Domenico Starnone, Fare scene, 2010

ai fratelli ¶ PRIMO TEMPO ¶ Da bambino ho visto moltissimi

e quando lei metteva da parte le forbici e

lavorare con la macchina da cucire e poi con

speravo di fare io da grande. In effetti il

La strada che andava da via Gemito al cinema

volevo era essere investito da un’automobile prima di

cuffietta ed è coperto da una mantellina di lana

veramente. Lo si capisce da mia madre, che non

occasione s’è travestita da mamma di film, ed

a tradimento si staccò da mia madre e cominciò

mi allenavo di nascosto da mio padre, che temevo

Ma c’era poco da sperare: ero già malato

che ho visto io da piccolo, altro che limitarsi

il buio, gli dava da mangiare qualcosa che si

era messa nella borsa, da bere con la fiaschetta

che s’era portata da casa. Ma tutti questi

scorreva nel film protetto da ogni distrazione. ¶ Che meraviglia

dimenticare il mondo disordinato da cui provenivo e, uscendo

che avvampava lingueggiando fiamme da punte di zizze identiche

spiato dentro la camicia da notte di mia nonna

più indeterminato; ma allora, da bambino, tra vedere le

non fosse molto diverso da: «Quando rialzò il capo

che ci penso, forse da lì m’è venuta

per conto mio, ricavando da quanto avevo già visto

per la prima volta da mio padre. Deve averla

così impressionante che maremoti da allora ne ho sognati

un’onda altissima, e da adulto, quando andavo al

Devo averne visti moltissimi, da bambino, ho in mente

i film cominciavano proprio da quei segmenti di lettere

al sole, film amatissimo da mia madre, La magnifica

c’era speranza che da grande venissi proprio identico

Stewart, invece, quello sì. Da lui, e probabilmente dall

il corpo mingherlino coperto da una pelle di bestia

una pelle di bestia da cui penzolava tanto di

è passato tanto tempo da quando avevate gli elementi

quella, pur essendo amata da Raf Vallone, non capiva

ma tra due finzioni, da un lato Anna interpretata

un lato Anna interpretata da Silvana Mangano e dall

essere perdonato, anche farle da manichino in un momento

alla lontana – un abito da donna che lei aveva

mi hanno sempre impressionato, da piccolo. Poiché sentivo confusamente

Non era un problema da niente, mio fratello era

muto e impaurito, perché da un lato la nave

come se avesse soldi da buttare, tornò a casa

grande scatola di cartone da cui sbucò una macchina

lì fui colpito soltanto da quel proiettore. Mio padre

cesso e della camera da pranzo. Al capo opposto

alla luce, la portava da una rotella in alto

sala cinematografica, ma niente da fare, il chiarore sfiammava

Ma c’era poco da fare gli schizzinosi, si

schermo che era difficile da sistemare teso, e far

la pellicola che correva da una bobina all’altra

un’immagine impercettibilmente diversa da quella che la precedeva

che la precedeva e da quella che seguiva, mi

che per me era da sempre il brevissimo tempo

socioeconomico. Mio padre proveniva da una famiglia di tutti

e macchinisti), mia madre da una famiglia senza uomini

si era dichiarato fin da ragazzo scontentissimo del suo

già luminoso di ferroviere – da operaio a capostazione in

Le bastava una stoffa da quattro soldi per trasformarsi

padre soprattutto era avvelenato da chi i soldi, sotto

ciò che c’era da arraffare. ¶ Mi ricordo come

fu una mossa fatta da un uomo non attaccato

padre fa un viso da duro e guarda la

lui è troppo preso da come sarà fissato per

sono io che, allontanandomi da loro il più possibile

più possibile, quasi strappandoli da me, da quello che

quasi strappandoli da me, da quello che ero in

diventare davvero ciò che da anni si sta inventando

quelle che sta sognando da quando ha conosciuto il

torna quando può, ha da lavorare: le ferrovie, i

di famiglia. ¶ Cosa non da poco, il fotografo era

cominciò dalla fine. Dipinse da par suo un cartello

un cappellino tipo vaso da fiori rovesciato, una giacca

attimo dopo col costume da bagno, felici. Infine ci

gentarella che si guadagnava da vivere scattando foto per

Mi ha colpito fin da piccolissimo questa sua smania

ricavare ritratti a olio da foto piccole piccole che

disgusto per le immagini da cui era costretto a

aveva comprato una macchina da presa. Mano ferma, mi

ferma, mi spiegava. Si dà la corda, si guarda

in mente il cane da presa, ma la presa

che minacciavano di buttarsi da un grattacielo. ¶ Ma non

davanti all’obiettivo guardavano da un’altra parte sforzatamente

qualcosa che pareva urgente da guardare, perdevano insomma ogni

restavano loro ma afferrati da una specie di demone

uno sconforto non diverso da quello che provavo al

non ci fosse niente da fare con noi, coi

