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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Gli animali parlanti, 1802

concordanze di «da»

nautoretestoannoconcordanza
1
1802
altro attender si dovea da un matto? ¶ Pur ferono
2
1802
altro, a vero dire, ¶ Da Lion Primo in poi
3
1802
E il Mulo, che da tempo era in favore
4
1802
ognor fosse infallibile; ¶ E da lui forse derivaron poi
5
1802
mangia? ¶ V'hanno essi da pensar, l'ordin non
6
1802
In quell'età, tanto da noi distanti, ¶ Tal fu
7
1802
opre ¶ E i movimenti da lontan discopre. ¶ Era questi
8
1802
Figlie delle selvatiche cortecce. ¶ Da varie rispettabili persone ¶ Ei
9
1802
dov'ei regnava: ¶ Che da molte Scimmiatiche tribù ¶ Di
10
1802
ingegno acuto ¶ Dello straniero da lontan venuto. ¶ Il Conte
11
1802
stuol d'esploratori ¶ Che da lontano l'inimico spia
12
1802
e in pazza guisa ¶ per fine in un
13
1802
riesca. ¶ L'Allocco allor da solitario masso, ¶ Ove rimoto
14
1802
L'Orang-Utang; nè da quel tempo in poi
15
1802
dotta; ¶ Perciò seguito fu da schiera eletta ¶ D'esperte
16
1802
delle sonanti code. ¶ Annunzia da lontano il Boachira ¶ Lo
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1802
libertà dall'insorgenza, ¶ Ma da quella, diceano, e non
18
1802
età, dell'età basse, ¶ Da quel Cane ingegnoso origin
19
1802
ottenne ¶ Incremento e splendor, da voi sol l'ebbe
20
1802
pezzi; ¶ Io che ognor da spettacolo sì fiero ¶ Torsi
21
1802
guisa tale ¶ Lo ritrovò da non temer l'assalto
22
1802
mio. ¶ Chi carbon tratta, da carbone è tinto; ¶ Ch
23
1802
sovranello scemo ¶ Per ricever da lui l'ordin supremo
24
1802
Il messaggier vide venir da lungi, ¶ Incontro andogli, ed
25
1802
Sull'altrui volontà, è da balordo; ¶ Che informarne perciò
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1802
bronci; ¶ Di far così da principin son stufo; ¶ E
27
1802
trionferai; ¶ Ma qual util da ciò risulterebbe, ¶ Se anche
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1802
e vili; ¶ Così però da carcere e da morte
29
1802
però da carcere e da morte ¶ Scampò l'araldo
30
1802
armi lor ben differenti ¶ Da quelle usate in guerra
31
1802
strangola, lo scanna. ¶ Vide da lungi la terribil fera
32
1802
capo rotto; ¶ Cade, e nel cader sì gran
33
1802
più lungi che può da lei sen corre; ¶ Ma
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1802
scrignuto salvatico Bisonte ¶ Vede da lungi, e sopra lui
35
1802
sbranollo. ¶ Poichè il Toro da un can libero fu
36
1802
il Toro allor lungi da se lo slancia. ¶ Indi
37
1802
il Toro, appena videlo da lunge: ¶ Aita grida in
38
1802
Come sperar potè scampar da morte ¶ Per la protezion
39
1802
dente. ¶ Come d'apoplessia da colpo tocca, ¶ Colei riversa
40
1802
L'ausiliario Condor, che da lontano ¶ Morta a un
41
1802
gli appicca. ¶ Quei, come da letal saetta punto ¶ Verticalmente
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1802
miagola, chi mugghia; ¶ E da lunge il rombar di
43
1802
un sospir sì violento ¶ Da far andar anche un
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1802
la memorabile vendetta; ¶ Ma da ogni parte lo circonda
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1802
bestie grosse ¶ Di genere da noi non conosciuto; ¶ Onde
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1802
Accorre la Pantera, che da lunge ¶ Vede la schiera
47
1802
l'infausto avviso ¶ Che da colei fu l'Ippelafo
48
1802
straordinario, ¶ La Pantera salvar da quel periglio ¶ Volle, come
49
1802
E cade ogni alleanza da se stessa, ¶ Se util
50
1802
ciò che avverrà poi da lungi accenne. ¶ In fisica
51
1802
si venne; ¶ Se ognor da me, madama, imprese a
52
1802
alcun mezzo troverassi alfine ¶ Da porre a tante orride
53
1802
cotesto tuo linguaggio ¶ Oggi da' tuoi discepoli s'apprese
54
1802
per risorsa nominar sovente ¶ Da labbro non so dir
55
1802
opra fe', stimata assai da' dotti, ¶ Sulla felicità de
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1802
regie. ¶ E inver fin da quel dì che trasformaro
57
1802
in giostra. ¶ Mai pertanto da me, che che altri
58
1802
in tai casi trattar da pari a pari, ¶ E
59
1802
corteggio due Levrieri prende, ¶ Da cui solo esser vuole
60
1802
deh fallo, ¶ Libera alfin da tal flagel la terra
61
1802
tal flagel la terra; ¶ Da gran tempo color che
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1802
ben crudel quel che da voi si mostra ¶ Alto
63
1802
indicato posto; ¶ Lo che da quegli autori antichi e
64
1802
cotesti ¶ Arzigogoli omai lascia da parte; ¶ Tal io son
65
1802
della morte, ¶ Gli acquisti da noi comperi col sangue
66
1802
che ha fatto ¶ Esigesse da me compensamento, ¶ Ei mi
67
1802
assai, ¶ Se il compenso da darsi ei fosse tolto
68
1802
Corvo in quel forame ¶ Da mille e mille secoli
69
1802
tempo fa la luna ¶ Da deliquio sorpresa in mezzo
70
1802
i venerati vaticinj rende. ¶ Da quel Corvo, cred'io
71
1802
general credute ¶ Mirabil cose da nessun vedete. ¶ Ma quella
72
1802
e degli Allocchi. ¶ Poichè da ciaschedun quel circondario ¶ Riputat
73
1802
Ente che nomato fu ¶ Da quel funereo canto il
74
1802
Eccitator del fanatismo atroce. ¶ Da tempi immemorabili ed ignoti
75
1802
contrasto, e si staccar da quelli. ¶ Sappiam di più
76
1802
soffre e non duolsi, ¶ Da tal religion altro non
77
