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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Baricco, Castelli di rabbia, 1991

concordanze di «da»

nautoretestoannoconcordanza
1
1991
steigendes Glück.... ¶ A Karine, da lontano ¶ UNO ¶ 1 ¶ – Allora, non
2
1991
l’aria di venire da lontano... ¶ – Un pacco per
3
1991
l’aria di venire da lontano. Hai capito bene
4
1991
sera e... e viene da... ¶ – ... e ha l’aria
5
1991
l’aria di venire da lontano, così devi dire
6
1991
lontano, così devi dire... ¶ – ... da lontano, okay. ¶ – Va bene
7
1991
DETTO CORRERE! ¶ – ... di venire da lontano, è un pacco
8
1991
l’aria... di venire da lontano... è un pacco
9
1991
l’aria di venire da lon... lontano... è un
10
1991
la signora... ... è arrivato da lontano, no, ieri, è
11
1991
l’aria di venire da lontano....... da lontano..... lontano
12
1991
di venire da lontano....... da lontano..... lontano... è un
13
1991
io credo di sapere da dove arriva... Guarda, Stitt
14
1991
qui, Pit. Non muoverti da qui, va bene? ¶ – Va
15
1991
la porta chiusa, perché da un attimo si era
16
1991
Rail, finché qualcuno gridò da una finestra Sta per
17
1991
tornare il signor Rail, da un campo all’altro
18
1991
pure distava un’ora da lì, perfino a Quinnipak
19
1991
di corsa Ollivy, scendere da cavallo, sbagliare l’atterraggio
20
1991
l’esattezza. ¶ Meno facile da capire era perché lui
21
1991
valigie, cappelli, lo scrittoio da viaggio, soldi, testamenti, cose
22
1991
fu proprio di ritorno da uno dei suoi viaggi
23
1991
si era portato dietro da chissà quale parte del
24
1991
del vetro, lo era da un numero infinito di
25
1991
genio, insomma, lo era da sempre. E iniziò a
26
1991
delle Vetrerie Rail” avrebbe da lì a qualche anno
27
1991
dava pena di citare da quando, come mille rivoli
28
1991
il signor Rail, tornando da uno dei suoi viaggi
29
1991
una volta per tutte da un sole di mille
30
1991
vedeva, quella donna che da qualche parte del mondo
31
1991
apparecchiata giù, in sala da pranzo. I tre candelieri
32
1991
a migliaia di chilometri da quell’immagine, da quel
33
1991
chilometri da quell’immagine, da quel suono, da quell
34
1991
immagine, da quel suono, da quell’odore. Alla deriva
35
1991
dai bordi, seguita poi da mille altre, e immobili
36
1991
con così appassionata esattezza da lasciarle un bambino nel
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1991
signor Rail aveva qualcosa da farsi perdonare e dunque
38
1991
dire che quella inezia da nulla, e immensa. Che
39
1991
signora Rail. ¶ Così strani da pensare che li tenesse
40
1991
diametro di una tazza da caffellatte. Pekisch ci aveva
41
1991
addosso ha una giacca da uomo, Pehnt è un
42
1991
sentito. ¶ Ha una giacca da uomo addosso, Pehnt. Nera
43
1991
non c’è niente da indovinare. Devi solo dire
44
1991
non può sparire così, da qualche parte deve andare
45
1991
un errore, è chiaro... da qualche parte sbagliamo... forse
46
1991
n’è andata via da lì. ¶ Pekisch si ferma
47
1991
del genere non senta da qualche parte rigirarsi un
48
1991
e irresistibile. Una cosa da non crederci. Perfino l
49
1991
vera. Non ci sarebbe da stupirsi se ad assaggiarla
50
1991
piccolo maledetto buco nascosto da qualche parte, è chiaro
51
1991
se n’è scappata da lì tutta quella voce
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1991
se uno li vedesse da lontano potrebbe ben chiedersi
53
1991
e più illuminanti aneddoti da riferirLe, ma la mia
54
1991
tubo potrebbe tranquillamente partire da Londra e raggiungere Liverpool
55
1991
un mondo interamente collegato da reti di tubi capaci
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1991
inviare un ordine commerciale da Bruxelles ad Anversa in
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1991
impartire un comando militare da Parigi a Bruxelles in
58
1991
lettera d’amore partita da San Pietroburgo non più
59
1991
città e nazioni così da insegnare ai popoli che
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1991
rattristano questi miei istanti. ¶ Da Lei mi congedo, col
61
1991
concerto che la banda da Lei diretta terrà a
62
1991
