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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Speranzella, 1949

concordanze di «da»

nautoretestoannoconcordanza
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1949
scolpito nella targa che nome alla via dove
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1949
cui è rimasto fedele da quando lo udì per
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accarezza la mortadella. «Mi filo da torcere» dice
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mortadella. «Mi dà filo da torcere» dice poi. ¶ Don
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invece quanti fastidi mi … Ma indovinate dove mi
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1949
si arrestò come assalito da uno scrupolo, e fece
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voi non ci camminavate da una diecina d’anni
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1949
Ciccillo verso la strada da dove il conducente del
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stanno tanti bar, proprio da me deve venire!» esclama
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ogni volta che staccando da un blocchetto due o
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essere riconosciuti e salutati da lei e Ciccillo ne
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1949
in cui Mastrovincenzo fa da elettricista e da guardiano
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1949
fa da elettricista e da guardiano ad un tempo
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1949
voi… Quelli che mi il Governo ogni sei
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e quelli che mi col Lotto il sabato
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un claxon a sirena da rimontare, il quadro di
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fracassato in un incidente, da riparare, e in fondo
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1949
forestieri a pochi passi da qui» Sono spariti dall
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1949
a far le pulci da mesi. Don Giosuè sapeva
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1949
qui non lo prendete da nessuna parte.» ¶ «Ci hanno
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1949
se questo è piattino da presentarsi!» esplode Ciccillo riprendendosi
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dieci nazionali… Poi arriva da Erminio il saponaro e
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mezzo usare per ottenere da Ciccillo il permesso di
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carcere. Ora sfoggiano vestiti da 50 mila e scarpe da
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da 50 mila e scarpe da 10; e portano tutti e
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tre parole in modo da togliere a Cicalio ogni
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una mano gialla attraversata da tre linee, che, partendo
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non perdete tempo, correte da me se volete sapere
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distinguere un volto serio da un volto impupazzato. Quel
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feriti in un ospedale da campo, e il Re
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a denunciare una febbre da delirio e gli sussurrò
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fece stampare sui biglietti da visita, lo fece riprodurre
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ai Quartieri che andavano da lui a consultarsi nei
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una sbiadita stampa attraversata da una firma angolosa sulla
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sciamavano e ognuno imparò da loro un vizio. Nannina
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carne sorretta appena appena da un velo di disperazione
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della città, in modo da far ritrovare l’americano
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1949
viscere di Partenope scendendo da una gradinata all’altra
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avevano un gran pericolo da raccontare che non sapevano
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le rammentava la parte da recitare: ¶ «La verità di
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non ha sapore… Non sfizio». ¶ «Proprio, proprio, non
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sfizio». ¶ «Proprio, proprio, non sfizio. Hai detto bene
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finir dentro per darti da mangiare.» ¶ Il disgraziato è
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delle PP. TT. perché da semplice postino aveva sognato
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che cosa si volesse da lui. Ecco, si voleva
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indossò la sua uniforme da parata ed usci sul
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scoperto una sera travestito da Joe, mescolato ad altri
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sventolavano alle corde sorrette da canne e da scope
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sorrette da canne e da scope. L’inverno passava
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scope. L’inverno passava da un vicolo all’altro
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avrebbe fermata. Fu assalita da un brivido che cercò
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di cemento. ¶ Fu fermata da uno sbarramento di M
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assumere un volto angelico, da disarmare la Police, infine
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hai un guaio vieni da me. Elvira mostrava di
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di volerle bene; e da lei sarebbe andata a
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tutto lasciava supporre, era da intendersi un segno buono
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1949
due il vicolo e da una parte Satana e
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una parte Satana e da una parte Nostro Signore
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Lo vuoi un caffè? Da quanto tempo non ti
