Matilde Serao, Cristina, 1908

il fanciullo entrò: tornava dalla scuola, col berretto di

Dove l'hai visto? ¶ — Dalla finestra del pollaio; davo

buono, che aveva lavorato dalla mattina alla sera per

sibilo breve e dolce, dalla parte di casa Fiorillo

le sottane di mussolo dalla balza ricamata: ne avrebbe

Che ha mandato papà, dalla piazza? ¶ — Un chilo di

interessi, agitato e sbattuto dalla tempesta, non aveva mai

rinfrescano le guancie accaldate dalla febbre; ignorava le dolcezze

donna per farsi amare, dalla gelosia vera alla finta

vera alla finta freddezza, dalla umiltà profonda alla serietà

in lui tutto tacesse dalla coscienza alla fantasia, e

dall'ironia alla passione, dalla tenerezza al furore. Lei

sentiva soffocare. Era presa dalla febbre dell'espansione, dal

ma li richiudeva, spaventata dalla luce e spaventata dalla

dalla luce e spaventata dalla realtà, immergendosi di nuovo

baci. A volte, presi dalla stanchezza invincibile, di questa

spezzarono i ritratti: presi dalla follia della distruzione. Fino