Carlo Bernari, Speranzella, 1949
concordanze di «della»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1949 | dominazione; un inquieto ricordo della quale c’è rimasto | ||
2 | 1949 | salutando con un cenno della mano l’inserviente che | ||
3 | 1949 | che arrivassero gli operai della società; e non mancava | ||
4 | 1949 | compagno il ricordo dolente della sua gamba. ¶ «O vi | ||
5 | 1949 | indica con il mozzone della gamba la tabella con | ||
6 | 1949 | sicurezza. Ora può approfittare della sosta per farsi un | ||
7 | 1949 | più tardi il ritrovamento della penicillina per Nannina. Ma | ||
8 | 1949 | il conducente del camion della Nettezza Urbana cerca di | ||
9 | 1949 | manovrando scontento le manopole della sua fiammante espressi. ¶ «Si | ||
10 | 1949 | salvato la vita, sicuro della redenzione. Non possiede un | ||
11 | 1949 | registratore, ma la finzione della cassa essa la spinge | ||
12 | 1949 | nelle coppe di sostegno della sua espressi. Una spolverata | ||
13 | 1949 | fargli ritrovare il sapore della vita che la notte | ||
14 | 1949 | allontana battendosi il culo della bottiglia nel palmo aperto | ||
15 | 1949 | come non lo fu della moglie, ma sa stare | ||
16 | 1949 | caffè persino dagli uffici della Rinascente.» ¶ «È logico» commenta | ||
17 | 1949 | ritorna tremante sulla coppa della espressi come fosse stata | ||
18 | 1949 | i vent’anni bruni della ragazza. “Si vede che | ||
19 | 1949 | Non basta il vapore della espressi a intenerire lo | ||
20 | 1949 | il passino al bordo della cassa dei rifiuti, soggiunge | ||
21 | 1949 | libera dall’ultimo rintocco della Campana di S. Francesca | ||
22 | 1949 | le due ultime messe della mattinata; e Nannina non | ||
23 | 1949 | due entrano nella “realtà della vita” di Nannina, portandovi | ||
24 | 1949 | giovani perduti nella sfera della “realtà della vita” perché | ||
25 | 1949 | nella sfera della “realtà della vita” perché non forzino | ||
26 | 1949 | tratta. Sul margine alto della tabella: ¶ VERITÀ – SERIETÀ – SODDISFAZIONE | ||
27 | 1949 | guardava dalla sbiadita lontananza della stampa azzurra aveva gli | ||
28 | 1949 | spalle come l’abitino della prima comunione. Non era | ||
29 | 1949 | il soldato Lonegro forte della sua ferita ripeté: ¶ «Maestà | ||
30 | 1949 | Era ormai il comm. della Corona d’Italia G | ||
31 | 1949 | videro l’altro volto della paura, ed era tardi | ||
32 | 1949 | cosa rappresentò il tempo della Baraonda e della Speranza | ||
33 | 1949 | tempo della Baraonda e della Speranza nella vita di | ||
34 | 1949 | comune intimidito dal dilatarsi della sua storia privata, per | ||
35 | 1949 | privata, per il peso della tanta gente cadutavi in | ||
36 | 1949 | in giro il peso della sua carne sorretta appena | ||
37 | 1949 | affrontare un lungo periplo della città, in modo da | ||
38 | 1949 | dalle mutandine, dalle tasche della giacca del cognato i | ||
39 | 1949 | quelle cose il sapore della libertà e della prosperità | ||
40 | 1949 | sapore della libertà e della prosperità ora ghignavano mortificati | ||
41 | 1949 | in iscatola i rifiuti della loro Prosperity e l | ||
42 | 1949 | puntura del crine consunto della giacca: «Il cognato mio | ||
43 | 1949 | attendevano ufficiali e militi della M.P. Fu assediato | ||
