parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Crisostomo Trombelli, Le favole di Fedro liberto d'Augusto [traduzione da Fedro], 1735

concordanze di «d»

nautoretestoannoconcordanza
1
1735
eran le Rane; ¶ Quando d’aver un re vogliose
2
1735
gara, e dopo averlo ¶ D’ogni feccia imbrattato, ambasciatori
3
1735
Una Cornacchia follemente altera, ¶ D’alcune piume ad un
4
1735
Ne’ boschi a caccia d’un Leon compagne, ¶ Fero
5
1735
un Leon compagne, ¶ Fero d’un Cervo d’ampia
6
1735
Fero d’un Cervo d’ampia mole preda. ¶ Ne
7
1735
Rane contro al Sole. ¶ D’un vicin ladro le
8
1735
tesse ai buoni inganno. ¶ * D’aver dato in prestanza
9
1735
e a morte adduce. ¶ * D’un fiume in fondo
10
1735
Leon di forze, e d’anni carco, ¶ Su l
11
1735
fiume, e non temer d’inganno. ¶ L’altro dice
12
1735
avido aspira. ¶ * L’ossa d’un uom dissotterrando un
13
1735
un tesor. Gli Dei d’Averno in pena ¶ Del
14
1735
il saluto ¶ Rigetta, e d’onde e’ fia fratel
15
1735
e la Giovane, amanti d’un Uomo di mezza
16
1735
L’Aquila in cima d’una quercia annosa ¶ Fatto
17
1735
atrio, ¶ Un, cui fascia d’Egitto, da le spalle
18
1735
sien le falde sciolte: ¶ D’acqua ripien preso un
19
1735
l’un; sacchi pien d’orzo l’altro. ¶ Superbo
20
1735
O. ¶ A L’ingegno d’Esopo eresse Atene, ¶ Un
21
1735
trassi; ¶ Io cui brama d’aver unqua non prese
22
1735
spirti; ebbero un Lin d’Apollo, ¶ Ed Orfeo de
23
1735
cui v’eran rimasi ¶ D’un ottimo Falerno vecchi
24
1735
avanzi. ¶ La cui fragranza d’ogni intorno sparsa, ¶ Con
25
1735
il Villano. ¶ CHe più d’un indovin l’intenda
26
1735
dica ¶ Lo insegnerà pria d’altri il mio racconto
27
1735
di quei, che privi ¶ D’ugual valor, spargon minacce
28
1735
il ventre. ¶ Ma se d’altrove andar mi vien
29
1735
racconto insegna. ¶ * Un padre d’un bellissimo fanciullo, ¶ Una
30
1735
è la fè, comun d’amico è il nome
31
1735
La notte a casa d’improvviso riede, ¶ E va
32
1735
tu, stolto, il danno ¶ D’avversa sorte accusi. È
33
1735
ben sa l’indol d’entrambi; ¶ Onde essa legge
34
1735
servo avea il padron d’Esopo, ¶ Cui s’impone
35
1735
baje ¶ Penetra: oh quanto d’util v’è racchiuso
36
1735
le cose, ¶ E più d’uno deluse il primo
37
1735
Uva. ¶ Da fame spinta d’alta vite a l
38
1735
vien lite: il Destrier d'ira acceso, ¶ A l
39
1735
però, che di quel d’onde fien ricche, ¶ Nulla
40
1735
e vesti, e lavatojo ¶ D’argento, Eunuchi, e giovanetti
41
1735
ch’ottenne ¶ La bevitrice, d’onde vin provveda; ¶ Per
42
1735
molti ascoso, ¶ Per accortezza d’un sol uom, palese
43
1735
scritti censuri, ¶ Nè lor d’un guardo (è tal
44
1735
ravvisi. ¶ * Ne la bottega d’un ferrajo giunse ¶ Una
45
1735
lui si alluma. ¶ * Quanto d’util racchiuda la novella
46
1735
Il Leone regnante. ¶ QUanto d’util comprende un retto
47
1735
io li reputo avanzi d’una Favola connessa con
48
1735
che il loro impastò, d’onde l’uom costa
49
1735
ed infelice avaro? ¶ Gaudio d’erede, a cui il
50
1735
di cibo, i Dei d’incenso, ¶ Cui de’viveri
51
1735
fama è degno, ¶ È d’Esopo. Se cosa egli
52
1735
dovizie il Dotto. ¶ * Simonide d’illustri carmi autore, ¶ Per
53
1735
sollecita raccolgo, ¶ Veduta averti d’ogni vil sozzura ¶ Pascerti
54
1735
repente due, più che d’umano ¶ Sembiante, di sudor
55
1735
po’ dunque mi riman d’etade ¶ Or or mancante
56
1735
tue parti; pria fur d’altri, ¶ E passeran con
57
1735
ch’Esopèe, ¶ Non più d’Esopo appello; ei fu
58
1735
POETA. ¶ SE in avvenir d’Esopo il nome incontri
59
1735
Demetrio, e Menandro. ¶ USurpato d’Atene avea lo scettro
60
1735
ondeggia il passo; ¶ Molle d’unguenti è il crine
61
1735
punse ¶ Una Mosca, sperando d’ischiacciarla, ¶ Si diè grave
62
1735
dite, chi a quel d’altri agogna. ¶ A color
63
1735
il fallo scopra. ¶ * Cura d’illustri giuochi un ricco
64
1735
nulla ¶ Vi si scopre: d’applausi il ciel rimbomba
65
1735
P P E N D I C E ¶ FAVOLA
66
1735
mentre a lui giocan d’intorno ¶ I villerecci sorci
67
1735
I villerecci sorci, un d’essi a caso ¶ Sopra
68
1735
Leone lo arresta: ei d’imprudenza ¶ Reo si confessa