1802
agli artifici sui; ¶ Ma da ministri esperti in arte
78
1802
miseria e dalla fame, ¶ Da peste e da qualunque
79
1802
fame, ¶ Da peste e da qualunque altro flagello ¶ Più
80
1802
il conosco; ¶ Nome sarà da lui di Duce assunto
81
1802
fatta ¶ Ch'eterna fosse da sperar non era; ¶ E
82
1802
te l'idea lungi da noi sen fugga, ¶ E
83
1802
Barbone. ¶ E lume alcun da lui trar non potendo
84
1802
la comun felicità concessa. ¶ Da' ministri quadrupedi in quei
85
1802
inquieto istinto ¶ Di sottrarsi da chi governa e regge
86
1802
ben che Dio ci . ¶ Ben sovente anche noi
87
1802
FORZATA E PROMOZIONE ¶ Infin da quell'età che il
88
1802
buffa, ¶ Or si veste da schiava or da regina
89
1802
veste da schiava or da regina; ¶ Vera religion la
90
1802
imitabil cosa, ¶ Che par da' nostri imitator s'imiti
91
1802
punizion del mostro rio ¶ Da sì crudel sterminatrice guerra
92
1802
uom non è forse da' tiranni suoi ¶ Spinto a
93
1802
indole far suol, se da inumano ¶ Beccajo scannator tratto
94
1802
natural d'ogni vivente. ¶ Da questi detestabili modelli ¶ Si
95
1802
imbecille sovranel capisce ¶ Che da guerra real la guerra
96
1802
in libreria condutto, ¶ Ove da quel real Bibliotecario ¶ In
97
1802
riposo pubblico sinistri, ¶ Provengan da privati irritamenti, ¶ O da
98
1802
da privati irritamenti, ¶ O da rivalità di due ministri
99
1802
di due ministri, ¶ O da crudele pertinace orgoglio ¶ Di
100
1802
ode il tuon che da lontan borbotta, ¶ Quando uno
101
1802
aspetto ¶ Diverso er'ei, da quel che apparve allora
102
1802
quadrupedi fu eletto! ¶ Quanto da quel Lion diverso ancora
103
1802
Come chi punto è da dolore acuto, ¶ E al
104
1802
il dominio ¶ Ch'eserce da dispotica padrona ¶ La Volpe
105
1802
vantaggi che può trar da quelli, ¶ Sapendo che la
106
1802
cui par segni natura ¶ Da quadrupede a rettile il
107
1802
terribile Dragone ¶ Regnava allor, da cui per linea retta
108
1802
quai bestie essi han da far ben sanno, ¶ E
109
1802
gran Serpente ¶ Che lor favorevole risposta. ¶ Poichè chi
110
1802
e grande, ¶ Se alimento da Borea avvien riceva, ¶ La
111
1802
rompe, e si solleva ¶ Da materie ammassate in chiuso
112
1802
star sul sentiero ¶ Torca da tal'idee, torca il
113
1802
ambascia, ¶ E altissimo levandosi da terra, ¶ Sovra nudo petron
114
1802
tendenza e istinto, ¶ È da lunga abitudine sovente ¶ Lo
115
1802
ch'il ben scorga da lungi, e tente ¶ Ravvicinarlo
116
1802
ognor si dovean guardar da lui ¶ Tanto gli amici
117
1802
re amfibio; ed imparar da lui ¶ A non entrar
118
1802
e guai ¶ A quei da cui non furo offesi
119
1802
oppone. ¶ La Volpe allor, da quei politichetti ¶ Più soffrir
120
1802
dispotico comando ¶ Superbamente e da padron trattolli, ¶ Più che
121
1802
detto; ¶ E che sarà da' regj schiacciatori ¶ Qualunque lor
122
1802
non sembra instrutto, ¶ Nè da tai lezion raccoglie frutto
123
1802
Chè, quando s'ha da far con grandi e
124
1802
in suo pensiero, infin da quel momento ¶ Che collegarsi
125
1802
tai riflession potrete farvi, ¶ Da cui risulterà che s
126
1802
timidi augelli, ¶ Che inseguiti da questi e spinti a
127
1802
allor a colpi eran da quelli ¶ O presi in
128
1802
che attender si può da chi nè dritto, ¶ Nè
129
1802
Onde per tal cagion da quelle feste ¶ Escluso fu
130
1802
dei quarti ¶ S'esige da ciascun, pria che il
131
1802
Rettile, amfibio od animal da penne, ¶ Alle feste di
132
1802
gli amori, ¶ Ed accoppiò, da cortigiana furba, ¶ Le danzatrici
133
1802
al ballo, ¶ Qual chi da eccelsa torre al basso
134
1802
E se talun vede da lungi in fallo, ¶ Curva
135
1802
Specie di danza tal da quell'istante ¶ Fu detta
136
1802
fu dappoichè s'ebbe ¶ Da molti di color contezza
137
1802
regina non v'è da stupire ¶ Se col vice
138
1802
venne, ¶ E vie più da quell'epoca famosa ¶ Quel
139
1802
ed applaudita ¶ Estremamente fu da' spettatori; ¶ E un barboncin
140
1802
se motto si pronunzia ¶ Da farsene sollecita denunzia. ¶ Che
141
1802
tutto con unanime esultanza ¶ Da ciaschedun con ripetuti evviva
142
1802
a proporzion dell'appetito. ¶ Da politiche bestie ivi presenti
143
1802
onori; ¶ Che si diria da un pubblicista esatto, ¶ Di
144
1802
i lor pensieri ¶ Differenti da quei si troveranno ¶ Della
145
1802
Anzi lo stesso Can da un morso orrendo ¶ Di
146
1802
funesta della specie umana, ¶ Da certa morte omai toglie
147
1802
avvampa d'ira, ¶ E da se lungi il cannocchiale
148
1802
mar si tuffa, ¶ E luogo alla luna ed
149
1802
suo trar non sapesse ¶ Da quella che di lei
150
1802
vende, ¶ Per interesse vil, da capo a fondo ¶ Capace
151
1802
per celia fatto, ¶ Ridea da pari suo, cioè da
152
1802
da pari suo, cioè da matto. ¶ Di quell'animalin
153
1802
poco a poco ¶ Mutilar da periti esecutori; ¶ Fu per
154
1802
tutti. ¶ Più assai è da stupir che lo stesso
155
1802
apparenza e mansueto, ¶ Talor da scorticar coniglio o vajo
156
1802
per distinzion più speciale, ¶ Da ogni giornal di qualunque
157
1802
lodò gl'invittissimi guerrieri, ¶ Da cui vittoria tal fu
158
1802
de' gazzettieri; ¶ Poichè non da color dei fatti espressa
159
1802
perfetta il vanto? ¶ Come da fonte limaccioso e impuro
160
1802
limpido e puro? ¶ Eppur da così torbida sorgente ¶ Spesso
161
1802
il suffragio pubblico dipende; ¶ Da tai fonti la fama
162
1802
mollezza ¶ Uopo era e da ogni fren sciogliere il
