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Bono Giamboni, Della miseria dell'uomo, 1292?

concordanze di «del»

nautoretestoannoconcordanza
1
1292
coloro, ¶ che delle tribulazioni del mondo si sentono gravati
2
1292
la speranza che mostra del loro guidardone, ¶ Incomincia il
3
1292
mondo, e de’ pericoli del mondo non sentire? Male
4
1292
Male dunque ti ricorda del detto di Boezio, che
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1292
falli abbondare nella gloria del mondo, che sopra gli
6
1292
a quella traversia, e del bene che hanno non
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1292
si trae frutto veruno del duolo, che l’uomo
8
1292
guarda che fai, perchè del duolo non ne seguita
9
1292
vili, ma della morte del figliuolo e dell’amico
10
1292
animo tuo, e turbati del male, e del bene
11
1292
turbati del male, e del bene ti allegra. E
12
1292
Perchè sono io uscito del ventre della madre mia
13
1292
Trai di carcere, cioè del corpo, l’anima mia
14
1292
ebbe tutti i dilettamenti del mondo, e appo Dio
15
1292
levai ritto in piede del tenebroso luogo, ove pensando
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1292
dunque cercando le cose del cielo, non quelle della
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1292
bestia; perchè si dice del paone, che quando egli
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1292
e come una spazzatura del mondo. Appare dunque che
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1292
creata, infino all’uscita del ventre della madre; e
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1292
beatitudine e della gloria del giusto. Da sezzo diremo
21
1292
sezzo diremo della sentenza del die del giudicio; e
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1292
della sentenza del die del giudicio; e quivi si
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1292
MISERIA DELL’UOMO. ¶ Incomincia del Primaio Trattato, e l
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1292
all’uscita che fa del ventre della madre, sì
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1292
luogo, che dalla gloria del Paradiso è più di
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1292
è posto nel miluogo del cerchio, ed intorno da
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1292
e cresce là entro del sangue, che cessa alla
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1292
poi che è gravida, del quale s’ingenera alla
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1292
carne e grassezza; ma del seme dell’uomo si
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1292
lei, secondo la legge del Vecchio Testamento, dee essere
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1292
che non si ricordano del male, che hanno sofferto
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1292
mercatante per lo disiderio del guadagno; ma la femmina
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1292
col collo; il fusolo del pedale, si è il
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1292
comincia il Secondo Trattato del Libro, nel quale si
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1292
all’ uscita che fa del ventre della madre. Or
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1292
questo è quel vestimeuto, del quale Tamar, moglie che
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1292
cagione chiamoe il nome del figliuolo, ch’allotta nacque
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1292
di luogo temperato, cioè del ventre della madre, e
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1292
morte, o la tribulazione del parente, o del prossimo
40
1292
tribulazione del parente, o del prossimo, o dell’amico
41
1292
avvegna che la cagione del suo duolo fue maggiormente
42
1292
Tante sono le tribulazioni del mondo, che non fue
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1292
tardi discrede; tostano è del favellare, e tardo è
44
1292
quello, che hai udito del vecchio, non t’insuperbire
45
1292
i rimedj serva. E del primo bene. ¶ Brevemente abbiamo
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1292
terra, per lo rintoppo del freddo, che trova nell
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1292
e rinforza la virtù del pacifico, se d’avversitade
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1292