stancò presto della macchina da presa e comprò la

proiettore e della macchina da presa messi insieme, perché

periodo che sembrasse pronunciato da Raskol’nikov e intanto

si prendono la sifilide da studentesse del Bengala, tutti

cose e le persone da confuse com’erano a

riprenderli con la macchina da presa, se si dovevano

fare persino quando stavano da soli, zitti. ¶ Questa scoperta

ordine non dalla macchina da presa ma dalla scrittura

elegante di chi sa da dove è partito e

sguardo che avevo avuto da bambino e, preoccupato, mi

arrivavano portandosi la sedia da casa per stare più

sarebbe stata più requie da nessuna parte, nemmeno al

stava a pochi passi da casa mia. Lì una

straniera e intanto contornati da icone di cartelline gialle

orrore – dai miei progenitori, da me, dai miei figli

me, dai miei figli, da ogni altro essere vivente

ricevo parole e immagini da, vedo in diretta i

voglio provare a partire da qui per raccontare un

anziano signore in veste da camera e berretto da

da camera e berretto da viaggio. Che vuole questo

perturbante. Sono colpito invece da quel puro e semplice

le nostre facce facciamo da sfondo al desktop – gli

forma delle orecchie viste da dietro, uno scorcio di

mio modo di immaginarmi da bambino, nei giochi con

il modo di immaginarmi da adolescente, dopo aver visto

su Jimmy Stewart fin da bambini e rideremo, ci

film, sfogliando rotocalchi? Se da Giovannin senza paura a

un punto di fuga da noi stessi; adesso le

che stazione è. ¶ Misi da parte i fogli convinto

convinto che non portassero da nessuna parte. Ma passò

in aria per gioco da un bambino, disegna per

chiama Nello, lo conosco da trent’anni – e gli

giornata ricevetti una telefonata da Alda, la mia agente

Alda avrebbe tollerato tutto da entrambi, se non ci

scriveva un pezzo struggente da suonare a quattro mani

frase per me significava da decenni: sono fatti veri

momento aveva mille guai da affrontare e non voleva

due in prima persona da chi i soldi ce

altro l’esile vicenda, da esporre però come se

aveva vinto, foto sue da giovane, foto dei figli

foto dei figli avuti da mogli precedenti. ¶ Ci complimentammo

notti facendo una vita da cani. Quelli, esclamò, sono

mostrarci una sua foto da ragazzo – tempo in cui

Sera che apparve incorniciato da un’intervista a un

dopo ricevetti una telefonata da Alda. ¶ «Hai visto il

amico sprizzava talento registico da tutti i pori, che

stava seguendo lei. Restava da far decollare al più

fama che era tutelata da Alda; e Alda gli

sotto i cinquanta, logorato da una vita al limite

primo, non è scritto da nessuna parte che un

in quella fase: avevo da sgobbare sui camorristi e

garbati di parole, che da parecchio non imbroccavo più

agitato, sembrava uno inseguito da se stesso. Sparì lasciandoci

corso di quegli incontri, da un’impressione forte di

mi avevano suggestionato fin da ragazzino parole come macchina

ragazzino parole come macchina da presa e cinepresa: vi

ero allenato cocciutamente fin da ragazzo, fossero diventati intimamente

fantasia sempre più accesa da quel viaggio nella sua

A volte veniva preso da un tale raptus visionario

di notevole abilità mimetica (da ragazzo, prima di darsi

si dava un gran da fare. Una volta, per

non avessimo più niente da dirci, quando eravamo ormai

che mi aveva colpito da ragazzo, da giovane, stentavano

aveva colpito da ragazzo, da giovane, stentavano a svanire

saltare nella macchina guidata da sua moglie ma lei

tante battute di dialogo da farci un film di

roba è firmata solo da voi due?» ¶ «Io ho

guardò Raggalli con occhi da fuggiasco, poi controllò l

per esortarlo a darsi da fare: ¶ «Porta pure il

per quell’anno, niente da fare. ¶ «Me l’hanno

che sono già andato da Medusa è la fine

Commedia sì – ci incensammo da soli – ma grande commedia

suggestionati ma anche depressi da come usavano le parole

Botanico, era stato abbandonato da quella ragazza intelligentissima, e

devo inquadrare, gli oggetti da elevare a metafora, i

che avevo avuto io da ragazzo. ¶ Furono questi giovani

in ogni passaggio, scritto da gente che non ha

il mondo ma si dà arie di conoscerlo a

operaia era stato scritto da uomini, i quali per

Mio figlio mi scrisse da Londra, diceva che gli

Girovagammo tutta la notte da un pub all’altro

del film, interrogandoci sul da farsi. Alle cinque andammo

non c’era granché da fare, la sceneggiatura così

decidersi, era come paralizzato da necessità non conciliabili: voleva

e delle voci. ¶ Niente da fare, non mi consolavo

Rai, saremmo stati affiancati da una sceneggiatrice. ¶ «Affiancati in

volume, io più tenue: ¶ «Da dove cazzo sbuca questa

