Egisto Roggero, Komokokis, 1902

ridente e ospitale città dal cielo sempre azzurro e

cielo sempre azzurro e dal lago scintillante.... Io mi

sempre di nuovi orizzonti, dal mare alla montagna, dalla

Io, vinto, mio malgrado, dal frastuono monotono e cadenzato

lunga viottola alpina che dal villaggetto ci doveva condurre

di oro, apparì radioso dal fluttuante mare di luce

ch’esso fosse comprato dal vostro signor zio, ch

il Castello fosse comprato dal vostro signor zio, dicevano

qualche stregone, qualche folletto? ¶ — Dal diavolo in persona. ¶ — Niente

le due guide. ¶ Però dal modo come lo guardavano

tutto il castello ereditato dal mio amico, se fosse

E noi muti, cadenti dal sonno, perfettamente inebetiti, la

vetusti di noce, riparati dal baldacchino di seta sbiadita

le nere adunche ali dal castello, portandosi via in

bionda e sentimentale, rapita dal feroce consorte al famigliare

dell’acqua piovana, filtrante dal soffitto a tetto mal

d’accordo. ¶ * ¶ E sin dal mattino del giorno dopo

sempre portava per abitudine, dal manico d’oro cesellato

in un momento avvolta dal fuoco. ¶ Fu cosa d

quasi per non uscire dal dolce sogno che gravava

mondo misterioso.... così lontano dal nostro.... nelle viscere della

il mio famoso scudiscio dal manico d’oro cesellato

essa comincia ad esistere dal momento che riesce sensibile

abiti, dai nostri bottoni, dal manico d’oro dello

grande e strana maestà dal volto severo ma pieno

strano mondo così lontano dal nostro e dei suoi

Voi dovreste, – dissi, – condurci dal sapiente che ci avete

ciuffi di steli variopinti, dal roseo più tenue e

dello smeraldo più intenso, dal berillo più terso al

so dire, si spandeva dal cuore per tutto il

ombrie luminose fui colpito dal soave senso di freschezza

pace veniva a noi dal paesaggio circostante. ¶ Sotto di

di interesse, nostra odissea dal momento, in cui abbiamo

dallo stesso nostro luogo.... ¶ — Dal vecchio castellaccio di Saint

così lontano e differente dal nostro.... e così migliore

Ma come lontane tutte dal meraviglioso mondo ignoto che

Sud o il Nord dal punto ove eravamo discesi

i suoi alti fini, dal Creatore. ¶ Essi vivean sotto

derivati certamente anche noi dal primo peccatore, abbiamo obliato

Asia e che portata dal vento va a coprire

prova noi stessi, che dal momento della nostra inaspettata

corpo la sapienza acquistata dal padre e da questi

sconosciuta. ¶ Graziosi frastagli pendevano dal dorso del colosso sino

chiamò e ci riscosse dal nostro profondo raccoglimento. ¶ Egli

primo momento, invasi ancora dal sottile orgasmo che del

tutta all’intorno circondata dal vuoto, che permetteva al

Mille impercettibili rumori, venienti dal basso, che prima io

impalpabile figura – veniente certamente dal regno dell’al di

d’una mistica creatura dal volto solenne, dallo sguardo

nostri beati paesi, illuminati dal sole.... ¶ — Io non so

aveva portato con me, dal nostro mondo, si agitava

lontana sul suo capo; dal vecchio amico aveva alfine

te.... ¶ — Di straniero? ¶ — Sì, dal vecchio padre che mi

letto candido, alquanto elevato dal suolo, nel mezzo del

così lontane e differenti dal nostro essere, che a

io mi sono recato dal vecchio Kalika.... ¶ — Gli hai

amo restare oltre qua.... dal momento che ci si

Edoardo non rispose subito. ¶ Dal suo volto corrugato appariva

lungo sospiro le sfuggì dal profondo del cuore. ¶ Il

scegliere..., o ritornare indietro.... dal tuo centenario Kalika. che