163
1802
divien nella vendetta; ¶ Noi da possente femmina che avvampi
164
1802
vuol che la sollevi. ¶ Da bagnarsi venia, come ha
165
1802
sdegno implacabile che nasce ¶ Da gelosia nel cuor d
166
1802
in quelle taccie implica ¶ Da cui mai non potrà
167
1802
altre miserie! ¶ Piuttosto è da stupir dell'asinina ¶ Indole
168
1802
stanca. ¶ Or che dedur da ciò mi son prefisso
169
1802
non saria gran stravaganza ¶ Da sì fatto amator chieder
170
1802
comprende; ¶ E come poi da ciò che mi preparo
171
1802
l'acume dell'Asino, da questo, ¶ Di finger gelosia
172
1802
che in mia vece ¶ Da Zampiero però talor suol
173
1802
dissimili e lontane, ¶ Nate da un ceppo stesso, exempli
174
1802
Non vide, e lei da tal pensier distorna, ¶ Dimostrando
175
1802
su tutte quante ¶ Ottennero da lui la preferenza; ¶ Pensò
176
1802
Ippelafo a sollazzarse, ¶ Nè da colei volendo esser veduta
177
1802
mai mostrarlo tutto? ¶ Parea da qualche tempo a più
178
1802
sensate e dotte, ¶ Che da tai cicalecci insulsi e
179
1802
petto, ¶ Prende inspirato tuon da ignoto Nume, ¶ Grave contegno
180
1802
col più forte è da balordo. ¶ Come fanno i
181
1802
real soggiorno ¶ Vuol premunir da subita sorpresa, ¶ Molta turba
182
1802
il reverendo Allocco, ¶ Lasciò da banda i rettili e
183
1802
grande, ¶ A te fin da quest'oggi e ai
184
1802
E la lega accettò da lui proposta; ¶ Quegli allor
185
1802
scorte? ¶ Il savio ognor da cabale lontano ¶ Stassi tranquillo
186
1802
credette il mondo, ¶ Nacque da quella visita il Grifone
187
1802
alla Cavalla il Grifo, ¶ Da cui, secondo il ferrarese
188
1802
al Lioncin tenuta, ¶ Fin da quei tempi d'avola
189
1802
sostengo, ¶ Per la ragion da me poc'anzi addotta
190
1802
una specie sua particolare ¶ Da ogni altra regia specie
191
1802
son critici; ¶ Non nascon da tai visite che mostri
192
1802
terra, ¶ Sovente origin trassero da queste ¶ Epoche lacrimevoli e
193
1802
s'accorge, ¶ Il rogo da se stessa s'apparecchia
194
1802
di Gran Cerimoniero ¶ Era da lei la carica coperta
195
1802
altro, a vero dir, da' cortigiani ¶ Non erano tenuti
196
1802
in alcun pregio; ¶ Anzi da tutti gli aulici baggiani
197
1802
due o tre sorsi da color succhiasse ¶ Ogni scienza
198
1802
Teorico-metodico-analitica. ¶ Risultava da quei principj sui ¶ Che
199
1802
è che dialettica ritrova ¶ Da far credere altrui ciò
200
1802
degl'imperi, ¶ E purgan da sì fatte porcherie ¶ I
201
1802
succhi il mel che da' lor labbri cola. ¶ Ma
202
1802
e con scempiezza estrema ¶ Da forza d'abitudine e
203
1802
e d'istinto, ¶ Non da riflession, non da sistema
204
1802
Non da riflession, non da sistema; ¶ E l'influsso
205
1802
la dignità primaria, ¶ Che da lui nella stirpe Lionina
206
1802
concludine ¶ Se puoi sperar da lor mai gratitudine. ¶ Poichè
207
1802
gratitudine. ¶ Poichè esse avran da te spremuto il suco
208
1802
brusco forier che presentosse, ¶ Da quel suo cupo meditar
209
1802
lor l'ingratitudine rinfaccia. ¶ Da quel tratto insultante il
210
1802
alcuni inchini ¶ Appresi sol da usarne in assemblea, ¶ Come
211
1802
il buffon Bertuccione; e da costoro ¶ Il destin dipendea
212
1802
ha per sostegni? ¶ Qual da tai fonti provenir potria
213
1802
de' Vati, ¶ Nata non da Mnemosine e da Giove
214
1802
non da Mnemosine e da Giove, ¶ Ma dall'urto
215
1802
cangiamento; ¶ E inver tutto da lui potea temersi, ¶ Che
216
1802
testa. ¶ E attentamente ognor, da che rimosso ¶ Fu il
217
1802
Can, poc'anzi ¶ Circondato da tanti adulatori, ¶ Che umilmente
218
1802
al tuo parer sapesti: ¶ Da te ragion non ne
219
1802
rimote iva solingo, ¶ Come da mal contagioso infetto; ¶ E
220
1802
segno, ¶ Lungi vanne; e da se lontan gittollo ¶ Con
221
1802
L'eccelsa idea fin da quei tempi vienci, ¶ Poichè
222
1802
per quel governo ¶ Che, da tema agitato e da
223
1802
da tema agitato e da sospetto, ¶ Di ciaschedun sul
224
1802
abituar che anima serva. ¶ Da se bandisca violenza e
225
1802
Chile, ¶ E il Tajaco da Quito e dal Brasile
226
1802
arditi e grossi, ¶ Cani da presa, Can mastini, Alani
227
1802
Ed era inver repubblica da Cani. ¶ Sovra base repubblica
228
1802
Che gli ordin dati da chi avea cervello, ¶ Aver
229
1802
usanze ordinarie e consuete; ¶ Da se stesso incapace a
230
1802
De' Clubisti lo stuol, da esperto e scaltro ¶ Duce
231
1802
bauli, ¶ Leggi il mondo da lor convien riceva; ¶ Le
232
1802
a sostener crudel governo, ¶ Da quelle ingrate bestie riscuotea
233
1802
A un tempo stesso, da più parti, un forte
234
1802
te d'intorno stanno, ¶ Da riguardo servil, da melensaggine
235
1802
stanno, ¶ Da riguardo servil, da melensaggine ¶ Vinti per uso
236
1802
torre del filosofo chiamossi. ¶ Da quelle il tetro augel
237
1802
notte oscura si portò da lui ¶ La Volpe stessa
238
1802
fida; ¶ Ma chi pensa da saggio e opra da
239
1802
da saggio e opra da prode, ¶ Della forza trionfa
240
1802
terremoto. ¶ E vedonsi sbucar da ciechi aguati ¶ Fere a
241
1802
stesso re Lion fe' da paciero, ¶ E qual padre
242
1802
lui, la testa abbassa, ¶ ciaschedun la leccatina, e
243
1802
fausti auspici, ¶ In baciaman da noi fu trasformato; ¶ E
244
1802
in arresto. ¶ Persuasi color da tali esempi, ¶ Signor, dicean
245
1802
filosofo ti adora, ¶ Sol da te, di virtù sorgente
246
1802
virtù sorgente viva, ¶ Solo da te felicità deriva! ¶ Tu