i sessi sono nati da donna, è indubbio che

mentre voi, che nascete da una donna e siete

solca i sette mari da tempo e sa quanto

doveva essere totalmente presa da ciò che ci prendeva

a imparare la lezione da due grandi maestri. Piccola

al pettegolezzo, che allietava da sempre le riunioni di

rivelò lei stessa (incoraggiata da Raggalli) che era stata

rivelò lei stessa (incoraggiata da me) che era innamorata

rivelò lei stessa (incoraggiata da Raggalli e da me

incoraggiata da Raggalli e da me) che Alda l

dire – mi annoia fin da quand’ero bambina». ¶ Cioè

stessa e il marito da giovani». ¶ «Ottimo», approvò Susi

che la gatta le dà molto conforto, più conforto

un film non scritto da me. ¶ Susi rispose molto

nuova piega. Susi, incoraggiata da noi, moltiplicò i suoi

sui nostri computer, preceduta da righe caute di presentazione

con un inatteso linguaggio da caserma. Ipotizzava per esempio

messo più in discussione da nessuno, eravamo di nuovo

fidasse, non c’era da preoccuparsi, alla fine si

tutti i miei film da ora in poi li

un foglietto tutto accartocciato da una tasca dei jeans

sceneggiatura me la rilessi da cima a fondo. Ommioddio

distingueva le prime stesure da quell’approdo? Non lo

le regole più abusate. Da lì ha cavato le

vale a dire prescindendo da ogni esperienza che non

e anche la letteratura, da decenni. ¶ Cosa posso fare

sentivo così in forma da anni. ¶ «Grazie», risposi. ¶ Subito

disse Alda, ma prese da parte solo Susi, le

non c’è niente da tagliare; quando Nello fa

ma non lo seppi da Raggalli, bensì da Alda

seppi da Raggalli, bensì da Alda. I segni d

Adesso ero tutto preso da Tommaso Campanella e sgobbavo

lavoro sul set seppi da Alda solo il necessario

loro avevano il set da qualche parte. ¶ Unica notizia

sì, era stata consultata da Raggalli: le aveva fatto

notte. Alda aveva troppo da fare per venire a

alla corruzione delle minorenni da parte di docenti laidi

effetti di luce studiati da direttori della fotografia, profili

di stoffa tenuti insieme da cotone invisibile. No, mi

più niente. ¶ Fui preso da un tale rammarico per

letto la sceneggiatura, gridava da non so dove: che

l’operaio è interpretato da Raggalli. Sa ballare Raggalli

Con lui è finita. Da tempo di geni non

Raggalli, certamente perché vessato da Nello, certamente per via

un minuto e tornava da Raggalli che, mi immaginavo

Ma c’era poco da riferire: noi fissavamo lo

Quando vedevo Raggalli saltellare da un capo all’altro

qua e di là da parte di una che

Allora Raggalli si rischiarò. Da muto e atterrito che

nella dimenticanza il regista: da ora si riprometteva di

Perché lei dice che da ragazzi hanno fatto un

e pronunciava battute inventate da lui stesso sul set

punto che mi venne da dire entusiasta a Nello

dici, è un film da festival, no?» ¶ «Certo», risposi

a Cannes e, suggestionato da Raggalli e dai suoi

emozionatissima, non la sentivo da parecchio. Disse con tono

Raggalli era ospite già da tre giorni insieme ai

si lasciava intervistare ridendo da Teresa Marchesi di Rai

molto diversa non solo da come l’avevo vista

dentro una livida aureola da bastonatura; ma anche da

da bastonatura; ma anche da come mi era apparsa

del regista, una pediatra da tempo in pensione, accarezzava

peggio che La corrida, da quando partecipano non solo

però fu cronometrata solo da Nello. ¶ Undici minuti di

non fosse stato servito da una sceneggiatura adeguata; mai

biblioteca del carcere, coadiuvato da ladri e assassini? Gli

la posizione delle sentinelle da sgozzare: si può fare

ispiro ad Angelica, bramata da tutti i paladini, che

Tanto che Nello, innervosito da Clo che faceva la

faceva la diva, annoiato da me che gli facevo

devi partire per forza da queste tizie, non te

luce giusta, la macchina da presa piazzata in modo

fate sempre in modo da spingere noi a dire

una composizione insensata seguita da un’insensata decomposizione, niente

iniziative che non portano da nessuna parte. Secondo te

poi è stata ingoiata da una serie televisiva in

di ricominciare daccapo, o da un punto a caso

mente. Forse sono partito da quel primo filmino che

è capitato di vedere da ragazzo, a Napoli, al

forza che mi sorprese. Da quel momento seppe guardarsi

con frasi sue tratte da La vita danza sempre

sempre con l’amore. Da un fotogramma di quel

decoder che funziona anche da registratore, accumulo film di

un occhio, una gamba da cui arrivano parole monche

to), sono ingoiate infine da un azzurro compatto e

prigione. Manda la moglie da un tizio perché lo

mi hanno colpito fin da ragazzo, ma ora non

la morte per lui, da bambino, era la voce