Clarice Tartufari, Il miracolo, 1909

passione, troverà nel pubblico dei lettori consenso di simpatia

affannosi, travolti dal vortice dei nuovi tempi, si disvincoleranno

sino alla frangia lucente dei colli sinuosi. ¶ Una dopo

stesso sopra la punta dei piedi scalzi, finchè stordito

devasta, spezza i legami dei cuori troppo mondanamente avvinti

deve mondarsi l'anima dei peccati commessi. Taci. ¶ Il

si alzava sulla punta dei piedi, eccitato, fremente, tutto

amara disillusione. Le immagini dei santi vanno conservate con

ago, sotto la pioggia dei ricciolini impomatati. ¶ Da anni

terrore per la minaccia dei castighi celesti e, in

servendosi del linguaggio simbolico dei libri sacri, le aveva

dovuto per la famiglia dei Montemarte da cui veniva

veniva e la casata dei Monaldeschi della quale era

viso con le anella dei capelli spioventi. ¶ - Sta fermo

pianete ed i broccati dei piviali. I gigli intrecciavano

sol piano, sembravano infiorarsi dei petali porporini che l

fremevano per la irrequietezza dei nidi. ¶ Tutte le cose

pioggia, forse a castigo dei molti peccati, aveva impedito

alla strage nelle ore dei frequenti conflitti. ¶ Domitilla Rosa

bassi degli orti e dei giardini, o si arrestava

della loro casa e dei loro cuori. ¶ Domitilla Rosa

degli ori, nel palpito dei musaici, nella varietà delle

figurazioni, nelle tonalità innumerevoli dei colori, che si affratellavano

ala le faccie gravi dei giudici d'Israele e

e le tuniche ricadenti dei cherubini. Due rondini s

Dal coro le voci dei cantori, alcune tonde e

squillanti, modulavano le strofe dei salmi sopra l'accompagnamento

osceni ai corpi villosi dei demoni tormentatori; ma tornò

affascinata, mentre le voci dei cantori osannavano e dalla

cacciarsi tra la folla dei villani. Si resta qui

egli commetteva peccato, dubitando dei racconti di Domitilla Rosa

da secoli, al culto dei credenti, il breve lembo

tra le scarpe ferrate dei villani. ¶ Ermanno si precipitò

che precedeva le camerate dei seminaristi, non si fosse

apparivano anche più accese dei rossi baffi, si andava

a cantare l'inno dei rivoluzionari? Farete un bel

ci metteremo al posto dei canonici. Il Duomo non

città, la città è dei lavoratori, e dentro il

le mani nelle tasche dei pantaloni, cominciò a dondolarsi

per soddisfare alle prepotenze dei socialisti? Rispondi, le sai

capo sotto il fluttuare dei lunghi veli, confuse e

impavido sotto la sferza dei raggi, a mani giunte

illustrare la tenerezza appassionata dei giovani sposi; ma, coll

bellezza, con la massa dei capelli bronzini striati di

delle vesti chiare e dei gioielli appariscenti. Nonpertanto ciascuna

tessendo burlescamente la psicologia dei numeri: ¶ - Settantasette! Bel numero

dita il peso enorme dei capelli, chiamava a voce

non saldava i conti dei creditori. ¶ Vanna sorrideva con

segnate dall'ombra nera dei baffi, che sarebbero stati

quali flagellavano le spalle dei novizi prediletti, imponendo loro

ignara intorno alla filosofia dei Santi Padri, e continuava

egli diceva; ma nessuno dei presenti aveva tale perspicacia

per l'andarivieni gioioso dei bimbi, rimaneva nell'aria

orecchie dalla doppia lista dei capelli neri, cominciava a

che scintillava sulle cornici dei quadri e sui cristalli

Come? La storica famiglia dei Monaldeschi esiste ancora nella

storica e illustre casata dei Monaldeschi pareva estinta verso

feroci tra la casata dei Filippeschi ghibellini e la

e la casata guelfa dei Monaldeschi. Anche Dante lo

aquila, e le fazioni dei beffati e malcorini, detti

È pensionato, ex-maresciallo dei carabinieri. ¶ Fritz Langen simulò

enorme stupore. ¶ - Ex-maresciallo dei carabinieri? Inverosimile! Suo marito

entro il velo azzurrognolo dei vapori leggeri, che d

orario del sonno e dei pasti, perfino quanto danaro

filosofi gravi nella uniformità dei lunghi becchi. ¶ Gl'incontri

annunziato dalle voci festose dei bambini, che deliravano per

incerto ancora nell'uso dei vocaboli, e ciò la

e l'ex-maresciallo dei carabinieri, dignitoso e cortese

gusti e amava gli dei giocondamente forzuti che precipitavano

le redini sui crini dei molto docili cavalli, stava

dell'orizzonte il fluttuare dei vapori argentati, poi l

e nera nella vastità dei fianchi a speroni. ¶ La

pareti, dove la vita dei padri antichi rivive, nelle

poco triste e attonita dei profili aguzzi, negli atteggiamenti

viveva già al tempo dei signori etruschi? Certo! Certo