247
1802
E il gaio umor da' miei racconti espulso, ¶ Pedante
248
1802
vince; ¶ Ma non facciam da cinici e da scaltri
249
1802
facciam da cinici e da scaltri, ¶ E fingiam creder
250
1802
Portati al re Lion da due somari. ¶ Giusto è
251
1802
suo parente, ¶ Ed ordin che sia gittato in
252
1802
i casi ei vuol da quella ¶ E del ritardo
253
1802
consorte; ¶ E il tren, da quelle grotte uscito fuori
254
1802
si fe' chiamar Airone. ¶ Da quelle bestie io non
255
1802
l'origin trar che da lor stessi; ¶ E gode
256
1802
quanto ¶ Attender si potea da un re Lione: ¶ Poichè
257
1802
re, ¶ Nessuno può far da più di quel ch
258
1802
contento e sodisfatto ¶ Partia da lui, il fortunato impero
259
1802
Lione ¶ Avea per lei, da conjugale amore, ¶ Secondo la
260
1802
opinione, ¶ Provenia solo e da bontà di core; ¶ Sia
261
1802
il nome usurpi! ¶ Tu, da fittizio tuo titol difforme
262
1802
crocchio delle regie cameriste, ¶ Da cui con gioia e
263
1802
nessun l'avea ¶ Nè da vicin nè da lontan
264
1802
Nè da vicin nè da lontan veduto: ¶ Ma tal
265
1802
doglianze alquanto fur calmate ¶ Da più avvedute bestie e
266
1802
Che odonsi con orror da orecchie oneste. ¶ Ma quale
267
1802
e non finisser mai. ¶ Da numeroso tren vestito a
268
1802
la real famiglia Lionina, ¶ Da dover porsi a tempo
269
1802
padrone. ¶ Non v'è da oppor difficoltà veruna: ¶ La
270
1802
sono, ¶ L'influenza maggior da lei proviene; ¶ Ella l
271
1802
norma delle viste altrui. ¶ Da tai principj il giovin
272
1802
Per tanto s'invitar da tutto il regno ¶ Filosofi
273
1802
Disse che far venir da sì lontano ¶ Quella dotta
274
1802
dottrina e senno; ¶ Poichè da ciò, come io dicea
275
1802
l'altro feo, ¶ Lungi da voi, lungi da me
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Lungi da voi, lungi da me il sospetto, ¶ Che
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1802
di coscienza, ¶ E lungi da sospetti mi protesto: ¶ Ma
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1802
l'amore. ¶ Piuttosto dunque da riflesso vero ¶ Mossa creder
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1802
quei con chi ha da far, l'intento ottiene
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della confidenza abuserete. ¶ È da saper che, ad onta
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1802
spiegò la sua dottrina, ¶ Da servir di prototipo ai
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1802
che al trono monta? ¶ Da pria ciascun di lui
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1802
scorci ¶ E smorfie tai da far ridere i sorci
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man tremante impaurita ¶ Gli la borsa per salvar
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1802
si facea perchè lontano ¶ Da ogni pubblico affare ed
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nel medico mestiere ¶ Par da natura istrutto a segno
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1802
a segno tale, ¶ Che da se stesso mettesi il
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1802
Ciò che accader dovrà da quel che accadde; ¶ Sempre
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Can: L'escludi sol da questo loco? ¶ E il
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sguardi del principe e da' moti ¶ Ne interpretasse i
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1802
Onde, per ben distinguerlo da loro, ¶ Soprannome gli dier
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rode, e che gli molestia ¶ In tal parte
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1802
è dunque necessario. ¶ E da ciò si deduce e
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1802
male, ai nostri autografi. ¶ Da queste fonti trassero di
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1802
bronzi e nelle scatole da the. ¶ Or di tai
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1802
tutto con dispendi immodici, ¶ Da qualsisia collezion privata, ¶ O
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1802
qualsisia collezion privata, ¶ O da qualunque bestia letterata. ¶ Come
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1802
Che gran Maitresse oggi da noi si chiama. ¶ La
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1802
Ma in due motti da voi cancello e raschio
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1802
i consueti complimenti, ¶ Accompagnati da regali a some; ¶ Quindi
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1802
proseguir le settimane; ¶ E da quel re quei che
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1802
quel re quei che da lui discesero ¶ A lavorar
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Esistenza è qual sol, da cui deriva ¶ Luce che
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Cane mio, calmati alquanto; ¶ Da tante inquietudini che speri
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1802
che speri? ¶ E qual da tanti e tanti affanni
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il tuono ascolto; e da lontano ¶ Veggio formarsi un
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folla e lo corteggia. ¶ Da giuramento tal nei tempi
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traccia er'ito attorno, ¶ Da lungi alfin lo vide