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nel basso malamente illuminato da due candeline elettriche poste
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figlia mia!» ¶ «Che volete da me… Pure col cervello
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ancora? E che ci sangue a quella creatura
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Sul serio, Gesù, e da chi devo andare, voi
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non c’è niente da dire. Per essere ben
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e potete star sicura da questo lato.» ¶ «Michele è
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si è mai lamentato.» ¶ «Da che lato ti coricavi
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E Michele lo mandiamo da Mastrovincenzo.» ¶ Si fermò di
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maestosa figura che già da qualche secondo, ad ali
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sa con chi ha da fare e sa che
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Vedi, lui mi conosce da quando ero figliola che
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1949
venditore d’aglio che da anni aveva disertato i
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di non farsi riconoscere da qualcuna di quelle bambine
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1949
rosse di carminio correvano da una brigata all’altra
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1949
pensava sul serio – che da Washington lo avessero preso
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1949
guasta che una pelliccia da tingere e da modificare
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1949
pelliccia da tingere e da modificare: e poi radioamatori
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della ragazza. Qualche Joe da una finestra. ¶ «Neh, fetienti
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1949
due uomini. La camera da pranzo del chiromante era
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1949
lo voglio far contare da uno che la sa
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1949
un favore devi tornare da loro un’altra volta
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1949
portatile, di quelle tubolari da minatore. Il mago se
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1949
della sua logora giacca da camera. ¶ «Dunque» disse poi
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1949
Poi se potete passare da lei gliene parlate. Lei
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1949
era stato invece attratto da un’effigie a cui
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1949
riprodurne migliaia di copie da diffondere fra gli avversari
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1949
poi si vedrà. E da Luogotenente a Re non
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1949
gettato sul suo giaciglio da cui ora emergeva il
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1949
un pastrano nuovo ricavato da una coperta americana. ¶ «E
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1949
il caffè. ¶ «E allora da voi dipende» aveva risposto
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1949
a dire? Ora dipende da voi. Ve ve ve
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E voi esercitatevi. Prima da da da vanti ad
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voi esercitatevi. Prima da da da vanti ad uno
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esercitatevi. Prima da da da vanti ad uno specchio
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sveglia e in camicia da notte macinava caffè in
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1949
quello che mi busco da oggi in avanti me
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nella ira aveva mentito. Da Michele aveva avuto spesso
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1949
avuto spesso del danaro da tenere e che invece
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1949
era subito un guaio da parare. Così, sempre spesi
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1949
forse la loro modestia, da non suscitare neppure soperchia
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Beata chi me lo a me lu numero
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1949
voleva che donn’Elvira, da lei considerata comunista, la
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1949
sapeva. Perché, che vi ?» ¶ «E chi gli cerca
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i fondi di caffè da una bacinella nella caffettiera
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flanella fatta sulle case da te di vico lungo
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serio.» Così dicendo sollevò da terra un sacchetto, di
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Ma chi li conosce? Da dove so’ usciti? Noi
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si dice: chi mi a mangià lo chiamo
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a una che conoscete da tanto tempo potevate farle
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confessore, l’ho mandata da Rafilina la giornalaia, da
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1949
da Rafilina la giornalaia, da Vincenzo la Torretta, e
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1949
Vincenzo la Torretta, e da Totonno Scognamiglio a Portacapuana
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1949
Portacapuana, che deve accompagnarla da uno di Poggioreale, uno
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1949
al re. E digli da parte mia che mi
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1949
seno come una colomba da cullare. Lo cullò infatti
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1949
filo magnetico; che fa da guida e da pungolo
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1949
fa da guida e da pungolo – che stupidaggini! – si
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il moto delle spalle da cui si diffondeva la
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parola giusta, che proveniva da donn’Elvira, dalla sua
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1949
strada: «E questo suona da solo». ¶ Arrestati, anca, implora