44 | 1949 | sembiante di quel novembre della liberazione che gocciolava senza | ||
45 | 1949 | furia sfidando i freni della lunga teoria di Dodge | ||
46 | 1949 | e infilò la via della posta pestando rabbiosamente le | ||
47 | 1949 | era gonfiato al contatto della mano rude, rivelando in | ||
48 | 1949 | fila dietro l’angolo della Questura. Ad uno gli | ||
49 | 1949 | Nannina bagnandosi la punta della matita sulla lingua. Al | ||
50 | 1949 | lingua. Al sapore aspro della mina copiativa le venne | ||
51 | 1949 | vide disegnarsi negli occhi della ragazza tradusse faticosamente: «Aspettare | ||
52 | 1949 | del prossimo Qualcheduno e della prossima Qualchecosa. Nell’aspettativa | ||
53 | 1949 | pagina con l’arrivo della ragazza tra le pagine | ||
54 | 1949 | indietro. Per quanto convinta della santità di don Tremendina | ||
55 | 1949 | sguardo tra i fumetti della sua mente: “O si | ||
56 | 1949 | poste davanti al busto della Madonna del Rosario. ¶ «L | ||
57 | 1949 | Nannina spaventata dalla perentorietà della domanda. Infatti niente le | ||
58 | 1949 | fu tutta la meraviglia della donna. ¶ Dunque non aveva | ||
59 | 1949 | presumeva di saperne più della ragazza. «Chissà forse al | ||
60 | 1949 | piedi nudi al filo della tavola. ¶ «Certo» sentenziò Elvira | ||
61 | 1949 | a buttare dal ponte della Sanità!… Vorrei avercela io | ||
62 | 1949 | altro con la carta della marcia nuziale sul pianoforte | ||
63 | 1949 | moscone verso il cielo della Speranzella alla ricerca di | ||
64 | 1949 | che non era creatura della sua carne, non le | ||
65 | 1949 | di asservire il corpo della ragazza al suo volere | ||
66 | 1949 | in cui il senso della fedeltà e dell’onore | ||
67 | 1949 | chi era la figlia della cantinèra, che sarei io | ||
68 | 1949 | e apparire agli occhi della figlia con i sensi | ||
69 | 1949 | flusso delle confidenze erotiche della donna «e mi dovete | ||
70 | 1949 | promettere a darsi. Quante della sua stessa età? E | ||
71 | 1949 | avventurosa e ingenua scoperta della libertà e della giustizia | ||
72 | 1949 | scoperta della libertà e della giustizia che appena un | ||
73 | 1949 | al suolo ai piedi della ragazza. Qualche Joe da | ||
74 | 1949 | aveva avvertito il peso della sua spalla su cui | ||
75 | 1949 | si affacciò nel vetro della finestra sul cortile, all | ||
76 | 1949 | oro cadde sui capelli della donna in lutto. Era | ||
77 | 1949 | Mele facendosi pudicamente ventaglio della mano alla bocca e | ||
78 | 1949 | prendere aria dalla scollatura della canottiera Nannina vide luccicare | ||
79 | 1949 | coprire stringendo i petti della sua logora giacca da | ||
80 | 1949 | braccio al di sopra della ringhierina che contornava la | ||
81 | 1949 | E presa la mano della ragazza la rovesciò col | ||
82 | 1949 | ordinanza sfiorava il margine della stampa e copriva il | ||
83 | 1949 | il punto più doloroso della questione istituzionale: la calvizie | ||
84 | 1949 | gli occhi dalla mano della ragazza. ¶ «Non vogliono mandarlo | ||
85 | 1949 | il cuore. La linea della vita è buona, c | ||
86 | 1949 | nata sotto il segno della Vergine che è un | ||
87 | 1949 | a collocarsi alle spalle della ragazza sempre agitandole una | ||
88 | 1949 | Elvira impaurita dal dilagare della schiuma di limone e | ||