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lascio in pace; ¶ Amo da tai scempiezze esser lontano
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me. ¶ A insulto tal da quel ribelle fatto ¶ Ad
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1802
atto solenne; ¶ E baciaman da leccazampa venne. ¶ Presta omaggio
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ermo ricovero, ¶ E dimore da strepito lontane. ¶ Come con
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1802
molti e diversi ¶ Ignorati da noi, bisogni essi hanno
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1802
ch'è ancor peggio, ¶ Da vana pompa che circonda
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1802
politica; ¶ Onde gli domandò da chi egli apprese ¶ Sì
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1802
logge piene. ¶ Venuti ancor da region lontane ¶ Uccelli molti
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1802
più giocondo ¶ Erasi visto da che il mondo è
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1802
Lione al carro intorno. ¶ Da sei guarnite Mule è
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Delle dame minori e da dozzina ¶ Apria la marcia
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1802
cui non v'è da Tile a Battro ¶ Orator
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1802
talor tacita notte, ¶ Odesi da lontan ripeter l'eco
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1802
Prese congedo, e fe' da lui partenza. ¶ Nè cabala
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1802
forza portentosa; ¶ Riceve solo da quell'Io le attive
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1802
codice insegna arcano metro ¶ Da far retrogradar gli anni
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1802
e come fur distrutte ¶ Da dispotismo o da languor
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1802
distrutte ¶ Da dispotismo o da languor, racconta. ¶ Sogli e
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1802
che non fur disfatte ¶ Da esterna forza, interno vizio
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1802
Opra di pochi dì: da quei barlumi ¶ Tardo legislator
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1802
E rari sono e da pregiarsi assai, ¶ Perciò di
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1802
rottura con lei venne da sezzo; ¶ Come udirallo chi
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1802
La folla alfin che da ogni parte venne, ¶ Le
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1802
tai batoste, ¶ Esige ancor da quelle bestie irate ¶ Che
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1802
a te s'inchina; ¶ Da te suo premio attende
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1802
tutt'ora ¶ Grandi effetti da piccole cagioni, ¶ Cominciossi a
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1802
Cominciossi a temer fin da quell'ora ¶ Che le
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1802
Non producesser conseguenze grosse ¶ Da farne ai stati risentir
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PREFAZIONE DELL'AUTORE ¶ Fin da' tempi più remoti l
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1802
lui composero favole, che da lui perciò esopiche furono
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1802
diverso esser non sembra da Esopo. ¶ Or, siccome l
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1802
tempo stesso scrupolosamente astrazione da qualunque applicazione a particolar
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1802
particolar governo e generalmente da ogni indiretta censura, il
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1802
più degna d'essere da un autore al pubblico
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1802
idea. La molta lettura da me fatta su tale
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1802
nel genere di vita da me tenuto, ho avuto
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1802
mi era prefisso. Libero da ogni rapporto che suole
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1802
in un soggiorno esente da tali vincoli, perchè dovrei
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1802
di materia affatto ignota, ¶ Da cui forse trarrem qualche
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1802
si conclude mai. ¶ Chi da un lato la tira
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1802
sentenze in bocca. ¶ Tolta da me la balordaggin prima
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1802
loro, i lor difetti. ¶ Da una parte si rischia
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1802
re dispoto; ¶ Nè regnar da dispoto impunemente ¶ Gran tempo
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1802
tai casi si fa da chi ha cervello. ¶ Onde
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1802
egli è un pensar da matti, ¶ E chimerici son
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1802
millanterie non trincio: ¶ Ragiono da filosofo, e incomincio. ¶ Spurgò
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1802
che ci soggioga, ¶ Esiger da noi debbe amore o