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1949
fianco. S’è precipitata da una Jeep, che s
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1949
Uèh, Zazà!» fu gridato da dietro un banchetto di
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1949
guasto, logoro, sporco. ¶ Appena da piazza Municipio si furono
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No, no, intendiamoci, signorina da quel lato si; ma
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Chi mai beve così da noi! Ora doveva chiedersi
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che pure deve vedersi da quella distanza. Nannina si
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1949
e tremava, come preso da un delirio. Fu in
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1949
sulla porta, gettavano occhiate da vico Berio a Taverna
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le fasi del malessere da cui era stata colta
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occhi come per liberarli da un velo. ¶ «Menomale!… Quella
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1949
non essere più veduti da lei e si toccarono
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suo tesoro, ma sopraffatta da un’altra visione ricadde
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cose a posto, respingendo da sé, dalla sua intimità
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consumata, anche lei occupata da qualche cosa di estraneo
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dei vicoli) si allontanava da lei la sua ombra
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non suo, prestato forse da un’altra voce che
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permette capricci e svenimenti. Da solo a sola era
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sente, che andate cercando da quella povera donna?» ¶ «Vado
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non ve n’andate da quelle scornacchiate delle mamme
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reni al letto. ¶ «No, da lontano, se me lo
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vuoi dire, devi dirmelo da lontano.» ¶ «Pauroso!» gli gridò
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Va a finire che da un momento all’altro
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la sua maestra che da quel lato sembrava così
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deve venire, deve entrare da quella porta, sotto il
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e pure quello che è oro colato, basta
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che dite voi?» ¶ «Eh, da quelle parti, li vicino
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che mi doveva portare da quello che dite voi
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quello ora ti porta da Lavarra! Risparmiati la strada
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tempo aveva dato tanto da parlare al vicinato, ora
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marito che s’aspettava da lei qualche cosa di
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di filo. ¶ Ma Nannina, da fuori, non vide tutto
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veniva protezione o minaccia da quella parte. Ciccillo guardava
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Ciccì; chi te la la tessera… Una pasta
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mentre l’acqua bolle da una parte, prepariamo una
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sorvegliata dalla Cafettèra e da Ciccillo, e voleva invece
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Nannina sembrava un’altra da quella che Ciccillo aveva
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stanotte vatti ad arrangiare da Mastrovincenzo.» ¶ «Già ci so
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felici nel vedersi serviti da Nannina; una faccia conosciuta
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mago, col suo cappotto da una coperta dell’esercito
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e si ricomponeva, calpestata da mille piedi, sopraffatta da
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da mille piedi, sopraffatta da altre mille ombre; ma
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neppure io. Era uscita da poco Nannina e io
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vuol dire che viene da lontano, vuol dire insomma
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in mano, sapete mai da dove viene?». ¶ «Sempre da
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da dove viene?». ¶ «Sempre da lontano, dite voi? Capisco
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ma di magne, viene da magnesio insomma. Come uno
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aria afflitta, vedendo allontanare da sé quel che credeva
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Ho speso tanti soldi da voi!» ¶ Il richiamo al
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richiamando cioè il sangue da tutto il corpo verso
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non sembrava mai nato da quella madre, e in
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ruminando le loro parole, da un’ora circa, quando
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non abbiamo né cielo da vedere e né terra
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vedere e né terra da camminare, e già è
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non ci ha niente da pensare; non chi ha
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rivolta il cuscino e, da che sto sopra, vado
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che la penso differentemente da quella donna.» ¶ «Mariasantissima, e
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anni e d’esperienza. Da quando non diceva tre
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si deve.» ¶ «E cosa da ridere questa?» ¶ «Se lo
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miei!» ¶ «E che hanno da dire? Tu continua per
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primo sarto che esce da questi vicoli? Ne sono
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saliva diretto alle labbra da un istinto che sconosceva
