Cesare Balbo, Vita di Dante, 1839

fin da mezzo il 1300 da messer Corso, durante il

suo primo esilio avuto da' Priori di cui era

di Valois, è certo da tutti i documenti, e

tutti i documenti, e da quanto seguì, e poi

quanto seguì, e poi da quanto vedesene nel Poema

i ferri; e cominciamoci da' Capitani della parte guelfa

uficio nostro vi si dà interamente in ciò che

Neri che avevano oramai da sperare tutto dal tempo

loro parlò uno advocato da Volterra, che con loro

e commettendo loro, che da lui ricevessono lettere bollate

lui in quest'anno, da noi tentata spiegare, è

noi tentata spiegare, è da lui altamente descritta in

dirne coi particolari tratti da' contemporanei. Oltrechè, gioverà forse

e vedute e sofferte da molti, vi son pure

Sanesi, messer Conte Gabrielli da Gubbio (che in breve

podestà), Malatestino e Mainardi da Susinana, ed altri Guelfi

il disprezzo espresso poi da Dante contro questo dubbioso

de' gangheri. Messer Andrea da Cerretto, savio legista, e

od esagerato, domandato ora da Dino se si poeta

ei mandasse messer Gentile da Montefiore cardinale. – «Uno falso

Gherardini havea loro scritto da Corte, che il Papa

la Città.»301 È chiaro da tutto ciò, che gli

ai cani; e così da collegio ci partimmo.»303 ¶ Messer

cittadini lodavan Iddio, che da morte gli avesse scampati

non sono guerniti nè da guerra nè da pace

nè da guerra nè da pace; danari non hanno

due palagi alcuno edificio da gittare pietre; e haveano

sbanditi.» I Priori, avvisati da un popolano, mandarono i

le torri furono abbandonate da' fanti. Ancora, furono avvisati

medesimo venne a Firenze da Peretola con alquanto seguito

ne venne alla postierla da Pinti, che era di

certamente che non gli dà l'animo di narrarne

interessanti ci son pure da lui narrati. Mentre entrava

erano trattenuti a palazzo da' baroni di messer Carlo

di messer Carlo, e da messer Cante da Gubbio

e da messer Cante da Gubbio ed altri, i

ordinato. Il contado ardea da ogni parte. I Priori

Ammannato Beccanugi, messer Andrea da Cerreto e Ricco degli

Podestà messer Cante Gabrielli da Gubbio, «il quale riparò

lunghi tempi, furono ricevuti da' Neri in compagnia loro

Dante, il quale, finita da sè stessa l'ambasceria

durarono guari le paci da lui fatte. «Il dì

fedito il detto Simone da messere Nicola per lo

donzello di Firenze, et da venire in maggiore stato

Carlo. Il quale tornato da Corte, raunò in Firenze

poco poi messer Muccio da Biserno, soldato, con gran

ch'ella fu cercata da quel barone francese per

fattagliene in causa politica da contrarii potenti, lontano esso

a cavallo con alcuni da casa i Cerchi, con

Corso, credendosi esser seguito da' Cerchi per farli trascorrere

giugno) dell'anno 1300, e da' Fiorentini fu ricevuto a

altri luoghi santi. Quindi, da tal voce, ad accorrere

l'anno in Roma;265 da due milioni si conta

lo stile et forma da loro, tutto che degno

anni suoi 1300, tornato io da Roma, cominciai a compilare

idea del Poema concepita da Dante, vivente ancora Beatrice

prime prove, scoraggiato, impacciato da un errore, una mala

morta, e mal maneggiabile da lui. Restano a chiaro

essere determinata se non da una delle due ragioni

stesso ne dice: ¶ Veramente, da tre mesi egli ha

s'insala, ¶ Benignamente fu' da Lui ricolto. ¶ Purg. II

una potè essere esercitata da Dante. Una tale della

assistesse al Giubileo, e da quella tornasse appunto quando

ogni modo, certo è da tutte le Memorie, che

Gonfalonier di Giustizia Faccio da Micciole, e il notaio

loro ser Aldobrandino Uguiccione da Campi.271 Della qual elezione

Campaldino, ec.»272 Dove è da notare per quel che

d'imprudenza,* solo riconosciuto da Dante; il quale è

lui, ci sono serbati da Dino Compagni, testimone e

Consoli innanzi, furono manomessi da certi Grandi e battuti