sull’altra, tutte rigate da una calligrafia perfetta, tutte
63
1991
segnate qua e là da insospettabili macchie di sangue
64
1991
con il cranio trapassato da un colpo di rivoltella
65
1991
rivoltella. A pochi metri da lui gli investigatori trovarono
66
1991
diverse ferite d’arma da taglio e una ferita
67
1991
dell’ingresso. Tirò fuori da una tasca della giacca
68
1991
completo catalogo delle cose da sapere, consultabile in ogni
69
1991
scriverle per non dimenticarle. ¶ Da questo assioma, la mappa
70
1991
città, utilità delle bare da morto, come diventare Santo
71
1991
vento, festività dell’anno, da che parte è il
72
1991
infagottato in una giacca da uomo nera e appoggiato
73
1991
le sarebbe stato gradito, da quel momento in poi
74
1991
mio caro Charlus...”, seguita da non acutissime ma ragionevoli
75
1991
giorno diventerai abbastanza grande da fartela diventare di misura
76
1991
misura lascerai questa cittadina da niente e andrai a
77
1991
giacca non trovò nulla da ridire. Convenne che il
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1991
vitaminiche del ragazzo. Pekisch, da parte sua, fornì a
79
1991
come ricominciare a scrivere da una pagina bianca. Qualsiasi
80
1991
d’amore. Si ricominciava da dove ci si era
81
1991
Rail? ¶ A dieci chilometri da lì, il campanile di
82
1991
mezzanotte, c’era vento da nord, si portò addosso
83
1991
terra e sul mare, da Londra a Dublino – correva
84
1991
idea. E allora viaggiare da qui a là era
85
1991
ridotte a piccole macchine da ritarare. Chissà quanti aggettivi
86
1991
più famose locomotive costruite da George Stephenson si chiamava
87
1991
ciò che spaventa si sempre un nome, come
88
1991
un percorso di 112 chilometri da coprire alla velocità di
89
1991
meno, tanti quanti accorsero da ogni parte quel giorno
90
1991
sempre un’immagine che da qualche parte dovevano avere
91
1991
sarà il mondo, visto da lassù? E subito dopo
92
1991
un istante, strappato via da una forza invisibile. “Prima
93
1991
Addormentata si faceva violentare da quella macchina lanciata a
94
1991
Bisogna immaginarselo, la paura da una parte e quel
95
1991
fare male così – e da dove è mai partita
96
1991
di una vita qualunque da scontare in un tempo
97
1991
dagli stessi medici e da insigni studiosi, una minuscola
98
1991
intimo cono di luce da fissare sulla pagina aperta
99
1991
di volta in volta, da malato a malato, come
100
1991
cose che già sollevavano da terra e lanciavano a
101
1991
Liverpool-Manchester, facendo partire da Liverpool la bellezza di
102
1991
e dall’aria e da quel mondo che non
103
1991
delle autorità – fu travolto da uno degli otto treni
104
1991
qualche spicciolo di passione da spendere e riuscì a
105
1991
di liberare quell’idea da ogni altra, e la
106
1991
non fu una cosa da nulla ma una cosa
107
1991
Pekisch manovrava il tutto da una rudimentale tastiera: quando
108
1991
esecutore non aveva che da badare alla sua nota
109
1991
acconcio, quasi integralmente costituito da sue variazioni su temi
110
1991
Non è una cosa da niente: è una cosa
111
1991
idiozia, davvero, un’idiozia da rimanere di stucco. Uno
112
1991
entrare il suo sol da quella porta prima delle
113
1991
la sua. È difficile da spiegare. Era così, e
114
1991
che non è facile da capire. Magari uno ci
115
1991
punto di andarsene, reclamato da pressanti impegni. In realtà
116
1991
alla vetreria e poi, da lì, su per la
117
1991
fascicolo e uno scrittoio da viaggio. Il signor Rail
118
1991
be’... il treno partirà da Quinnipak, questo è deciso
119
1991
o per meglio dire da qui, partirà più o
120
1991
partirà più o meno da qui... pensavo ai piedi
121
1991
portare merci e persone da una città all’altra
122
1991
carbone o qualche vacca da un paese all’altro
123
1991
ha bisogno di arrivare da nessuna parte essendo il
124
1991
che disti duecento chilometri da qui e avrete i
125
1991
Non c’è niente da capire. È semplicissimo. Nessuno
126
1991
e pensava. Gli saliva da dentro una tristezza antica
127
1991
a farsi portare via da quell’idea, un treno
128
1991
così... il treno partirà da qui e arriverà, precisamente
129
1991
grassocce quel nome che da qualche parte aveva già