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istruzione te la fai da te.» ¶ «Allora, in segreto
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si senti come vendicata da quel ragazzo mutrioso, che
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il sangue per costituire, male a pensare. ¶ La
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sempre amaramente, non ti un soldo di soddisfazione
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piovuta addosso a lui da chissà quali spalle robuste
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fanalini, accumulatori scarichi; e da quel momento cominciava l
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per fabbricare un carroccio, da far mangiare le mani
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per le ripide discese da Cariati a Toledo, in
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Taverna Penta, un bottiglione da Montecalvario a vico Teatro
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due insegne per Pittatutto, da riverniciare. Si guadagna così
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che egli spende subito da Luigino Cantiniere. Da Luigino
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subito da Luigino Cantiniere. Da Luigino si trovano sempre
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vuole? Son due passi da qui a Luigino Cantiniere
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Luigino ha fatto dipingere da poco con colori vivaci
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a forma di “T”, da cui si inizia la
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1949
giacchetta, con due misure da un litro sotto i
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e le mani occupate da altri recipienti, cercava di
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Messico non potendosi muovere da Napoli perché privi di
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1949
e compari perché travestiti da americani le rivendessero nei
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aver conquistata “una amica da proteggere”. ¶ Michele, che però
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1949
non lo conosceva ancora da questo lato, vedendo una
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per voi.» ¶ «Dite.» ¶ «È da parte della Pizzicatella, che
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1949
un filo deve uscire da quella casa “sentitemi bene
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1949
non sentendosi più sorvegliata da nessuno comincia a tirar
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1949
soldi se ne stanno da una parte e quelli
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1949
niente a voi, correre da San Martino a Capodimonte
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certi capi liberali guidati da un filosofo che “tiene
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1949
volta se ne hanno da venì dalla nostra parte
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1949
o dire una bugia da atterrare la sua allieva
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1949
rassegnarsi a farsi battere da una semplice dilettante che
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1949
si faceva accompagnare dovunque da una grossa “Austin” guidata
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1949
una grossa “Austin” guidata da un autista canadese con
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1949
i vicoli, una voce da dopoguerra, sbrigativa. ¶ «E come
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1949
trovare?» ¶ «Ci ho molto da fare adesso, Elví, e
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1949
milioni quelli che escono da questo sacco… E faccio
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1949
addetti all’approvvigionamento avevano da un bel po’ abbandonate
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1949
per la ricca sala da pranzo del signor Mele
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1949
E allora fatti aiutare da me ad uscire dall
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colonnello che è venuto da Roma per dirigere tutta
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1949
come li spendi perché da quello che ho capito
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1949
che se ne ha da fare?» ¶ «E tu la
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1949
non ce ne sono, da chi vado a bussare
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1949
Quando usciranno quei soldi da questa casa, signor Me
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1949
americano avevano dovuto scambiarlo da un basso, mentre lui
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1949
un poco di sole da mettere allegria. La domenica
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1949
lira si sia fermata da “Rafele” il pizzaiolo, da
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1949
da “Rafele” il pizzaiolo, da Pica la pasticciera, da
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1949
da Pica la pasticciera, da “Arturo” il parrucchiere, o
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1949
Arturo” il parrucchiere, o da Maruzza il farmacista, o
230
1949
aveva fatta la palomba da un vicolo all’altro
231
1949
Fece roventi gli spigoli, da non poterci appoggiare le
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1949
precoci; e don Tremendina da tempo andava infiorandone l
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1949
che pende senz’anima da quel groviglio di dita
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1949
il compimento dell’opera da lei iniziata. Dove la
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1949
la Volontà Divina, agevolata da S. Antonio, che tutto
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1949
vede e perdona, e da S. Rita misericordiosa. ¶ La
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1949
assolvere i suoi parrocchiani da ogni peccato; perocché la
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1949
domani se ne viene da me il vice Parroco
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1949
lati del naso consumato da una mano di febbre
240
1949
io: chi vuol bene pizzichi! Eh sí, mò
