Ortensio Lando, Novelle, 1552

della sua liberalità e dell’usate cortesie pervenisse agli

ciò, la fece cacciare dell’albergo ove ella abitava

si levò dalle mani dell’importuno amante. ¶ Novella II

è fatta del rosso dell’uovo, che ogni viscida

la carne la virtù dell’acqua, et incominciossi a

ma il gran diavolo dell’inferno. La fante, credendo

chi cerca di godere dell’altrui, altri spesso gode

sé Vitrio, il maestro dell’ospedale et altri gentili

gli ordini paterni e dell’avolo ancora, mai stato

lo conducesse nel reame dell’avolo, manifestandogli e la

seguente giorno, nello spuntar dell’aurora, abbattessi Vitrio ad

mare et ivi ritrovò dell’acqua dolce, ma tanto

passare, mossa a pietà dell’afflitto garzone, essendo di

Mirabile era la grandezza dell’animo che gli persuadeva

ho avuto giudice maggiore dell’accusatore». Mandò il re

camminare per lo regno dell’avolo, sempre fra se

ucciderli amendue: pur ricordandosi dell’avviso che il padre

vita, succedette nel regno dell’avolo, poi a quello

si dimostra la vanità dell’astrologia e trattasi della

più che l’imperio dell’Unghero s’amplierebbe fino

animo alla divinatrice natura dell’asino, tuttavia però amaramente

il Fiorentino nell’orto dell’arcivescovado, veggendosi che l

l’aveva, si spogliò dell’abito sacerdotale e, rivestitosi

sire gran travaglio sentiva dell’essere stato sbandeggiato, perciò

per paura, uscì fuor dell’aguato. Molti biasiamarono il

la porrebbe nelle suore dell’ordine minore. Risanossi messer

sentito entrare il bascio dell’amante fin nel centro

giovane, del tutto inesperto dell’arte marinaresca, andò a

impensatamente l’iniqua voluntà dell’ostinato padre! E che

dove molte fanciulle attignevano dell’acqua, et ivi era

volte rimane a piè dell’ingannato. ¶ Nell’isola di

non con la fanciulla dell’aversaria parte. ¶ Non indugiò

come adveduta s’era dell’inganno ch’egli le

se n’andò fuori dell’isola, né mai si

vicino davanti alla porta dell’istesso giardino, scagliolli un

Accesesi la donna ardentemente dell’amore di don Artado