Luciano Zuccoli, Roberta, 1897

luci stupende, dalla gioia della natura che è, per

azzurre sul disco bianco della luna". "Doveva attraversare le

attraversare le foreste millenarie della passione, che tutte le

scoiattoli molleggianti sulle branche della fantasia". "Era dunque possibile

a finire "sulle secche della follia"; ma, aggiungeva con

tanto sgominato dall'urlar della critica, quanto dal timore

bellezza femminile, la gioia della vita, la fatalità della

della vita, la fatalità della morte, la ricchezza della

della morte, la ricchezza della natura invitta e crudele

inapprezzato dal capriccio misterioso della folla. Tutto della loro

misterioso della folla. Tutto della loro vita era stato

pessimamente interpretato dagli uomini della scienza. Guardavano innanzi a

lasciandosi addietro il ricordo della malattia breve e furiosa

a sorriderle. ¶ Sulla soglia della sua camera, Roberta si

fisicamenta assorta nei romori della tempesta, che dalle sbarre

incomparabile del sesso e della giovanezza, era crivellato dai

ancòra sotto la pelle della fronte e sulle guance

quella finestra sul fianco della casa, l'uragano pareva

sotto le proiezioni oscure della nuvolaglia, e la collana

Ma a quel ricordo della malattia antica, Roberta alzò

un'ora dalla ricomparsa della malattia, ed Emilia aveva

già smarrito ogni senso della vita abituale, quasi soffrisse

con l'inesorabile ostinazione della paura, - stai meglio? Vuoi

per una satanica raffinatezza della fantasia, una folla di

selezione, sulla matematica necessità della morte precoce.... La fanciulla

contratto volonterosamente i germi della malattia atroce. ¶ Poichè il

è dottore?... Si tratta della vita di mia sorella

annoiato di dover ripetersi, della diffidenza che l'accoglieva

diffidenza che l'accoglieva, della penombra che le imposte

conoscere ogni fatto intimo della vita fisica d'una

azzurre sul disco bianco della luna; si disperdevano, s

con la sola forza della propria volontà. ¶ Emilia era

traversare le foreste millenarie della passione, che tutte le

sotto la selvaggia prepotenza della luce diurna, Emilia avrebbe

vita, l'anima incoercibile della giovanezza, da cui i

del sole al calar della luna sembravano passare dei

fino all'ultimo limite della terra, ove l'acqua

ai più alti gradi della scala creativa, tutto gioisce

quel giorno: la tranquillità della campagna, i paragoni tra

parentela, basterebbe la delicatezza della sua salute per rendermela

curva del braccio e della mano, con cui sosteneva

alberghi e la bellezza della sua marina vi chiamavano

le ignorava; l'andirivieni della gente, il frastuono dei

sapere tutte le abitudini della città, - gustavano a Genova

e osservavano l'ansia della vita romorosa, estranee come

l'attimo più commovente della passeggiata; le giovani si

via, involuti nella sensazione della complessa irresponsabilità delle cose

d'Emilia l'impressione della risposta. ¶ Ed Emilia, che

quelli, che il genio della specie ha creato a

ha creato a tutela della sua purezza, e Roberta

Ammirarono insieme il ponte della ferrovia, a cinque grandi

Emilia fino all'ingresso della villetta, spalancandole innanzi il

scoiattoli molleggianti sulle branche della fantasia. ¶ La fantasia gli

deliziò coi gesti ricordati della donna e con la

e con la melodia della voce femminile; il paesaggio

Voleva quell'ingenuo senso della vita, che disarma una

aveva offerto nella solitudine della mite campagna. La sua

lontano, che il corpo della donna era puro, immemore

vivificar le limpide acque della fantasia, in cui l

cui succedeva alla gradazione della luce pulviscolare, una più

avvolta nel ricco manto della luna; quasi il pulviscolo

senza sospetto al mistero della duplice ebbrezza, spellando gravemente

e le limpide acque della fantasia la ritennero poi

intorno all'esile busto della giovanetta, avrebbero potuto ritorcerlo

e aprendo l'uscio della propria camera, la fanciulla

l'attenzione al silenzio della casa; di là dal

e corse alla camera della sorella. ¶ La lampada proiettava

pace secura, la vittoria della giovinezza su gli abituali

una mano sul braccio della sorella e pensando che

tutto il corpo infermiccio della sorella, il corpo madido

per le paure infantili della ragazza. E, come a

singhiozzo prolungato e sommesso della ragazza la guidò fino

sul cuore l'ingiustizia della sorella, che non le