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1949
salirle alla gola, stimolata da altri pensieri. Era il
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1949
sta? E perché ritarda? Da un pezzo doveva stare
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1949
qualche imbroglio di gambe da rovinare tutto il suo
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1949
una corsa svelta svelta da Parenti e gli devi
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1949
di Parenti era sparito da qualche giorno, morto in
246
1949
quasi traendo un consiglio da quelle interne lacerazioni, infilò
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1949
panciotto di raso formato da un tricolore con sul
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1949
di contorni; perciò attanagliato da quell’angoscia che prende
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1949
Che ci sarebbe stato da dire ad una Nanninella
250
1949
di lingua inglese, dimenticato da don Giosuè Mele. L
251
1949
e si collocarono invece da parte come sanno mettersi
252
1949
parte come sanno mettersi da parte le date memorabili
253
1949
senso delle parole udite da don Tremendina non ci
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1949
pei muri fosse proprio da lasciare in pace. Non
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1949
un incrociatore della marina da guerra italiana e avevano
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1949
tutto quello che succede da qui a sei mesi
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1949
davanti agli occhi perché da due giorni non si
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1949
storpiandole, alcune espressioni udite da don Tremendina. Secondo l
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1949
interpretazione che di esse il ciabattino Diomede, che
260
1949
dal «sora» (sororem) usato da Nannina. Così al posto
261
1949
sua miopia per scorgere da qualche indizio lontano se
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1949
mostrava quale veramente era da qualche anno: una signora
263
1949
traverso gli altoparlanti collocati da Parenti ai due angoli
264
1949
al socialismo. Benché moderato da molti se e da
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1949
da molti se e da molti forse, quel parlare
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1949
e il potere che da tale diritto emana, parve
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1949
la Cafettèra!» si gridò da basso. ¶ Allora la Cafettèra
268
1949
applauso, si voleva qualcosa da lei, una promessa, un
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1949
e bambine in abito da prima comunione, con una
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1949
Pascalotto; seguito subito dopo da Nannina che, in un
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1949
quell’angelo aveva volato da una casa all’altra
272
1949
che male ho fatto da subire questa camorra? La
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1949
di polvere. ¶ «Cantate!» incitavano da più parti, per dare
274
1949
quel disadorno gridare; allorché da due invisibili altoparlanti si
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1949
bella guagliona mia! ¶ Fatte da nuie cunoscere ¶ stu popolo
276
1949
Ma la Voce rappresentata da una ragazza macilenta con
277
1949
spostava appena la verità da un angolo all’altro
278
1949
sua nudità, come nata da un malinteso, passando verso
279
1949
P. sorvegliavano la scena da lontano, disgusto e diffidenza
280
1949
E che c’è da dire? Qui c’è
281
1949
Qui c’è soltanto da fare» disse poi. ¶ «Da
282
1949
da fare» disse poi. ¶ «Da fare, da fare, è
283
1949
disse poi. ¶ «Da fare, da fare, è una parola
284
1949
finisce. L’avrà presa da un americano e l
285
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non c’è niente da fare!» ¶ «E perché, chi
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1949
non c’è niente da fare?» ¶ «Sempre malattie so
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1949
capite bene? si levasse da mezzo e ci facesse
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che uno deve mettere da parte la Cafettèra?» domandò
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lei, smarrita sulla via da prendere. La via della
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divelte dalla strada e da certi edifici in riparazione
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al re, va’. Vai da Vittorio Emanuele, va’… Maestà
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che rientrato a casa, da solo a sola con
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che si trascinavano dietro da un bel po’. Impauriti
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dagli occhiali sorrise maliziosamente da dietro le spalle di
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fammi sentire…» ¶ «Fatevelo dire da lei… Io so solo
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coniò uno tutto suo, da dirsi con una gran
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Lentamente essa si staccò da Michele, abbassò la testa
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avercela in incubazione, presa da un’altra, e l
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che fai l’infermiere da tanti anni! Basta un
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dottore, «deve avercela addosso da almeno sei mesi. Hai
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a cui essa comperava da ragazza tutti i suoi
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corto il medico. Se da cinque giorni ripeteva sempre
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sentire bene. Ti conosco da anni e con te
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anch’io… E pure da noi ultimamente ne dev
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tre ore… C’è da uscir pazzo…» ¶ «Va be
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era il primo passo da fare: ci manca solo
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anche lei un materasso, da togliersi dal letto di
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nel vedersi chiedere ospitalità da Nannina, poi fredda, in
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un profumo veloce, seguito da un cicaleccio fitto che