Signori sdegnati ebbono consiglio da più cittadini, e io

certo Firenze.277 ¶ Finalmente, prendiamo da Leonardo Aretino la partecipazione

ambe le parti intimato da' Priori, non forse senza

Cardinale, la satisfazione datagliene da' Priori, e, a malgrado

armati a una morta da casa i Frescobaldi, sguardandosi

avara, invida e superba: ¶ Da' lor costumi fa che

non furono lasciati pagare da alcuni di lor parte

serventi, per modo che da loro aveano quello che

che voleano, e simile da' Rettori. E molti cittadini

E molti cittadini tirarono da loro; e fra gli

loro humanità, e perchè da loro traevano de' servigi

prima, ma disprezzati poi da Dante. ¶ Un anno era

i Donati, quasi esclusi da esso; e meno messer

ricevere: e così fu da' Signori e Priori comandato

gente che venìa, avesse da vivere: il perchè chiaramente

sua; ond'era poi da questa condannato negli averi

e si consumano almeno da sè, e viene alfine

intraprendenti, irrequieti; e già da alcun tempo trattavano insieme

essersi fatto gridare Re da' Siciliani Federigo Aragonese, veniva

rapportate così al vivo da Dino Compagni al principio

per brevità. Ma leggasi, da chi n'abbia agio

che esser privato, e da quelle del tutto rimosso

e non si potè da quella dolcezza guardare. ¶ «Fermossi

sieno mai state pronunciate da qualsiasi superbissimo e di

uomo, è quella famosa da lui detta al partire

suggerita al Papa fin da mezzo il 1300 da messer

smagato dal vedersi abbandonare da parte de suoi, o

festa di Tommaso riconforta, ¶ Da esso ebbe milizia e

i carichi della Repubblica, da cui per gli ordini

vano sia quel cercarsi da alcuni biografi, se Dante

loro: e il farsi da molti de' nobili dovea

Imperciocchè, dopo quelle generalità da noi recate sui matrimonii

autorità addotta al passare da' nobili a' plebei: e

congettura, credere che egli da principio, e tra il

di altre ambascerie esercitate da Dante, e fin nell

iscrivesse alcuna cosa.»227 ¶ Ora, da quanto vedemmo, tutte queste

quando ci è narrato da Dino, che negandosi la

paga a messer Giovanni da Celano capitano di 500 fanti

di Aragona, conferitogli già da papa Martino IV, a

stettevi venti dì: «et da' Fiorentini gli fu fatto

nemici de' Francesi, Giovanni da Procida e Roggieri di

quella poi tanto cercata da' commentatori, in che potè

e a principe già da lui prima conosciuti. E

Dante, e non rifiutata da altri se non per

Filelfo, ma che consta da un documento superstite. Esercitolla

comuni, così pur facevasi da parte guelfa nel popolo

attribuisce l'odio acquistatosi da Giano della Bella, e

al pro-rata, pagata da tutti. Ora, scadendo nel

e grandezza; e se da niun fatto mai, certo

mai, certo è provato da non pochi di questi

di splendor nazionale, potendosi da un governo oppressore farsi

di xxx mila cittadini da arme havea nella città

più esagerati ebbero, aiutati da fuori, la vittoria; e

speciale, e potrebbe trarsi da molti scrittori di quel

di Dante crebbe sì da farsi, per cagione di

loro così generalmente, che da principio la parte loro

figliuola di messere Accerito da Gaville, la quale era

parenti di messere Neri da Gaville, cominciarono a sdegnare

un'altra non dissimile da Pistoja. Nè paia strana

ma sacre eran tenute da tutti e da Dante

tenute da tutti e da Dante stesso, in ciò

non vendicato per anco da nessuno del sangue, scostasi

ser Cancellieri Notaio, e da lui aveano nome ritenuto

Neri (e fu divisione da loro, per lo partire

o accennato questo fatto da tutti gli storici della

i principali e più da temersi dei Cancellieri Bianchi

che venne senza dubbio da ciò che vedemmo di

et come fu dinanzi da lui, sì 'l pregò

messer Vieri; e disprezzato da esso e malmenato dagli

ferìllo alquanto; e così, da un pettegolezzo femminile venne

ben non si seppe da chi, e fu taciuto

chi, e fu taciuto da que' de' Cerchi stessi

