pareva

gran tormento dell'artista d'oggi. Color locale: sentire

vascelli staccano in luce d'oro sull'oltremare della

filosofia e la morale, d'insegnamenti per l'arte

piatti di rame e d'ottone lucidi più dell

contentavano della buccia: quelli d'oggi vogliono il midollo

uno dei migliori artisti d'Italia, un Romano, si

a mostri, a intrecci d'ogni maniera e ondulato

li lascia a secco d'un verde arcimaledettissimo a

carnale. Ma i giovani d'oggi guardano invece, o

a tutti, diventavano uomini d'affari e calmi diplomatici

sguardo splende il raggio d'una bontà mansueta. Alle

orecchie pendevano due anelli d'oro, dai quali pendevano

volta due triangoletti pur d'oro, dondolanti a ogni

fazioni di Venezia, che d'allora in poi, salvo

nelle quali più che d'ogni altra cosa si

quella sua vecchia ortografia: "d'en voir un tel

i merletti, le stoffe d'oro e d'argento

stoffe d'oro e d'argento, i velluti, le

e in ogni boccata d'aria c'era qualche

ma si è ciechi, d'una cecità spaventosa, che

e di bizzarri luccicori d'argento: l'atmosfera del

in giro con tanto d'occhi, e vi apprestate

frange e certi fiocchi d'argento sudicio, che le

da pescatori, facendole brillare d'un colore giallo dorato

tavola, stava un gruppo d'Inglesi. Una delle signore

il volto regolare, delicato, d'un rosa pallido, gli

sottile i lunghi ricci d'oro. Ella era la

fosse povero di fantasia, d'ingegno e di cuore