invano che il quadrato della finestra s'illuminasse a

a poco a poco della tenue alba estiva. ¶ Il

invece io vivo solamente della tua, mi trovo inceppata

ombra scesa sulla fronte della donna. ¶ - Quando sono rimasta

sgominata dalla subitanea trasformazione della giovanotta in una energia

che ho il terrore della morte, che non posso

e rimboccando una manica della camicia, - guarda come sono

testa bassa l'eco della frase spietata, che le

medesima. ¶ La luce gialla della candela le stendeva sul

ancòra Emilia. ¶ - Ho paura della morte.... ¶ - Perchè vuoi renderci

Sei guarita.... ¶ - Ho paura della morte, e ogni giorno

rischiarate dalla luce giallastra della candela elle si consumava

donne discinte, che parlavan della morte, a testa china

braccia aperte sulla spalliera della panchetta rustica, la testa

ridotto! ¶ Le risatine perlate della ragazza lo ferirono anche

era l'umile preghiera della voce, che Cesare non

tra quel magnifico sopore della vegetazione, che nell'aria

si slacciano? La visione della donna soffusa di bianco

Cesare, seguiva la voce della donna.... Uno svelto scaffale

forte sul dosso scabro della roccia, sorridendo alla burrasca

che sotto la gioia della giovanetta si celava tuttavia

drizzandosi fino all'altezza della strada, porgevano un ricovero

sempre tracollata negli abissi della disperazione, - pensò che la

per tutta la lunghezza della spiaggia, fino a Nervi

ricadendo tra il bulicame della spuma. ¶ - Perchè? - domandò Cesare

trasalendo sotto il soffio della scomposta eloquenza. E tentando

una sodisfazione, un riposo della coscienza.... Non Le pare

a me, è gelosa della mia affezione, e non

frastagli, fin allora intatti, della roccia su cui sedeva

gli imponeva. La comprensione della sua sofferenza incontenibile turbò

noi, non aveva bisogno della mia assistenza, nè io

Cesare, obbedendo all'impazienza della sua superbia, scosso dal

valicare l'ultima scabrosità della roccia. ¶ - Ho bevuto tant

la sua giovane ignoranza della vita e della realtà

ignoranza della vita e della realtà. ¶ Per inconscio paganesimo

fisica e il terror della morte non le strappavano

del mare ampio e della goccia imponderabile. ¶ Sull'ultimo

fissando ostinatamente gli uomini della Confraternita procedenti in cadenza

nella giovanetta il terror della morte, la memoria, di

Tra gli spettri dolorosi della fantasia inferma, Roberta aveva

nelle variazioni sul tema della morte; Emilia, nelle variazioni

potremmo distruggere gli spettri della nostra vita.... Non v

vita è più spaventevole della tua; la mia giovinezza

invoco la felicità fuori della nostra esistenza, quotidiana. E

giovanili piegavano al soffio della sventura prossima!... La catena

una tutto intorno parlava della morte, e all'altra

di loro.... A capo della scala o al fondo

dovunque. ¶ Su, a capo della scala, s'era trovata

discreta intorno al corpo della donna. ¶ Allora la strana

stese ai due lati della vasca, Emilia ascoltava: il

ferme ai due bordi della vasca.... Se il suo

porta chiusa, al sommo della scala ricoperta di tappeti

donna bionda, a sommità della scala, si era gettata

trasportandola via. ¶ Sulla soglia della porta invarcabile, Emilia era

dalle finestre. ¶ Nella mente della donna, le inconfessabili promesse

tentacoli nella carne viva della femmina, passandoli sopra le

tremenda, appoggiata alle reni della vittima, da cui suggeva

spostavano sotto gli occhi della spettatrice; il quadro, in

abbinata colla sensazione dolorosissima della nuca, ove l'epidermide

assai monca alla fantasia della giovanetta, ed ella non

in parte al nascere della confidenza inaspettata, e non

fin che l'abitudine della quotidiana guerriglia non li

toglieva il concetto abituale della vita. La spauriva l

definir nettamente i termini della lotta, una cosa nuova

posa, risaliva all'altezza della donna e alla scienza

donna e alla scienza della seduzione. ¶ Di tratto in

la guida a fianco della donna. ¶ Roberta era a

Roberta era a cavalcioni della bestia; per un malinteso

mano sotto le vesti della fanciulla, ad allargarne le

Si udiva il galoppo della bestia; e quando gli

interamente. ¶ Al debole raggio della lucerna, sì guardarono. ¶ Emilia

abito bruno; per effetto della luce scialba, o per

l'uomo, la realtà della passione ond'era ormai

Non è una passione della quale tu debba arrossire