E fu pur accennata da Dante nel Poema questa

sua protezione della città da San Giovanni Battista. Nell

pace. ¶ Parad. X. 124-129. ¶ Vedesi da ciò, che gli studii

non imparata fin allora da lui, e della quale

importatrte e curiosa, tramandataci da parecchi scrittori di poco

tal corda già buttata da lui, facesse salir su

Francescani, detti allora e da lui stesso Cordiglieri, prendendo

se è lor conceduto da quel disprezzo, nemico naturale

ma pur un Guido da Montefeltro, ed altri principi

poi di veder seguita da un cittadino di Firenze

amore, che si faceva da 150 anni, e sulla convenienza

Oltre poi alla narrazione da noi seguita, e alle

di Dante, fosse poscia da lui non solo ripreso

sua fervida mente, e da lui descritte in prosa

finalmente di nuovo accennate da Beatrice stessa al suo

visioni, certo è che da una di esse, in

non ci è recata da nessuno; ma possiamo con

lui. Tuttavia, Gemma è da molti biografi ricordata quasi

e quasi tutto trasformato da quello che avanti esser

Boccaccio, uomo tutto diverso da Dante, lo biasima, dissertando

cagione, egli una volta da lei partitosi, che per

Boccaccio, certo è che da tali generalità non si

non è un fatto da allegare. Troppo sovente i

qualche lume trarremo forse da altri particolari della vita

e questa Piccarda, sappiamo da Dante stesso, che furono

legge del Purgatorio stabilita da Dante, che ne trae

e dolcezza agli amati da lui, e pieni poi

opposte di sentire. ¶ . . . . . . . . . . . . Forese, da quel dì ¶ Nel qual

patetiche fra le rammentate da Dante; ed è meraviglia

principio di quel secolo da quella concittadina e contemporanea

esaudito in altro modo, da una languente infermitade, di

posta in paradiso, e da una lunga discussione filosofica

divino, ¶ Che vi trasmuta da' primi concetti. ¶ Però non

pria sorrise un poco; ¶ Da indi mi rispose tanto

con parola, ¶ Per apprender da lei qual fu la

in camicia...»206 ¶ E già da quanto precede, e principalmente

vivo, poi, è dipinto da Dino Compagni al tempo

e de' popolani, amato da' masnadieri, pieno di maliziosi

capitano appresso a Gerardo da Camino podestà. Corse voce

storici fiorentini, e date da essi altre origini a

spiegano dal volgo o da lungi i fatti politici

e inimicizie, indipendenti forse da Gemma, ma non operanti

de' popolani, che già da più tempo iva guastando

in privato. «Condotto principalmente da Giano della Bella, grande

Uno caval corre e dà della coda nel viso

tutta la vivissima descrizione da lui fatta di tal

popolo, e i versi da noi messi in fronte

che non vedesi nomato da principio, ma che con

L'accusa si fe da amendue le parti, e

udendo i testimoni prodotti da amendue le parti, intese

Ghibellino di Romagna, cacciatone da Guelfi, ed allora a

entro la quale giacevano da nove mesi il vecchio

è saputa a memoria da tutti in Italia, noi

di fatto, sendo egli da più anni prigione del

antica famigliarità, non riconosciuto da Dante, e dimandato chi

Gaeta e di Crotona, ¶ Da onde Tronto e Verde

l golfo ¶ Che riceve da Euro maggior briga. ¶ Non

Dante, giovane non dissimile da lui, e certo allora

suo cammino al Papa, da cui poscia fu incoronato

incoronato, lasciò loro Amerigo da Narbona,* un suo cavaliero

Donati cavaliere fiorentino; Mainardo da Susinana con venti cavalli

e messer Barone Managiadori da San Minialo, gli Squarcialupi

Messer Barone de' Mangiadori da Samminiato, franco ed esperto

cavaliere, Bonconte e Loccio da Montefeltri, e altri valenti

fare ingaggiar la battaglia da alcuni guerrieri, che dicevansi

feditori, ed erano scelti da' Capitani d'ogni sesto

questa battaglia, è accennato da Leonardo Aretino; il quale

loro pedestre schiera; sicchè da quindi innanzi in niun

fa Dante immaginosamente narrare da Buonconte stesso. Dante interroga

l dì fu spento, ¶ Da Pratomagrno al gran giogo