di Dio. ¶ CAPITOLO V. ¶ Del secondo bene, che nasce
49
1292
buono chi delle tribulazioni del mondo non vuole sentire
50
1292
in pace le tribulazioni del mondo, le quali sono
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1292
suo gastigamento. ¶ CAPITOLO VI. ¶ Del terzo bene, che nasce
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1292
figliuoli, si fia erede del regno di cielo; onde
53
1292
comincia il Terzo Trattato del Libro, nel quale si
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1292
maladicendoli, disse: Nel sudore del volto tuo ti sarà
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1292
dal die dell’ uscita del ventre della madre in
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1292
tutti fatti. E perchè del suo sudore conviene trarre
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1292
s’affaticano le genti del mondo, si terremo quest
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1292
potessi venire a capo del tuo intendimento, e conoscessi
59
1292
conoscessi le alte cose del cielo, e le profonde
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1292
e le profonde cose del mare, e le maravigliose
61
1292
per li fondi pericolosi del mare e de’ fiumi
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1292
pericoli della terra, e del mare, e dell’aria
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1292
e dell’aria, e del fuoco. ¶ CAPITOLO IV. ¶ Come
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1292
male ed a tribulazione del signore suo. E perchè
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1292
E in prima veggiamo del vizio della cupiditade. ¶ Colui
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1292
prima ti vo’ dire del vizio della cupiditade. Dice
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1292
tentazioni, e ne’ lacciuoli del nimico. E altrove dice
68
1292
Non desiderare le cose del prossimo tuo, non la
69
1292
a peccato. ¶ CAPITOLO VI. ¶ Del vizio dell avarizia, il
70
1292
dice: Chi ha misericordia del povero, rende al prossimo
71
1292
della terra, gli uccelli del cielo, i pesci del
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1292
del cielo, i pesci del mare, e tutte le
73
1292
Orazio: Cresce l’amore del danaio, quanto il danaio
74
1292
e seguiti l’ammonimento del Vangelio, che dice: Tesaurizzate
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1292
eternale gli donano. Ma del tesauro dell’avere di
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1292
chiedeva caritade alla porta del tempio: Oro e ariento
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1292
impedimenti, che le genti del mondo sono usate spesse
78
1292
male, ed a tribulazione del signore suo. E di
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1292
potere entrare nel regno del cielo, domandoti e di
80
1292
e riposansi nel regno del cielo. Come puote essere
81
1292
ad entrare nel regno del cielo, non interviene per
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1292
loro come si dice del vino, il quale avvegna
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1292
uomo, secondo il detto del Savio, che dice: Il
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1292
perchè non è colpa del vino, ma di colui
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1292
lasciasi vincere alle tentazioni del nimico, e fassi vanaglorioso
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1292
volontade, e le tentazioni del nimico, come se non
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1292
d’entrare nel regno del cielo, si è questa
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1292
e abbondante nella gloria del mondo. ¶ CAPITOLO XII. ¶ Che
89
1292
contro alla sua volontade; del quale guadagno dice Salamone
90
1292
largamente, secondo la facoltà del suo patrimonio, facendone bene
91
1292
gran parte della signoria del signore. E poscia ne
92
1292
dice uno Savio: Come del campo sanza siepe sono
93
1292
che richiederà il mutamento del tempo e il variamento
94
1292
più crescere l’amore del danaio, quanto la ricchezza
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1292
d’osservare l’ammonimento del Profeta, che disse: Se
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1292
quegli osserva il detto del Profeta, che è posto