89 | 1949 | poi indicando il gruppo della Maria Santissima del Rosario | ||
90 | 1949 | di perdersi nel buio della Speranzella. ¶ Scomparsa la voce | ||
91 | 1949 | doveva provvedere ai bisogni della famigliuola grazie alle misere | ||
92 | 1949 | scrutare i sentimenti politici della cliente; ma donna Filomena | ||
93 | 1949 | il cuore...» ¶ «Perché sono della tua stessa idea, non | ||
94 | 1949 | signor Me’. A seconda della forza si capisce.» ¶ «E | ||
95 | 1949 | visto arrampicarsi tante ragazze della sua età per arrivare | ||
96 | 1949 | corpo le spietate movenze della ragazza che corre all | ||
97 | 1949 | insieme il significato ingiurioso della canzonetta; poi si voltò | ||
98 | 1949 | arretrava invece nel vano della bottega aggiustandosi sulle spalle | ||
99 | 1949 | uomo ferma nel vano della sua bottega. Un buon | ||
100 | 1949 | solo ora, dall’alto della Jeep scopriva gli angoli | ||
101 | 1949 | Jeep scopriva gli angoli della sua città. Gli angoli | ||
102 | 1949 | sua città. Gli angoli della sua città erano lebbrosi | ||
103 | 1949 | gialla su una coscia della ragazza che disse sgomenta | ||
104 | 1949 | e afferrata la coscia della ragazza con più forza | ||
105 | 1949 | e batté le dita della destra nel palmo della | ||
106 | 1949 | della destra nel palmo della sinistra. Ma l’americano | ||
107 | 1949 | l’indice nel palmo della destra, ripeté: «La carta | ||
108 | 1949 | Come, pure a voi della polisse è proibito?» ¶ Brava | ||
109 | 1949 | l’approvazione dall’occhio della sua maestra si quietò | ||
110 | 1949 | dove fosse l’occhio della sua maestra che non | ||
111 | 1949 | tra i puntini neri della barba. A riparo degli | ||
112 | 1949 | chiese Nannina all’occhio della sua maestra. Questo s | ||
113 | 1949 | uccello, o dal risentimento della sua carne presa dal | ||
114 | 1949 | mezzo a qualunque disgrazia della Speranzella. ¶ Tutti, più o | ||
115 | 1949 | manie medianiche e spiritistiche della Cafettèra, ma nessuno a | ||
116 | 1949 | stavano piegandola al potere della monarchia oppure al prepotere | ||
117 | 1949 | monarchia oppure al prepotere della guapperia, risorta per tutti | ||
118 | 1949 | il fazzoletto nell’orlo della scollatura e le sollevò | ||
119 | 1949 | di cloro. I fari della jeep inquadravano ancora il | ||
120 | 1949 | di nuovo l’occhio della sua maestra. S’era | ||
121 | 1949 | dato fastidio quei deliqui della moglie; ma non aveva | ||
122 | 1949 | Ma appunto perché vergognoso della sua timidezza, quel giorno | ||
123 | 1949 | gridare «e che sangue della marina è questo! Non | ||
124 | 1949 | E questo che sangue della Colonna è!…» ¶ «Eh, Mamma | ||
125 | 1949 | li al dorso tondo della Cafettèra. ¶ «Dunque» fece poi | ||
126 | 1949 | aver placato i sensi della Cafettèra, doveva subirne le | ||
127 | 1949 | che ringhiò all’ingresso della ragazza, ma non sollevò | ||
128 | 1949 | Torretta sollevando un petto della giacca e scoprendo un | ||
129 | 1949 | arrabbiò: ¶ «E che sangue della malora! Vuoi vedere che | ||
130 | 1949 | a metterla coll’aiuto della Pachiochia; e lei invece | ||
131 | 1949 | al marito. ¶ «E una della nostra idea, è una | ||
132 | 1949 | idea, è una figliola della Cafettèra.» ¶ «E dove la | ||
133 | 1949 | ritratti del vecchio re, della regina, del principe, della | ||