qui fino alla consumazione dei secoli - Fritz Langen disse

svolto chiassosamente, in compagnia dei bambini. ¶ Il ritorno fu

Invano! ¶ Gli animi esacerbati dei cittadini di Orvieto, abitualmente

fra l'organo settimanale dei giovani cattolici e l

e l'organo quindicinale dei giovani socialisti. ¶ Il Lavoro

gusto satirico all'indirizzo dei colleghi cattolici, e poichè

sarcasmi contro la grammatica dei chierichetti. Un episodio spiacevole

di bianco, alcuni socialisti dei più focosi, si erano

la voce all'indirizzo dei perturbatori, fra i quali

bisbigliava che le vetrine dei negozi sarebbero mandate in

e svaligiate le case dei signori. ¶ La sera del

si divertiva inesauribilmente. ¶ Amico dei giovani socialisti, amico dei

dei giovani socialisti, amico dei giovani cattolici, anelava dagli

come ai tempi felici dei Monaldeschi e dei Filippeschi

felici dei Monaldeschi e dei Filippeschi, dei muffati e

Monaldeschi e dei Filippeschi, dei muffati e dei mercorini

Filippeschi, dei muffati e dei mercorini, allorchè dall'alto

dire che il sangue dei vostri feroci arcibisnonni non

del Duomo era formata dei più grandi maestri d

per domare l'eresia dei paterini, peste del comune

mai nemmeno le scritte dei negozi? ¶ - Me l'ha

in antico a uno dei congiurati paterini, un Bisenzi

dicendo che, in fine dei conti, gli amici rimangono

rivoluzione la nobile figlia dei Montemarte? ¶ No! No! Troppe

e le piazze, ammantandosi dei raggi che il sole

vezzose, pudiche nella grazia dei loro atteggiamenti, si domandavano

stati condotti alla caserma dei carabinieri, ma poi rilasciati

scomposta dalla grazia pudica dei suoi atteggiamenti: eppure la

piedi al primo scherzare dei raggi e, spalancando le

con le ciocche odorose dei capelli di Fritz Langen

amante, le cautele infinite dei primi tempi. Ella sentiva

Orvieto, bruttando il nome dei Monaldeschi? Sposare Fritz? Quale

scricchiolare tra le pieghe dei pantaloni troppo larghi le

di quel pianto infantile dei vecchi, così triste. ¶ Vanna

i ritratti a olio dei Monaldeschi si avvolgevano di

mani, gli chiese conto dei suoi studi, lo incoraggì

per attutire il suono dei singhiozzi. ¶ Egli si avanzò

alberi, sporgenti dalla cinta dei muri, gli bisbigliavano storie

annodavano dentro le briglie dei cavalli dal morso spumoso

poesia nella cerchia verdeggiante dei colli umbri! Sì, monna

fra le maglie nere dei mezzi guanti di seta

mandavano odori, i segni dei chiodi nei piedi mandavano

tra la doppia lista dei capelli, si trasfigurava per

vide socchiusa la porticina dei loro convegni, scorse fulgente

avrebbe misurato il pondo dei suoi peccati amorosi e

sulla facciata le schiere dei santi personaggi come intristiti

parola sopra le citazioni dei Santi padri, e poichè

tremore, le risposte trionfanti dei terribili maestri della Chiesa

annientassero sotto il flagello dei loro detti tenebrosi. ¶ Il

in cambio la remissione dei peccati. Diventò questa la

placare l'ira degli dei. ¶ Vanna, ripensando a ciò

Montemarte, portava il nome dei Monaldeschi, non voleva pietà

gli baciava le anella dei lucidi capelli. ¶ Da alcuni

di cimentarsi in difesa dei miseri, nutriva orgoglio nel

di fervore, i volti dei profeti ardevano di sdegno

di sdegno, i volti dei patriarchi si adornavano di

viso tra il volume dei capelli diffusi, composta in

provocato dall'eccessiva tensione dei nervi e dall'esaltazione

voluto inabissarsi nelle profondità dei duecento quarantotto gradini. Egli

figliuoli, acciocchè il nome dei Monaldeschi prosperasse in Orvieto

andava compiendo, al cospetto dei chierichetti e di pochi

dietro la quadruplice fila dei giovinetti, provava un misto

rossi, faceva il giro dei banchi e dava la

instancabilmente che le parole dei superiori vanno accettate con

spiegarsi, che bisogna diffidare dei superiori indulgenti e che

in refettorio il latino dei libri devoti, serviva messa

oggi tremare la casa dei Bisenzi. Forse Dio mi

personaggi biblici nelle figure dei libri sacri; dal vecchio

varietà degli atteggiamenti e dei colori; dalle estasi ininterrotte

ardite invenzioni all'allestimento dei pasti quotidiani. ¶ Ma le

fare epoca negli annali dei Monaldeschi? - Pericle domandò, squadrando

amico col rispetto canzonatorio dei vispi occhi grigi. ¶ Dal

vicende fra i ruderi dei fôri e quanta storia

di cielo al disopra dei giardini durante gli affaccendati