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1292
viziate. E fa bene del suo avere non solamente
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1292
dice uno Savio: Come del campo, ch’è sanza
99
1292
si difende dalle tentazioni del nimico, che non caggia
100
1292
speziale orazione nella fine del Pater nostro, laove dice
101
1292
tentazioni, e nel lacciuolo del nimico, cioè in peccato
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1292
a mente di rallegrarti del poco, perchè la nave
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1292
vuoli essere beato, rallegrati del poco, e dispregia le
104
1292
disiderj della gola, e del male che ne segue
105
1292
Savi, che le fatiche del manicare e del bere
106
1292
fatiche del manicare e del bere appo gli antichi
107
1292
volontade. E la santade del corpo è il maggiore
108
1292
Savio: Come l’allegrezza del cuore passa tutte le
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1292
forti e i gloriosi del mondo a lui. ¶ CAPITOLO
110
1292
CAPITOLO XX. ¶ Delle fatiche del secondo vizio della carne
111
1292
quello della lussuria, e del male che ne segue
112
1292
ne segue. ¶ A trattare del secondo vizio della carne
113
1292
l’anima diventa ancella del servo suo, cioè del
114
1292
del servo suo, cioè del corpo; onde dice Salamone
115
1292
di noi in persona del figliuolo, e dice: Figliuolo
116
1292
è trovato il rimedio del matrimonio, per discacciare le
117
1292
per discacciare le tentazioni del nimico, soddisfacendo alla natura
118
1292
Dio, per la briga del mondo, perchè pensa poscia
119
1292
non veggano le vanità del mondo. E che delle
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1292
la vide il figliuolo del re di quella contrada
121
1292
la quale è amica del ventre. E Santo Girolamo
122
1292
quali è la virtude del seme dell’uomo, l
123
1292
malvagi, perchè l’usanza del male favellare nutrica nell
124
1292
vizio per le tentazioni del nimico; onde dice uno
125
1292
onore delle signorie, e del male che ne seguita
126
1292
vanagloria, sì diremo appresso del vizio della superbia, e
127
1292
maggiore istoscio. ¶ CAPITOLO XXIII. ¶ Del vizio della superbia, che
128
1292
vanagloria. E prima veggiamo del vizio della superbia. Dicono
129
1292
dà grazia. ¶ CAPITOLO XXIV. ¶ Del vizio della vanagloria, e
130
1292
vizio della vanagloria, e del male che ne seguita
131
1292
è come il fiore del fieno, il quale e
132
1292
comincia il Quarto Trattato del Libro, il quale dice
133
1292
sopra il quarto trattato del Libro, cioè sopra le
134
1292
diremo della guardia e del consiglio, che l’uomo
135
1292
perchè, secondo il detto del Savio, l’amore non
136
1292
onde nascono i peccati; del quale t’ammonisce la
137
1292
l’altre cose pericolose del mare e de’ fiumi
138
1292
s’intende i pericoli del ninferno, nel quale luogo
139
1292
che campassono de’ pericoli del mondo, che interviene rade
140
1292
dice Salamone: Le peccata del prossimo sono friggimento de
141
1292
dice Job: La semplicità del giusto è un lume
142
1292
comincia il Quinto Trattato del Libro, ¶ il quale tratta
143
1292
fue nella primaia etade del mondo, e d’altro
144
1292
in quella seconda età del mondo, e veggendola ancora
145
1292
Ma nella terza età del mondo, la quale si
146
1292
la Scrittura: La morte del peccatore è pessima. Ed
147
1292
e andare alle pene del ninferno? Del quale dice
148
1292
alle pene del ninferno? Del quale dice il Salmista
149
1292
Trai di carcere, cioè del corpo, l’anima mia
150
1292
di tutte le cure del mondo, e di tutte
151
1292
peccati. E tra’ lo del pellegrinaggio del mondo, dal
152
1292
tra’ lo del pellegrinaggio del mondo, dal quale non
153
1292
sanza la morte; e del quale dice David nel
154
1292
battezza, il peccato originale, del quale si macole l
155
1292
Vangelio, tutti siamo ricomperati del prezioso sangue di Cristo
156
1292
e giova alle infermitadi del corpo. Per lo Matrimonio
157
1292
E ama più quegli del primaio grado, che quelli
158
1292
primaio grado, che quelli del secondo. E così viene
159
1292
Tobia disse: Fai limosina del patrimonio tuo, non ischifando
160
1292
dice: Chi ha misericordia del povero, rende al prossimo
161
1292
onde dice Santo Paolo: Del savio e del matto
162
1292
Paolo: Del savio e del matto sono debitore, cioè
163
1292
e osservandovi certo ordine, del quale ne ammonisce il
164