versi ispirati a Dante da quell'impresa di tutti

Gherardeschi. Già fu osservato da altri:147 tutto il canto

contra Pisa, era Bernardino da Polenta,* cognito così certamente

era figliuolo di Guido da Polenta cittadino principale, signore

figliuol primogenito di Malatesta da Verrucchio, un potente signor

ogni modo, moglie ora da dodici anni, madre già

cognato, e lo suocero, da due anni cacciati tutti

due anni cacciati tutti da Rimini a Pesaro. Ed

una volta, furono traditi da un servo, che condusse

insieme cantati e immortalati da Dante. Per la medesima

pur saputo in cuore da tutti. Nè guasteremo le

mezz'ombre ivi lasciate da Dante, o colla narrazione

lo suo padre (siccome da molti si crede, e

onde facendo lei partir da me, la quale era

d'una terza, amata da un altro amico suo

dinudare le sue parole da cotal vesta in guisa

lui, e della narrazione da lui fattane. ¶ E nota

chi la mira, ¶ Che dà per gli occhi una

io ne spero ancor da lei mercede.167 ¶ ––––– ¶ Quantunque volte

sua patria, testè tornato da imprese gloriose, già noto

bella molto, la quale da una finestra lo guardava

non vuoi tu ritrarti da tanta amaritudine? Tu vedi

dinanzi, ed è mosso da così gentil parte come

leggere quello non conosciuto da molti libro di Boezio

appena lo potea volgere da quella. E da questo

volgere da quella. E da questo immaginare cominciai ad

in Cieldauro,177 ed essa da martiro ¶ E da esilio

essa da martiro ¶ E da esilio venne a questa

a Dante, dice Benvenuto da Imola, che ebbe famigliarità

storie dell'Apocalisse dipinte da Gioito in s. Chiara

non fu, come dicesi da taluni, quasi astro solitario

detti tempi in Firenze da CCC cavalieri di corredo

huomo di rinomio, e da ricevere honore, che a

noi; quella che ci dà la spinta a qualsiasi

uomini avessero a ricominciare da capo ad ogni generazione

non sarebbero guari diversi da' bruti, i secoli de

personalmente dalla loro brigata, da alcuni vicini di luogo

e riluce non meno da' fatti della vita di

quali furono molto commendate da' savi intenditori».92 Così ci

usato, anche in prosa, da Dante. Più facilmente crederemo

dubbio quel fra Giovanni da Vicenza, che nel 1233, in

deliberazioni popolari. Nè è da dubitare, che molti de

di che parliamo, sono da distinguere bene rettorica ed

tre arti minori, è da ricordare, che seguivasi allora

ma quella che venne da lui per gl'intermediari

cosa, duranti sette secoli da quei filosofi e teologi

imperadore; il quale, irretito da uno di que' maestri

Nè si astenne Dante da tali esercitazioni; chè addestratovi

a tal progresso è da contrapporre la solita ombra

quella di un Campano da Novara, commentator d'Euclide

e furono grandemente protette da' principi e potenti di

di questo secolo, principalmente da Federigo II imperadore, e

Federigo II imperadore, e da Ezzelino tiranno. Ma fin

abusare, e si abusa da coloro che ci sviano

essere dal suono accompagnati) «da questo diletto tirato compose

esca, ¶ Perchè assaliti son da maggior cura; ¶ Così vid

benchè sia stato detto da alcuni biografi. ¶ Tale, dunque

sette arti studiate già da' soli cherici; ma allora

dai secolari, e così da Dante. Insegnavansi fin dal

come ci è accennato da Leonardo Aretino,110 e da

da Leonardo Aretino,110 e da Dante stesso nell'Inferno

volgare nostra parecchie traduzioni da Cicerone; e in lingua

scuole di esse, erasi da 150 anni incirca salito a

dieta di Roncaglia tenuta da Federico Barbarossa, sedettero con

giurisdizione degli studi. E da queste chiusure e questi

private, aggiunte alle pubbliche da' maestri che ne arricchivano

naturale e morale, già da Dante incominciata sotto Brunetto

Brunetto Latini, fosse poi da lui studiata a Bologna

già lo vedemmo rammentato da lui stesso nella storia

a Bologna;115 » e Benvenuto da Imola, che in verde