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1802
varie, ¶ I quai dovendo da lontan venire, ¶ O per
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1802
non avean, proposti furo ¶ Da qualche agente o amico
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1802
ragion di simil sorte ¶ Da' partitanti destramente addotte, ¶ Fer
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1802
tanti che crediam mossi da zelo, ¶ Oh! come si
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1802
il fremito feroce ¶ Ode da lungi, entro la cupa
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1802
quadrupede bestiame, ¶ Che colpito da quella impertinenza, ¶ Al suo
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1802
ancor nei parlamenti umani ¶ Da orator prepotenti imperiosi ¶ Riscuotere
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1802
Colui con quell'azione da birbante ¶ Si rese omai
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1802
il cor sì dilatato ¶ Da un'intestina espansion reale
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1802
preadamitica, ¶ Che tratta fu da una pagoda antica, ¶ E
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1802
abbia ottenuto? ¶ E sol da questo imparino i mortali
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1802
basso, ¶ Come a re da privato, è un passo
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1802
solita apparenza, ¶ Animato parea da un'altra essenza. ¶ Eran
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1802
e più concotte: ¶ E da' meati e dagli augusti
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1802
agli altri il tergo, ¶ Da picciolo corteggio accompagnato, ¶ Incaminossi
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1802
Affatto inaccessibile e remota ¶ Da uman commercio, ed ha
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1802
le anelanti sitibonde fiere. ¶ Da questa si diraman due
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a servir per camera da letto, ¶ L'altra per
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1802
ottenne, ¶ Se fatto re da ogni dover disciolto ¶ Non
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1802
quanto bramar si de' ¶ Da un Can ministro d
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1802
e luminosa ¶ Ivi talun da stato vil pervenga, ¶ E
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1802
vigor, le corna sue, ¶ Da farsi rispettar dai subalterni
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1802
Un grosso Bertuccion, che da fanciullo ¶ S'era di
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1802
umore, ¶ Cosa non sia da farsene gran conto ¶ Da
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1802
da farsene gran conto ¶ Da qualunque gran prence o
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1802
un bel far portenti: ¶ Da popolo inquieto il ciel
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1802
io già vi dicea, da quel benigno ¶ Pensiero Lionin
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Risponde poi: tu parli da par tuo. ¶ Ma giustizia
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1802
disordine ¶ In pubblica assemblea da lui commesso, ¶ A Corte
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1802
allora accorsi per sottrarla ¶ Da quell'imminentissimo periglio, ¶ L
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1802
figlio chiama ¶ Con querele da gemiti interrotte: ¶ Oh Lioncino
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Asia non rise. ¶ Pur da entrambe le parti al
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fin sì giusto mai da zel più puro ¶ Le
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1802
dal petto. ¶ Qui forse da talun che vuol criterio
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1802
putrido e marcio. ¶ Pur, da quei sostenuto, in piè
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1802
e parti. ¶ E imparate da ciò quanto di voi
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1802
collina; ¶ Già sen ode da lungi il piagnisteo; ¶ All
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1802
ritrovato a caso; ¶ E da tutta la Corte accompagnata
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1802
la nobile ignoranza, ¶ Qualità da' tuoi pari amata tanto
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1802
in su due piè da un Gazzerotto ¶ Che in
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1802
era di Corte; ¶ Fanno da bassi, e con i
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1802
a una funerea danza ¶ Da moti accompagnata e atteggiamenti
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1802
al popol basso ¶ Che da principe a Nume è
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1802
sdegno, ¶ E ora, spinta da stimolo contrario ¶ Valer sen
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1802
guardo colei trabalza indietro, ¶ Da insolito terror sorpresa, e
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1802
la ragion ne sia, ¶ Da un tempo avea già
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1802
avvicinar poi vede, ¶ Vinto da vil timor l'orgoglio
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1802