1292
s’appartengono all’amore del prossimo. Il primaio comandamento
165
1292
è questo: Il nome del tuo Signore Iddio non
166
1292
ed accorda il detto del Vangelio col comandamento, che
167
1292
l’uomo all’amore del prossimo. ¶ Mostrato t’ho
168
1292
l’uomo all’amore del prossimo suo. E questo
169
1292
è punita in luogo del fatto. Solo è conceduto
170
1292
il terzo: Colla moglie del prossimo tuo non commetterai
171
1292
non vegna a compimento del fatto, che vi dà
172
1292
femmina che vede, e del suo volere non va
173
1292
per discacciare le tentazioni del nimico, sadisfacendo alla natura
174
1292
non rapirai la cosa del prossimo tuo, e non
175
1292
cosa fosse sua, e del suo volere non andasse
176
1292
l’uomo all’amore del prossimo suo, e che
177
1292
fare. E in pregiudicio del prossimo non si spergiura
178
1292
anima dopo la morte del corpo, sì ti voglio
179
1292
Paradiso. Appresso ti diroe del die del Giudicio, e
180
1292
ti diroe del die del Giudicio, e della sentenza
181
1292
onde dice Job, che del caldo grandissimo saranno messe
182
1292
Angioli suoi, e coglieranno del regno suo tutti gli
183
1292
e metteranli nel cammino del fuoco arzente. Ed altrove
184
1292
Scrittura, che le anime del Ninferno sostengono pene di
185
1292
ti metta in mano del ministro, e il ministro
186
1292
morte uccide l’anime del Ninferno in tal modo
187
1292
Tante sono le pene del Ninferno, che l’anime
188
1292
e tormentate le anime del Ninferno, però che con
189
1292
avea perduto le benedizioni del padre a sua colpa
190
1292
si sentirà nelle pene del ninferno, potrà dire quello
191
1292
della invidia che averanno del bene, che vedranno avere
192
1292
quasi per uno brobbio del mondo, ed avevamo la
193
1292
e pene patiranno quelli del ninferno della invidia, che
194
1292
averanno della gloria e del bene, che vedranno avere
195
1292
non infino al die del Giudicio, però che da
196
1292
si contiene nel detto del Profeta, che t’ho
197
1292
corpo infino al dì del giudicio, ma nel dì
198
1292
giudicio, ma nel dì del giudicio sarà visitato da
199
1292
dire Iddio nella sentenzia del die del Giudicio: Andate
200
1292
nella sentenzia del die del Giudicio: Andate maladetti nel
201
1292
seguaci, nelle pene perpetuali del ninferno; onde favellando di
202
1292
comincia il Settimo Trattato del Libro, nel quale si
203
1292
alcuna cosa della natura del Paradiso. Appresso ti diroe
204
1292
si potrebbe contare. Ma del cielo istellato, che noi
205
1292
non è dal punto del mezzo infino al cerchio
206
1292
E perchè il luogo del Paradiso è così grande
207
1292
Scrittura, che l'anima del giusto, quando s’è
208
1292
potere empiere di sapienza del mondo. Ma non le
209
1292
sapere tutta la sapienza del mondo; ma l’uno
210
1292
eh’è nell'anima del lavorare. E perchè ¶ nel
211
1292
ch’è nell’anima del lavorare, sempre mai lavora
212
1292
e dell’aria, e del fuoco. Della terra dicono
213
1292
cioè nell’aria. E del fuoco dicono, che sempre
214
1292
a tanto che fuori del detto luogo si trova
215
1292
di tutte le cure del mondo, e fossi gloriosa
216
1292
ch’ è nell'anima del desiderare. E come ¶ in
217
1292
ch’è in lei del disiderare, si va pigliando
218
1292
s’aèmpie la potenza del disidero dell’anima, perchè
219
1292
nel quale si dice del die del Giudicio. Ponsi
220
1292
si dice del die del Giudicio. Ponsi ¶ l'ordine
221
1292
CAPITOLO I. ¶ A dire del die del Giudicio, il
222
1292
A dire del die del Giudicio, il quale fia
223
1292
vegna il detto die del Giudicio, debbono essere molte
224
1292
II. ¶ Come nel dì del Giudicio si de' disfare
225
1292
dee venire il die del Giudicio, nel quale si
226
1292
se non il Padre del cielo, perchè dee venire
227
1292
e tutte le virtudi del cielo si verranno a
228
1292
terzo dì i pesci del mare in alti appariranno
229
1292
spaventosi aspetteranno l'avvenimento del Giudicio. Lo sesto die
230
1292
ponente contra la faccia del fermamento, correnti per infino
231
1292
e tutti i sepolcri del mondo, da levante insino
232
1292
IV. ¶ Come nel dì del Giudicio debbono risuscitare le
233
1292
Angioli, e da' maggiorenti del popolo suo, cioè da
234
1292
sentiranno venuti in mano del Giudice, ch'è sì
235
1292
il padre le niquitadi del figliuolo, nè il figliuolo
236
1292
nè il figliuolo quelle del padre, ma solo morrà
237
1292
fue apparecchiato dallo incominciamento del mondo. E poscia si