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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

concordanze di «da»

nautoretestoannoconcordanza
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destra, a pochi passi da loro. Il fiato tiepido
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figli studiati, per vivere da cristiani. Una mesata fissa
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là davanti al mare. ¶ Da quel giorno in famiglia
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Occupava una stanza minuscola da molto prima che acquistassero
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così discreto e taciturno da sembrare muto. Soprattutto non
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non avevano più cassette da riempire. Svuotarono tra i
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Mare venne subito attorniata da turisti mattinieri che comprarono
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di cassette furono regalate da Capocolò ai suoi amici
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che di solito giocava da ala destra senza entusiasmarlo
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Calabria. Portati le scarpe da ginnastica.» ¶ Il giorno dopo
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un petto quasi piatto da gallinella e un corpo
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paese era troppo lontano da Cutrone, quasi due ore
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le aveva aiutate: «Andate da zzà Pina, abita in
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una scuola che ti un pezzo di carta
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solamente, una possibile fatìga da maestro elementare. Se poi
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che mi brucia dentro da troppo tempo». Questo le
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cantante preferito, anche se da anni non compare più
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dubbi: «Che c’è da capire?» diceva. «Una canzone
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piano e, appena camuffato da un sorriso ironico, il
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dove? ¶ Non la vedeva da quattordici anni, benché in
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camminava a pochi passi da lui e di sentirne
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innumerevoli successi e amato da un pubblico immenso. Aveva
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Aveva cinquantacinque anni e da tempo era affetto da
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da tempo era affetto da una grave malattia.” ¶ Nicola
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testa bruciargli, come colpita da un fulmine. E, appena
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affaccia sul lungomare. Abita da solo, non molto distante
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sotto i riflettori, circondato da giovani capelloni e da
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da giovani capelloni e da magre ragazze in minigonna
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la lettera al ritorno da scuola. Era imprigionata tra
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dal timbro postale come da un minuscolo sole perfettamente
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di Lucio. Sembrava scritta da una ragazza. Nicola girò
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a volte si comportava da piccola arrogante. Poi ebbe
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parlarle. Ormai si conoscevano da circa due anni, ma
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dalla porta, al ritorno da scuola. Troppo poco per
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l’acqua che saltellava da un solco all’altro
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dicevano che aveva talento da vendere e andando avanti
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speranza fragile. Un sogno da ragazzo. Come quello di
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al suo paese. Dipendeva da questo il malumore? Dal
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me sento uno sconquasso da terremoto che mi libera
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fai, Nicola, non è da te, non farlo, resisti
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tuo viaggio a cavallo da Milano a Roma con
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Quando ti ho visto da lontano sul cavallo bianco
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sorriso e sei sceso da cavallo. Ti ho regalato
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settimana torno a casa da Crotone, dove frequento il
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tre figlie femmine. E da noi le figlie femmine
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inviarti alcuni miei testi da musicare. Sempre se vorrai
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come scende, viene colpito da una mitragliata di sguardi
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non vi disturbate, faccio da solo.» ¶ «Non vi potete
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è in cucina.» E una pedata all’aria
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Era stato così fin da picciridda: voleva più bene
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intero, come si fa da noi. Poi che dovevo
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eravamo voluti forte già da bambini, indestinati forse prima
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ombra, l’ha guardato da sgherroso e Maik Buongiorno
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Lei che si spacciava da moderna, da ragazza di
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si spacciava da moderna, da ragazza di città, che
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fanno in tanti qua da noi che si lauriano
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È poi venuta accompagnata da un furestero bello alto
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d’anima e corpo, da come la guardavi con
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chiama al telefono, mi gli auguri, mi chiede
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mo’ facevo una vita da signore e non il
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fisico tonico e muscoloso da calciatore; nelle rare uscite
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elettrica. Era rientrato Mario da Messina. Posò sul corridoio
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la mamma una strega da bruciare, visto che ogni
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avesse fatto un complimento da innamorato alle labbra carnose
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dei Pink Floyd regalatogli da Mario. Quella musica gli
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guardava con due occhi da cagnetta in calore.» ¶ «Chi
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un bel caldo tiepido da ottobre mediterraneo. ¶ Sotto i
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Battisti, potesse lasciarsi abbindolare da un farfallone come Mario
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una meta precisa, inseguite da un gruppetto di giovani
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leccando piano il gelato. ¶ Da come lui fissò Anna
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voce in un falsetto da donna. Nicola annuiva, scherzoso
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e rischiava di affatturarsi da solo. Si sentiva bene
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lui che sullo scatto da fermo bruciava qualsiasi avversario