134 | 1949 | della regina, del principe, della principessa, e poi tutta | ||
135 | 1949 | Torretta intuendo il motivo della sua meraviglia tolse un | ||
136 | 1949 | d’accordo col giro della maestra tua. Se devi | ||
137 | 1949 | fermò impaurita dai gridi della Cafettèra. ¶ «Mangiafranco!» udiva. ¶ E | ||
138 | 1949 | E un tonfo sordo della tavola colpita nel mezzo | ||
139 | 1949 | è vivo!» ¶ Il legno della tavola fa di nuovo | ||
140 | 1949 | gioco. Anche la voce della Cafettèra pareva venata di | ||
141 | 1949 | a rallentare, la voce della Cafettèra si sparpagliò in | ||
142 | 1949 | afflosciava miseramente sul bianco della coperta di filo. ¶ Ma | ||
143 | 1949 | sui due ultimi gridi della Cafettèra precipitarsi il silenzio | ||
144 | 1949 | disciolti e il nero della sottoveste. Non aveva l | ||
145 | 1949 | Non aveva l’aspetto della vittima; e a lei | ||
146 | 1949 | esposto sull’altar maggiore della Speranzella. Come il santo | ||
147 | 1949 | ti permettere più, sangue della marina… Che quant’è | ||
148 | 1949 | la cinghia dalle mani della moglie. E mentre insaccava | ||
149 | 1949 | Cafettèra tacque. Nell’incontro della luce che veniva dalla | ||
150 | 1949 | suoi periodici ritorni e della sua assiduità al talamo | ||
151 | 1949 | a meno di valersi della testimonianza di Nannina per | ||
152 | 1949 | dentro due maccheroni…» ¶ «Roba della tessera non ne voglio | ||
153 | 1949 | dall’acquaio: alla luce della lampada centrale, rianimata dal | ||
154 | 1949 | per gustarsi la conclusione della lite; ma si fermò | ||
155 | 1949 | Michele entrò col bavero della giacchetta alzato, l’aria | ||
156 | 1949 | traverse ai due lati della seggiola e con le | ||
157 | 1949 | va bene, una forse della Concordia o di Cariati | ||
158 | 1949 | si rialza col dorso della mano la ciocca di | ||
159 | 1949 | la fronte col dorso della mano. ¶ «E già, perché | ||
160 | 1949 | in fronte l’aria della notte perché gli si | ||
161 | 1949 | in un’impercettibile sfumatura della voce del vecchio e | ||
162 | 1949 | mammà si è ricordata della Pizzicatella, e dice: è | ||
163 | 1949 | stata lei. Una commara della Pizzicatella subito dice: e | ||
164 | 1949 | Eppure quest’altra storia della monarchia, vi pare niente | ||
165 | 1949 | il ragazzo nei limiti della sua naturale esperienza; e | ||
166 | 1949 | che sconosceva le vie della ragione, anzi preferiva il | ||
167 | 1949 | valevano gli spiritati soliloqui della Cafettèra per frenarlo nella | ||
168 | 1949 | ma nell’interesse stesso della Causa essa formulò anche | ||
169 | 1949 | soffriva dell’aperta ribellione della Cafettèra; e pur ardendo | ||
170 | 1949 | perché temeva le diavolerie della sua rivale, al cui | ||
171 | 1949 | che spuntavano dall’orlo della giacca piovuta addosso a | ||
172 | 1949 | prigioniero. ¶ Michele, pur soffrendo della perduta libertà, s’imprigionava | ||
173 | 1949 | possibile incatenato lo compensasse della privazione, dandogli un motivo | ||
174 | 1949 | gusto, amaro che fosse, della sua rinuncia; e in | ||
175 | 1949 | altronde, che aveva meno della metà dei suoi anni | ||
176 | 1949 | momento cominciava l’ascesa della macchina verso il rango | ||
177 | 1949 | spuntano dalle due tasche della giacchetta, con due misure | ||
