Vittorio Alfieri, Agide, 1788

senza fama pur sempre. Della vostra tragica morte, non

ne potrebbe fare tragedia: della morte d´Agide (ancorché

dono ¶ ei mi fea della vita, il dì ch

tempo, e danno espresso ¶ della patria. Non so, se

anco ¶ irati i Numi della patria vonno ¶ sol placarsi

con Leonida ti piaccia ¶ della città, qual per l

sposo ¶ sol ricordar, non della patria, i nomi: ¶ qual

a vincitrice ¶ farla davver della malizia altrui, ¶ coll'arme

al par son tutte ¶ della patria, non vostre. Havvi

più rei, ¶ ch'io della patria sono amator vero

dai Numi ¶ già protettori della patria chieggio, ¶ e impetrar

voll'io per lui della viltà Spartana. ¶ Ciò basterà

del tempio asilo, o della plebe scudo, ¶ né innocente

dover, che a parte ¶ della prospera sii: niun più

turbato, ¶ commosso sei? Più della figlia forse ¶ ti cal

ma pure, i detti della figlia, e i pianti

Al primo impeto audace ¶ della plebe far fronte i

bando ¶ cacciato, in forse della vita io stetti. ¶ Non

ascoltanti, a un tempo ¶ della vergogna mia così gran

vendetta ¶ non faccian mai della morte del padre, ¶ che

ucciso Agide sia, ¶ pria della madre.[2] ¶ Agide ¶ Il tuo