parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Paola Capriolo, Mi ricordo, 2015

concordanze di «della»

nautoretestoannoconcordanza
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agli occhi l’immagine della casa, azzurra, con le
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a fatica il tremito della mano, afferrò il giornale
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ancora, in un angolo della sua mente, una voce
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veniva richiesta alle persone della sua età. Adesso di
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in mente la leggenda della moglie di Lot che
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rendo conto; sto abusando della sua pazienza con quello
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nel campo dell’Arte, della Letteratura, del Pensiero, insomma
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meravigliosa e quasi incomprensibile della vita su un altro
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dire, il governo assoluto della casa: io non mi
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per sempre nel timbro della voce che ebbi la
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che il tono appassionato della sua lettera sulle prime
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mi sarebbe più lontano della presunzione di voler importunarla
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come fanno molte ragazze della mia età; mi limitavo
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voracemente quegli inevitabili classici della letteratura che non mancano
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silenzio, a un angolo della grande tavola. Era troppo
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reso necessario dal licenziamento della domestica, che Sonja aveva
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lui le solite operazioni della toilette serale, che ormai
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campeggiava solitario al centro della parete. ¶ Finalmente poté tornare
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udiva soltanto lo scroscio della corrente, e Sonja, per
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delle sue suppliche e della sua rabbia inerme, la
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Schopenhauer, Nietzsche, sono fuori della mia portata, proverò a
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di venirne a capo. Della filosofia tedesca so soltanto
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campo delle scienze e della medicina. Un po’ meno
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labbra così, al tavolo della colazione, la mamma e
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raccontava che gli occhi della mamma erano verdi? Forse
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oltre il rettangolo illuminato della porta. ¶ Non che la
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del cibo sul palmo della mano. ¶ Ancora oggi, Sonja
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quel concatenarsi dei fatti, della sua ineluttabile, oscura necessità
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auspicabile; ma quell’inadeguatezza della realtà, che nella sua
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o il morbido aroma della pipa. Mio padre è
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interiore, l’armonioso comando della Musa. Così, almeno, io
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bello, persino la tappezzeria della stanza con i suoi
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aspetto. Scusi la goffaggine della posa, ma quella era
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si sciolse dall’abbraccio della figlia, portandosi alla bocca
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si sentisse abbastanza padrona della propria voce, dei propri
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con sé lo straccio della polvere: poco fa ho
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ho compiuto negli scaffali della biblioteca cittadina, in cerca
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pure non sa nulla della nostra corrispondenza, ad aggiornare
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e l’aroma intenso della cioccolata calda, con le
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chiama Tristan, per volontà della mamma che è una
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prugne cotte: sa, quelle della California… Mi raccomando, non
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conosceva già l’amaro della separazione. Esule a Vienna
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evidenza che è solo della musica e, a volte
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musica e, a volte, della poesia. ¶ XIII ¶ Da qualche
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testa abbandonate sul piano della scrivania. Rincasando, lui l
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quell’uscita assurda, provocatoria, della quale Sonja si vergognava
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imprimervi un segno qualsiasi della propria personalità. Anche suo
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potremmo avere alcuna esperienza della bellezza. Ecco, ascolti bene
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non ho voluto abusare della sua pazienza, e del
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lasciò ricadere il lembo della tenda che aveva sollevato
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ordinatamente disposti sulla tavola della colazione. «Niente, dicevo tanto
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aver sparecchiato la tavola della colazione, Sonja avvolse con
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casa senza sapere nulla della sua storia anteriore; era
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si infilano nella strozzatura della clessidra e spariscono senza
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tedeschi, ciliegi in fiore della Grande Germania? Proprio niente
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mobili, le tinte familiari della tappezzeria. Quando suonò il
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Quando suonò il campanello della porta d’ingresso (il
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bipede, per così dire, della cui canina devozione sorridevo
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che io voglia approfittarmi della tua situazione. Se la
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andrò ad avvertire papà della tua visita.» ¶ Insomma, troncai
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altra serie di libri della biblioteca che Sonja non
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conservare per la memoria della madre; sicché la respingeva
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era intrufolata nella biblioteca della scuola e aveva cercato
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essere. Ma il demone della curiosità non aveva deposto
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consultando una prolissa storia della letteratura novecentesca, la ragazza
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Sonja, esaminando quello scaffale della vecchia libreria di ciliegio
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tra le grigie pareti della scuola e dell’orfanotrofio
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più discrezione all’uso della matita. Lei, invece… Sembrava
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piazza e qualche intemperanza della gioventù più fanatica. Sul
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tigli e ciliegi, e della loro regale indifferenza a
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uno dei migliori medici della città, molti continuano a
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quello sfarzo, quell’apoteosi della spensieratezza, quella musica spumeggiante
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assorto, nella superficiale gaiezza della festa… Credo che anche