e quelli fatti poi da Dante nell'ambascerie e

scienze che constino imparate da Dante nella sua educazione

Padova. Si fa poi da taluni una grave disputa

qui ciò che avremo da avvertir poi fino al

già Ghibellino, ma ora da alcuni anni Guelfo, fece

e questi a Guido da Montefeltro, un potente signor

ne protesta Dante fin da principio dicendo: «Ed avvegna

E finalmente, più che da ogni altra cosa, apparisce

menato fui) fui chiamato da una di queste gentili

io fui giunto dinanzi da loro, e vidi bene

quasi vergognoso mi partii da loro; e venia dicendo

loda di questa gentilissima.»58 Da siffatta risoluzione del giovine

già a quanto facevasi da' suoi contemporanei, e modello

vola. ¶ Inf. IV. ¶ Vedesi da quanto precede, che può

romano, colla tedesca portataci da' conquistatori Germani; abbondare l

oltre che è seguita da Dante,66 era universale a

cantate qua e là da que' rapsodi o giullari

vedere tal lingua usata da un Italiano maestro di

dirsi, la gentil Cristina da Pisano. Ma continuando la

altri; superati tutti poi da Guido Guinicelli, di quella

non conosciuto di persona da Dante, è da lui

persona da Dante, è da lui posto come inferiore

di Dante, egli è da osservare, che non solo

È fatto certo, avvertito da tutti, non contrastato da

da tutti, non contrastato da nessuno; ma di che

una causa comune è da cercare a tutta quest

pacifica e lieta gioventù, da non poter più indietreggiare

Mico o Mimo Mocato da Siena, Gallo Pisano, Guido

Latino, Dino Frescobaldi, Dante da Majano, Bonaggiunta da Lucca

Dante da Majano, Bonaggiunta da Lucca, Cino da Pistoja

Bonaggiunta da Lucca, Cino da Pistoja, Guido Cavalcanti, ed

divino Poema. Di Dante da Majano già vedemmo l

destinati ad oscurarli. Dante da Majano aveva allora gran

Nina poetessa, tanto, benchè da lungi, s'innamorò dei

pochi altri ancora, quel da Majano non fu cognito

Guido Cavalcanti e Cino da Pistoja. Dante nel libro

sè appresso così: Cino da Pistoja e l'amico

a scacchi, e disturbatone da un fanciullo, si alzava

epicureo, allora poco diversa da miscredente, assai ed anche

moderni; non rimanendo documenti da deciderne, se non volesse

fu tentato di ammazzarlo da messer Corso Donati nemico

ivi così trascurando Cino da Pistoja. Se a ragione

Purgatorio egli trova Buonaggiunta da Lucca, uno de' più

d'Arezzo, del Notaio da Lentino, di Buonaggiunta, e

dolce stil nuovo, ispirato da amore vero: nella quale

li nomini qui, son da porre quegli altrove da

da porre quegli altrove da lui tanto lodati, i

e Cavalcanti, e Cino da Pistoja, e sè stesso

canzone a Beatrice già da noi citata nella narrazione

come risulta del resto da ogni memoria, n'ebbe

riconosce fra essi Oderisi da Gubbio, uno di que

tutti questi non mentovali da Dante mai, nè entrati

vinti Greci; e quindi da essi più che dai

Giotto, l'altro nomato da Dante e contemporaneo di

ciò non fusse allora da lei conosciuto, nè da

da lei conosciuto, nè da altrui, ed oggi, per

conceduto di speziale grazia da Iddio. Questi fu quel

Epifania dell'anno seguente 1266, da papa Clemente IV incoronato

il corpo. Finalmente, riconosciuto da un ribaldo, fu posto

di pietre gettategli sopra da ogni soldato.* «Ma per

Capua. Dove trovato ora da re Carlo, e comandando

la contea d'Avellino. Da queste pompe, da questi

Avellino. Da queste pompe, da questi ori, da questi

pompe, da questi ori, da questi scialacqui, dicono gli

dai Guelfi, così ammirata da tutti. Fanciullo fino allora

il trono di Puglia da Manfredi, il bastardo suo

accrebbe d'aiuti ghibellini, da Pisa principalmente; venne a

in angoscia, giudicato poi da' satelliti del nemico e

e pur non condannato da tutti, fu decollato addì

affaticarsi a muoverli Giovanni da Procida il grande esule

così dagli Angioini, e da parte Guelfa, acquistata agli