178 | 1949 | Era arrivata l’imbasciata della Pizzicatella; e il giovane | ||
179 | 1949 | intraprendenti. E il parente della Pizzicatella poteva ben dire | ||
180 | 1949 | oro con l’immagine della Madonna del Carmine; non | ||
181 | 1949 | Dite.» ¶ «È da parte della Pizzicatella, che è una | ||
182 | 1949 | avendo temuto le ire della Pizzicatella, aveva forzata la | ||
183 | 1949 | e allora la caduta della Cafettèra, dal piedestallo su | ||
184 | 1949 | non “uscivano”; dalla casa della Cafettèra non usciva né | ||
185 | 1949 | che stiamo nell’estate della magia. E il re | ||
186 | 1949 | strane pieghe agli angoli della bocca vogliosa, e un | ||
187 | 1949 | riceveva che il riverbero della stanchezza. ¶ «Vi pare niente | ||
188 | 1949 | le idee nella testa della gente maggiormente in vista | ||
189 | 1949 | opera e l’influsso della sua allieva; ma temendo | ||
190 | 1949 | scendere cautamente i gradini della sua solita bugia: ¶ «E | ||
191 | 1949 | a far le veci della Cafettèra, impegnata a trasmettere | ||
192 | 1949 | ma la cera stessa della Cafettèra allarmata, come se | ||
193 | 1949 | no. ¶ XVI ¶ Il giorno della Cafettèra doveva capitare di | ||
194 | 1949 | maggio, fra le rose della Madonna e le rose | ||
195 | 1949 | nella scala dei giorni della settimana, in cima ad | ||
196 | 1949 | i numeri del lotto della riffa e del gioco | ||
197 | 1949 | popolo chiamato dalla voce della tradizione, guidato dalle mani | ||
198 | 1949 | sue orazioni nel fresco della Parrocchia. C’erano ancora | ||
199 | 1949 | i gomiti sulla spalliera della sedia che le capitava | ||
200 | 1949 | Sconcertato forse dalle ragioni della sua penitente, si sussurrava | ||
201 | 1949 | sul tappeto. ¶ Gli occhi della Cafettèra abituati a fuggire | ||
202 | 1949 | danno pugnalate nella schiena della nostra Santa Madre Chiesa | ||
203 | 1949 | partito dal cielo sereno della verità rivelata, finiva nelle | ||
204 | 1949 | tenebre dell’incertezza e della violenza, proprio in bocca | ||
205 | 1949 | era che Nannina, privata della sua vigilanza, potesse combinarle | ||
206 | 1949 | e sollevò il lucignolo della garsella a petrolio; mentre | ||
207 | 1949 | grande Lavarra, molti componenti della sua corte; e tutti | ||
208 | 1949 | esuberante la povera palomba della Cafettèra. Nannina, con un | ||
209 | 1949 | ma impedito dalla rotondità della sua pancia a guardarsi | ||
210 | 1949 | non fa niente: siamo della stessa idea… E quand | ||
211 | 1949 | E quand’uno è della stessa idea si trova | ||
212 | 1949 | dici» – (forse il sogno della Cafettèra era quello di | ||
213 | 1949 | più uomini sulla faccia della terra! E un’agitazione | ||
214 | 1949 | Nannina, ma il tono della sua voce diceva ben | ||
215 | 1949 | a questa vecchia caccavella della Cafettèra!» Il filo del | ||
216 | 1949 | su di un incrociatore della marina da guerra italiana | ||
217 | 1949 | una comare in difesa della Cafettèra, che se ne | ||
218 | 1949 | le dita, al grido della Cafettèra: ¶ «Vi ricordate?» ¶ «Che | ||
219 | 1949 | venne anche il giorno della Cafettèra. E che schiaffi | ||
220 | 1949 | alla volta alla porta della Cafettèra per chiedere: ¶ «Ma | ||
221 | 1949 | accompagnato le ultime parole della Pizzicatella; e ripeté: ¶ «E | ||
222 | 1949 | era già all’angolo della Speranzella, verso il luogo | ||
