parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «dal»

nautoretestoannoconcordanza
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1983
Dietro i vetri disegnati dal ghiaccio e le tendine
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1983
lavorare nelle foreste, illividiti dal freddo e sotto la
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1983
tappa. ¶ Irina era lontanissima dal sospettare che tutto ciò
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nipote, e pareva sovrastata dal timore di finire lei
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e di trovarsi catturata dal meccanismo spaventoso che l
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si tenessero ben distanti dal territorio che lei giudicava
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1983
prendere consistenza e robustezza dal suo stesso progredire nel
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matto dai paesani e dal prete stesso. Ma poi
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età, pareva ancora avvolto dal guscio caldo della famiglia
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più anziana, sbucata fuori dal corno della fortuna, o
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che era stata voluta dal padre di lui, morto
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e di violenze subite dal giudice, dall’ispettore delle
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1983
dall’ispettore delle ferrovie, dal direttore della dogana o
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decifrarli. Quando venivano tagliate dal filo d’acciaio elicoidale
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se ogni blocco venisse dal Sinai, e contenesse le
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esiliato dalla camera, anzi dal piano, e cercai di
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e cornacchie, che talvolta dal bosco si spingevano fino
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secchi, spari di cacciatori dal bosco, richiami remoti, grida
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fossi mosso senza frutto dal mio paese e dalle
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facesse scrivere ogni volta dal prete del suo paese
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1983
stampo pieno d’argilla dal soprastante, friulano anche lui
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ci fossero stati portati dal vento. Non riuscivo a
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Il trovarsi così lontano dal suo ambiente svegliava in
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sua meraviglia usciva anche dal fatto che non aveva
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dei passeggeri, eravamo accompagnati dal pensiero che si entrava
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1983
soltanto della cartastraccia. Mentre dal treno venivano scaricate infinite
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1983
con noi fossero scesi dal treno altri operai di
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1983
locanda della posta, trattenuti dal timore che, allontanandoci da
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1983
conoscevamo la canzone, e dal nostro angolo ci univamo
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1983
soffio. Mi lasciavo avvolgere dal tintinnio dei campanelli o
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mongoli. Guardavo con ostinazione dal finestrino per vederla apparire
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notte, senza che scendessimo dal taràntas. Nessuno salì e
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piedi sopra un pozzo dal tetto di legno. Il
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mi stessero guardando, svegliati dal mio camminare furtivo. Attorno
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cantiere non è lontano dal villaggio…» chiesi. ¶ «Macché lontano
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l’anima torturata anche dal fatto che attingevano ogni
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Basilio che la liberassero dal tormento. Aveva infatti il
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andarsene chissà dove, lontano dal proprio villaggio, pareva una
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campagna» della ferrovia fin dal primo giorno, e parlava
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tempo gliela aveva cancellata dal ricordo. Dopo pochi anni
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legno, le stufe alimentate dal personale e ogni altra
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anche un po’ sovrastato dal timore remoto che la
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eravamo piovuti nel cantiere dal cielo, e perciò non
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quelli caldi che venivano dal sud, e avevano attraversato
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del cantiere, tiravamo fuori dal tascapane il nostro pasto
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1983
un paese non lontano dal suo. Era lì che
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abito e nel viso, dal polverio della pietra lavorata
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i boschi d’Europa, dal Tirolo alla Stiria, dalla
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quella terra dura, irrigidita dal ghiaccio per tanti mesi
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primi a saltar su dal pagliericcio e correva subito
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fossimo ombre che venivano dal nulla e andavano verso
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nebbia… ¶ Forse nasceva semplicemente dal sapere che quando la
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per un popolo diverso dal nostro. ¶ La verità era
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stava sopra di noi, dal quale dipendevamo, perché noi
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sul viso asciutto, cotto dal sole e rugoso come
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di Gurka, oltre che dal fantasma di un antico
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sentiva sempre più attratto dal lago e dalle sue
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Mosca era stata distrutta dal fuoco. ¶ Dunque Anataj doveva
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quando sollevavamo la testa dal lavoro, per guardarlo nella
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esploratori di Giosuè, inseguiti dal re di Gerico, si
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di portare a casa dal bosco tutto ciò che
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che era stato rifatto dal diavolo in una sola
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quando si era allontanato dal villaggio pareva capace di
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stato molestato e cacciato dal rumore e dal movimento
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cacciato dal rumore e dal movimento dei lavori. Mi
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in un nero burrone dal quale non tornavano mai
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me tenermi sempre lontano dal pensiero che la ferrovia
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Arrigo aveva sapientemente portato dal villaggio. Ma ormai conoscevamo
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io stesso ero uscito dal manicomio, e forse quello
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Marco si lasciò avvolgere dal velluto delle nostalgie, e
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allontanandosi il più possibile dal villaggio, come facevano i
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un gruppo di betulle dal tronco bianco, spruzzato di
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raramente, ricevevano una lettera dal postino, che arrivava a
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il ragazzo. Katja, bionda, dal corpo grande e vistoso
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modo di assorbire calore dal corpo dell’uomo, per
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prima, perché passava lontana dal villaggio, ed esso perciò
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cui si era svegliata dal suo sonno secolare e
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portata dallo zio Eroska dal bazar di Ulan Ude
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visitatore. Lui sapeva distinguerci dal nostro modo di camminare
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la scusa per uscire dal caldo riparato e segreto