che niun altro mai, da riunire Italia sotto un

la rivoluzione popolare, già da gran tempo non solo

Firenze seppe guardarsi poi da questo secondo e peggior

e comparativamente tranquilla. E da tal saviezza o tranquillità

niente di manco, confortato da' propinqui e da Brunetto

confortato da' propinqui e da Brunetto Latini, valentissimo uomo

Che non è cosa da parlarne altrui. ¶ Vita Nova

perciò gravemente rimbrottato, prima da Leonardo Aretino posteriore di

di un secolo, poi da molti altri.39 Ma non

tanta comunanza d'affetti da poter compatire alle passioni

egli a vicenda. ¶ Quindi, da tal lega della religione

poesia; tanto che, cantate da' loro amatori parecchie donne

vivevano. Vedremo altrove sorgere da tali circostanze anche gli

Dante. Qui intanto è da sapere, che vivendo Alighieri

nei menomi polsi orribilmente... Da indi innanzi, dico che

d'uomo mortale, ma da Dio».40 ¶ Altri particolari concordanti

una angioletta era riputata da molti. Costei, dunque, cotale

ricevette nel cuore, che da quello giorno innanzi, mai

Cui essenza membrar mi dà orrore. ¶ «Allegro mi sembrava

questo sonetto fu risposto da molti, e di diverse

pur quelli di Cino da Pistoia e di Dante

Pistoia e di Dante da Majano; gentili i due

mostro allegranza, ¶ E dentro da lo cor mi stringo

che quando ella apparia da parte alcuna, e per

che non fu eguagliato da niuno, se non fosse

testo, ne trarrebbe ragioni da dubitare se forse tutti

dal testo medesimo, e da quanto segue, si vede

camera delle lagrime,» tornando da vedere sua donna fra

non dalle maritate, è da credere, che in questo

amore, quale apparisce fatta da Dante nelle poesie pubblicate

tolgasi ad ogni modo da Beatrice anche ogni menoma

ma egli non è da comparare all'uno o

era egli, fu chiamato da Beatrice, Loda di Dio

di Dio; mossa essa da Lucia o la fede

la fede, mandata questa da una donna superiore, che

perchè sgomentarsi? perchè, protetto da tre tali donne nel

vituperata come inestricabile, e da' leggitori oltrepassata sovente con

Poema. Non poco è da meravigliare bensì, che da

da meravigliare bensì, che da parecchi anni dappoi furono

di propria biografia dato da Dante, ma non potendo

attentamente i due Canti da chiunque voglia adeguatamente innoltrare

disputa che suol farsi da quanti ne discorrono: se

Dante presane la idea da altri poemi anteriori, più

di Brunetto Latini;* altri da certa fiaba oltramontana ed

di San Patrizio; altri da certe visioni di Frate

l'essere state conosciute da Dante, non sarebbe provato

e quelle erudizioni dette da alcuni pellegrine, ma dai

del nostro globo, occupato da Belzebù. E nove scaglioni

cattivi, tanto dispregiati pur da Macchiavello, come da tutti

pur da Macchiavello, come da tutti gli animi operosi

variata di campagne, difesa da sette mura, per cui

per cui s'entra da sette porte: certo, la

con lui, è accolto da Omero, Orazio, Ovidio e

e latini pur conosciuti da Dante e pur ivi

credere che questi fossero da lui conosciuti solamente di

peccatori carnali son tormentati da un vento o bufera

Nel III° cerchio, guardato da Cerbero, sono i golosi

sconciatura fatta in essi da tal vizio e tal

la città di Dite, da tal nome pur dato

Dante è prima difeso da tal vista per le

personali, alle difficoltà incontrate da Dante; ma dee sparire

antichi e moderni, Ezzelino da Romano, Obizzo d'Este

uccisori o ladroni; Guido da Monforte che uccise Arrigo

a Viterbo, e Rinier da Corneto e Rinier de

per disperazione; un Jacopo da Sant'Andrea padovano, ed

una nuda landa tormentati da una pioggia di fiamme

persona o di nome da Dante, che si duole

fra cui Alessio Interminelli da Lucca, e Taide la

pece, ove son tenuti da' graffii de' demoni; e

Navarrese, un Frate Gomita da Gallura, e Michele Zanche

de' ladri, aggruppati variamente da variissime serpi; e fra