130
1991
attenzione, l’anima divorata da un sottile, febbricitante nervosismo
131
1991
a piedi nudi, camiciona da notte di lana grezza
132
1991
sonno si era allontanato da lui. Erano soli, meravigliosamente
133
1991
Pleyel 1808, legno chiaro venato da curve come nuvole, si
134
1991
del 1808, legno chiaro venato da curve come nuvole, e
135
1991
poi voltarsi, come richiamato da una paura improvvisa, e
136
1991
granaio che brucia. ¶ Sepolto da un mare di suoni
137
1991
qualche mese che abitava da me... e non si
138
1991
gli tolsi la camicia da notte fradicia, così, non
139
1991
vita è un bicchiere da bere fino in fondo
140
1991
senza levare gli occhi da terra mi disse piano
141
1991
ci sia proprio nulla da dire... più o meno
142
1991
più di quindici anni da allora... tanto tempo... anni
143
1991
stesse parole, mi verrebbe da dire le stesse parole
144
1991
starsene lì nel buio, da soli... proprio non ci
145
1991
quel che si vede da un treno devi girare
146
1991
unico: lui taceva. ¶ Sempre. Da quando era arrivato a
147
1991
tempo era un rosario da sgranare con pazientissima cura
148
1991
di Jun gli arrivò da lontano. Si voltò a
149
1991
quello che c’era da vedere e che non
150
1991
vedete di lasciarla fuori da questa faccenda”, “È vero
151
1991
non è una cosa da signore”, “Vorrà scherzare, spero
152
1991
Ah, se c’è da pagare, se lo scordano
153
1991
salirci?”, “È una cosa da ricchi, ascoltate me, è
154
1991
me, è una cosa da ricchi il treno”, “Ma
155
1991
per sapere dove scappare – da cosa, questo non lo
156
1991
giorno di giugno trascinata da otto cavalli su per
157
1991
non deve sorprendere perché da quando, ormai dodici anni
158
1991
turbe (indimenticato inno scritto da Padre Crest, solo in
159
1991
che le esibizioni allestite da Pekisch rappresentassero per la
160
1991
Quinnipak, partendosene al mattino da posti dove la musica
161
1991
rovente, tanto che venne da pensare non ce la
162
1991
anche meno, per guardarli da vicino e dire poi
163
1991
Non c’è niente da fare: quella è una
164
1991
verso il tramonto. Così, da lontano, così, dall’alto
165
1991
la si potrà vedere da lontano, vero? ¶ – Da molto
166
1991
vedere da lontano, vero? ¶ – Da molto lontano, come uno
167
1991
come un colpo sparato da un’enorme pistola, arriverà
168
1991
arriverà quel treno? ¶ – Arriverà... da qualche parte arriverà, in
169
1991
Una cosa che vista da lontano sarebbe parsa uno
170
1991
solo a venti metri da lì non è che
171
1991
riconoscere la vita anche da lontano. La vita quando
172
1991
mondo, e lui, rubato da uno stupore lancinante, rimaneva
173
1991
ognuno sul suo cavallo, da un estremo all’altro
174
1991
liberasse tutto e tutti da quell’ormai opprimente esitazione
175
1991
silenzio. Un narratore sconfitto da chissà quale ferita. Forse
176
1991
lettera che uno aspetta da anni e poi un
177
1991
oltre la misura già da noi applicata. Ciò non
178
1991
adesso basta, vieni via da lì, Andersson... che ci
179
1991
io qui... io qui da solo, maledizione... tieni duro
180
1991
Poter essere così vicini da sentire l’odore del
181
1991
ci son rimasto. Qualcuno, da qualche parte si sarà
182
1991
era scoppiata la guerra, da Quinnipak andarono a combatterla
183
1991
caduti iniziarono ad andare da lui per sapere che
184
1991
prima, una sera, andò da lui la vedova di
185
1991
Erano passati sei anni da quando Mendel era tornato
186
1991
le sere, adesso, andava da lui il padre di
187
1991
quello di Mormy. ¶ – Usatelo da te, questo, okay? D
188
1991
che te lo usi da te. ¶ Si alzò, Jun
189
1991
imponeva un discorsetto. Prese da parte Pehnt, mise su
190
1991
compressa in un reggipetto da far girar la testa
191
1991
bisogna che ti dai da fare, insomma... cioè, volevo
192
1991
la sua sedia portata da casa. La signora Paer
193
1991
canto che sembrava venire da lontanissimo e che faceva
194
1991
bagni di sangue. Lontano da qui. ¶ “Se solo avessi
195
1991
occhi per poter guardare da lontano – da veramente lontano
196
1991
poter guardare da lontano – da veramente lontano – la vedova
197
1991
non ci sarà nessuno da queste parti che avrà
198
1991