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soltanto quando, in occasione della Pasqua o di altre
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non gli importava nulla, della casa men che meno
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a guardare nei cassetti della scrivania.» ¶ Venti minuti dopo
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timore l’incanto spensierato della giovinezza…». Care, belle parole
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quasi come un membro della famiglia, si è licenziata
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trattiene. Quanto ai motivi della sua decisione, la prego
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terra dello spirito e della cultura, e che non
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apostolo dell’Arte e della Bellezza… Perché era questo
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bicchieri e la caraffa della limonata, su un traballante
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più lucidità il seguito della partita. Poi prese scopa
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accasciato contro un fianco della carrozzina. E non c
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di riprendersi dalla malinconia della luna di miele. ¶ Forse
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rivalutazione del tutto inattesa della sfera statale, politica, comunitaria
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albero, nella zampillante frescura della sua fonte, e non
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gli ultimi acquisti prima della chiusura. Camminavo appunto in
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famiglie più in vista della città di preziosi di
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di un «necessario ripudio della compassione». Io però, vede
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avamposto, ciò che poteva della normalità quotidiana, come confidando
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alla minacciosa, soverchiante potenza della quale le sembrava di
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bastava per muovere metà della bocca e articolare a
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un po’ più cura della salute, non le sembra
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da un nocciolo inscalfibile della sua personalità che guardasse
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mondo, lo sentii parlarci della sua professione. È un
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a stendere sulle donne della famiglia una protettiva coltre
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esplorare le sontuose regioni della bellezza; quel sentirmi regina
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Ma poi, nei giorni della convalescenza, le cose cambiarono
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la prima, contrastata esperienza della musica. Quando sua madre
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curva disegnata dal corpo della pianista tra sgabello e
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lampada il volo abbacinato della falena. ¶ Sonja non avrebbe
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attribuiva sempre alle dita della madre, come se non
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insonne tra gli abitanti della casa, la sentinella lasciata
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la piccola, appartata sinagoga della nostra città. Sì, era
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carezza, le letture infantili della Bibbia di famiglia ripresero
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decisione, quando il campanello della porta d’ingresso emise
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sulla bianca, fiduciosa vaporosità della camicia da notte. Ci
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turbare così il sonno della sua ninfa, costringendola a
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aggrappandosi con la forza della disperazione alla poca colla
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che, almeno agli occhi della figlia, era la bellezza
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XV ¶ Era, nelle intenzioni della mamma, un cane wagneriano
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appassionata al grande genio della musica tedesca. Per me
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profetica circa il ripudio della compassione. Di Tristan, in
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gesto meccanico, alla tavola della colazione, prese una fetta
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pianoforte, o il preside della facoltà. Chi di loro
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conto una buona volta della situazione, come spetta a
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più. Il necessario ripudio della compassione… Sì, certo, da
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a ritroso le strade della città per portare il
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dall’altro a quella della mamma, percorreva il sagrato
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raggiungere la sospirata vetrina della pasticceria. Il locale degli
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più bieche ai danni della Comunità popolare… Siamo stranieri
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è un illustre esponente della cultura nazionale, oltre che
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che spetta ai cittadini della Bellezza…». Anche se volesse
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avrei trovato un’anticipazione della sua prossima raccolta di
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di raggiungere il vertice della sua arte. C’è
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se si fosse accorto della sua intrusione, lei avrebbe
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e forse, più raramente, della mamma, per aiutarli a
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penombra dove i sedimenti della vita quotidiana giacevano funereamente
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affollandosi sui due lati della stanza e lasciando libero
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innovazione, almeno una parte della clientela perduta. ¶ Sonja procedeva
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di pittura a olio, della cassetta dei colori e
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cassetta dei colori e della tavolozza: tutte cose che
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tempo, ti distrarrebbe…» «Grazie della prescrizione, dottore» era stata
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replica, disorientante all’orecchio della bambina sia nella sostanza
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informassero dell’avvenuta vendita della casa. ¶ E casse, casse
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scuola, la pelliccia tarmata della mamma, gli orecchini di
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fu piantato, a spese della nostra comunità, sui resti
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nostra comunità, sui resti della sinagoga incendiata, e vedo
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soltanto dal suono gracchiante della radio (non ce l
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disponessimo dei mezzi e della libertà per intraprendere un
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al giorno la cassetta della posta alla vana ricerca
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un ritorno; un’archeologia della mente che faceva riaffiorare
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aveva occupato un angolo della sua camera. Sonja la
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così radiosi gli anni della giovinezza di sua madre
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e trovandovi una copia della sua nuova raccolta, il