restò alquanto incerta; ¶ Pur, da bestia di spirito, rispose
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1802
v'era ¶ Nè riguardo da lui, nè compiacenza; ¶ Se
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1802
non è che bagattella. ¶ Da profonda voragine assorbita ¶ Or
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1802
suol fu rotto mai da vanga o aratro; ¶ Varie
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1802
fischio settemplice spaventa: ¶ Forse da quella poscia in altra
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1802
buono. ¶ Quel feroce animal, da fame spinto, ¶ Chi incontra
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potere; ¶ In specie poi da lui fu lor prescritto
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1802
Non si maneggian spesso da soggetti ¶ In paragon di
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1802
la mensa; ¶ E ciò da ogni altra cura ti
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1802
mondo, Porco mio, va da se stesso, ¶ E chi
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1802
ed indefesso, ¶ Ciò vien da malattia innata interna: ¶ Ambo
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1802
ne mormorar, ma quei da cui ¶ Ben conosceasi il
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1802
qualche gran potenza; ¶ Onde da quei che ognor trovan
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collegio era a temersi. ¶ Da costor dei quadrupedi animali
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1802
sociale e la natura? ¶ Da quelle bestie allor ben
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parte inospita e remota, ¶ Da nessun mai non conosciuta
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stette; ¶ E per quanto da lor tentata fosse, ¶ Dal
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e il potere ¶ Cominciò da quel punto a decadere
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1802
Qualunque autorità, se consistenza ¶ Da interna forza e da
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1802
Da interna forza e da ragion non prende, ¶ Ma
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e d'apparenza, ¶ E da mal ferma opinion dipende
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scogli ed isole natanti. ¶ Da numeroso treno accompagnati, ¶ Venian
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Molto resta alla critica da fare. ¶ Dell'amfibia ambasciata
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ambasciata. ¶ Seguiti eran color da bestie a stuoli, ¶ Che
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geli, ¶ E Volpi nere da lontan venute, ¶ Da Kamtchatka
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nere da lontan venute, ¶ Da Kamtchatka e dall'isole
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Che guidar si facea da un Ermellino, ¶ Perchè di
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1802
lor copre ed ammanta, ¶ Da cui dovetter poi l
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stessa cosa ¶ Si crede da talun Vampiro e Arpia
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Porco, lotoso e sonnolento, ¶ Da quattro o cinque majalin
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E ai ministri politici norma. ¶ Se fissata però
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conosciuta e sconosciuta sorte ¶ Da ogni confin del mondo
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1802
li suoi legati o da se stesso, ¶ Delle formalità
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1802
Che aver si dee da un gazzettier, non ebbe
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puri e sani, ¶ E da lue filosofica lontani. ¶ E
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a estirpar filosofia, ¶ Che da corpo animal vermini o
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errori ¶ Purgar potessi, e da non tuoi difetti, ¶ E
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1802
muore, ¶ Ovver colpito è da mortal torpore. ¶ Della Volpe
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1802
i monumenti. ¶ Ma se da lui sollievo e patrocinio
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1802
altrui del suo poter l'uso, ¶ Frenar non
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e di malvagie menti! ¶ Da un tempo la quadrupede
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1802
questi mestier, sì tralignanti ¶ Da retto fin, da ragionevol
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tralignanti ¶ Da retto fin, da ragionevol scopo, ¶ Della giustizia
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Di nemico o rival da me s'onora. ¶ Che
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recasi a gloria, ¶ Che da tutti i quadrupedi elettori
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è più, più si vanto, ¶ Oblique intenzion ricopro
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sicuri siederan sul trono. ¶ Da quel suo favellar chiaro
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Stoltezza è dir che da natura sia ¶ Più ad
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egli ha, l'ha da se stesso. ¶ Il poter