223 | 1949 | essa sorrideva al nero della bottega senza neppure ravvisar | ||
224 | 1949 | lavoro, malgrado il bando della Cafettèra. Più ne trovo | ||
225 | 1949 | verde sporcizia gli angoli della piazza; segno che al | ||
226 | 1949 | sguardo fino al limite della sua miopia per scorgere | ||
227 | 1949 | suo sguardo dai limiti della piazza cominciò ad avvicinarsi | ||
228 | 1949 | per salire sulla facciata della casa di fronte, senti | ||
229 | 1949 | rose rosse, al filo della corona che sormontava il | ||
230 | 1949 | Parenti ai due angoli della casa, con le bocche | ||
231 | 1949 | anche strappati nel nome della Religione e della Chiesa | ||
232 | 1949 | nome della Religione e della Chiesa, Nostra Madre Educatrice | ||
233 | 1949 | così anche al nome della Patria che bisogna anteporre | ||
234 | 1949 | ancora preso il sapore della libertà, quel parlare di | ||
235 | 1949 | accanto al volto raggiante della Cafettèra. ¶ «La Cafettèra, la | ||
236 | 1949 | Pizzicatela, nascosta nell’ombra della cantonata, vide diretto contro | ||
237 | 1949 | di lei il gesto della Cafettèra; e decise di | ||
238 | 1949 | Tre Re, si segnò della croce frettolosamente passando davanti | ||
239 | 1949 | veder passare la testa della colonna. ¶ Apriva il corteo | ||
240 | 1949 | nella sinistra. Accigliato, ultimo della sua fila veniva Pascalotto | ||
241 | 1949 | qualche passo, al centro della strada, la Pachiochia con | ||
242 | 1949 | fatta ai bei tempi della Pizzicatella come vessillo del | ||
243 | 1949 | La Pachiochia, tutta compresa della sua funzione di alfiere | ||
244 | 1949 | naso fisso all’asta della sua bandiera. ¶ Appresso a | ||
245 | 1949 | e gridando. ¶ La rabbia della Pizzicatella se n’era | ||
246 | 1949 | e stanchezza come segno della sua sconfitta; febbre, le | ||
247 | 1949 | no. Ad ogni esitazione della folla, impaurita dall’urlo | ||
248 | 1949 | dall’urlo delle sirene della polizia che correva davanti | ||
249 | 1949 | distese subito sulle onde della folla, e la placò | ||
250 | 1949 | parole, le quali parlavano della repubblica come di una | ||
251 | 1949 | tumultuando davanti all’ingresso della Galleria sbarrato dalla forza | ||
252 | 1949 | minaccioso tra i cordoni della forza pubblica, si udì | ||
253 | 1949 | cieco accanto all’ingresso della Galleria uscirono lentamente montati | ||
254 | 1949 | ricomposto, spente le note della canzone negli altoparlanti, il | ||
255 | 1949 | quel grido l’attenzione della Cafettèra che stava appena | ||
256 | 1949 | soltanto e l’apoteosi della Cafettèra era già conclusa | ||
257 | 1949 | alla Torretta, per privarla della gioia di veder compiuta | ||
258 | 1949 | sentiva dentro la malvagità della Pizzicatella. ¶ «È stata lei | ||
259 | 1949 | si batteva il dorso della destra nel palmo della | ||
260 | 1949 | della destra nel palmo della sinistra, per raffigurare forse | ||
261 | 1949 | raffigurare forse l’imposizione della legge –: «Anna Derosa; insomma | ||
262 | 1949 | miope sull’assorto silenzio della Cafettèra. ¶ La presenza della | ||
263 | 1949 | della Cafettèra. ¶ La presenza della Pizzicatella spostava appena la | ||
264 | 1949 | passando verso il lato della Pizzicatella, essa si rivestiva | ||
265 | 1949 | Che poteva più importarle della Cafettèra e del suo | ||