fra essi, Vanni Fucci da Pistoja, che fa a

solo fra' moderni Guido da Montefeltro, che diè il

poi Alì, poi Pier da Medicina che fa altre

Mirra, e Mastro Adamo da Brescia, che fa un

invettiva contro i conti da Romena, per cui aveva

a guisa di cariatidi da Nembrotte e dai giganti

Monte Aperti, e Buoso da Doara traditor di re

di Carlomagno un Tebaldello da Faenza; e finalmente, l

partecipazione attiva, egli che da più anni s'era

s'era fatto parte da sè stesso, e, gustate

Forlì e la testimonianza da questi addotta d'antiche

negozi, facendo o no da segretario, o come allor

in quest'anni e da così lungi, si potrebbe

più sperata; d'Italia, da lui già tanto percorsa

a questo nuovo, e da sè stesso aggravato, esilio

nell'imprender il Purgatorio, da cui incomincia la parte

bene fatti fin allora da lui; e che la

reminiscenze del Purgatorio, e da quanto segue della vita

piccolo porto di Lerice, da una parte, fa vaga

produzione dell'interno tesoro, da niuno Italiano sembra essere

fin dalla puerizia, come da questo uomo, la cui

cui opera colle esposizioni da me fatte intendo qui

Chè (secondo io intesi da altri, ed è mirabile

in latino si possono da' migliori spiegare, egli si

fama di lui già da gran tempo era a

rispos'egli; e quando da principio (mosso forse dal

vano essendo porger cibo da mangiare a bocche di

certe postillette, ed accompagnata da queste a voi la

vi adoperai; e come da quell'amicissimo uomo mi

di lui, poco è da aggiungere. L'autenticità di

fu combattuta, è vero, da un uomo letteratissimo; ma

ma gli fu risposto da uno non minore e

il quale dice, tenersi da alcuni per definitivamente dedicato

parlato di tal dedica da Frate Ilario; e poi

che è copia non da altrui ma dalla stessa

università de' ritratti lasciati da' tre sommi, quello di

e non solo dati da molti sommi poeti, ma

molti sommi poeti, ma da parecchi di quegli altri

Sono, è vero, ricusati da taluni, i quali restrignendosi

della età nostra: chè da quando Dante mandava la

così sviata dal cielo, da far astiosa e libidinosa

un sogno, e confermato da un voto d'amore

e debba determinatamente scartarsi da chiunque lo voglia intendere

tal doppiezza di sensi da lui cercata, s'avrebbe

la quale fu chiamata da molti Beatrice, i quali

sensi.»522 E così è da vedere del soggetto dell

anzi si debbono scartare da' leggitori. ¶ Ma, altre allegorie

intendersi la fanciulla amata da Dante, certo è che

amata, fatta non solo da Dante, ma poi dal

dal Petrarca, e poi da tanti lor seguaci, e

tanti lor seguaci, e da tutti i poeti così

detti Platonici, ed anzi da molti non poeti e

essendo stato già abbandonato da lui dall'anno 1293 fino

dice ora qui, che da essi sotto figura di

è quella che gli dà la maggiore e l

ella non sarà vinta da un Veltro, cioè un

che è chiamata Babilonia da Dante e Petrarca. Questa

predecessori non furono scritti da lui se non dopo

le espressioni di Dante da que' Papi traslatori della

ingiustizia o mala fede, da non meritar isdegno nè

quasi Ghibellini. Ciò è da tener bene a mente

a tutti; ed ajutata da Lucca sola, non che

l'esercito fiorentino, guidato da Roberto duca di Calabria

Lucchesi vennervi a campo da un altro lato. L

del nuovo papa vennero da pacieri ad inibirlo. Il

Firenze; la terra retta da un podestà mandato dall

la sua studiosa dimora da Bologna a Padova, e

congettura il tenere che da queste fosse tratto. ¶ CAPO

tali accoglienze dai Malaspina, da trarre ora l'amico

rifugio? Ad ogni modo, da Padova alle terre di

Buonaccolsi, cognato di Giberto da Correggio signor di Parma

e dar la pace da farsi tra il venerando

Antonio vescovo di Luni da una parte, e il

e per la ratifica da procacciarsi e che fu

che fu forse procacciala da esso, un'occasione di

Moroello Malaspina, non sembra da dubitare punto, che fosse