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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppina Torregrossa, Cortile nostalgia, 2017

concordanze di «dalla»

nautoretestoannoconcordanza
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palazzo, struppiato dalle bombe. Dalla parte opposta si ergeva
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obelisco di pietra gialla, dalla sommità smerlata. ¶ Il bambino
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esplorò ogni spazio disponibile, dalla scala adorna di statue
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uomo era stato cacciato dalla scuola dove insegnava perché
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ricchezze degli avi, cacciati dalla città nel 1492 da Ferdinando
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ricciolo malizioso le sfuggì dalla chioma e svolazzò nell
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e lo spinse fuori dalla porta. Dal balcone seguì
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un braccio per scansare dalla fronte un ricciolo, i
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esausto e deluso, scivolò dalla sua parte. La ragazza
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bambina impacciata. Mario, irritato dalla sua inesperienza, alzò il
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piegava per affermare, ma dalla sua bocca non usciva
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cosa?» ¶ Il Mancuso moriva dalla voglia di confidarsi, ma
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appuntato e tirò fuori dalla tasca una fotografia. «Ti
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figuriamoci. ¶ Nella penombra, rinfrancata dalla frescura che saliva dal
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si assopì. ¶ Fu svegliata dalla levatrice che la scuoteva
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bambina uscì a fatica dalla vulva tumefatta della madre
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allungò lo sguardo fuori dalla finestra. Scalciò forte tra
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detto al marito, mossa dalla convinzione di doverlo risarcire
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e si lasciò travolgere dalla passione. Afferrò la donna
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altro, cercando di divincolarsi dalla cinghia di sicurezza. ¶ Melina
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rimaneva sempre troppo lontana dalla fruttiera. La zia la
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Giulia. ¶ Capitolo 9 ¶ Mario, lontano dalla figlia e dalla sua
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lontano dalla figlia e dalla sua città, non se
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dall’atrio alla camerata, dalla mensa alle cucine. ¶ Il
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aveva il corpo minato dalla nostalgia e dai dispiaceri
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la finestra. Mario bruciava dalla febbre, il naso affilato
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sorridere, le labbra spaccate dalla febbre dolevano. ¶ Due settimane
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delle campane arrivavano impetuosi dalla piazzetta e sovrastavano il
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a separare la gioia dalla malinconia e fu lesta
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tu, invece di saltare dalla gioia, te ne stai
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sbucò in quel momento dalla vicina fonderia. Indossava un
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loro visi già infuocati dalla passione. ¶ Il cameriere servì
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improvviso Maruzza si alzò dalla sedia per correre incontro
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riccioli morbidi. ¶ Si alzò dalla poltrona per portarla a
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a viso aperto anche dalla clandestinità e non ci
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volta e scivolò fuori dalla porta per raggiungere il
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e il cuore appesantito dalla solitudine. Quell’angolo di
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un po’ di capelvenere dalla fontana del tritone, stropicciò
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Melina, la dolce ragazza dalla vita stretta stretta, la
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pesce!» ¶ Mario era sorpreso dalla sua mancanza di riservatezza
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aveva la pelle ambrata, dalla tonalità calda. I capelli
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istante dopo fu presa dalla solita diffidenza: «In cambio
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il quartiere, già devastato dalla guerra e dalla mafia
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devastato dalla guerra e dalla mafia, non perdesse per
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L’intreccio di vicoli dalla cattedrale alla torre di
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torre di San Nicolò, dalla moschea alla chiesa di
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resto, chi è lontano dalla propria terra e dalla
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dalla propria terra e dalla famiglia? ¶ Il silenzio che
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in piazzetta attirata proprio dalla leggenda delle Sette Fate
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Poi Aranciu Pilusu sparì dalla sera alla mattina e
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dei sedili di pietra. Dalla bocca non gli scappò
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lana morbida, i pantaloni dalla piega a piombo, le
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spinto a forza fuori dalla porta. Lui aspettava l