spariva, ma c’era, da qualche parte c’era
199
1991
Rail. ¶ Un buio nero, da non vederci a bestemmiare
200
1991
aprire una lettera aspettata da anni, guardarsi allo specchio
201
1991
raffinata produzione di cristallerie da cerimonia, avevano messo a
202
1991
qualsiasi ragione, interessati. ¶ Era da presumere che di persone
203
1991
Faceva l’architetto e da sempre coltivava un’idea
204
1991
in più. ¶ Il destino appuntamenti strani. Non aveva
205
1991
Annette Gallard, dal 1804), circondato da quattro facce che lo
206
1991
di suo, in giro, da ammirare, la sua fama
207
1991
avevano d’altronde granché da dirsi. ¶ Quando la voce
208
1991
Hector Horeau fu blandito da lettere, inviti, saggi consigli
209
1991
in otto giorni portava da Marsiglia ad Alessandria: ma
210
1991
Alla commissione giudicante arrivarono, da ogni parte d’Europa
211
1991
dalle proposte cortesemente avanzate da tutti gli illustri partecipanti
212
1991
quanto era grande. ¶ – Abbastanza da perdercisi dentro. ¶ – Ed è
213
1991
che avesse quella pelle da mulatto, visto che né
214
1991
certo senso questo dipende da lei. ¶ Hector Horeau e
215
1991
disegno del Crystal Palace. ¶ – Da me? ¶ – Diciamo dal “Brevetto
216
1991
e gli oggetti portati da tutte le parti del
217
1991
dentro... Lì dentro come da nessun’altra parte, nel
218
1991
uscire tutti... tutti... entrerò da qui, solo, e farò
219
1991
in cui dovevo arrivare. Da lontano, da dovunque, io
220
1991
dovevo arrivare. Da lontano, da dovunque, io non ho
221
1991
piano, come se venisse da lontano. Però non era
222
1991
lì per lì, venne da avvicinarsi. Si fermarono, alcuni
223
1991
rimasero a qualche passo da quell’uomo che – si
224
1991
momento, ci stava comunque da solo. ¶ Non durò che
225
1991
paura non ha che da mettere un vetro in
226
1991
lei sia dovuto passar da qui. E non è
227
1991
con una carta decisiva da giocare contro lo scetticismo
228
1991
Passava tutti i giorni, da lì, Arold. Non gliene
229
1991
la notte... è giù da quel sentiero che se
230
1991
non c’era niente da fare... mi è salito
231
1991
giacca è una cosa da niente ed è da
232
1991
da niente ed è da pazzi decidere la propria
233
1991
o una pietra immobile da anni si gira di
234
1991
il suo destino... via da Quinnipak... una volta per
235
1991
era il suo destino... da qualsiasi parte stesse lo
236
1991
non si sapeva nemmeno da dove venisse, qualcuno diceva
237
1991
tastiera. Gli occhi vanno da un tasto all’altro
238
1991
così... c’era venuta da sola, alla festa, da
239
1991
da sola, alla festa, da sola con Mormy, voglio
240
1991
ferrovia... tutti quei lavori da seguire... e poi successe
241
1991
volevo male... sarei andato da lei e le avrei
242
1991
fino a un passo da Mary, in mezzo alla
243
1991
incontri è già lì da sempre, ad aspettarti... anche
244
1991
aspetta che passerò anche da lì. Una notte ancora
245
1991
strada come un tavolo da biliardo di terra bruna
246
1991
e anche quelli venuti da lontano appositamente per essere
247
1991
lavoro, uno splendido tavolo da biliardo di terra bruna
248
1991
quella strada) per fare da sponda alla traiettoria di
249
1991
stessi, senza nient’altro da fare, ancora per un
250
1991
feroce, meraviglioso dovere. Se da qualche parte ci fosse
251
1991
loro si commuoverebbe. Dodici da una parte. Dodici dall
252
1991
di fame, troppo lontano da casa sua, e Momer
253
1991
suoi, se solo esistesse, da qualche parte, Iddio. E
254
1991
Eppure vivi, lì, vivi da matti, nonostante tutto, e
255
1991
dolce di un temporale, da sinistra sembra una danza
256
1991
o anche un corale da chiesa, sono ancora lontani
257
1991
ancora lontani, si spiano da lontano, così – a chiudere
258
1991
lì a un niente da lei, subito dietro di
259
1991
c’era più niente da fare, capace che anche
260
1991
pregare, Ort, c’aveva da fare, un trombone da
261
1991
da fare, un trombone da suonare, non è una
262
1991
non è una cosa da niente – gli si spaccò
263
1991
senza accorgersene, come aspirata da quello strumento biforcuto che
264
1991
di tutti – una cosa da soffocare se non fosse
265
1991
che se lo divora da dentro, famelico bastardo / certo
266
1991