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l’una era passata da un bel po’, – con
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in casa. ¶ Mastrovincenzo informato da Pascalotto subito chiamò Michele
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la mente di Michele da altri pensieri. E Michele
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più rari d’altronde da quando avevano cominciato a
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di nuovo e correre da Nannina. Giorno e notte
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i fastidi degli altri. Da Capezzuto, so’ quella tale
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di fili elettrici intersecati da piante che in certe
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spogliava. ¶ «Dove?» chiedeva Nannina. ¶ «Da questa parte mi pare
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lasciata la Cafettèra: ¶ «Correte da lei, don Ciccì, non
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non la capisco ? Eppure da giovane passavo per assistita
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la prima volta. ¶ XX ¶ Da tre giorni la Cafettèra
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giorno stavano chiusi, abbacinati da un’interna visione. ¶ La
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veramente… Ma sapete forse da che dipende? Dipende che
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cavalcioni della motocicletta comprata da poco. ¶ La sollevava sul
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non si era saputo da quale arma. Un altro
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si andava lamentando, già da qualche giorno, sui risultati
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per i socialisti, trascinato da Mastrovincenzo, che a sua
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s’era fatto convincere da Michele (Michele, addirittura, voleva
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E chi te lo ! Dove sta ‘sto specchio
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più fresca? Volete qualcosa da mangiare?» ¶ Da un mese
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Volete qualcosa da mangiare?» ¶ Da un mese la Cafettèra
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braccia di Michele guidato da Mastrovincenzo. ¶ Chiamato Pascalotto d
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di corsa, si tormentava da tempo sul modo di
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una cosa giusta azzeccata da dire. Nanninè, va’, corri
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Finalmente, ti fai viva da queste parti! È da
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da queste parti! È da un pezzo che ti
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orlo di un abisso…’.» ¶ «Da mò me ne sono
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con lo spavento che da un momento all’altro
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Quando Ciccillo le fu da presso per dirle che
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che la madre cercava da lui e spalancò le
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cavalier Capezzuto, la quale da quando le avevano liberato
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mormora nero. ¶ «Poteva tornare da Carmilina, dico bene, sì
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la sua vecchia giacca da camera, la catenella con
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funziona e si aspetta da lui il miracolo per
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litigio, – ma una cosa da niente – una lettera, una
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che significa? Ci hai da da scegliere. Da una
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significa? Ci hai da da scegliere. Da una pa
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hai da da scegliere. Da una pa a a
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certe volte, e forse fastidio per questo… L
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sembra l’abbia preparato da tempo quel discorso. E
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coraggio. Tu non gli da a a are coraggio
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cava tre fettine alleate da cento, le consegna al
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arriva assonnato. ¶ «Sì, infatti, da me è venuta, co
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hanno detto le carte. Da lì io non sposto
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idee. Tu ci hai da scegliere, e benedico, scegli
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aveva fatto il fontaniere da giovane, quando misero l
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v’ha mandato stasera da questa parte!” E così
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mariuoli, Michele che minaccia da una parte e Nannina
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Ciccillo che vuol sapere da Pascalotto adesso: ¶ «Quand’è
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ne veniva piano piano da Lungo Gelso…» ¶ «E tu
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raggiunge ugualmente. ¶ «Chi ti il permesso…» Ciccillo è
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di Michele. Ora passa da una voce all’altra
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è fermata. E lì da un’ora che aspetta
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E che c’è da fare?» domanda Ciccillo. ¶ «Gesù
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i capelli, che corrono da una grande vertigine al
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Nannina, c’era poco da scherzare! Ma forse è
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sole. Anche Ciccillo corre da qualche parte dopo avergli
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lettera, non ne riceveva da un secolo, e non
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Oh oh», dice, «viene da Milano.» ¶ Stavano parlando poco
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e dovete pure andare da papà a dirgli che
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c’è di cinese da queste parti!), si sente