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che al tatto fuoriusciva da una ferita a serpentina
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lunga scia zigzagante, sormontata da innumerevoli ponti come il
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perdersi in un graffio da gatto tra i riccioli
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gli restituì un ghigno da clown. ¶ Poi l’infermiera
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che era stato investito da una machinòna e che
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mo’. Stoppa quella litania da funerale. Stai piangendo Nicola
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lo guardò con occhi da lupa, un pugno di
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la madre lo trattava da malato grave, «mo’ ti
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sollevando appena gli occhi da un cruciverba. ¶ Sale a
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Anna inondò la camera da letto prima del sole
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voci della città sveglia da un pezzo. Era nel
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cernia pescata fresca fresca da Capocolò, si sentiva un
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vieni pure a prendere da me qualche cassetta di
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con una voce, ora, da santarellino. «Se mi aiuti
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polpacci che sembravano incisi da un bisturi, una sottile
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proprio una bella vita da atleta. E la scalogna
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non fare quella faccia da vòmico. Io me ne
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amaro di una vita, da cui poteva imparare più
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più un ex calciatore; da quando lavorava alla Montecatini
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o con la tuta da lavoro della Montecatini, entrava
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gesto che non faceva da quando era bambino: abbracciò
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l’ora di presentarsi da Anna, e quell’ora
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ho dato una mano.» ¶ Da quel momento la coppola
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l’incidente, fu accolto da un silenzio imbarazzato. I
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aria, pronta a esplodere da un momento all’altro
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altro. ¶ «Sembra una coppola da ricchione» disse un ragazzo
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non rise nessuno. ¶ «No, da scozzese» puntualizzò Francesca che
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lezioni e dell’impossibilità da parte degli studenti di
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circondano a casa sua. Da qui si vede il
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sono passati troppi anni da allora, siamo cambiati, tutti
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forma, con un fisico da sportivo praticante, con qualche
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immaginarmelo senza la chioma da Lucio Battisti» ha detto
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fatti degli altri come da noi. Nel giardino Anna
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Cresce tutto florido come da noi, perché il clima
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superiore, a pochi chilometri da casa. ¶ Poi ha parlato
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ha scritto tempo fa da Crotone. Immaginavo che non
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ti piaccia e venga da te musicata. Racconto la
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un sorriso così perfetto da sembrare artificioso e troppo
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terrazza sul mare, circondata da spighe di orzo selvatico
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quadaru. Veniva invitato spesso da Mario per le scampagnate
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in estate, Rino passava da casa sua in compagnia
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zzù Ernesto, lo stuzzicava da tifoso verace della Roma
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nella capitale e già da ragazzo aveva composto canzoni
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Rino fece un inchino da teatrante, chiese una birra
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canzoni. Vieni, Rino, vieni da noi!» lo chiamava Mario
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osservandone assorto la parabola da stella cadente. Poi riprese
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avete di così importante da dirvi se nemmeno vi
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lo immaginate Rino vestito da prete?» disse Mario. Tutti
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improvviso Manuela si staccò da Nicola come se avesse
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di sguardi ma solo da uno sprizzava risentimento e
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Capo Colonna e che da bambino andava a pesca
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falegnami che avevano costruito da soli un piccolo peschereccio
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si fosse mai mosso da lì per tutta la
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Donegani con un incarico da supplente. Aveva ventidue anni
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tuta e le scarpe da ginnastica, e il bidello
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una collezione di donne da far invidia a Rodolfo
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conoscono la sua storia da campione velocista ed eseguono
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gambe sprigionavano una potenza da cavallo di razza. Dimenticava
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esploso con una violenza da far male agli occhi
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se uno sbaglia strada da giovine poi è difficile
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poi è difficile ritrovarla da grande. E gli portava
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niente: io ho preso da nonno Mariuzzo, odio le
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come bestie: dovevano portarsi da casa gli attrezzi di
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violenza non si va da nessuna parte. Ci vuole
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gli operai che arrivavano da fuori si sistemavano alla
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ogni mattina si svegliava da solo con il pensiero
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Andavano assieme al mare da maggio a ottobre e
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della notte fu svegliato da un alito tiepido che
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di maggio e, avvolto da Capocolò in una vecchia
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addormentarsi in barca, neanche da bambino. ¶ Si risvegliò al
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per la musica fin da bambino, la prima chitarra
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Battisti». Rino non si arie, pur essendo un
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aveva rivali, al punto da sembrare di una categoria
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entusiasta: «11 netti! Sei passato da 11”3 a 11 netti! Bravo, bravissimo