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e nessuno mi tolse dal capo che accadeva perché
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prima meditavano di allontanare dal villaggio. Persino il pope
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1983
che era stata picchiata dal marito ubriaco, ed era
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in un angolo trascurato dal tempo. ¶ «Noi ce ne
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di piante intristite, calcinate dal sole, inaridite dalla polvere
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egli stesso volesse fuggire dal ricordo divorante del suo
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ormai attenuata e illanguidita dal tempo, perché era un
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che essi erano vietati dal libro del profeta. Ma
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sua religione fosse scomparsa dal mondo. Ma forse la
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significa anche venire travolti dal flusso eterno della contraddizione
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straniera e ostile, dominata dal ghiaccio come da un
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da nessuno, se non dal vecchio Anataj. Ci andavano
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arrotondate e tutte coperte dal bosco. Ogni giorno il
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nostro spirito era riempito dal desiderio di cominciare al
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lentissimo, e bisognava guardarsi dal cadere nel tranello della
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funebri favole che nascevano dal terreo pessimismo di chi
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avrebbe potuto tenersi lontano dal desiderio che egli divenisse
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di noi, strappato via dal cuore e dalla memoria
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ribellarsi. ¶ Era strano, ma dal nostro ubbidire, dal riuscire
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ma dal nostro ubbidire, dal riuscire a plasmare la
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dominato dall’ordine e dal sentimento del lavoro. Dentro
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abisso ancora ci dividesse dal ritorno; che la tenuta
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un pozzo senza fondo, dal quale si poteva attingere
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dopo essere stato consumato dal giro del sole, e
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taiga ero visitato anche dal pensiero che se un
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operai mongoli furono travolti dal ribaltamento di un carro
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di noi sapeva che dal cantiere in ogni momento
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assi bianche appena uscite dal bancone della sega e
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stato costretto a uscire dal suo universo di legno
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un ricordo lontano, risucchiato dal tempo nel suo imbuto
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e troppo spesso, assillato dal timore che scendesse la
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che aveva trattenuto Arrigo dal venire con noi. Avevo
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dalla morte. ¶ Ero intriso dal rammarico di cose indefinite
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riprova dello scampato pericolo dal fatto che Bastiano si
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esse come fossero sbucati dal niente, e di nuovo
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gli dissero. ¶ Anataj fin dal primo istante del suo
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volte Anataj era percorso dal sussulto della tristezza, pensando
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lisciarsi i baffi ingialliti dal fumo, o a mettersi
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contadini, giocatori, prostitute, attirati dal fascino malefico del metallo
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fortuna di avventurieri venuti dal nulla, che giravano con
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ed egli, aiutato soltanto dal suo orecchio, sapeva estrarre
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suo orecchio, sapeva estrarre dal soffietto dello strumento musiche
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in fiamme. Era presa dal demone della danza, e
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di estrarlo a forza dal suo cantone riparato e
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1983
indossato gli abiti abbandonati dal principe lungo la sponda
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detto che si estraeva dal papavero, che cresceva in
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e tendono a cacciarlo dal branco. Non sarebbe molto
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spinto verso il basso, dal tempo che passava, e
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estrarne le ragioni precise dal guazzabuglio della sua vita
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saranno difese per sempre dal gelo, il freddo polare
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erano divorate in eterno dal fuoco. Esse, se crescevano
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non volevano essere svegliati dal loro sonno di secoli
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poi ad essere disfatta dal tempo o dalla natura
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ferrovia? Foglie secche portate dal vento! Fantasmi senza direzione
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nei territori più lontani dal buonsenso e dalla saggezza
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essa era sovrastata continuamente dal senso del disastro. Un
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saperne noi, tagliati fuori dal mondo e dalla storia
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cui avremmo visto sbucare dal fondo della fascia disboscata
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dall’assillo del lavoro, dal sudore, dalle grida della
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vecchio, che pareva uscito dal suo sopore e riscaldato
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e tutti i sentieri, dal Bajkal a Ulan Bator
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villaggio, a distanza immensa dal suo. Solo e cieco
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e nefandi che calano dal cielo come un colpo
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con le spalle gravate dal fardello pesante della preoccupazione
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lo interrogai e appresi dal suo silenzio tutto ciò
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lontana. Infatti ero lontanissimo dal saper fare come lui
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la questione le cadde dal cuore, per dimenticanza, e
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isba del cantiere, corteggiato dal racconto di ciò che
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fucilata, a mezza versta dal cantiere, e per questo
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Arrigo traeva qualche soddisfazione dal fatto che negli ultimi
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appoggio, fermatosi poco lontano dal nostro cantiere vennero scaricati
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l’Imperatore fosse conquistato dal capriccio di lasciare le
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confuse. ¶ Ogni tanto uscivo dal torpore e dall’oscurità
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sentii una volta investito dal pensiero che mentre un
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sentivo in modo diverso dal solito, più solido, più
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come un fuoco riattizzato dal frugare di un bastone
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fino alla taiga, e dal modo con cui riuscii
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era stato portato via dal fiume, oppure un monticello
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e silenziosi. Dalla taiga, dal villaggio e dal cantiere
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taiga, dal villaggio e dal cantiere uscivano fili che
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appena arrivati, Marco smontò dal treno con un salto
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tappeto senza fine uscito dal telaio di Ajdym.