come il signor Rail, da tutto quello, lui che
267
1991
che sembra un corale da chiesa – si cercavano e
268
1991
come un animale fulminato da un proiettile in mezzo
269
1991
grottescamente illuminato in fronte da una scheggia di luce
270
1991
a lui / c’è da sentirsi morire a vedere
271
1991
quella specie di corale da chiesa, come fosse un
272
1991
una voglia che viene da lontano e da sempre
273
1991
viene da lontano e da sempre / si passa una
274
1991
palmo di una mano da ragazzina e quella pelle
275
1991
che sembra un corale da chiesa – scivolano via dandosi
276
1991
per terra – è inevitabile, da lì dovranno pur passare
277
1991
che sembra un corale da chiesa – sfuma la nostalgia
278
1991
c’era più niente da fare, non respirava, e
279
1991
c’era più niente da fare, c’aveva la
280
1991
non so cos’avesse da guardare, perché s’è
281
1991
sapere quando arriverà e da dove. Voglio andargli incontro
282
1991
dov’è andato. ¶ – Portami da lui, Brath. Più presto
283
1991
Rail, dopo aver camminato da solo, sotto una pioggia
284
1991
acqua grigia che scivolava da su. Potevi girarti da
285
1991
da su. Potevi girarti da qualsiasi parte ma tutto
286
1991
riusciva a capirlo. Niente da fare. Non riusciva proprio
287
1991
riusciva proprio a scoprirlo. Da che parte era la
288
1991
sulle colonne che partono da terra. Ci vuole almeno
289
1991
come uccelli giganteschi migrati da lontano per riposarsi lì
290
1991
pietre. Gli operai guardano, da giù, e pensano che
291
1991
Uno spettacolo. A vederlo da lontano sembrerebbe una guerra
292
1991
indietro, a dieci metri da terra, su un pavimento
293
1991
è una magia. Arriva da fuori camminando, e già
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non appena lo vede da lontano, che una cosa
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E certi meccanismi idraulici da non crederci. Aveva posato
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una mania, ci lavorava da anni: scriveva una enciclopedia
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fare. Sembrava una cosa da nulla. Due sorveglianti erano
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immediatamente e si davano da fare per far cadere
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dei violinisti disse Io da qui me ne vado
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minuti quintali di cose. Da fuori il Crystal Palace
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un’enorme lampada accesa da una mano gigante. In
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tragica festa, uno spettacolo da scoppiare a piangere, lì
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per trasportare la musica da un paese all’altro
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che non stai più da lui. Non per sapere
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sia mio figlio, è da non crederci, l’ho
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a questo bambino. Ma da dove bisogna partire? Di
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orrenda con una puttanella da quattro soldi, e lei
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Pekisch. L’avevo sentito da qualche parte, ma chi
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dove. Mi è venuto da dirle: Pekisch. E lei
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successo di così grave da impedirvi di prendere la
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non è certo carino da parte vostra ostinarvi a
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Pehnt? ¶ P.S. Saluti da Bill. ¶ ... specialmente là dove
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navi che trasportano polvere da sparo. Ma mi si
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tutto fa supporre che da grande farà l’assicuratore
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vai? ¶ – E tu? ¶ – Io da nessuna parte. Io non
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attimo. Non voleva andarsene da lì, voleva salire su
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stiva piena di polvere da sparo, sarebbe esplosa con