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correggere la tua falcata da cavallo e allungare l
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lui: ricevuto il testimone da ultimo, aveva bruciato un
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si ferma a dormire da lui. Da quando è
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a dormire da lui. Da quando è divorziata, fanno
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discreta, come lo era da ragazza. Vuole quello che
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sul letto in pantaloncini da ginnastica e canottiera. Non
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sotto i portici o da Zzà Rosì, dove si
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proprio in Toscana e da allora, se possibile, le
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sempre con un guadagno da fame, scuro in faccia
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era vuota e silenziosa. Da quando non doveva cucinare
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in particolare lei, fin da ragazza; lui invece era
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sono ritornata a casa da Crotone l’unica vera
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secche. Mi sono precipitata da lui e l’ho
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sempre, anche voi ragazze, da professioniste, sposate qui, con
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chi è partito torna da noi, ché il nostro
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Se era rimasto sconquassato da un mezzo bacio casuale
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in un’allegra lotta da giovani montoni che gli
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con l’istintiva falcata da cavallo pazzo. ¶ Erano le
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preoccuparti”. ¶ Fece una corsa da manuale, “con una ritmica
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gli occhi verdi contornati da tante rughe del sorriso
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perché continuava a sorridere da quando si era presentato
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tutti erano rimasti impressionati da quell’attaccante avversario che
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sarebbe stata un’azione da immortalare. ¶ A quel punto
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a mo’ di corona da cespugli di lentischi, mortelle
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sotto forma di rughe da adulti. E ora che
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del buio lei tolse da una tasca dello zaino
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sensuale, pareva un gioco da bambina per ammazzare il
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o al Pronto Soccorso; da quando hanno superato i
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inzomma era strano accussì da quando era tornato da
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da quando era tornato da Ferrara e aveva venduto
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era la meglio cosa da fare: non aveva senso
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fine luglio ritornò Mario da Messina e disse euforico
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Ad agosto arrivava Rino da Roma, a volte in
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ma zzà Pina cucinava da favola. «Come posso dire
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una bottiglia di grappa da bere in barca, di
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pace.» E aggiunse che da bambino, quando usciva in
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buio liquido sul mare, da bambino esorcizzava la paura
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si chiama veramente e da dove viene». ¶ Capocolò sorrise
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allo stabilimento di Crotone. Da dove veniva? Da Ferrara
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Crotone. Da dove veniva? Da Ferrara. Era distrutto dal
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Cattedrale lo stessero aspettando da sempre, proprio lì, in
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di lei e poi da soli, di nascosto, nella
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le lacrime gli scappavano da sole mentre parlava. ¶ La
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comprato una barca e da allora la sua vita
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una quindicina di metri da Capo Colonna, a quattro
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abbiamo nemmanco un corpo da benedire in chiesa, da
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da benedire in chiesa, da seppellire al camposanto, da
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da seppellire al camposanto, da portargli un fiore sulla
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o la barca scasata da un’onda potenzòsa lo
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Capo Colonna, sempre lì. ¶ Da quando non aveva più
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oppure usava la canna da pesca a riva o
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di consegnarle il tutto. Da parte mia, ho un
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gioia, ho persino ballato da sola come una pazza
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po’ di tempo partono da lì, dal tuo cuore
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finalmente accorte di lui da quando appariva sui giornali
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Battisti l’aveva copiata da una rivista musicale e
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Olimpico era stato notato da Carlo Vittori, l’allenatore
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di un altro pianeta. Da prendere come modello. Da
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Da prendere come modello. Da emulare. “Chi non sogna
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negli esercizi più massacranti. Da ragazzino era uguale: di
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di Pietro. Dipende tutto da te, dalla forza del
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se non si vedessero da un secolo. La loro
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senza distogliere lo sguardo da Nicola. E io, di
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del disco fu riempito da un grido all’unisono
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affranta e non si pace. Alle sue spalle
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e ormai hanno superato da tempo la soglia dei
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Levi nella prima uscita da un piccolo editore, Tre
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scoglio e viene inghiottita da un’onda gigante. L
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lo ricordavano già vecchio da bambini, poi loro erano
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presentimento, via via, lontano da me, affogato nel buio
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cucina al buio, entrava da Nicola e si sdraiava
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alle Olimpiadi, siamo forti.» Da qualche tempo parlavano di
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e Nicola avevano acceso da poco la TV quando
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subito nella testa, intervallata da un ritornello ottimistico che
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la casa, chi vive da solo, chi prende assai