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una pila di carte dalla sigla minacciosa: SIFAR. Annotò
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il momento che torni dalla tua famiglia, ma finché
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furbizia, che aveva scalzato dalla sua anima l’innocenza
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la piazzetta buia ingentilita dalla luna, Maruzza si sentì
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di ricevere un bacio dalla mamma, un sorriso, una
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famiglia, Maruzza si schierò dalla parte del padre. ¶ Capitolo
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forza sempre crescente, tutelata dalla cosciente determinazione di tutto
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di tutto il popolo, dalla fermezza democratica di coloro
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della cosa pubblica e dalla lealtà democratica degli organi
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il suo flusso e dalla terra risaliva al cielo
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lavatrice che sorrideva beffarda dalla cucina era il simbolo
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L’umidità che saliva dalla terra tagliava le ossa
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Ninetta. ¶ Mario si alzò dalla sedia scocciato e andò
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educazione fisica e usciva dalla palestra sotto lo sguardo
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applauso si levò timido dalla prima fila, montò lungo
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un disagio evidente emanava dalla sua postura dinoccolata. ¶ «Pure
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come al solito spintonata dalla nonna, che le dava
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La famigliola sparì ingoiata dalla tenda scacciamosche. I tre
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labbra. ¶ Dopo cinque minuti, dalla putìa si levarono un
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i tre schifosi, instupiditi dalla loro stessa lussuria. Mario
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proteggere i vecchi sporcaccioni dalla gente che s’era
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per mano un bambino dalla pelle di velluto. ¶ «Allora
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Ma mi capisci?» ¶ «Fufù.» ¶ Dalla chiesa il nuovo parroco
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era una donna corpulenta, dalla faccia tonda, la testa
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Eccone un altro impaurito dalla vita» sussurrò suor Antonella
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scese con passo sicuro dalla macchina, Irina lo aspettava
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giardino dall’afa e dalla siccità, ché il serbatoio
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contraddizione, dignità. Pescò quindi dalla borsa un piccolo libro
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quando sentì Melina urlare dalla finestra: «Vai piano, che
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Il motore si accese, dalla marmitta uscì uno sbuffo
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con i loro petali dalla fragranza dolce e sensuale
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saldamente degli enormi occhiali dalla montatura pesante. ¶ Maruzza tirò
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per un unico incisivo dalla tonalità grigiastra. Glielo aveva
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Maruzza si trovava bloccata dalla paura. «Mali nun fari
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ingenuo donnone di paese, dalla pancia grossa e il
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sparì per un po’ dalla circolazione. ¶ Maruzza, sola e
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che sfilavano non lontano dalla sua casetta. L’ammuino
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talvolta provava a scappare dalla finestra. Durante il giorno
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la madre e schierarsi dalla sua parte. ¶ Mario diede
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luce. Continuarono a tirare dalla stessa sigaretta, dando una
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suo procedere a tentoni, dalla convinzione che prima o
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piaga. Maruzza era passata dalla prepotenza del padre alla
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vostro padrone vi tratta dalla parte della trinca, il
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della trinca, il mio dalla parte dell’osso.» ¶ «Chi
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fumo che usciva compatto dalla sua bocca, si frammentava
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di ragazze, mezze nude, dalla pelle lucida come le
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Mamma Africa lo chiamò dalla finestra: «Brigadiere, auguri! Venga
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due mesi di sospensione dalla vita. ¶ Il 9 maggio il
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delle gocce che colavano dalla pietra acuiva la loro
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costituisci, ti possiamo proteggere dalla mafia.» Mario pensava di
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e scappò via. ¶ * * * ¶ Maruzza dalla finestra vide quel sacco
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sposarsi. ¶ Melina li guardava dalla porta e piangeva. ¶ A
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scrivere. Le parole uscirono dalla penna come petrolio dal
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le sillabe erano uscite dalla sua penna e sulle
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un gruppo di ragazze dalla pelle ambrata cominciò a