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appunto lo stesso titolo della raccolta, La ninfa e
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Per il necessario ripudio della compassione? Ricordarmi… Perdoni, Maestro
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lo sapeva?) le femmine della mia razza sono tenute
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color avorio, la qualità della carta, la cura tipografica
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fra gli angeli travagliati della misericordia. Una principessa, che
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il deserto, l’infinità della sabbia, e accampati lì
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i più accaniti giocatori della città si erano sfidati
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come sotto l’urto della rivoluzione più violenta. Ora
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verso l’angolo opposto della scacchiera: sembrava che nelle
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a calarci dalla finestra della camera. Ma per favore
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si tratta più soltanto della sconfinata ammirazione o, se
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ci univa, a dispetto della lontananza, mentre adesso sembra
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cupo silenzio, il campanello della porta ha squillato per
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come avremmo potuto lagnarci della nostra sorte proprio con
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io sottovaluti… la difficoltà della cosa; ma ceneremmo presto
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pur sempre un ufficiale della Wehrmacht, nessun borghese oserebbe
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gialla e la divisa della Wehrmacht: camminiamo insieme sul
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che cresceva al margine della città, in una natura
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agguantarlo per il bavero della giacca. Poi però riuscì
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il nome sulla punta della lingua… Ossimoro, le sembrava
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memore oblio… ¶ Dal testo della poesia, che lesse e
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fiore come quella volta della Myosotis, come il mio
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alla porta d’ingresso della panetteria, una locandina con
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come se ne andasse della mia stessa vita. La
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vialetto sino al ciglio della scarpata e ho gettato
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quale notte? Guardi fuori della finestra, non vede come
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sembra che il ripudio della compassione le sia ormai
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ancora adesso, nel giorno della sua venuta in città
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d’orchestra e stelle della danza. Non so, non
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adottati sinora nei confronti della mia razza. Tanto grande
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per adeguarlo ai mutamenti della moda) e servendomi di
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di continuo la cenere della sigaretta. «Che c’è
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più visto lo scrittoio della mamma dopo di allora
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nostro giornale nel supplemento della domenica, ieri ho saputo
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mi avvicinai al centro della città le strade cominciarono
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da bambina; il direttore della biblioteca, al quale in
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per nascondere l’assenza della stella. Anche le vetrine
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eppure distinto, il suono della tua voce; ma fu
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solo di questa, non della mia attuale esistenza di
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data e il luogo della morte: poche righe asettiche
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il viaggio, il primo della mia vita, ma davvero
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lo so: nella casa della gioia si leggevano di
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Di nuovo del ripudio della compassione? Oppure della bellezza
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ripudio della compassione? Oppure della bellezza che salverà il
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treno. Difficile arte, quella della narrazione: dipanare nel tempo
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nazionale e all’ufficiale della Wehrmacht, ciascuno dei quali
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sovrapposte sempre, alla casa della gioia, confondendosi in una
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per non aver bisogno della doccia. Non so chi
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in silenzio sul palmo della mano. ¶ Ecco perché, Maestro
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davvero arriverò a parlarti della mia abiezione non lo
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miei; allora il saluto della buonanotte, quell’assurdo residuo
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le altre ci accorgessimo della sostituzione. Perché avremmo dovuto
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era lo sguardo arcigno della caposquadra, oppure quello vigile
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quello vigile e annoiato della sentinella che ci sorvegliava
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ordini dei soldati e della caposquadra. ¶ Quando restammo sole
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Questa è la casa della gioia.» ¶ Udivo per la
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di compassione, ebbe ragione della mia impertinenza vietandomi di
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madre) che l’incantesimo della fatina funzionò oltre ogni
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alla quale nella casa della gioia sono garantiti ozio
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il pennacchio di fumo della ciminiera. Lontano, però, lontanissimo
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variopinte, quella stanca parodia della lussuria. Ne ricordo una
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profuga che la casa della gioia, questa patria infernale
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piccolo, terribile giudice, armato della spietata innocenza di chi
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me raccontarle la fiaba della buonanotte. Peccato che nelle
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sono chiuse, nella casa della gioia, e la poca
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mio servizio alla casa della gioia oppure agli ultimi
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non avevo più bisogno della parrucca: potevo sfoggiare una
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possibile all’ideale ariano della bellezza, eravamo state prescelte
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il tipo fisico caratteristico della futura «razza estinta». ¶ Non
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la strada delle docce, della ciminiera, rimaneva implicito, senza
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via delle docce e della ciminiera. No, il mio
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persino leggere, alla casa della gioia, alcune delle mie
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quotidiane. Invece, nella casa della gioia, la cosa più
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2015
forse perché alla casa della gioia il mio nome
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buonumore); non parliamo poi della parola «mamma», la più