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questi non sono scherzi da fare a un padre
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prendendo per il culo da anni e voi non
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nella stanza a litigare da sola. ¶ Alla spiaggia arrivò
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alla stazione. Era accompagnato da Nicola e Capocolò, su
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tigna. Ce l’ho da qualche parte nel borsone
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si mosse. Pareva fulminato da quell’urlo a ciel
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le ingiustizie, aveva preso da nonno Mariuzzo in questo
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sugli occhi per liberarli da quelle immagini bugiarde o
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immagini bugiarde o forse da qualche principio di lacrima
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limitò a un commento da ragazza matura: «È meglio
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un vero leader, stimato da tutti, padre compreso. E
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E il pensiero correva da Gemma ad Anna. In
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Capocolò: ti sei jettàto da solo e dopo ti
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te, che devi andare da Anna prima che si
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La madre non si per vinta. «Chiama. Chiama
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aiuti tu, domani chiamo da sola a tutti l
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ci sta mettendo piede da giorni. Appena ho un
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gli occhi grandi adombrati da ciglia lunghissime. Anna indugiò
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maturità ma già lei, da sola, aveva pianificato il
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con un paroliere diverso da Mogol, mettimi alla prova
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sbucare sempre più velocemente da ogni poro della sua
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dei progetti futuri. E da quel momento Nicola smise
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Quella mattina stavano pedalando da più di due ore
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sereni, senza litigare. «È da cinque anni che non
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più in bicicletta», «Io, da quattro», dicevano ora il
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la prossima primavera ritornano da noi» disse il padre
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padre, che pareva rapito da quella scena più dei
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soprappensiero, se non deconcentrato. Da quando era partita per
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di stringerla forte. ¶ «È da tre ore che sono
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Montecatini chi ci darebbe da mangiare? Chi ci farebbe
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che adduràva di polvere da sparo, di violenza, di
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il mondo dovesse cambiare da un momento all’altro
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mafia, per l’occupazione da cristiani, per la sicurezza
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capitare. ¶ Ernesto era rientrato da poche ore al lavoro
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Stava pulendo all’interno. Da quell’altezza si sarà
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sensi di colpa che da Anna, la prima a
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Nicola che aveva fatto da tramite e giungeva a
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sentiva appena un pigolio da pulcino ferito. Era un
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il cielo con rabbia. ¶ Da quel momento fu invitato
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di tornare a casa, da te, Anna. ¶ Fu questo
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se non avesse dormito da mesi. ¶ Quella sera cenarono
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dilaniati senza alcuna ragione da una bomba bastarda? Tutto
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Mio padre è morto da due mesi e io
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se faceva un caldo da schiattare. Lui correva velocissimo
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di Capocolò. Un alibi da adolescente quasi calvo che
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illude di non viaggiare da solo, il viaggio è
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strada che mi separa da te…” ¶ Le loro voci
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Poi compare un castello da fiaba, sospeso sopra un
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non può certo presentarsi da Anna: è tardi e
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Anna con una voce da cui non traspariva nessun
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L’aria, così diversa da quella che respirava nella
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fortuna era stato ingaggiato da un’importante Società sportiva
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se non la vedesse da secoli. In suo onore
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la famiglia che ti una mano. Ma sei
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di spingere Anna lontano da lì e lei da
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da lì e lei da brava capatosta non si
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lesse, un po’ ironico, da un foglietto scritto a
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e io lo sapevo da sempre. Amo vivere di
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tuoi riccioli. Un fiore da odorare con amore. Oggi
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in frac e scarpe da ginnastica; al posto della
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ragazza che non vede da quattordici anni, i lunghi
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madre? Posso aspettarla?». ¶ Patrizia, da brava impicciona, si intromette
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eterno per Gemma. Fin da bambina mi ha fatto
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vive più con noi da diversi anni: gliene parlo
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se ci vivi lontano da una vita. Proprio per
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lancio di lattine vuote da parte di un gruppo
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talentuosi. A volte agivano da fratelli siamesi, entrambi apatici
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in giro chiunque, offrivano da bere a tutti e
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alcova preparata con passione da Anna. ¶ Lei lo accoglieva
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disordine regnava sovrano: scarpe da ginnastica di ogni tipo
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baciò. Poi si staccò da lui di mezzo passo
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imbambolato, con un’espressione da ebete fissata sopra gli
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prevista durante il viaggio da Firenze. ¶ Rispose: «Finora mai
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questi pochi giorni che da quando ci conosciamo.» ¶ Anna
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Niente scenate. Un addio da persone civili. Nicola l
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nascosti dietro gli occhiali da sole, la fronte solcata