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ebbe in origine non . ¶ Sul popol di regnar
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Esistenza meccanica e passiva ¶ Da natura a costor fu
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ravviva ¶ L'anima lor, da torpidezza oppressa, ¶ E a
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al trono ascende; ¶ E da governo instabile, arbitrario ¶ Il
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e in astratto, ¶ Nè da lontano le ragion mendico
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famiglia alcun privato ¶ Titol da dubbie tratto oscure carte
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Se sanarle non puoi da tale insania, ¶ Almen chi
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s'impegna ¶ La monarchia da civil guerra immune ¶ Malgrado
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S'esser si vuol da civil guerra esente, ¶ Se
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1802
grande vuol far sempre da padrone, ¶ E al picciol
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1802
artigli, ¶ Sempre questi faranno da padroni, ¶ E serviran le
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gabbia alla scoperta ¶ Vede da lungi e lieto annunzia
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Se si dee giudicar da quel ch'io scrivo
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e la galera; ¶ Ma da questo dedur la conseguenza
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soffio l'orizzonte ¶ Ripurga da vapor torbido e greve
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e sano ¶ E intimamente da ragion convinto, ¶ Al governo
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Sol del pubblico ben da zelo spinto, ¶ E non
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1802
zelo spinto, ¶ E non da passion o da interesse
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non da passion o da interesse, ¶ Di buona fede
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1802
destin) tuttor avviene ¶ Che da se stessa al mal
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spargean fra il volgo, ¶ Da cui neppur certe gran
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ritraea, nè indifferenti ¶ Vantaggi da sì fatte opinioni, ¶ Onde
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formavano una schiera ¶ Che da sprezzarsi, a vero dir
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1802
o vane, ¶ E che da suoi satelliti tentasse ¶ Far
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1802
Due verità traggh'io da tutto ciò: ¶ Primo, che
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1802
e virtù. ¶ Dopo quanto da me finor si disse
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1802
ed annotta; ¶ E sol da torbo balenar la folta
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tutto al Gran Cucù. ¶ Da cotal fatto il suo
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1802
concepir uman pensiero, ¶ Se da influsso di nume ei
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1802
par che credesse ¶ Che da quei dotti popoli felici
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cirimonie, ¶ Che i popoli da noi sopracitati ¶ Fosser figli
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voci un suon, che da natura ottenne. ¶ Se veggiam
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dice d'aver tratti ¶ Da un poeta antichissimo ch
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1802
ancor consunse ¶ Del citato da noi poeta critico ¶ Storiografo
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Rifletter, profittar non è da tutti. ¶ Ma d'opere
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E la cosa sarà da talun presa, ¶ Se il
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1802
pagode; ¶ E appieno fu da quel gran prete istrutto
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1802
ogni arte impiega. ¶ Vinto da tante istanze alfin: tu
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Baciollo, supplicollo, scongiurollo, ¶ Acciò da alcun Bramin perito e
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1802
come, quando, dove e da chi l'ebbe, ¶ L
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stato a' tempi sì da noi distanti, ¶ Con una
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1802
dove e quando e da chi l'ebbe e
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1802
scritto in tal maniera ¶ Da ruggine e dall'umido
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1802
procura; ¶ E sopra tutto da tignuola o tarlo, ¶ Che
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In un piccol villagio da plebeo. ¶ Di fisica amator
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di Danimarca, ¶ Ed essendo da Islanda ancor discosta ¶ Due
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fuoco, i scogli ¶ Analizzò da lungi; e ciò bastogli
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Per linea retta discendea da quella ¶ Ch'ebbe Giona
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e cartapecora richiese; ¶ E da quelli idioti marinari ¶ Ottenne