266 | 1949 | passare davanti alla casa della sua nemica. Lì avvenne | ||
267 | 1949 | donna Filomena, la donna della guardia notturna, fermatasi in | ||
268 | 1949 | vedete è la casa della comara. L’indirizzo suo | ||
269 | 1949 | dov’era l’occhio della Cafettèra, che certamente avrà | ||
270 | 1949 | donna Filomena, la donna della guardia notturna, che aveva | ||
271 | 1949 | la vicina di porta della Cafettèra. ¶ «Ma allora voi | ||
272 | 1949 | Filomena, riprendendosi la cesta della spesa. ¶ «Mai sia, e | ||
273 | 1949 | di meravigliarsi la Pizzicatella della presenza della fanciulla dagli | ||
274 | 1949 | la Pizzicatella della presenza della fanciulla dagli occhiali. «Corri | ||
275 | 1949 | Corri.» ¶ Al racconto particolareggiato della ragazza dagli occhiali, finalmente | ||
276 | 1949 | sull’incertezza? La notizia della ragazza galoppava ormai dentro | ||
277 | 1949 | da prendere. La via della gola, la più facile | ||
278 | 1949 | ficcava addirittura nella cucitura della coccarda, sul braccio. «Pascalo | ||
279 | 1949 | Allora Ciccillo si ricordò della bandierina che per vergogna | ||
280 | 1949 | a sentirne un’altra della Cafettèra, che lo guardava | ||
281 | 1949 | continuamente saltava dall’intacco della vite. Quel lavoro caparbio | ||
282 | 1949 | quasi Michele al limite della sopportazione: e tuffò la | ||
283 | 1949 | ha denunziato lei, invece della prima.» ¶ «Senza toccarla?» ¶ «Be | ||
284 | 1949 | dottore s’era ricordato della paziente e l’aveva | ||
285 | 1949 | cielo e il balcone della casa di fronte. C | ||
286 | 1949 | schifosona… Avrai dovuto avere della febbre però tu, a | ||
287 | 1949 | noi…» Era una frase della Cafettèra che Nannina ripeteva | ||
288 | 1949 | di bagni nell’acqua della Madonna e nell’acqua | ||
289 | 1949 | Ora vanno dicendo miracoli della penicillina. Intendiamoci, io non | ||
290 | 1949 | Poi venne il turno della moglie del cavaliere Capezzuto | ||
291 | 1949 | in carcere, in attesa della causa; e poi venne | ||
292 | 1949 | di “sacrificare” il letto della figlia che avrebbe dormito | ||
293 | 1949 | Nannina riparò in casa della vedova abruzzese, col figlio | ||
294 | 1949 | padre saliva le scale della casa di donna Filomena | ||
295 | 1949 | partecipazione, senza l’intervento della sua volontà, essa non | ||
296 | 1949 | si sarebbe neppure accorta della sua infermità, se non | ||
297 | 1949 | nel corridoio a ridosso della porta d’ingresso, di | ||
298 | 1949 | ben ferma.» ¶ Quel freddo della bottiglietta, appena emersa dal | ||
299 | 1949 | la cura. Il gelo della mano più ancora del | ||
300 | 1949 | faceva ritrovare la certezza della guarigione. ¶ «Allora girati dall | ||
301 | 1949 | gonne e immancabilmente chiedeva della sua maestra. ¶ «E donn | ||
302 | 1949 | aveva visto l’occhio della sua maestra, e se | ||
303 | 1949 | la testa dall’alto della sua gobba e disse | ||
304 | 1949 | di visite, a cavalcioni della motocicletta comprata da poco | ||
305 | 1949 | deponeva sfiduciato il polso della Cafettèra, scavato fra i | ||
306 | 1949 | tendini, sul filo bianco della coperta. ¶ Ciccillo allora con | ||
307 | 1949 | passato. Non vi preoccupate della tazza: è sterile, le | ||
308 | 1949 | venne con la notizia della battaglia tra comunisti e | ||