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sole, la fronte solcata da rughe disperate che Rino
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il filo del traguardo. Da quando Mennea aveva stabilito
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aveva voglia di sparire da tutta quella gente che
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salutò con una faccia da funerale. ¶ «Guarda che ciòtu
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culo a un passo da un burrone; il successo
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ho già un orto da far invidia a quello
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non c’è niente da ridere, tu la conosci
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anche stavolta. Stai vincendo da anni. Lo ammetto. Sei
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addosso con rapidi movimenti da gatte in calore, come
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dimmi» taglia corto Nicola. ¶ «Da quando è separata, Anna
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Pasqua non molto distante da qui: nell’Agriturismo Ceraudo
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il proprietario, Roberto Ceraudo.» ¶ «Da lì si sposta qualche
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durante le quali zompava da un locale all’altro
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ne aveva di rabbie da smaltire, di lutti e
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rispettata con precisione matematica. Da quando si era diplomato
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arrendersi, si può ricominciare da zero, Anna, rimettersi in
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trepidare al solo pensiero. ¶ Da quel momento, tutti gli
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uomo che amava fin da ragazza, quando stava in
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sapeva se precipitarsi subito da lei o aspettare la
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me, e ci scappa da ridere». Ma rise, imbarazzato
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Non ci fu niente da fare. Anna rispose decisa
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e un calcio volante da karate. Non colpì la
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invece non c’eri da nessuna parte, Anna, né
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ha uno sguardo implorante da quarantenne che non vuole
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che mi brucia dentro da troppo tempo.» ¶ Anna lo
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rimpianto. ¶ «Però devo partire da lontano, dagli ultimi anni
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È passata una vita da allora.» ¶ «Quindici anni a
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visti» precisa lui. «Diciotto, da quando mi hai lasciato
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parte il nuovo look da signora per bene e
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a capire. Cosa vuole da lei? ¶ «Cosa vuoi da
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da lei? ¶ «Cosa vuoi da me?» gli chiede. ¶ «Te
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e continua a trattarlo da intruso scocciatore. Per farla
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chiede di Loredana. ¶ «È da quella matta di sua
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fissa le mani occupate da bicchiere o sigaretta e
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ne libera come colpita da una scarica elettrica. ¶ O
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ho ancora mille cose da dirti e anche tu
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grande amore.» ¶ Mille cose da dire? Offesa? Grande amore
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aria assorta, appena velata da un broncio di dolore
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sulla bocca, come faceva da ragazza di fronte alle
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che l’unica cosa da fare in quel momento
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per quel tono fatalista da donna del suo paese
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scolpito questa bella cresta da gallo, che ci voglio
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la capa a palla da biliardo come lui». E
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base di minoxidil consigliati da fior di specialisti, persino
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è stata una civetteria da giovane insicuro, che Gemma
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bella e felice come da ragazza.» ¶ «Vuol dire che
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che non le piaceva, da cui tentava di liberarsi
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ogni figlia una banconota da diecimila lire. Per un
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di Anna veniva soffocato da queste scene, poi il
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stabilimento era stato chiuso da pochi anni, quando si
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campo di battaglia, bloccata da cumuli di sabbia, carcasse
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Mario si era dissociato da questi episodi, «è un
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la violenza non portano da nessuna parte», gridava le
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sua gola fosse tappata da un grumo di vomito
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Rino. Che fai lassù, da solo? Vieni qui da
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da solo? Vieni qui da noi». Rino guardò verso
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paura di essere raggiunto da un nemico invisibile o
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attorno a ogni luogo. Da lontano hanno l’aria
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persone nate nei dintorni. Da vicino sembrano una coppia
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squadra di calcio e da allora pare rinato. In
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lungo una stradina bordata da cespugli pieni di fiori
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l’abbraccia con foga. Da quanto tempo, Anna. Lei
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gioco dei se, fin da bambina: cosa sarebbe successo
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i tre sono raggiunti da Mario con Lucia, i
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Loredana sembra di conoscerli da sempre, grazie ai racconti
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della Montecatini, alcuni vengono da Melissa, Cotronei e Cariati
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così pieni di roba da mangiare che ci vorrebbe
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a Loredana e le un forte pizzicotto sulla
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Chissà quante cose avranno da dirsi. Ma parla solo
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strada, lontano dalla baldoria. Da lì sembra che la
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nuovo per tua mamma da giovane. Avete anche la
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sua voce è incrinata da un’emozione profonda, Loredana
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Franchini e Giulia Ichino. Da loro ho ricevuto preziosi
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vita di Rino. ¶ Va da sé che il mio
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antologia curata con competenza da Massimo Cotto, Rino Gaetano