nuovo soffuse il volto della donna, fece pensare a

aveva condotta sulla soglia della porta invarcabile. Fuori del

audace. ¶ Sotto l'impeto della passione senz'argini, ebbe

d'improvviso la visione della strada che conduceva a

Voglio respirare il profumo della tua camera, un minuto

quando giunsero a' piedi della breve scala di marmo

aveva trovato il vano della finestra, e vi stava

sussultò, udendo; la voce della donna mormorare sommessamente: ¶ - Ecco

ombra, bevendo, il profumo della giovane discinta; ma non

aveva abbaiato buona parte della notte, e che ancòra

con ostilità il volto della sorella e le forme

le rubava un'ora della breve felicità. ¶ Accomodò i

a poco, il respiro della giovanotta si fece eguale

d'Emilia, la quietudine della camera virginale e il

aveva fatto il giro della camera, e nella densa

alla fanciulla più strana della luce; quanto per l

tripudio; la linea scura della fronte era scomparsa; si

presentiva invincibile. ¶ - Volete approfittare della mia debolezza e del

aurea in ogni linea della sua positura di battaglia

ebbe un cenno muto della testa, verso l'uscio

svegliarsi, - disse. - Non abusiamo della nostra fortuna!... Va! Va

fra la molle custodia della veste, e le sue

donne, penetrare il senso della vostra propria bellezza, e

egli fu in basso della scala, ella rientrò, corse

poichè il lene ondeggiamento della barca le dava le

per la necessaria imprudenza della passione; ed essi continuarono

fino a un gomito della salita, invidiandolo.... Passione? dolore

una notte alla camera della giovanetta, di risvegliarla e

aveva contesto il filo della sua esistenza al filo

impudico; egli, la scena della camera, parendogli che di

e goduto l'effetto della propria domanda. - Bisogna, infine

poichè la vuoi arbitra della nostra sorte.... ¶ - E se

tra il suo concetto della vita e il concetto

era non meno sollecito della vita morale che della

della vita morale che della fisica; il contatto femmineo

cuore; sotto la fustigazione della brama inutile, stava per

tenace, tutta la ragione della sua resistenza futura. ¶ Cesare

in piedi nel vano della finestra, parlando della prossima

vano della finestra, parlando della prossima stagione di Nervi

utile.... ¶ Il tòno metallico della voce e lo studio

torturati dal richiamo aspro della fatidica. ¶ Emilia la fissò

aveva sentiti gli artigli della paura ¶ Si levò in

seguiva attento l'atto della ragazza. irrequieta. ¶ - Se sapessi

avvenire.... Tutta la colpa della sua tristezza, è in

Quando fu a' piedi della scalinata marmorea, egli scorse

fragranti, serrandoli nel cavo della mano. ¶ Cesare avrebbe voluto

sfuggire i grani odorosi della gaggìa. - E perchè Lei

terrore, l'angoscia istintiva della giovanezza per la tenebra

venirgli incontro, nell'animo della quale le parole di

tesa, ormai sulla via della schiavitù assoluta, per quanto

Allora, veramente, l'ululo della epilettica lacerò l'aria

modo, Roberta veniva punita della sua pietà; poichè dal

pietà; poichè dal giorno della crisi, quotidianamente s'era

che il lamentìo sommesso della schiatta si fosse impersonato

corpo secco e magro della femmina pareva allungarsi; e

giorno, trascurabile. ¶ Poi, avvistasi della curiosità feroce cui si

imaginazione mobile e ignara della giovanetta le proporzioni d

mente la figura incomparabile della donna, chiusa in una

suoi spettri.... La voce della giovanezza l'aveva chiamata

innanzi al Tabernacolo, timorosa della maestà del luogo e

di lanciarla nelle spire della passione, di farle obliare

rossore salisse alla fronte della donna. Ebbe una stranissima

piccolo bacio sulla fronte della donna, e stringendone la

fra le quattro pareti della sua cameretta? ¶ Andò a

ella poteva disporre liberamente della propria agiatezza, e alla

romanticismo, perdette ogni nozione della realtà, cominciò a imaginare

Curva su gli abissi della disperazione, non aveva mai

liberato questa dal fantasma della morte precoce; già la

sentì che il cuore della giovinetta era colmo di

erano svelati agli occhi della mente con una logica

giorni, e il terrore della solitudine, che non ha

Egli soffriva la responsabilità della propria solitudine; non aveva

cupo sotto la maschera della freddezza; capace d'arrivare

possesso, per la difesa della conquista. Se ne sentiva

insisteva, baciando; le mani della donna. ¶ - Le annunzierò.... - disse