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un centinaio di metri da lì. Si chiamava “Domineiddio
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Non era un nome da taverna. ¶ Il signor Rail
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arrivare, ma non sapeva da dove partire. Lo salvò
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non c’è niente da fare, allora incomincia a
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si alza, voci gettate da una parte all’altra
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senza di lei, ormai da anni. Ma non riuscirò
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grande fermata imprevista. Miracolosamente, da anni, il suo destino
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questo che un giorno, da Morivar, arrivò il signor
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tutti i giorni, lui, da lì. Non gli importa
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Qualcuno si è svegliato da poco. Lo vede passare
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fu a lungo conteso da due signori che sembravano
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armi antiche fu rilevata da uno straniero che ne
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tappeto blu della sala da pranzo finì a un
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signor Rail prendeva commiato da tutte quelle cose, con
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del signor Rail passavano da uno all’altro centellinando
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Il battitore parve risvegliarsi da un inspiegabile incantamento. Batté
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affrettatamente, vagamente incerto sul da farsi. Poi mormorò, nel
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Aveva il viso coperto da una veletta. Gli porse
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grande busta e disse ¶ – Da parte di un nostro
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sempre là. Semivuota, ma da fuori non si vede
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d’altronde, visto che da anni non c’è
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tolto tutti quei binari da davanti, le hanno giusto
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fermarsi perché era stanca da morire. Ci girano attorno
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alla libreria, in giacca da casa damascata e pantofole
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più diversi, come stregato da una trascendentale rinuncia a
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esistenza era giusto venata da una singolare, e non
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per l’ospedale. Riprendeva da capo la sua esistenza
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odio i vostri segreti da niente, odio tutti i
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di Pekisch. Piovuta chissà da dove. ¶ Pekisch finì il
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c’era più niente da fare. Non si può
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indietro, tutto dentro, ingoiato da quei dannati singhiozzi, naufragato
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a sé con occhi da cieca e ascoltava. ¶ Lesse
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togliertelo. Allora ti rannicchi da qualche parte, chiudi gli
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che avremmo ricominciato tutto da capo. Ma non era
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era facile venir fuori da quel merdaio lì. La
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il nostro mondo, insomma. Da sempre. Uscito di galera
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Io lavoravo all’emporio, da Andersson. Poi il vecchio
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roba del genere lì da noi. Tool diceva che
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moglie lì davanti, roba da non crederci. Ma non