sacrifizi in onore degli dei. Tutto me lo conferma

di uno studio comparativo dei miti, da cui risultasse

morte tappezzanti il suolo dei corti viali; dentro una

mano verso la fila dei bicchieri, poi ritraendola in

Sulamite fra l'aureola dei capelli bianchissimi, sorvegliava lo

mi hanno impressionato più dei fôri, dove le colonne

riguardo a un uomo dei tempi andati. Lor signori

suo qualsiasi bravo uomo dei tempi andati era un

morale per il sovrapporsi dei riti cristiani nei luoghi

su cui il sacerdote dei sacrifizi aveva immerso il

verità; i sozzi sacrifizî dei pagani erano menzogna. Per

essere bruciato nelle carte dei poeti pagani, mandato in

esclusivamente sopra lo studio dei poemi cavallereschi, prediligendo fin

sua inconcepibile ignoranza profana dei supremi decreti, si ostinava

cappello comèta nel viluppo dei riccioli e il cappello

navate, lo scintillio folto dei ceri, i boati possenti

ordini minori: l'ordine dei portieri, a cui spetta

la sacrestia; l'ordine dei lettori, a cui spetta

di adorazione. ¶ La camerata dei seminaristi grandi passò, il

refettorio danzarono, le facce dei compagni oscillarono ed egli

domandava perchè le figure dei santi non si muovessero

Vanna arrivava sulla punta dei piedi, sostava discosta dal

constatare che il lavoro dei ventidue anni trascorsi non

verbo incarnato, gli statuti dei sacramenti, gli studi sui

intelletto, esercitato alla ginnastica dei sillogismi scolastici, per frapporre

la dimora in famiglia dei chierici infermi o convalescenti

del rettore a scapito dei regolamenti, e monsignore, senza

lasciarsi uscire dalla chiostra dei nitidi dentini parole brutte

mi pare più savio dei sette savi della Grecia

amore. ¶ - È la vedova dei campi - disse Palmina, seduta

Già, è la vedova dei campi - Vanna disse e

Chi è la vedova dei campi? - Ermanno chiese. ¶ Palmina

a sedargli il tumulto dei pensieri, largendogli pace? ¶ Come

chino, rimaneva nell'ombra dei folti riccioli scapigliati. ¶ - Non

in sè, all'infuori dei fallaci sistemi che l

dell'intelletto, alla illibatezza dei costumi, alla parsimonia del

mostrando il candore immacolato dei minuti dentini, o perchè

soffocata, perchè la memoria dei sensi, pronta e vigile

rotonde lettere il nome dei Monaldeschi. E quante altere

lui col più sacro dei vincoli e lo straniero

tentasse menomare la compattezza dei suoi diritti. Dov'era

si perdè nella silenziosità dei campi bruciati, passò davanti

e riconobbe la vedova dei campi, la quale si

folle della feroce lussuria dei padri antichi, quando nelle

femmina agonizzante. ¶ La vedova dei campi, ridendo sempre, s

oriente brillava nella giocondità dei primi raggi. ¶ Aveva vaneggiato

vitrei per l'eccesso dei fulgori. ¶ Serena, che le

utili, cercando l'origine dei mali, e io ti

di noi la fisonomia dei nostri desideri e del

che voli, l'erba dei prati e l'acqua

variopinti, colmi di rugiada, dei fiori campestri, odiava gli

per l'ampiezza tranquilla dei cieli e si disperdevano

Esse prendono le colpe dei figli e le riversano

lacrimose sospirate nell'ombra dei confessionali, alla recitazione quotidiana

distendeva nell'ondeggiare tumultuoso dei pensieri, liberi finalmente per

sposa nella casa amica dei Monaldeschi e gli aveva

bene, monsignore. ¶ - L'ordinazione dei suddiaconi si farà nel

impediva la fusione completa dei loro cuori. Che cosa

e le sottane violacee dei seminaristi passavano, strisciando silenziosamente

secondando le piccole riverenze dei chierici. ¶ Era la terza

maggiore era l'affluenza dei parenti, delle madri e

strappare dalle fronti granitiche dei mostri secreti di anime

seguire il corso intricato dei canali allo scopo di

Sansone, cieco per opera dei filistei; ecco quanto egli

un ospedale. Le file dei letti. fuggivano, forme pallide

il braccio la busta dei ferri, un assistente lo

terra, e la successione dei punti oscuri sarebbe continuata

in seminario, al cospetto dei genitori. ¶ - Stai bene? - le

con le sfrenate schiere dei suoi demoni. Ella ammonì

delle finestre, le sommità dei campanili, i rilievi dei

dei campanili, i rilievi dei portali, i gradini delle

spesse falde; il suono dei loro passi non si

condusse attraverso la fuga dei saloni, addobbati con magnificenza

cameriere, camminando sulla punta dei piedi, infilò un piccolo

Tutto il sangue ardito dei Monaldeschi forse non basterebbe

nobiltà rinnovata il nome dei Monaldeschi. ¶ Ella era stata