ribollire; chinato sulle mani della donna, le baciava minutamente

più nella calda intimità della sorella tua, ma presso

avrà i diritti poderosi della legge, il diritto di

Emilia presentisse le obiezioni della giovinetta, contro le quali

se non la volgarità della solita prudenza, i ragionamenti

sua, ma quella anche della giovanetta ignara, sopra l

alle labbra? perturbazioni fuggevoli della donna. Aveva la febbre

Aveva la febbre? caldura della pelle, generata dall'ansia

esitanza; sopra i capelli della dormente lo sfiorar delicato

per l'avvenire; disporranno della mia vita e della

della mia vita e della mia libertà, come di

testa e il corpo della donna, come la sera

sè; insisteva sull'idea della mia libertà, soltanto per

trattava del nostro amore, della nostra vita! ¶ - Io ho

all'uomo l'esaltazione della fanciulla, convincerne lui, così

cosa, disponendo di lei, della sua giovanezza, della sua

lei, della sua giovanezza, della sua volontà, del suo

entro il piccolo spazio della chiosca: - Chi si sarebbe

era recato nella sicurezza della prossima conquista, e perciò

perciò calmo, sereno, sodisfatto della liberazione dai malsani istinti

per sempre. ¶ Il dubbio della conquista, la quale pareva

per la forma insospettata della difficoltà.... Gli prorompeva dal

del nostro affetto e della ragione! ¶ S'arrestò, prolungando

punta dall'inutile pietà della scena, rabbrividendo all'idea

metri, è il ripiano della scala di marmo; e

amante. ¶ Rimaneva la gravità della minaccia; e alcuni ricordi

Che cosa pretende? Abusare della tua affezione, approfittare d

approfittare d'un mutamento della tua vita, per disfrenare

accorso a lei, commosso della commozione dura e illacrimante

tutti i sacri doveri della mia arte?... Mi sono

sùbito, al primo divampar della passione, quell'oblio di

repulsione. ¶ Fiaccata dalle paure della notte prima, Emilia era

similmente che nel riposo della morte. Di fianco a

arsura; insaziabile, la sete della fatica doveva torturarla. ¶ Ma

pur sempre la superbia della bellezza; ma con largo

dalla massa robustamente cupa della capigliatura, ai piccoli piedi

credeva chiudere il secreto della fine prossima della sorella

secreto della fine prossima della sorella, con altri secreti

realtà, balzata alla gola della giovanetta quasi una tigre

sotto il morso feroce della realtà, ella aveva gettato

tremava intanto; sulle labbra della donna un'altra domanda

per minuto, l'esistenza della sorella; non allontanarsene mai

non perdere un attimo della vita di lei; adorarla

di lui appariva serena, della serenità fredda ed energica

avvertì la greve stanchezza della notte insonne, la debolezza

l'odio, la certezza della fine, le avessero suggerito

nessun cenno alla scoperta della notte; perchè aggravare la

sfogare tutta la ferocia della sua pietà. ¶ Ma come

era insostenibile l'artiglio della tortura; di quando in

ripidissime e la prossimità della via ferrata incutevano un

l'attimo più commovente della passeggiata; le giovani si

Sturla, quando la fiumana della gente, delle carrozze, dei

rammentò, in quel punto, della lettera; pensò che, inviandola

a leggere la soprascritta della busta, Emilia avrebbe gettato

Entrò sotto il peristilio della stazione, seguendo il facchino

grande specchio nel mezzo della parete centrale. Il suo

sol giorno la freschezza della giovane età era smarrita

dei passi, il dovere della vita la riprese, e

annunziare le partenze, suoni della campana ad avvertir gli

avviava a ritroso fuor della stazione, - un viaggiatore fosse

lasciandosi cogliere dalla forma della loro cortesia, dalla scelta

loro cortesia, dalla scelta della loro eleganza. ¶ Anche ora

e domare col dono della propria esistenza, della verginità

dono della propria esistenza, della verginità assoluta, con la

sopra la targhetta argentea della valigia), - egli stesso, con

forza al significato romantico della gentile figura. ¶ Lo sconosciuto

aperto, notando un'occhiata della fanciulla, che sembrava disporsi

piccoli - e il collo della camicia era molto alto

di Emilia, la visione della villetta, l'intuizione dello

rutilanti sotto il raggio della lampada elettrica, la quale

quale pendeva dall'alto della carrozza e cominciava a

ogni speranza, ogni senso della vita formale, Roberta balzò

e la figura bianca della vergine insanguinata, ritta fra