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di più, alla casa della gioia, erano i rari
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la carne, la vulnerabilità della carne, anche per loro
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nelle ore più gelide della notte, quando fuori il
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quale) e nella casa della gioia ci apprestiamo a
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ballano allacciate al centro della sala oppure si appartano
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quello del piacere o della degradazione. ¶ Quando si avvicina
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a dimenarsi al centro della sala, per sistemarne un
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affacciati sul buio velluto della platea, e laggiù, sul
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musica, ma allo scoccare della mezzanotte si fa improvvisamente
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anno comincia nella casa della gioia. ¶ XI ¶ Forse, Maestro
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liberarci entrarono nella casa della gioia. Dalla cucina, dove
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e infine provai vergogna della mia carne nuda, della
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della mia carne nuda, della guêpière, delle giarrettiere di
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via delle docce e della ciminiera. Ma sono esempi
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mai uscita dalla casa della gioia, qualcosa di simile
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Passò davanti alla porta della soffitta, ma non ebbe
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si fosse anche trattato della Bibbia, sarebbe cambiato poco
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alla lunga, struggente confessione della madre che da sfogo
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proprio ingresso nella casa della gioia e la paradossale
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paradossale vestizione per opera della signora; poi però, quando
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principi» e lo svolgersi della prima sera, il suo
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questo consisteva l’orrore della situazione. O forse era
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dimenticato. Come le abitanti della casa della gioia dal
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le abitanti della casa della gioia dal fiotto di
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nel centro più profondo della sua coscienza: un’altra
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narrarle infine l’epilogo della fiaba. ¶ II ¶ Mi ascolta
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Quando arrivai sul ciglio della scarpata vidi mio padre
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non aveva maggiore consistenza della ridda affannosa di immagini
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dove il fiume, stanco della corsa, si stiracchiava in
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2015
cui, socchiudendo la porta della camera matrimoniale, aveva sorpreso
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2015
aveva incrociato lo sguardo della figlia si era arrestato
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ancora umidi. L’orlo della gonna, leggermente sollevato, lasciava
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mattina, aprendo le tende della sua finestra, Sonja aveva
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2015
cogliere l’eco sommessa della sua voce, un tempo
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2015
inoculato come il vaccino della polio, senza però la
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esista colpa più grave della debolezza. ¶ Sta guardando la
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2015
anni; quindi poco prima della discesa al fiume. ¶ «Lo
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2015
simile all’allontanante perfezione della neve che ora spiava
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via delle docce e della ciminiera; eppure negli occhi
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ciminiera; eppure negli occhi della figlia restavano le immagini
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2015
osceni festini nella casa della gioia. ¶ V ¶ «Com’erano
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finanziaria, la vendita forzosa della casa, gli anni di
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2015
lavoro sull’infimo gradino della scala sociale… ¶ «Non saprei
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2015
un uomo lucido, padrone della sua coscienza. «Ma riesci
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ricordava così, negli inverni della sua infanzia, una bianca
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valle dal vendicativo ribollire della corrente. Ormai era diverso
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2015
chinò sopra dal ciglio della scarpata aveva in mano
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2015
meno grande, un eroe della bellezza o un banale
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2015
al campo, alla casa della gioia: e non sarebbe
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2015
piccolo, terribile giudice, armato della spietata innocenza di chi
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non abbia il peso della pietra, anziché andare subito
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2015
spalle, e il titolo della poesia, Sonja lo ricordava
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in cui la mano della bambina aveva trovato la
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2015
stato del tutto indegno della fervente fiducia riposta in
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2015
abbraccio dissolutore il corpo della vittima e le elusive
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2015
fatine e i traditori della bellezza… Lì sotto, in
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nel letto, lo sposo della morte; in un letto
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suonare trepidando il campanello della sua porta. Meglio così
280
2015
tensioni e le angosce della giornata si scioglievano adagio
281
2015
mattino, mentre il bagliore della neve cominciava a filtrare
282
2015
di nuovo la voce della caposala: «Solo i pigiami
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2015
nel segno. L’aggrovigliarsi della vita, del destino; la
284
2015
dubbioso del tempo o della verità. ¶ «Sì, mia figlia
285
2015
consimili, la triste violenza della luce al neon. Adesso
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2015
San Silvestro nella casa della gioia. Ora poi le
287
2015
pane bianco alla casa della gioia. ¶ «Sì, naturalmente. Ha
288
2015
domani.» ¶ Trascorse il resto della giornata mettendo ordine in
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un notaio le chiavi della villetta azzurra. Mentre dava
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a lei la casa della sua infanzia; ma le
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anni brevi e distratti della sua infanzia il padre
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e agli immediati paraggi della casa azzurra. Mancava poco
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a ridiscendere le scale della soffitta, Sonja aveva le
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sempreverdi sfidavano l’inclemenza della stagione tentando di conservare
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non diede l’indirizzo della casa sul fiume, ma
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sul fiume, ma quello della stazione ferroviaria. ¶ Entrata nell
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suo l’antico sogno della madre, anche se quando
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con la metodica coscienziosità della turista, ma semplicemente a