309 | 1949 | era diretta all’assalto della Federazione Comunista per strapparvi | ||
310 | 1949 | che andava alle riunioni della sezione falce e martello | ||
311 | 1949 | in tuta azzurra, vergognoso della sua modesta posizione di | ||
312 | 1949 | vestito domenicale. ¶ Sullo schermo della sua mente si proiettavano | ||
313 | 1949 | portato alla grande sconfitta della monarchia. Perciò, perciò, si | ||
314 | 1949 | quella l’ultima uscita della Cafettèra. La Cafettèra gli | ||
315 | 1949 | capì che la vita della Cafettèra cominciava a fermentare | ||
316 | 1949 | le mani più lunga della morte, – loro che hanno | ||
317 | 1949 | nuova insegna senza scudo della repubblica. ¶ Temendo poi d | ||
318 | 1949 | era svolto nel chiuso della cabina. Solo al risveglio | ||
319 | 1949 | era andirivieni in casa della Cafettèra tutto il giorno | ||
320 | 1949 | di luglio, nel sommo della controra, Elvira dette in | ||
321 | 1949 | assolutamente Michele al letto della madre, che lo invocava | ||
322 | 1949 | una campanella, non sembrava della parrocchia, tanto era vicina | ||
323 | 1949 | parenti dello sposo e della sposa, la Speranzella aspettava | ||
324 | 1949 | Don Tremendina dall’alto della pedana del vestiario la | ||
325 | 1949 | che appariva nel vano della porta, conosciuto o no | ||
326 | 1949 | era fisso lo sguardo della madre che dopo un | ||
327 | 1949 | ma non ancora cosciente della gravità: posò uno sguardo | ||
328 | 1949 | saggiare ancora la profondità della conoscenza di Elvira, gridò | ||
329 | 1949 | letto, mentre la mano della Cafettèra si muoveva in | ||
330 | 1949 | ma la mano disarticolata della Cafettèra faceva di sì | ||
331 | 1949 | intuito il segreto tormento della madre. ¶ «Ah, sì?» ¶ «Sì | ||
332 | 1949 | scambia perciò la gratitudine della ragazza per un sentimento | ||
333 | 1949 | più bambino, dalla morte della madre; e dorme accanto | ||
334 | 1949 | mentre Ciccillo, sempre lamentandosi della scomodità, si arrangia sullo | ||
335 | 1949 | coricata nel letto caldo della Cafettèra, che ne volete | ||
336 | 1949 | per ricondurla sulla strada della salvezza, che lei vede | ||
337 | 1949 | Cafettèra, tra la campana della Speranzella e la campana | ||
338 | 1949 | jour verde (al posto della lampada tedesca) sulla scrivania | ||
339 | 1949 | fatti è la morte della Cafettèra che ti ha | ||
340 | 1949 | fa fare il contrario della madre… Però testa du | ||
341 | 1949 | pensando a quell’affare della morte.» ¶ «Uh, non ti | ||
342 | 1949 | Nanninè, duecentocinquanta.» ¶ Dai soldi della spesa Nannina cava tre | ||
343 | 1949 | capra; poi dalla carne della macelleria che si sente | ||
344 | 1949 | i pensieri. Il ricordo della boccetta ghiacciata di penicillina | ||
345 | 1949 | tener conto, dice lui, della sifilite e della pricinillina | ||
346 | 1949 | lui, della sifilite e della pricinillina che chi sa | ||
347 | 1949 | Che ne sapete voi della gioventù d’oggi, voi | ||
348 | 1949 | grande vertigine al centro della testa verso una frangetta | ||
349 | 1949 | gradino sotto il battente della saracinesca abbassata. Infine solo | ||
350 | 1949 | giorni. Finalmente le luci della sera mettono sul cielo | ||
351 | 1949 | finge di non accorgersi della reazione di Ciccillo, scorre |